SALERNO (ITALPRESS) – Finisce 2-2 lo scontro salvezza dell’Arechi tra Salernitana e Cagliari. Buona la prima per Pippo Inzaghi che in rimonta evita la sconfitta grazie alla doppietta di Dia. Dall’altra parte, grande rammarico per l’undici di Ranieri che resta ultimo in classifica nonostante l’ottima gara giocata in terra campana. Inizio arrembante della squadra sarda che, all’ 8′, con Oristanio spreca una buona occasione da rete. L’undici di Ranieri non toglie il piede dall’acceleratore e, al 17′, Luvumbo impegna Costil. I padroni di casa faticano vistosamente a contenere la verve offensiva degli avversari che, al 27′, esultano per la rete messa a segno da Luvumbo, ma Chiffi annulla per la posizione di fuorigioco del nazionale angolano. Scampato il pericolo, la Salernitana prova a riorganizzarsi e prima dell’intervallo, al 36′, Dia interrompe l’egemonia sarda con uno scavetto che però non impensierisce Scuffet. Nella ripresa i due allenatori ricorrono a una girandola di cambi nel tentativo di sbloccare lo 0-0. La prima azione da rete del secondo tempo arriva però solo al 70′. Affondo offensivo del solito Luvumbo che impegna nell’uno contro uno Fazio, bravo a non lasciarsi sorprendere e deviare la conclusione dell’avversario. I padroni di casa arretrano il proprio baricentro di gioco e il Cagliari, trascinato da un Luvumbo in stato di grazia, ne approfitta al 79′ per segnare la rete del vantaggio. La reazione della Salernitana è quasi immediata e, all’86’, il neo entrato Ikwuemesi trova l’assist vincente per Dia, che riporta il risultato in parità. Due minuti dopo i sardi ritrovano nuovamente il vantaggio con Viola che di testa sigla il momentaneo 1-2. La Salernitana tenta il tutto per tutto riversandosi in avanti e, al 92′, Chiffi assegna un calcio di rigore dopo un tocco di mano in area cagliaritana di Viola. Dagli undici metri Dia non sbaglia e segna il 2-2 che chiude la partita.
– foto LivePhotoSport –
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Sono stati 127 i triatleti che si sono cimentati nella gara Sprint al Forte Village Triathlon, imperdibile appuntamento con lo sport che da ormai 10 anni caratterizza l’offerta autunnale del resort nel Sud Sardegna. Il podio maschile, ha visto il danese Mathias Lyngs Petersen del PPR Team tagliare il traguardo per primo in 0:57:56, seguito da Marco Ratto (Sardegna X Sports) che ha chiuso la sua gara in 0:58:21 e da Manuel Cossu della Fuel Triathlon (0:58:41). Sul fronte femminile, Giulia Carta della A.S. Minerva Roma conquista la prima posizione in 1:06:20, seguita da Alice Capone (Raschiani Triathlon) che conclude la gara in 1:06:41 e Giorgia Pieraccini della Tri Team Sassari (1:09:36). L’edizione di quest’anno ha accolto tre testimonial d’eccezione: Domenico Fioravanti, il primo italiano a divenire campione olimpico nel nuoto in corsia e primo atleta a vincere la combinata 100 e 200 metri rana nell’edizione dei giochi olimpici di Sydney del 2000; Mathias Petersen, triatleta danese di fama internazionale e vincitore anche dell’Ironman Klagenfurth 2023 oltre di questa edizione del Forte Village Triathlon; e Fabio Aru, ex ciclista che ha portato la Sardegna nel mondo grazie alle numerose vittorie che hanno segnato la sua carriera.
Questo weekend di sport ha visto inoltre 104 giovani sportivi, dai 6 ai 15 anni, cimentarsi con un divertente Duathlon – corsa e ciclismo -. Un numero straordinario di persone ha accolto l’invito a partecipare alla “Camminata in Rosa”, contribuendo a raccogliere 3500 euro per il progetto benefico “Un Camper per la prevenzione”, a favore dell’Associazione “Abbracciamo un Sogno”, promosso dal Comitato Sardegna in Rosa. Una straordinaria iniziativa che mira a raccogliere i fondi necessari – circa 350 Mila Euro – per acquistare un ambulatorio mobile dotato di mammografo ed ecografo, al fine di rendere più accessibili i test di screening a tutte le donne dell’Isola.
