ROMA (ITALPRESS) – E’ terminata con successo e sorrisi la “Discesa a remi del Danubio”, regata internazionale e inclusiva di canottaggio. Equipaggi misti di atlete e atleti Master, di età media superiore ai 55 anni, e di atlete e atleti del Pararowing quelli che hanno preso parte alla manifestazione ideata e organizzata dal Circolo Canottieri 3 Ponti di Roma, affiliato alla FIC (Federazione Italiana Canottaggio), e sostenuta per la sua valenza sociale dalla Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale. In tutto circa 600 chilometri di voga divisi in due parti e con due diverse squadre: dal 26 luglio da Schlogen a Vienna, dal 28 luglio al 2 agosto da Vienna a Budapest. All’arrivo sono state attraversate, senza considerare la partenza delle barche sui carrelli dall’Italia, tre nazioni, ovvero Austria, Slovacchia e Ungheria. Nelle 4 barche da 8 con timoniere, seguite nel tragitto su 2 motoscafi dagli organizzatori e dai tecnici dello staff – per la prima parte della regata Riccardo Dezi, Giulia Benigni, Antonio Schettino e Catalin Blaj, nella seconda parte raggiunti da Monica Magini e Sara Arena -, erano a bordo ad affiancare i Master del CC3Ponti anche vogatori diversamente abili, ovvero Ludovica Tramontin, Luca Agoletto e Daniele Stefanoni del Circolo Canottieri Aniene.
Con loro l’atleta ipovedente Marco Carapacchio, del Circolo Canottieri 3 Ponti, e i due canottieri austriaci, anch’essi ipovedenti, Nathalie Podda e Michael Supper, del Donauhort Ruderverein di Vienna.
Ha preso parte alla manifestazione, nel tratto verso Budapest, con il consueto entusiasmo, poi, l’atleta del Pararowing del CC3Ponti Daniela De Blasis, alla sua seconda esperienza al timone sul Danubio. Tra gli accompagnatori, infine, Florian Kremslehner, Richard Sellinger e Eszter Hauer.
– foto Ufficio Stampa “Discesa a remi del Danubio” –
(ITALPRESS).
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