Le dichiarazioni del rossazzurro rilasciate nel corso della quarta puntata di “Big Chance”
“Domenica abbiamo subito analizzato con il mister nel post partita la prestazione sottotono contro il Latina, non ai livelli di Caserta. Proveremo a riscattarci domenica prossima contro la Juve Stabia”.
“Mister Tabbiani prepara le gara in una maniera incredibile, sta a noi carpire i punti cruciali delle sue idee per poi metterli in pratica nelle partite. Siamo una squadra nuova, sono arrivati 19 calciatori nel mercato estivo e starà a noi dare il 100% per portare a casa i 3 punti. Siamo sulla strada giusta”.
“Tra Caserta e la partita di domenica al Massimino a cambiare è stata probabilmente la condizione fisica del collettivo di squadra. Abbiamo accusato stanchezza, componente che non ci ha permesso di dare il massimo davanti ai nostri tifosi. C’è stato un calo dovuto probabilmente alle troppe partite ravvicinate. La squadra ha un bel rapporto col mister, abbiamo dialogato e sono sicuro che ci rifaremo presto. Dobbiamo essere consapevoli della nostra forza. Tralasciando gli episodi a sfavore e a favore che si sono susseguiti nell’arco dei 90 minuti contro Foggia e Crotone, siamo una buona squadra che può togliersi della soddisfazioni in un campionato ostico come quello di Serie C”.
“Contro il Latina, pur giocando male, abbiamo creato 2/3 palle gol nitide che avrebbero potuto portarci alla vittoria. Catania non dipende da Chiricò, Catania dipende dal Catania. Una mio imperativo è quello di dare tutto me stesso per mettermi al servizio dell’intera squadra”.
“Sono del parere che in questa categoria il 60% dei gol proviene da palla inattiva. Non abbiamo segnato ancora su palla inattiva ma arriverà presto il momento”.
“Cosa è cambiato dalla duplice sconfitta di Crotone-Foggia a Latina? Dopo le sconfitte maturate contro Crotone e Foggia eravamo “contenti” perché la prestazione non era mancata, abbiamo avuto quel mix di sfortuna e poco cinismo che non ci ha permesso di portare a casa i 3 punti. Sottotono è stata la prestazione contro il Latina, in cui mister Tabbiani ha sottolineato il fatto di essere stati troppo frenetici faticando al cospetto di un centrocampo a 5 come quello degli uomini di Di Donato che ha creato molta densità. Quest’anno a vincere il campionato sarà la squadra più costante che riuscirà a compiere un filotto di vittorie utile per potersi staccare dal “gruppone”. Non credo che ci sarà un Catanzaro bis come l’anno scorso”.
“Cosa cambia tra andata e ritorno? Squadre che lottano per la salvezza tendono ad affrontare il girone di andata in una maniera diversa, più tranquilla, rispetto al girone di ritorno. Andare a vince fuori casa contro queste squadre non sarà semplice”.
“Le doti tecniche di Ladinetti sono veramente importanti. La piazza di Catania è difficile, non mancherà occasione per mostrare la sua bravura in campo. Come sono sicuro al 100% che il mister riuscirà a far ricredere quella parte di tifoseria in cui aleggia scetticismo. Ha le capacità e una professionalità da ammirare, sta a noi mettere in pratica le sue idee”.
Sul passare poco il pallone: “È un modo mio di giocare, quando vedo la porta punto spesso a provare la giocata”.
Sull’esperienza a Monza: “Ho avuto la fortuna di confrontarmi con una società top come quella del Monza, tra gli spalti però c’erano pochi tifosi (2mila o più). Non posso dire lo stesso per Catania dove il Massimino è sempre gremito. Foggia è stata la parentesi più importante della mia carriera. Ho vissuto veramente momenti felici dal 2016 al 2018”.
“In 6 gare, tranne le sfide di Monopoli e Latina, la squadra ha giocato partite di qualità esprimendo un buon calcio”.
Senti più pressione a Catania rispetto alle altre piazze in cui hai giocato?
“Catania è una piazza che merita tanto per storia e importanza, quando vieni chiamato in una squadra come quella rossazzurra significa che qualcosa di buono l’ho fatto. Ho subito avuto delle sensazioni positive, una scintilla scattata subito”.