ROMA (ITALPRESS) – Novak Djokovic continua a scrivere la storia del tennis e a battere record su record. Il 36enne serbo, che da oggi torna in cima alla classifica mondiale, ha vinto la finale del singolare maschile degli Us Open, quarta e ultima prova del Grande Slam, disputata sui campi in cemento di Flushing Meadows. Nell’ultimo atto del Major di New York, il tennista nato a Belgrado, seconda forza del seeding, ha battuto il russo Daniil Medvedev, numero 3 del mondo e del tabellone, col punteggio di 6-3 7-6 (5) 6-3, dopo 3 ore e un quarto di autentica battaglia.
Per Djokovic era la trentaseiesima finale in prove del Grande Slam, la decima a New York, dove si era già imposto in tre occasioni, nel 2011, nel 2015 e nel 2018. In tutto, finora, il giocatore serbo ha vinto 24 Major. E’ sempre più il tennista più vincente di sempre in campo maschile – 24 titoli Slam per lui, 22 per Nadal e 20 per Federer – e ha eguagliato il record assoluto dell’australiana Margaret Smith Court, anche lei vincitrice di 24 prove del Grande Slam in singolare.
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Erika Privitera
Barella “Spalletti ha grandi idee, ora serve carattere”
FIRENZE (ITALPRESS) – “Ogni mister ha le sue caratteristiche e cerca di sfruttare quelle dei giocatori che ha a disposizione. Spalletti ci ha dato grandissime idee, ora sta a noi metterle in pratica in campo. Se fosse un vino questa Nazionale sarebbe un Brunello visto che è un vino toscano. Dobbiamo essere ‘elegantì ma anche avere un carattere come il Brunello”. Lo ha detto il centrocampista azzurro, Nicolò Barella, dal ritiro di Coverciano dove la Nazionale sta preparando la sfida in programma sabato a Skopje contro la Macedonia del Nord. “Spalletti e Mancini interpretano il lavoro in modo diverso – ha aggiunto -. Di Spalletti salta subito all’occhio la schiettezza, è stato subito onesto, mi ha criticato in quello che mi doveva criticare e mi ha fatto i complimenti per altre cose. Le dimissioni di Mancini? Non posso che ringraziarlo perchè è stato uno dei primi a credere in me fin dai tempi di Cagliari, abbiamo una cosa che ci legherà per sempre, aver vinto l’Europeo, giocando un calcio che non si vedeva da tempo in Italia. Ora c’è un nuovo tecnico, un allenatore altrettanto bravo”. E c’è da cominciare subito a fare risultati. Detto che per lui “è sempre un grandissimo onore e un’emozione venire a Coverciano ed essere convocati in Nazionale”, Barella è consapevole che “contro la Macedonia sarà una partita difficile, li abbiamo già incontrati purtroppo in una partita che resta un brutto ricordo, però c’è un nuovo corso e un nuovo inizio e abbiamo bisogno di vincere subito, trovare fiducia e nuovi stimoli”. Il centrocampista azzurro è l’unico italiano nella lista dei candidati per il Pallone d’Oro. “Devo ringraziare i miei compagni, il mister e tutta l’Inter perchè l’anno scorso è stata una bellissima stagione anche se non si è conclusa con la vittoria della Champions League. Sono orgoglioso di rappresentare l’Italia in questa lista, ringrazio tutti quelli che mi hanno permesso di tornare ad esserci per il secondo anno negli ultimi tre”, ha aggiunto il nazionale azzurro.
