ROMA (ITALPRESS) – Saranno Italia e Turchia ad ospitare gli Europei 2032. Ad assicurarlo, a ‘Radio Anch’io Sport’ su Rai Radio 1, è Evelina Christillin, membro aggiuntivo della Uefa nel Consiglio della Fifa. “No, domani non ci sarà nessuna sorpresa, gli Europei 2032 saranno assegnati a Italia e Turchia, è cosa fatta – spiega la dirigente piemontese – Si è lasciato campo libero a Gran Bretagna e Irlanda per il 2028 e di conseguenza è stato deciso e condiviso il via libera per Italia e Turchia per Euro 2032. Domani è previsto il voto, saremo a Nyon, ci sarà una breve presentazione fatta dalla nostra delegazione composta dal presidente Figc Gravina, da Gigi Buffon e da Ilaria D’Amico. E poi si lavorerà per gli stadi”. “Solo cinque città potranno ospitare l’Europeo. E’ un accordo preso in sede Uefa dalle federazioni italiana e turca, anche se non c’è ancora una scelta definitiva sulle cinque città – ha proseguito Christillin – Ci sarà una specie di contest: un modo per mettersi in gara per ristrutturare o fare del tutto nuovi degli stadi, che sono il problema principale dell’Italia. Italia e Turchia sono due candidature gradite all’Uefa, il problema italiano riguarda proprio gli stadi. Ci sarà una specie di messa in gara delle dieci città, che dovranno presentare i loro progetti entro al fine del 2026. Vedremo quali saranno le cinque finaliste”. Sul tema della violazione dei diritti umani in Turchia: “In questo senso non penso ci saranno ulteriori ripercussioni. Non dimentichiamo che in Turchia c’è stata l’ultima edizione della finale di Champions League. I rapporti sono stati continui e cordiali anche dal punto di vista extrasportivo. E poi guardate cos’è successo in Uefa e Fifa con la decisione di far rigiocare le squadre juniores Under 17 di nazionalità russa: si cerca con lo sport di andare oltre lo sport, di costruire ponti e non delle barriere. Credo che questa doppia candidatura possa favorire dei buoni rapporti attraverso lo sport anche in altri campi ben più importanti”. Sul nuovo format della Champions League: “Se l’Italia riesce a conservare il secondo posto nel ranking Uefa, avremo cinque squadre qualificate nella prossima Champions League. Speriamo che col nuovo corso Spalletti si sia in condizione di avere anche la quinta squadra”. Da tifosa bianconera doc, Christillin vede per la Juventus “un futuro positivo. Domani a Torino si celebreranno i 100 anni della proprietà della famiglia Agnelli. Credo sia un segnale forte nell’anno del centenario, un reinvestimento di altri 200 milioni per sanare una situazione che non può che portare a miglioramenti sia sul campo che fuori. Ci attendiamo un futuro più tranquillo di quanto la Juve e i tifosi abbiamo vissuto in quest’ultimo anno. Tantissimi auguri e grazie alla famiglia Agnelli, unico caso al mondo di una stessa proprietà in una squadra di vertice per 100 anni”. “La vicenda Pogba? Una grandissima tristezza, anche umana. Questo ragazzo sta soffrendo, ha fatto cose che non doveva fare, c’è stato anche un ambiente di amicizie e di famiglia che non hanno reso le cose più facili e semplici. La serenità di cui avrebbe avuto bisogno certamente non l’ha trovata nè in famiglia nè nella sua cerchia di amici. E’ una pagina che al momento si chiude, lui ha trent’anni, non è che la vita finisce lì, ma è una gran tristezza per lui. Gli facciamo gli auguri umanamente, speriamo si riprenda. Calcisticamente – conclude Christillin – credo sia la parola fine per la sua storia in Italia”.
