La terza generazione di Maldini in maglia azzurra, Daniel convocato in nazionale

da: Redazione

Nel processo di creazione di un nuovo gruppo che sta provando a formare Luciano Spalletti dopo la delusione di Euro2024, c’è spazio anche per qualche giovane, con la speranza che possa col tempo diventare una certezza nella squadra capitanata da Gianluigi Donnarumma. Così, in vista del doppio impegno di Nations League contro Belgio e Israele, tra i giocatori che hanno ricevuto la loro prima convocazione ci sono Daniel Maldini e Niccolò Pisilli.

“Sono molto orgoglioso di essere qua. Credo che questa convocazione sia arrivata nel momento perfetto visto che da un po’ di tempo mi sento bene in campo e con la squadra. L’Italia è una squadra di grande qualità e spero di poter dare una mano in tutti i reparti possibili, portando a mia volta qualità ma anche sacrificandomi”, ha raccontato Daniel Maldini, che ha rivelato di aver ricevuto anche una chiamata dalla nazionale venezuelana: “Io, però, ho sempre preferito aspettare il momento giusto e scegliere bene per me”, ovvero la Nazionale italiana: “credo ne sia valsa la pena”.

“Anche per me è un onore essere qui, arrivare in Nazionale è sicuramente un punto di partenza ma pure una grande soddisfazione. Spero di poter trasformare le parole che il ct ha speso nei miei confronti in fatti. Ci tengo a ringraziare Mourinho, De Rossi e anche Juric per essere in Nazionale, oltre a tutti gli insegnamenti tecnici e tattici mi hanno dato l’opportunità di dimostrare il mio valore facendomi giocare”, ha spiegato Pisilli, che ha raccontato: “Ho saputo della chiamata leggendo il mio nome fra le pre convocazioni, a essere sincero non me l’aspettavo e non avevo troppe pretese. Stare qui in mezzo a tanti campioni è qualcosa di bellissimo, cercherò di imparare da tutti loro perché sono il meglio del meglio. Il mio obiettivo è migliorarmi giorno dopo giorno”.

Ieri Luciano Spalletti ha speso elogi sia per Pisilli che per Daniel Maldini, chiedendo loro di farsi trovare pronti in questi giorni di lavoro a Coverciano. “Ho sentito le parole del mister nei miei confronti, mi fanno molto piacere. Quando ha parlato del mio difetto di assentarmi delle volte durante la partita ha ragione. Cercherò di migliorarmi il più possibile da questo punto di vista”, ha sottolineato Daniel Maldini, che prosegue in azzurro una dinastia che ha visto in Nazionale prima suo nonno, Cesare, e poi suo padre, Paolo.

“So che nella mia famiglia, che mi è sempre stata vicina, sono tutti contenti, ma con mio padre abbiamo parlato poco di questa convocazione. Mi fa un bell’effetto vedere qui a Coverciano foto di mio papà e mio nonno, ma sono concentrato su questo ritiro e non penso al resto, vivo giornata dopo giornata”. Il calciatore offensivo del Monza, che ha spiegato come il suo idolo sia “Kakà, mi è sempre piaciuto vederlo“, sembra essere molto maturato nelle ultime stagioni. “Col tempo ho capito che il parere degli altri può essere negativo o positivo, ma bisogna continuare per la propria strada e con un obiettivo fisso in testa”, ha spiegato il giocatore del Monza, che si gode il momento senza pensare a un suo possibile ritorno al Milan a fine stagione: “Penso a far bene in Nazionale e poi al Monza, il resto si vedrà..”. Allo stesso modo, Pisilli, romano e romanista, non vuole guardare troppo oltre: “Per me sarebbe bello vestire sempre la maglia giallorossa, ma è ancora presto per dire se potrò farlo”.

Italpress

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