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Bagnaia a Misano dopo l’ok dei medici: “Sono stato fortunato”
MISANO ADRIATICO (ITALPRESS) – Lo aveva detto, voleva fortemente esserci e ci sarà. Domani Francesco Bagnaia prenderà parte alle libere del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini e, a tornare con la mente allo spettacolare incidente di domenica a Montmelò, sembra un miracolo. Il pilota di Chivasso è stato sottoposto ad un controllo medico una volta arrivato sul circuito di Misano e l’esito è stato positivo, visto che ha ottenuto il
benestare dei dottori. “Sto abbastanza bene, è stato un tour de force, abbiamo fatto un lavoro incredibile in questi giorni – ha raccontato il campione del mondo della Ducati ai microfoni di Sky Sport -. Ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato in questo periodo è difficile, ma lo farò. Sono molto fortunato da tutti i punti di vista, sono seguito da persone fantastiche e mi sento abbastanza bene, devo ringraziare in primis Alpinestars perchè mi hanno salvato in una situazione molto complicata e ora sono qui per provare a correre”. Vuole esserci e il grande risultato è che, nonostante tutto, domani sarà al via per le libere. L’incidente di domenica scorsa non si può cancellare dalla mente, ma Bagnaia non ha avuto difficoltà a rivivere quei momenti.
“Ho rivisto le immagini, non sono molto impressionabile come persona almeno su me stesso, sugli altri sì, ma non su di me, e quindi ho voluto riguardarle il prima possibile – spiega Pecco -. E’ stato un bel botto, in Ducati non si vedeva da molto tempo quanto accaduto, ho fatto un volo di diversi metri e ho avuto la fortuna che sono stati tutti molto bravi a cercare di schivarmi, mancavano cinque piloti perchè sfortunatamente Bastianini è caduto alla prima curva, è stata una sfortuna per lui e una fortuna per me, mi è andata bene”. Una frase che ripete più volte Pecco, la sente sua, sa che è così perchè quei momenti li ha ben chiari in mente. “Ho fatto in tempo a sentire che stava esplodendo l’airbag prima di finire a terra, questo mi è rimasto impresso, il volo è durato molto, poi ho visto tutte le moto passare, speravo non mi prendessero, Binder ha fatto il possibile per evitarmi e per fortuna mi ha preso nel punto migliore in cui mi potesse prendere – continua Bagnaia -. Ho avuto molta fortuna e devo dire grazie ad Alpinestars che da anni sta portando avanti un programma di protezione su gambe e spalle, sono fantastici e gli devo tanto”. A dargli forza, oltre alla grande voglia di essere presente al “Gp di casa”, “l’affetto della gente che mi ha lasciato a bocca aperta”. Il pensiero, anche subito dopo l’incredibile volo e il rischio vissuto, è stato quello di tornare in pista. “Il primo pensiero in ambulanza era cercare di riprendere la corsa, è bello che sia così perchè la voglia di tornare in moto è la benzina più potente che c’è per noi piloti”. Una voglia che mette da parte ogni pensiero. “Avere studiato la dinamica e sapere che c’è un motivo aiuta – dice rimanendo sul tema incidente -. Abbiamo analizzato le nostre cose, le gomme le analizza la Michelin, la temperatura delle gomme era ok, a livello elettronico, meccanico e di guida non ci sono stati problemi, vediamo quali saranno le risposte”. Intanto di sicuro ci sarà “da stringere molto forte i denti in questo weekend. Non sono al massimo, ma ci proviamo, è già successo due anni fa qui, quando arrivai dopo 20 giorni con una frattura alla tibia, è successo anche a Jerez dopo l’infortunio alla spalla, ci riproviamo”.
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Pardo “Meglio Spalletti motivato che Mancini annoiato”
MILANO (ITALPRESS) – Pierluigi Pardo, tra i protagonisti della giornata di presentazione del nuovo palinsesto di Radio 24 che si è svolta presso il Museo delle Culture di Milano, si è espresso ai microfoni di Italpress in merito al recente cambio avvenuto sulla panchina della nazionale italiana, che ha riguardato la figura del commissario tecnico. Queste le sue parole: “Meglio uno Spalletti motivato che un Mancini annoiato. Le offerte che arrivano dall’Arabia sono clamorose, è difficile immaginare che non ci sia un’attinenza tra l’offerta che ha ricevuto (Mancini ndr) e la decisione di lasciare, ma credo che siamo in buone mani”.