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NAPOLI (ITALPRESS) – Nel posticipo dell’ottava giornata di Serie A, la Fiorentina si impone per 3-1 in casa del Napoli, portandosi al terzo posto in classifica, a pari punti con la Juve. Al Maradona gli uomini di Italiano si impongono grazie alle reti Brekalo, Bonaventura e Nico Gonzalez; in gol per il Napoli Osimhen, su rigore, per il momentaneo 1-1. E’ stata una partita in cui la Fiorentina ha dimostrato maggiore organizzazione e gioco di squadra, al contrario di un Napoli nervoso e in balia delle iniziative dei singoli. Parte forte la Fiorentina, già vicina al vantaggio dopo cinque minuti: sugli sviluppi di calcio piazzato, la torre di Milenkovic favorisce Martinez Quarta, la cui rovesciata viene salvata sulla linea da Osimhen. La squadra di Italiano è ben schierata e gioca con grande personalità: il Napoli fatica nel trovare spazi ed è spesso impreciso dal punto di vista tecnico. Proprio da una palla persa dei partenopei nasce il vantaggio degli ospiti. Al 7′ sempre Martinez Quarta devia sul palo il cross di Bonaventura: sul tap-in il più lesto è Brekalo che segna l’1-0 di sinistro. Il Napoli reagisce e Osimhen si vede annullare un gol al 22′ per fuorigioco. Al 28′ ci prova anche Lobotka con un tiro violento dai venti metri, parato da Terracciano. Buon primo tempo della Fiorentina, anche grazie al gran lavoro in cabina di regia di Arthur. Eppure, sul finale di frazione, la Fiorentina paga a caro prezzo la prima ingenuità della sua partita. Al 49′ Parisi commette un grave errore di lettura, appoggiando di petto per Terracciano: quest’ultimo viene anticipato da Osimhen e lo stende. Il nigeriano dagli undici metri è freddo e trasforma l’1-1. Da segnalare l’infortunio di Anguissa, uscito dal campo per problemi muscolari. Nella ripresa il copione non cambia: è sempre la Fiorentina la squadra più ordinata e pericolosa in campo. Le occasioni del Napoli, nella maggior parte dei casi, nascono da disattenzioni dei viola. Al 51′ il palo di Ikone è il preludio del nuovo vantaggio della Fiorentina: il 2-1 lo firma Bonaventura al 63′, in seguito all’incursione in area di Duncan. Garcia inserisce Gaetano, Lindstrom e Simeone e passa al 4-2-4 nel tentativo disperato di recuperare il risultato. L’arrembaggio finale del Napoli non produce alcun risultato e addirittura la Fiorentina chiude i conti al 93′ in contropiede, grazie al subentrato Nico Gonzalez. Tre punti d’oro e di prestigio per i viola, al quinto risultato utile consecutivo, mentre arriva il secondo ko stagionale per un Napoli apparso troppo confusionario.
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CAGLIARI (ITALPRESS) – La Roma batte 4-1 il Cagliari, in Sardegna, ma teme per le condizioni di Paulo Dybala, uscito quasi in lacrime per un infortunio al ginocchio sinistro. All’Unipol Domus, Aouar apre le marcature, poi Lukaku (doppietta) e Belotti (entrato al posto di Dybala) mettono in cassaforte i tre punti contro i sardi, in rete nel finale con Nandez, su rigore. In attesa di valutare le condizioni dell’argentino, Mourinho sale a 11 punti in classifica, a -2 dall’Atalanta. Resta a quota 2 invece la squadra di Ranieri, che costruisce la prima chance del match. Cross dalla sinistra, Petagna anticipa Cristante e di testa impegna Rui Patricio. La Roma in due minuti però trova l’uno-due che cambia il volto alla partita. Al 19′ un tocco sotto di Spinazzola regala la palla dell’1-0 ad Aouar che col mancino batte Scuffet. Un minuto dopo è Karsdorp sul lato opposto a ispirare con un cross teso il tocco di petto in rete di Lukaku. A spegnere il sorriso sui volti dei giallorossi, però, è Paulo Dybala, che è costretto ad uscire per un infortunio al ginocchio dopo un contrasto con Prati. L’argentino esce con le sue gambe, ma lo fa con le mani nei capelli e trattenendo a stento le lacrime.
