ROMA (ITALPRESS) – “Devi saper ascoltare il tuo corpo e dire stop al momento giusto. Dopo 16 anni e più di 700 partite giocate, ho deciso di chiudere la mia carriera da calciatore professionista”. Così, in un post pubblicato sul proprio profilo Instagram, Eden Hazard, ha ufficializzato il proprio ritiro. Il belga, 32enne, era da poco svincolato, dopo le ultime non esaltanti stagioni trascorse con la maglia del Real Madrid.
“Ho potuto realizzare il mio sogno, ho giocato e mi sono divertito su tanti campi in giro per il mondo. Durante la mia carriera ho avuto la fortuna di incontrare grandi manager, allenatori e compagni di squadra: grazie a tutti per questi bellissimi momenti, mi mancherete tutti”, ha aggiunto Eden Hazard.
“Voglio anche ringraziare i club per cui ho giocato – Lille, Chelsea e Real Madrid – ringrazio la Federcalcio belga per le mie esperienze in Nazionale. Un ringraziamento speciale alla mia famiglia, ai miei amici, ai miei consiglieri e alle persone che mi sono state vicine nella buona e nella cattiva sorte”, ha scritto ancora l’ormai ex calciatore.
“Infine, un enorme grazie a voi, miei fan, che mi avete seguito per tutti questi anni, per il vostro incoraggiamento ovunque abbia giocato. Ora è il momento di godermi la mia famiglia e di fare nuove esperienze. Ci vediamo presto fuori dal campo”, ha concluso Eden Hazard.
– foto LivePhotoSport –
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Redazione
Le dichiarazioni del rossazzurro rilasciate nel corso della quarta puntata di “Big Chance”
“Domenica abbiamo subito analizzato con il mister nel post partita la prestazione sottotono contro il Latina, non ai livelli di Caserta. Proveremo a riscattarci domenica prossima contro la Juve Stabia”.
“Mister Tabbiani prepara le gara in una maniera incredibile, sta a noi carpire i punti cruciali delle sue idee per poi metterli in pratica nelle partite. Siamo una squadra nuova, sono arrivati 19 calciatori nel mercato estivo e starà a noi dare il 100% per portare a casa i 3 punti. Siamo sulla strada giusta”.
“Tra Caserta e la partita di domenica al Massimino a cambiare è stata probabilmente la condizione fisica del collettivo di squadra. Abbiamo accusato stanchezza, componente che non ci ha permesso di dare il massimo davanti ai nostri tifosi. C’è stato un calo dovuto probabilmente alle troppe partite ravvicinate. La squadra ha un bel rapporto col mister, abbiamo dialogato e sono sicuro che ci rifaremo presto. Dobbiamo essere consapevoli della nostra forza. Tralasciando gli episodi a sfavore e a favore che si sono susseguiti nell’arco dei 90 minuti contro Foggia e Crotone, siamo una buona squadra che può togliersi della soddisfazioni in un campionato ostico come quello di Serie C”.
“Contro il Latina, pur giocando male, abbiamo creato 2/3 palle gol nitide che avrebbero potuto portarci alla vittoria. Catania non dipende da Chiricò, Catania dipende dal Catania. Una mio imperativo è quello di dare tutto me stesso per mettermi al servizio dell’intera squadra”.
“Sono del parere che in questa categoria il 60% dei gol proviene da palla inattiva. Non abbiamo segnato ancora su palla inattiva ma arriverà presto il momento”.
“Cosa è cambiato dalla duplice sconfitta di Crotone-Foggia a Latina? Dopo le sconfitte maturate contro Crotone e Foggia eravamo “contenti” perché la prestazione non era mancata, abbiamo avuto quel mix di sfortuna e poco cinismo che non ci ha permesso di portare a casa i 3 punti. Sottotono è stata la prestazione contro il Latina, in cui mister Tabbiani ha sottolineato il fatto di essere stati troppo frenetici faticando al cospetto di un centrocampo a 5 come quello degli uomini di Di Donato che ha creato molta densità. Quest’anno a vincere il campionato sarà la squadra più costante che riuscirà a compiere un filotto di vittorie utile per potersi staccare dal “gruppone”. Non credo che ci sarà un Catanzaro bis come l’anno scorso”.