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Malagò “Egonu? Testa al preolimpico, poi si farà una riflessione”
ROMA (ITALPRESS) – “Io sono dalla parte del presidente Manfredi. Tra pochi giorni inizia il torneo preolimpico, ora concentriamoci su questo e finito quello penso che, anche coinvolgendo il Comitato olimpico, una riflessione andrà fatta sia in un senso sia nell’altro”. Così Giovanni Malagò, presidente del Coni, parla della vicenda Egonu-Mazzanti a margine della presentazione dello speed climbing european qualifier che si terrà il 15 settembre prossimo nella Grand Stand del parco del Foro Italico. Poi sul risultato della squadra Malagò sottolinea come “ci auspicavamo andasse in finale, lì può succedere di tutto. Penso che Turchia e Serbia, insieme agli Usa, siano le squadre più forti al mondo e chi l’ha vista sa che, prima di un paio di palloni che non sono andati a terra, l’Italia era a un passo dalla vittoria”. Per quanto riguarda invece la rinuncia di Sinner alla Coppa Davis, “non ho parlato con Jannik, da quello che mi risulta avrebbe voluto partecipare. Ci dispiace perchè mancherà, oltre a Berrettini infortunato, ma la squadra mi sembra comunque competitiva”. Infine, sull’Italbasket, Malagò sottolinea: “Ha fatto un grandissimo mondiale, siamo tra le prime otto al mondo e forse anche qualcosa di più. Ho parlato con il presidente Petrucci e gli ho fatto i complimenti. Si sapeva che giocare un quarto con gli Stati Uniti, nonostante la sconfitta con la Lituania, era proibitivo, poi la sconfitta di tanti punti è figlia forse anche del fatto che erano particolarmente concentrati per l’incidente di percorso della sfida precedente. Abbiamo visto che noi abbiamo battuto la Serbia, la Lituania ha superato gli Usa, la Serbia ha poi vinto largo con la Lituania e noi che perdiamo di tanto con gli Usa – ha aggiunto – Questo significa che anche in questo sport non ci sono cose scontate. Se avessero detto che i due pass olimpici europei li avessero presi Germania e Serbia con Francia e Spagna uscite subito, non so chi avrebbe fatto questa previsione”.
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Alcaraz in semifinale agli Us Open, Zverev ko in 3 set
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Nessuna sorpresa: è Carlos Alcaraz a chiudere il quadro dei semifinalisti degli Us Open, quarto e ultimo Slam della stagione in corso sui campi in cemento di Flushing Meadows. Nella notte italiana il numero 1 del mondo e del tabellone, campione in carica, si è imposto nettamente sul tedesco Alexander Zverev, 12esima testa di serie, con il punteggio di 6-3, 6-2, 6-4. Lo spagnolo si giocherà l’accesso in finale contro il russo Daniil Medvedev, numero tre del tabellone.
L’altro finalista uscirà dal confronto tra lo statunitense Ben
Shelton, numero 47 del mondo, e il serbo Novak Djokovic seconda
testa di serie.
Madison Keys, invece, completa il quadro delle semifinaliste del tabellone femminile. La statunitense, diciassettesima testa di serie, ha sconfitto 6-1, 6-4 la ceca Marketa Vondrousova, numero 9 del tabellone. Ultimo ostacolo per l’accesso in finale la bielorussa Aryna Sabalenka, seconda testa di serie e da lunedì nuova numero 1 Wta. Nell’altra semifinale si troveranno di fronte Karolina Muchova e Coco Gauff.
