La terza vittoria consecutiva, lo stesso risultato di una settimana fa a Udine. In questi due aspetti c’è tutta l’Inter di questo momento. Una squadra che ha saputo mettersi alle spalle le scorie del derby e tornare protagonista in campionato e in Europa, il modo migliore per vivere le due settimane di sosta con una certa tranquillità. Non del tutto, però, perché su alcuni aspetti Simone Inzaghi dovrà riflettere e lavorare. La cosa più importante è stata quella di trovare un’altra vittoria, tre punti che permettono ai nerazzurri di restare in scia al Napoli.
Una gara, quella contro il Torino, che si è messa in discesa dopo l’espulsione di Maripan, sciagurato nell’intervento pericoloso e fuori tempo su Thuram, un rosso ineccepibile che ha costretto i granata in 10 per 70 minuti, cui si è sommata la reazione tardiva della panchina che prima di far entrare Masina ha subito il gol del vantaggio interista che ha indirizzato la partita. Protagonista di serata è stato Marcus Thuram, autore della sua prima tripletta in maglia nerazzurra, la seconda in carriera nei cinque maggiori campionati europei tra tutte le competizioni.
Super Thuram
Il francese è diventato bomber vero, dopo che l’anno scorso gli si imputava tanto movimento a scapito della precisione sotto porta, cosa che al contrario quest’anno non difetta, come dimostrano le sette reti in altrettante partite. Statistiche alla mano, Thuram è anche il secondo giocatore dell’Inter a segnare due gol di testa nello stesso match di Serie A da quando il dato è disponibile (dal 2004/05), dopo Mauro Icardi il 19 novembre 2017 contro l’Atalanta.
Il francese, però, è uscito dopo aver chiesto il cambio per un precedente colpo alla caviglia, assistendo dalla panchina al finale di gara con la borsa del ghiaccio. Un piccolo allarme che verrà valutato nei prossimi giorni nel ritiro della Francia.
Il problema dietro
L’aspetto negativo della serata, invece, è il fatto di aver tenuto in vita una partita che l’anno scorso l’Inter avrebbe chiuso con largo anticipo.
Anche in superiorità numerica, infatti, i nerazzurri non hanno chiuso la pratica, permettendo al Toro di restare vivo prima con il gol di Zapata (2-1) e poi con il rigore di Vlasic (3-2), un difetto non da Inter che sta diventando un problema: “Dobbiamo migliorare in certi aspetti, paghiamo tutto a carissimo prezzo“, ha ammesso Simone Inzaghi, che sa bene come nove gol presi in sette gare (di cui due a partita nelle ultime tre gare) siano un’enormità, soprattutto se confrontati con i 22 subiti nell’intero campionato scorso. Un aspetto sul quale l’allenatore dovrà riflettere, perché non sempre basteranno i gol di Thuram per vincere le partite.
Italpress