A inizio ripresa, la Roma sfiora il 3-0. Lukaku vince un duello e in caduta calcia fuori. Il tris arriva al 51′ grazie al neoentrato Belotti, che sfrutta un lancio di Paredes e punisce Zappa: stop a seguire, sterzata e destro vincente. Otto minuti dopo arriva il poker. Belotti scarica al centro per Paredes, che premia il terzo uomo, Lukaku. L’attaccante belga aggancia in area e infila in rete il suo quinto gol in campionato. Al 72′ il Cagliari trova il gol con un missile dalla distanza di Prati, ma la rete è cancellata dal var per un fuorigioco di Azzi ad inizio azione. E’ un mani di Cristante in area invece a regalare il terzo gol stagionale al Cagliari. Dagli undici metri va Nandez, che spiazza Rui Patricio per il definitivo 1-4.
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Le dichiarazioni del difensore rossazzurro al termine del match col Latina
Marsura: “Ho dato sempre il massimo. Non capisco perché siete sempre scontenti”
Le parole del numero 77 rossazzurro al termine del match pareggiato col Latina
I momenti salienti di Catania-Latina terminata in parità grazie alla rete di Chiricò
FROSINONE (ITALPRESS) – Il Frosinone non ha nessuna intenzione di fermarsi. La squadra di Di Francesco vince 2-1 contro l’Hellas Verona grazie alle reti di Reinier e Soulè (inutile quella di Djuric nel finale) e si porta ora in settima posizione insieme a Monza e Lecce, tutte a quota 12. Terza vittoria per la compagine ciociara, dopo la sosta ci sarà la sfida al Dall’Ara contro il Bologna. Quarto ko in campionato per gli scaligeri che dopo la pausa ospiteranno il Napoli. I padroni di casa hanno avuto un approccio sicuramente propositivo, tra i più in palla Soulè: il centrocampista offensivo dei canarini si è prima costruito una buona occasione (tiro alto), poi ha colpito il palo. Un’azione che ha dato la scossa alla partita facendo reagire un Verona fino a quel momento non troppo vivace, il tiro di Folorunsho si è però perso sul fondo. La squadra di Di Francesco ha dato sicuramente segnali positivi e al 46′ del primo tempo è arrivato il gol di Reinier, abile a ribadire in rete il tiro di Cheddira terminato sul palo. Nella ripresa il copione non è cambiato, al 16′ è arrivato un altro palo da parte di Soulè: l’argentino si è riscattato al 21′ quando di testa, su cross morbido di Marchizza, ha siglato la seconda rete di giornata. Il 2-0 ha messo alle corde un Hellas poco propositivo soprattutto in fase offensiva, a parte qualche iniziativa da parte degli esterni la squadra di Baroni ha combinato poco e nulla: in pieno recupero la zuccata di Djuric ha riaperto virtualmente il match, ma l’assalto finale non è bastato. Dieci i minuti di recupero, tre in più rispetto ai sette iniziali, dopo un check per un possibile fallo di mano da parte del VAR è arrivato il triplice fischio finale. Dodici punti in otto giornate, è la miglior partenza in Serie A per la squadra gialloblù.
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ROMA (ITALPRESS) – La Lazio vince nel finale, per 3-2, contro l’Atalanta nell’ottava giornata di Serie A, al termine di una partita dalle mille emozioni. I biancocelesti sembravano aver fatto loro la sfida nel primo tempo, con l’autogol di De Ketelaere e la rete di Castellanos. Poi la reazione dei bergamaschi, che accorciano le distanze a fine frazione con Ederson e si prendono il pari con Kolasinac all’ora di gioco. All’83’, però, la rete del subentrato Vecino (in gol anche in Champions) regala i tre punti ai biancocelesti.