– foto ufficio stampa Forte Village –
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BOLOGNA (ITALPRESS) – Seconda vittoria casalinga consecutiva per il Bologna di Thiago Motta, che batte per 2-1 il Frosinone . A deciderla per i rossoblu i gol, tutti nel primo tempo, di Ferguson e De Silvestri, con i ciociari riusciti solo ad accorciare le distanze con la rete su rigore di Soulè. Avvio di gara dove a regnare è l’equilibrio, spezzato però, al 19′, da Ferguson, che rimpalla in rete il pallone dopo essere stato pescato sotto misura e a porta sguarnita dal tiro-cross di Saelemaekers. 1-0 per il Bologna che dura pochissimo, perchè la squadra di Thiago Motta ci mette appena tre minuti a trovare addirittura la rete del raddoppio: stavolta è De Silvestri a raccogliere il pallone respinto con i pugni da Turati, colpendo in tuffo di testa dal limite dell’area e concretizzando la rete del doppio vantaggio rossoblù. Frosinone in difficoltà e mai davvero pericoloso davanti ad un Bologna in controllo del gioco fino al termine del primo tempo. Anche l’inizio della ripresa seguirebbe lo stesso filone tattico, ma al minuto sessanta arriva l’episodio che cambia la gara, con Beukema che frana sul neo entrato Cuni provocando il calcio di rigore in favore del Frosinone: dal dischetto si presenta Soulè che è freddissimo nello spiazzare Skorupski e accorciare le distanze per i suoi. Gol che cambia l’inerzia della partita, con i ciociari che attaccano un Bologna stordito. Prova a dare una scossa ai suoi Orsolini, che in ripartenza si fa beffa di Oyono e scarica il sinistro a incrociare che termina fuori di poco. Attacchi vani dell’undici di Di Francesco – in dieci nel finale per la doppia ammonizione di Mazzitelli – senza che non riesce a sfondare il muro del Bologna, con l’ultima grande occasione che capita, al 95′, sui piedi di Marchizza, che conclude fuori dopo l’uscita maldestra di Skorupski, fallendo a porta vuota la chance per il pareggio, mandando di fatto ai titoli di coda la sfida del Dall’Ara.
– foto LivePhotoSport –
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AUSTIN (STATI UNITI) (ITALPRESS) – E’ Max Verstappen a portare a casa la sprint race del Gran Premio degli Stati Uniti, sul circuito di Austin, grazie ad un’ottima partenza e a un passo superiore rispetto specialmente e Mercedes e Ferrari. Nulla da fare per Lewis Hamilton, partito terzo e riuscito a sorpassare in avvio di gara la Ferrari di Leclerc: il sette volte campione del mondo non riesce a raggiungere la Red Bull del campione iridato e chiudendo dietro, al secondo posto, con un gap di circa nove secondi. Terza proprio la Rossa del monegasco, che ha retto gli attacchi di Norris su McLaren e Perez su Red Bull, con questi ultimi che chiudono dunque rispettivamente in quarta e quinta posizione. Subito dietro, sesta, l’altra Ferrari di Carlos Sainz, partita con due ottimi sorpassi ma penalizzata poi dal passo, con Gasly (Alpine), Russell (Mercedes), Albon (Williams) e Piastri (McLaren) a chiudere la Top Ten.
– foto LivePhotoSport –
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Annullata la Sprint di MotoGp, in Australia vincono vento e pioggia
PHILLIP ISLAND (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Troppo pericoloso
scendere in pista. La Direzione Corsa del Gran Premio d’Australia
ha annullato la Sprint Race di MotoGp a causa delle folate di
vento e pioggia a spruzzi sulla pista di Phillip Island. Decisione, ampiamente preventivata nei giorni scorsi, che ha lasciato un pizzico di rammarico.
“Mi dispiace di non poter correre perchè c’è sempre la possibilità di accumulare punti – sostiene il leader del mondiale, l’italiano della Ducati Francesco Bagnaia – Nel warm up avevamo avuto dei problemi, subito risolti, avremmo lottato per vincere la gara e invece abbiamo dovuto rinunciare a punti che ci avrebbero fatto comodo”.
Marco Bezzecchi (Ducati), invece, ha accolto favorevolmente la notizia del rinvio della gara: “Mi è andata di lusso perchè la clavicola ancora mi faceva male. Qui ho sofferto il freddo che non mi ha aiutato. Spero che in Thailandia le mie condizioni fisiche siano migliori”.
Secondo Jorge Martin (Ducati): “E’ stata una scelta giusta, era pericoloso per tutti anche se nel warm up ero andato molto bene. Comunque hanno deciso così e per la sicurezza non si può correre. Ora pensiamo alla Thailandia”.
Per il sudafricano Brad Binder (Ktm): “E’ una delusione per tutti
non poter girare ma il vento è addirittura aumentato rispetto alle Moto2”.