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Scatta il II “Memorial Paolo Rossi”, oltre 200 giovani in campo
ROMA (ITALPRESS) – Oltre 200 i giovani calciatori in campo e tanto fair play per il secondo Memorial dedicato all’indimenticata leggenda del calcio Paolo Rossi, in programma dal 7 al 9 settembre a Montevarchi e Bucine, in provincia di Arezzo, i luoghi che Pablito aveva scelto per il suo buen retiro. La manifestazione, organizzata dall’Accademia Italia Paolo Rossi sotto l’egida della Figc e con il patrocinio di Fifa e Coni, reduce dal successo della passata edizione, quest’anno raddoppia prevedendo due gironi da quattro squadre ciascuno. Le otto squadre giovanili, per metà professionistiche e per metà dilettantistiche, hanno tutte un comune denominatore: rappresentare un tassello della vita di Paolo Rossi. Oltre alle formazioni Under 15 di Juventus, Vicenza, Perugia e Milan, club che rappresentano tappe indelebili della carriera di ‘Pablitò nel calcio professionistico, parteciperà anche il Coiano Santa Lucia Prato Social Club, squadra della città che ha dato i natali a Rossi e con cui ha tirato i primi calci a un pallone. Ci sarà anche il San Michele Cattolica Virtus di Firenze, squadra che ha portato Pablito all’attenzione della Juventus in gioventù. Completeranno il quadro delle pretendenti al torneo Bucine e Aquila Montevarchi, team che rappresentano i luoghi dove Pablito ha vissuto per anni insieme alla sua famiglia dopo il ritiro dal calcio giocato. La manifestazione si pone l’obiettivo per i prossimi anni di allargarsi ancor di più, con squadre internazionali e il femminile. Questo anche grazie alla moglie di Paolo Rossi, Federica Cappelletti, che proprio recentemente ha assunto la guida della Divisione Serie A femminile professionistica, oltre al suo ruolo di presidente della Paolo Rossi Foundation. “Sono tutti bellissimi obiettivi, da perseguire sempre nel segno del fair play, dell’inclusione e del rispetto, valori che il nostro Pablito ha sempre portato avanti”, sottolinea Cappelletti. Il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo si è detto “grato all’Accademia Italia Paolo Rossi, che ha organizzato il secondo Memorial, per aver promosso questo significativo appuntamento calcistico, dedicato al ricordo dell’indimenticato goleador italiano”. A dare il calcio d’inizio del torneo, nei due stadi di Bucine (intitolato all’indimenticato campione) e Montevarchi, saranno le figlie di Rossi, Maria Vittoria e Sofia Elena. A consegnare il premio, invece, Arrigo Sacchi.
– foto ufficio stampa Memorial Paolo Rossi –
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Le parole del centrocampista rossazzurro al termine dell’allenamento odierno a Ragalna
Le parole del tecnico del Catania alla vigilia della sfida di campionato contro il Crotone
Respinto il ricorso della Reggina: il Brescia torna in Serie B
Respinto il ricorso della Reggina. L’ha deciso la quinta sezione del Consiglio di Stato con un pronunciamento che ha definitivamente fissato l’organico della Serie B e della Serie C della stagione appena cominciata. Per effetto di questa decisione, il presidente federale Gabriele Gravina – che ha avuto dal consiglio federale una delega specifica sull’argomento – firmerà il provvedimento che porterà dunque ufficialmente il Brescia, prima delle “riammissibili”, a giocare nel campionato cadetto.
CASERTANA
La decisione rimbalza anche sui ranghi della serie C dove entra la Casertana, mentre solo nei prossimi giorni si capirà da dove ripartirà la Reggina, comunque nell’ambito dilettantistico. La vicenda riguardava la tempistica di alcuni pagamenti, requisiti fondamentali per potersi iscrivere al campionato. Il club calabrese non aveva rispettato le scadenze federali (la data era quella del 20 giugno) sulla base di quanto aveva indicato il Tribunale Fallimentare di Reggio Calabria, che aveva invece disposto il pagamento “entro il 12 luglio”. “Entro”, quindi non “il”, un passaggio che ha portato i giudici amministrativi a dare ragione alla Federcalcio, sia in sede di primo grado al Tar, sia al Consiglio di Stato.