“Cosa cambia tra andata e ritorno? Squadre che lottano per la salvezza tendono ad affrontare il girone di andata in una maniera diversa, più tranquilla, rispetto al girone di ritorno. Andare a vince fuori casa contro queste squadre non sarà semplice”.
“Le doti tecniche di Ladinetti sono veramente importanti. La piazza di Catania è difficile, non mancherà occasione per mostrare la sua bravura in campo. Come sono sicuro al 100% che il mister riuscirà a far ricredere quella parte di tifoseria in cui aleggia scetticismo. Ha le capacità e una professionalità da ammirare, sta a noi mettere in pratica le sue idee”.
Sul passare poco il pallone: “È un modo mio di giocare, quando vedo la porta punto spesso a provare la giocata”.
Sull’esperienza a Monza: “Ho avuto la fortuna di confrontarmi con una società top come quella del Monza, tra gli spalti però c’erano pochi tifosi (2mila o più). Non posso dire lo stesso per Catania dove il Massimino è sempre gremito. Foggia è stata la parentesi più importante della mia carriera. Ho vissuto veramente momenti felici dal 2016 al 2018”.
“In 6 gare, tranne le sfide di Monopoli e Latina, la squadra ha giocato partite di qualità esprimendo un buon calcio”.
Senti più pressione a Catania rispetto alle altre piazze in cui hai giocato?
“Catania è una piazza che merita tanto per storia e importanza, quando vieni chiamato in una squadra come quella rossazzurra significa che qualcosa di buono l’ho fatto. Ho subito avuto delle sensazioni positive, una scintilla scattata subito”.
ROMA (ITALPRESS) – Una grande festa nella fantastica cornice di piazza di Siena per celebrare la tre giorni conclusiva di “TTX EU Format … more FUN more LIFE”, organizzata dalla Federazione Italiana Tennistavolo che si è aggiudicata un bando dell’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus+. Non poteva esserci finale migliore, col grande coinvolgimento anche di tutta la cittadinanza e dei tantissimi turisti di passaggio, per un progetto che nel corso di tutto il 2023 ha interessato giovani di età compresa fra gli 11 e i 18 anni di Italia, Spagna, Francia, Portogallo, Polonia, Lettonia, Malta, Slovenia, Ungheria e Cipro, ovvero i nove Paesi europei le cui Federazioni di tennistavolo hanno collaborato con la FITeT. “In Italia – spiega il presidente federale Renato Di Napoli – attraverso i Comitati Regionali e le nostre società sportive distribuite sul territorio, abbiamo organizzato dieci tornei scolastici e altrettante tappe del Road Show nelle piazze cittadine. Gli altri nove Paesi europei hanno messo in pista una gara scolastica e una cittadina a testa. In totale hanno partecipato circa 6.000 ragazzi. I vincitori di tutti questi tornei, organizzati sia in Italia che all’estero, si sono sfidati qui a Roma. A questo proposito voglio ringraziare l’assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale e Sport & Salute, che ci hanno garantito il patrocinio”. L’iniziativa, ha ricordato Di Napoli, “si è inserita nel calendario di eventi della Settimana Europea dello Sport, promossa dalla campagna #BeActive e voluta dall’Unione Europea, con il sostegno del ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi attraverso il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il servizio civile universale. Sono grato a tutti loro per la collaborazione, comprese le Federazioni italiane di ginnastica e danza sportiva che hanno contribuito ad animare, con le loro esibizioni, la tre giorni”.