– foto: LivePhotoSport –
ROMA (ITALPRESS) – Samuele Angelini del G.S. Fiamme Oro ha vinto l’Europe Triathlon Cup Yenisehir con un’importante prova di corsa finale che gli ha permesso prima di recuperare i fuggitivi e poi di vincere la volata con un allungo negli ultimi 200 metri di gara. Angelini ha centrato la sua seconda vittoria in Europe Triathlon Cup dopo quella di Kitzbuhel di giugno. Questa medaglia chiude un ottimo fine settimana per il triathlon italiano con le positive prestazioni e le medaglie degli atleti azzurri del paratriathlon, junior ed èlite. Nella gara uomini di Europe Cup, oltre alla medaglia d’oro di Angelini, hanno completato i risultati italiani iscritti a titolo personale: Delian Stateff (G.S. Fiamme Azzurre) 13°, Matteo Perri (Minerva Roma) 19°, Davide Menichelli (Doria Nuoto 2000 Loano) non ha completato la sua gara. Dopo un nuoto che non ha creato particolari scossoni, sono andati in fuga cinque atleti: Dey (Gbr), Lerno (Fra), Diener (Ger), Dodi (Hun) e Faeh (Sui). Il gruppo dei fuggitivi, diventato di quattro atleti dopo la scivolata dell’ungherese, è arrivato al cambio con oltre trenta secondi sul plotone condotto da Stateff e con tutti gli italiani al suo interno. La corsa ha determinato le prime posizioni, con il recupero di Samuele che nell’ultimo chilometro ha agganciato la testa della gara del britannico Dey e lo ha battuto con una decisiva accelerazione a duecento metri dal traguardo. Al terzo posto il francese Vitiello. Buona prova tra le donne di Beatrice Mallozzi (G.S. Fiamme Azzurre) che continua il suo recupero completo ad alti livelli con questo quinto posto in Europe Triathlon Cup. Per le italiane in gara è entrata in top ten anche Myral Greco (G.S. Fiamme Azzurre – Minerva Roma) che ha chiuso in decima posizione la sua prova, 22^ Francesca Crestani (Valdigne Triathlon) e 23^ Alice Riebler (G.P. Triathlon). Chiara Lobba (K3 Cremona) non ha completato la gara. La gara è stata caratterizzata dalla fuga dopo la prima frazione di Lea Marchal (Fra) e Sophie Alden (Gbr), le due atlete sono state riprese nell’ultima frazione di corsa che è risultata decisiva per le posizioni al traguardo. Ha vinto Annabel Morton (GBR) davanti al duo tedesco Franka Rust seconda al traguardo e Julia Bròcker terza. Quarta la spagnola Marìa Teresa Jimènez-Orta Guerrero e quinta la Mallozzi.
– foto ufficio stampa Fitri –
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ROMA (ITALPRESS) – All’Olimpico la Roma batte 1-0 il Monza grazie
ad un gol El Shaarawy al 90′. La formazione di Mourinho, in 11
contro 10 dal 41′ per il doppio giallo a D’Ambrosio, fatica a
scardinare la retroguardia di Palladino, ma nel recupero riesce a
conquistare tre punti preziosi per il controsorpasso alla Lazio.
La Roma lascia subito l’iniziativa al Monza che alla prima
mezz’ora fa registrare il 60% del possesso palla. Le prime
conclusioni della partita sono di Colpani e Belotti, ma in
entrambi i casi il pallone vola sopra la traversa. La prima palla
gol ce l’ha la squadra di casa. Al 38′ Belotti crossa dalla
destra, Aouar prende il tempo a Pereira e di testa si arrende
all’istinto di Michele Di Gregorio, che si presenta all’Olimpico
con la miglior percentuale di parate (83%) nei cinque maggiori
campionati europei. Al 41′ cambia il copione della partita.
D’Ambrosio, già ammonito, entra duro da dietro su Belotti e riceve il secondo giallo. La Roma in superiorità numerica alza il ritmo e nel recupero del primo tempo va vicino al gol con una deviazione del solito Belotti in tuffo, ma Di Gregorio risponde ancora presente. Ad inizio ripresa il Monza prova ad affacciarsi dalle parti di Rui Patricio con coraggio. Colpani da fermo ci prova con un sinistro a giro e la palla termina fuori di poco. La Roma fatica a creare occasioni e al 63′ Mourinho ricorre ad un doppio cambio: fuori Bove e Belotti, dentro El Shaarawy e Azmoun. A provarci però è il Monza con l’altro neo entrato Birindelli che guida il contropiede e impegna Rui Patricio con un tiro centrale. Al 73′ c’è lo spunto di Azmoun: tocco e assist per Lukaku che calcia e trova il palo esterno. Il Monza risponde: Vignato apre un’autostrada per Birindelli che arriva al tiro costringendo Rui Patricio all’intervento in tuffo. All’88’ altra occasione. Lukaku lavora una palla per Azmoun che calcia a botta sicura: palo. Ma il gol è rimandato di pochi istanti. L’iraniano calcia ancora in area, la deviazione premia El Shaarawy che col destro batte Di Gregorio e mette fine alla striscia d’imbattibilità di tre partite del portiere biancorosso. Nel finale, Mourinho viene espulso.
