CATANIA, LA VOGLIA MATTA

da: Redazione

Se sognare un pò è pericoloso, il rimedio non è sognare di meno, ma sognare di più, sognare tutto il tempo. La road map che separa il Catania dal sogno promozione sarà intensa, fitta di appuntamenti e imprevisti come ci ha fatto capire venerdì sera il Crotone capace di strappare, con tanta fortuna e poco gioco, una preziosa vittoria al Massimino. L’amarezza per una sconfitta incassata immeritatamente è comprensibile. I 18.800 tifosi rossazzurri accorsi allo stadio di piazza Spedini, come i tanti davanti alla Tv, speravano in un esordio diverso. Aspettativa condivisa sia dalla dirigenza etnea che dal tecnico Tabbiani. Allenatore genovese che nel post gara ha dimostrato di avere la piena consapevolezza dell’importanza e del fascino della missione che gli è stata assegnata. Proprio per questo merita fiducia. Proprio per questo occorre dargli tempo e sostegno. Il quotidiano lavoro di assemblaggio, tra vecchi e e nuovi giocatori, alla fine sarà il vero valore aggiunto.

CUORE

In questo momento, come è normale che sia, l’unica certezza sono i sostenitori etnei. La loro passione ha radici profonde, impossibili da estirpare. Il tifo per il Catania, lo sanno benissimo, implica un’educazione sentimentale alla sofferenza. Il cuore rossazzurro pulsa forte, provoca guasti d’amore, fa tremare la pancia e vibrare la voce. Una filosofia di vita mostrata nella passata stagione e confermata quest’anno con un numero di abbonamenti, oltre 13 mila, che dimostrano ancora una volta come Catania sia una piazza di categorie superiori.

SUMMER DREAM 

Il passo falso con i calabresi di mister Zauli non cambia certamente i programmi e le ambizioni del club rossazzurro. La dirigenza ha portato avanti una campagna di rafforzamento oculata, senza pazzie. Si sono presi giocatori, Silvestri e Deli gli ultimi due colpi messi a segno,  a costi accessibili e funzionali al progetto, non alle locandine. Né Laneri, né Grella sono andati a caccia della figurina che incanta la piazza, che sulle prime strappa gli applausi, ma che a volte rischia di rivelarsi un appello fine a sé stesso. Tante operazioni, sì, ma tanta sostanza e un occhio costante ai bilanci. Un restyling massiccio che ha cambiato pelle al Catania,  portato motivazioni nuove e  spostato e allargato l’orizzonte di una proprietà sempre più ambiziosa. C’è, insomma, il filo rosso dei grandi cambiamenti che dovrebbe unire un pò tutti. Occorre spingersi oltre cominciando da domenica contro il Brindisi, perché non bisogna smettere di sognare.

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