A dare il benvenuto alle delegazioni, nel corso della cerimonia di apertura, il segretario generale della FITeT Giuseppe Marino: “Con il nostro progetto abbiamo cercato di farvi divertire, ma soprattutto di dimostrare come, facendo sport, qualsiasi esso sia, si ottengano molti vantaggi, socializzando e migliorando le capacità atletiche. Per fare questo abbiamo utilizzato il Table Tennis X, che, come avete sperimentato, è un modo diverso di giocare a tennistavolo o a ping pong, come preferite chiamarlo. Ci piacerebbe in futuro creare un circuito europeo di TTX, che possa continuare a coinvolgere coloro che non vogliano o non possano praticare il tennistavolo a livello professionale”. Vivek Kohli, co-chairman della Stag International, sponsor tecnico della Federazione, ha ricordato come il TTX “avvicini la gente allo sport e per noi del tennistavolo è molto importante avere degli appassionati. L’Italia sta facendo un grande lavoro, lo sport è divertimento, non è stress. La competizione genera tensione e invece il TTX produce divertimento, gioia, unità e amicizia”. “Il TTX EU Format è un progetto inclusivo di apertura nei confronti di tutti i giovani – sono state invece le parole di Maria Spena, consigliera d’amministrazione di Sport e Salute – Ci sono anche dei ragazzi con delle disabilità, che sono qui per divertirsi”. E a questo proposito è stata molto significativa la testimonianza dell’Istituto Polo Tecnico del Mediterraneo “Aldo Moro” di Santa Cesarea Terme (Lecce) che ha adottato il TTX come attività principale nelle ore di scienze motorie. “E’ molto seguita e desta interesse – spiegano i docenti Rosa Luce Cretì e Ippazio Ferraro – anche negli alunni con disabilità. Uno di loro è autistico e tre hanno dei ritardi cognitivi. Li vediamo sereni e felici. Questo consente loro di acquisire una maggiore autostima. Qui a Roma abbiamo notato un’inclusione incredibile. Hanno giocato con atleti di altri Paesi e hanno anche superato il problema della lingua”.
A Piazza di Siena tutti hanno impugnato le racchette d’ordinanza del Table Tennis X, in legno e senza coperture in gomma, e si sono sfidati per mandare le palline, più grandi e pesanti rispetto al tennistavolo, al di là retina una volta più degli avversari. Nel torneo scolastico si è imposto Robert Di Vito, abruzzese di Vasto, che ha battuto in finale per 2-1 il cipriota Michail Michailidis. Il torneo del Road Show, che ha opposto i vincitori delle varie tappe cittadine in Italia e all’estero, ha registrato invece il successo del 17enne polacco Krzysztof Bohm, che frequenta il Liceum di Rumia e che in finale ha avuto la meglio per 2-1 sul perugino Edoardo Tribuzi. L’ultima competizione è stata quella riservata alle nazioni. Ogni Paese ha schierato due team, composti da atleti tesserati alle Federazioni: ha prevalso Italia 1 di Sofia Minurri ed Emmanuele Delsante per 2-1 nell’atto conclusivo su Spagna 2 di Rafael Taboada Valverde e Alvaro Perez.