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Contro il Taranto il Catania cerca una vittoria per allontanare critiche e paure
PHILLIP ISLAND (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Johann Zarco si regala una grande vittoria a Phillip Island. Il francese della Ducati Prima Pramac, con il tempo di 40’39″446, grazie a una splendida volata finale, ha vinto il GP di Australia di MotoGP. Seconda posizione per il campione del mondo e leader della classifica piloti, Pecco Bagnaia (Ducati), che chiude a 2 decimi e che negli ultimi giri ha recuperato tre posizioni finendo alle spalle del francese che ha vinto il suo primo GP dopo 120 corse. Terzo posto per Fabio Di Gianntonio (Ducati Gresini, +0″477), quarto Brad Binder, l’alfiere sudafricano della Ktm, quinto Jorge Martin (Ducati Prima Pramac) che ha letteralmente dominato il GP fino a quattro giri dalla fine, per poi finire alle spalle di quattro piloti e scivolare, così, a -27 in classifica rispetto a Bagnaia. Completano la top ten Marco Bezzecchi (6°), Jack Miller (7°), Aleix Espargarò (8°), Alex Marquez (9°) ed Enea Bastianini (10°).
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TORINO (ITALPRESS) – Nell’anticipo della nona giornata di Serie A, l’Inter batte 3-0 il Torino e conquista la vetta della classifica, in attesa di Milan-Juve. All’Olimpico Grande Torino decidono le reti di Thuram, Lautaro e Calhanoglu, tutte nel secondo tempo. Nonostante un primo tempo poco convincente, nella ripresa l’Inter gioca con una marcia in più rispetto al Toro, anche grazie agli ingressi dalla panchina.
Juric deve fare i conti con alcune assenze pesanti, come quelle di Zapata e Buongiorno; turnover, invece, appena accennato nell’Inter, dove rifiatano, in vista della Champions, solo Bastoni e Dumfries. Buona partenza della squadra di Inzaghi che prova a giocare in verticale, sfruttando gli inserimenti di Thuram: nonostante una buona prima mezz’ora, i nerazzurri non producono clamorose occasioni da gol, ad eccezione della punizione di Calhanoglu al 29′, fuori di mezzo metro. Nel quarto d’ora finale di tempo è il Torino a prendere il comando delle operazioni, schiacciando l’Inter nella sua metà campo. Gli uomini di Juric prendono coraggio dopo il tiro dalla distanza di Ricci al 33′, due minuti dopo, Seck vince un rimpallo e impegna Sommer, grazie ad un insidioso tiro a giro di sinistro. Al 43′ Bellanova serve in area Pellegri, che di testa costringe Sommer alla terza parata nel giro di pochi minuti. La ripresa si apre con il brutto infortunio al ginocchio di Schuurs, fuori in barella e con le mani al volto. L’Inter continua a faticare nella costruzione di azioni offensive e Inzaghi decide di inserire Frattesi, Dumfries e Carlos Augusto nel tentativo di scuotere la squadra. Proprio l’ingresso di Dumfries è decisivo per il gol del vantaggio interista. Al 60′ l’olandese scappa sulla corsia di destra e serve Thuram al centro dell’area: l’attaccante francese batte Milinkovic con un destro preciso all’angolino. Dopo il gol il Torino perde ardore e l’Inter raddoppia al 67′ con Lautaro, sugli sviluppi di un corner. Il Torino dopo l’infortunio di Schuurs perde tutte le sue certezze in fase difensiva e i nerazzurri continuano ad attaccare a caccia del terzo gol. In pieno recupero, Ilic stende in area Mkhitaryan lanciato a rete: dal dischetto Calhanoglu realizza con freddezza il 3-0. Tre punti d’oro per un’Inter cinica e capace anche di soffrire; per il Torino, invece, è la prima sconfitta casalinga della stagione. I granata, colpevoli di un secondo tempo sotto ritmo, escono dal campo contestati dal proprio pubblico.
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