La partita all’Olimpico “regala” un avvio shock all’Atalanta, con due gol incassati nel giro di un quarto d’ora. L’1-0 che sblocca il risultato è figlio dell’autorete al 6′ di De Ketelaere, che infila nella sua porta il calcio d’angolo battuto da Luis Alberto. Al 12′ scambiano Zaccagni e Felipe Anderson, il brasiliano serve Castellanos al quale basta spingere in porta il 2-0: per l’argentino è il primo gol in Serie A. La squadra di Sarri va addirittura vicina al tris con l’occasione di Casale ma soprattutto con la traversa colpita da Guendouzi.
La reazione dell’Atalanta arriva alla mezz’ora, con un’azione avvolgente che porta all’1-2 bergamasco. Al 33′ Ruggeri crossa per Ederson, colpo di testa e match riaperto. Gli uomini di Gasperini partono con un altro piglio nel secondo tempo, alla ricerca della rimonta. Ci provano con De Ketelaere, ci riescono infine al 63′ con l’ennesimo cross dalla destra, opera di Koopmeiners, infilato in rete da Kolasinac per il 2-2 che cancella il brivido subito per il precedente gol di Pedro, annullato dall’arbitro Orsato per fuorigioco. L’ultima mezzora è vibrante, nessuna delle due ci sta a tenersi un punto. Tantomeno la Lazio, che scaccia le difficoltà di classifica grazie al gol all’83’ di Vecino, l’uomo della provvidenza per un’altra vittoria in extremis. Le ultime occasioni della Dea non bastano per non uscire sconfitti da Roma.
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MONZA (ITALPRESS) – Vittoria netta per il Monza, che davanti ai suoi tifosi batte per 3-0 la Salernitana e conquista la seconda vittoria consecutiva dopo quella di Reggio Emilia contro il Sassuolo, condannando i campani al terzo insuccesso in altrettante partite. Bastano nove minuti al Monza per sbloccare il risultato e a farlo ci pensa il solito Colpani, che riceve il pallone sulla destra e in slalom si libera per il destro letale indirizzato sul secondo palo. Vantaggio per la formazione di Palladino, che tiene il baricentro alto e dopo quasi dieci minuti trova anche il raddoppio: stavolta è di Gagliardini la percussione al termine della quale il pallone finisce tra i piedi di Vignato che, a due passi da Ochoa, è freddissimo nell’infilare sotto le gambe il portiere messicano e siglare il suo primo gol in Serie A. Salernitana tramortita dal doppio svantaggio, prova la reazione con il suo capitano, Antonio Candreva, che si inserisce in area e servito bene da Bohinen scarica un destro forte sul quale Di Gregorio deve impegnarsi non poco per respingere in tuffo. Monza attaccato ma che riparte, ancora con Vignato, bravo a sfruttare il tanto campo lasciato dai difensori campani ma non altrettanto nel vincere il secondo duello con Ochoa, stavolta reattivo nella parata sul tracciante del fantasista brianzolo. Padroni di casa che non si accontentano dei due gol di vantaggio e chiudono in crescendo il primo tempo, con numerose azioni manovrate alle quali manca solo un pò di precisione, con la Salernitana che invece non riesce a creare gioco ma anzi concede solo tanto spazio di giocata agli avversari. Trama che cambia ad inizio ripresa, con il Monza più schiacciato e la Salernitana che, grazie ai cambi di Paulo Sousa, prende campo e prova a riaccendere la sua partita. L’occasione buona ce l’ha Dia, che scappa alla difesa brianzola e in area calcia addosso a Di Gregorio con il pallone che carambola però sulla traversa e poi sulla linea di porta, senza oltrepassarla. Il portiere del Monza sarà ancora protagonista pochi minuti dopo, con la grande risposta sulla conclusione forte di Candreva favorita dallo schema ben riuscito da corner. Spazi che si aprono però anche per il Monza, con il neo entrato Papu Gomez che dà luce all’azione che porta al calcio di rigore per i brianzoli, concesso per il fallo di mano di Pirola: dal dischetto si presenta Pessina che spiazza Ochoa e ipoteca il risultato sul 3-0 finale. Monza in festa, Salernitana in crisi: ora Paulo Sousa rischia davvero la panchina.
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