– foto ufficio stampa FITeT –
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COVERCIANO (ITALPRESS) – “Complicazioni e problemi ci sono e fanno parte del gioco, come viverci dentro dipende da me. Per quello che ho incontrato e visto, il mio dipendere è sempre positivo e felice, è uno stile di vita che mi sono ritagliato per stare bene nella tuta che indosso giornalmente”. Lo ha detto il ct della Nazionale, Luciano Spalletti, tornando a Coverciano in vista del doppio impegno nelle qualificazioni europee con Malta a Bari e Inghilterra a Wembley. “Questo lavoro mi ha permesso di venire a contatto con colleghi che prima non conoscevo, è un lavoro bellissimo e stimolante perchè bisogna diventare migliori degli altri – ha aggiunto in conferenza stampa l’ex mister di Roma, Inter e Napoli, nominato ‘ambasciatore dello sport italiano nel mondò dal ministro degli Esteri Antonio Tajani – Debbo impegnarmi tutti i giorni di più per mettere più cose a disposizione. Sarri ha detto che è contento quando non vengono convocati i suoi giocatori in Nazionale? Lo stimo moltissimo perchè ha amore per questo sport e dal suo punto di vista ha detto una cosa corretta. Lo pensavo anche io quando ero in un club, il commento è che vogliamo rimandarglieli indietro migliorati e non peggiorati. E la maglia della Nazionale deve stare a cuore a tutti, anche a lui. L’Italia deve essere al primo posto per importanza”. “La mancata convocazione di Immobile? Ci è giunta una comunicazione da parte del medico della Lazio che aveva un problema di natura fisica e che non sapeva se avrebbe recuperato – ha proseguito il coach azzurro – Siamo andati più in profondità, ho telefonato direttamente a Martusciello e Sarri, ci siamo parlati, ho parlato col calciatore, e abbiamo tutti insieme contribuito alla conclusione che era meglio per il calciatore lasciarlo a riposo perchè anche lui sentiva questa necessità. Penso che tutti abbiamo fatto la cosa giusta”.
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ROMA (ITALPRESS) – Saranno Italia e Turchia ad ospitare gli Europei 2032. Ad assicurarlo, a ‘Radio Anch’io Sport’ su Rai Radio 1, è Evelina Christillin, membro aggiuntivo della Uefa nel Consiglio della Fifa. “No, domani non ci sarà nessuna sorpresa, gli Europei 2032 saranno assegnati a Italia e Turchia, è cosa fatta – spiega la dirigente piemontese – Si è lasciato campo libero a Gran Bretagna e Irlanda per il 2028 e di conseguenza è stato deciso e condiviso il via libera per Italia e Turchia per Euro 2032. Domani è previsto il voto, saremo a Nyon, ci sarà una breve presentazione fatta dalla nostra delegazione composta dal presidente Figc Gravina, da Gigi Buffon e da Ilaria D’Amico. E poi si lavorerà per gli stadi”. “Solo cinque città potranno ospitare l’Europeo. E’ un accordo preso in sede Uefa dalle federazioni italiana e turca, anche se non c’è ancora una scelta definitiva sulle cinque città – ha proseguito Christillin – Ci sarà una specie di contest: un modo per mettersi in gara per ristrutturare o fare del tutto nuovi degli stadi, che sono il problema principale dell’Italia. Italia e Turchia sono due candidature gradite all’Uefa, il problema italiano riguarda proprio gli stadi. Ci sarà una specie di messa in gara delle dieci città, che dovranno presentare i loro progetti entro al fine del 2026. Vedremo quali saranno le cinque finaliste”. Sul tema della violazione dei diritti umani in Turchia: “In questo senso non penso ci saranno ulteriori ripercussioni. Non dimentichiamo che in Turchia c’è stata l’ultima edizione della finale di Champions League. I rapporti sono stati continui e cordiali anche dal punto di vista extrasportivo. E poi guardate cos’è successo in Uefa e Fifa con la decisione di far rigiocare le squadre juniores Under 17 di nazionalità russa: si cerca con lo sport di andare oltre lo sport, di costruire ponti e non delle barriere. Credo che questa doppia candidatura possa favorire dei buoni rapporti attraverso lo sport anche in altri campi ben più importanti”. Sul nuovo format della Champions League: “Se l’Italia riesce a conservare il secondo posto nel ranking Uefa, avremo cinque squadre qualificate nella prossima Champions League. Speriamo che col nuovo corso Spalletti si sia in condizione di avere anche la quinta squadra”. Da tifosa bianconera doc, Christillin vede per la Juventus “un futuro positivo. Domani a Torino si celebreranno i 100 anni della proprietà della famiglia Agnelli. Credo sia un segnale forte nell’anno del centenario, un reinvestimento di altri 200 milioni per sanare una situazione che non può che portare a miglioramenti sia sul campo che fuori. Ci attendiamo un futuro più tranquillo di quanto la Juve e i tifosi abbiamo vissuto in quest’ultimo anno. Tantissimi auguri e grazie alla famiglia Agnelli, unico caso al mondo di una stessa proprietà in una squadra di vertice per 100 anni”. “La vicenda Pogba? Una grandissima tristezza, anche umana. Questo ragazzo sta soffrendo, ha fatto cose che non doveva fare, c’è stato anche un ambiente di amicizie e di famiglia che non hanno reso le cose più facili e semplici. La serenità di cui avrebbe avuto bisogno certamente non l’ha trovata nè in famiglia nè nella sua cerchia di amici. E’ una pagina che al momento si chiude, lui ha trent’anni, non è che la vita finisce lì, ma è una gran tristezza per lui. Gli facciamo gli auguri umanamente, speriamo si riprenda. Calcisticamente – conclude Christillin – credo sia la parola fine per la sua storia in Italia”.
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NAPOLI (ITALPRESS) – Nel posticipo dell’ottava giornata di Serie A, la Fiorentina si impone per 3-1 in casa del Napoli, portandosi al terzo posto in classifica, a pari punti con la Juve. Al Maradona gli uomini di Italiano si impongono grazie alle reti Brekalo, Bonaventura e Nico Gonzalez; in gol per il Napoli Osimhen, su rigore, per il momentaneo 1-1. E’ stata una partita in cui la Fiorentina ha dimostrato maggiore organizzazione e gioco di squadra, al contrario di un Napoli nervoso e in balia delle iniziative dei singoli. Parte forte la Fiorentina, già vicina al vantaggio dopo cinque minuti: sugli sviluppi di calcio piazzato, la torre di Milenkovic favorisce Martinez Quarta, la cui rovesciata viene salvata sulla linea da Osimhen. La squadra di Italiano è ben schierata e gioca con grande personalità: il Napoli fatica nel trovare spazi ed è spesso impreciso dal punto di vista tecnico. Proprio da una palla persa dei partenopei nasce il vantaggio degli ospiti. Al 7′ sempre Martinez Quarta devia sul palo il cross di Bonaventura: sul tap-in il più lesto è Brekalo che segna l’1-0 di sinistro. Il Napoli reagisce e Osimhen si vede annullare un gol al 22′ per fuorigioco. Al 28′ ci prova anche Lobotka con un tiro violento dai venti metri, parato da Terracciano. Buon primo tempo della Fiorentina, anche grazie al gran lavoro in cabina di regia di Arthur. Eppure, sul finale di frazione, la Fiorentina paga a caro prezzo la prima ingenuità della sua partita. Al 49′ Parisi commette un grave errore di lettura, appoggiando di petto per Terracciano: quest’ultimo viene anticipato da Osimhen e lo stende. Il nigeriano dagli undici metri è freddo e trasforma l’1-1. Da segnalare l’infortunio di Anguissa, uscito dal campo per problemi muscolari. Nella ripresa il copione non cambia: è sempre la Fiorentina la squadra più ordinata e pericolosa in campo. Le occasioni del Napoli, nella maggior parte dei casi, nascono da disattenzioni dei viola. Al 51′ il palo di Ikone è il preludio del nuovo vantaggio della Fiorentina: il 2-1 lo firma Bonaventura al 63′, in seguito all’incursione in area di Duncan. Garcia inserisce Gaetano, Lindstrom e Simeone e passa al 4-2-4 nel tentativo disperato di recuperare il risultato. L’arrembaggio finale del Napoli non produce alcun risultato e addirittura la Fiorentina chiude i conti al 93′ in contropiede, grazie al subentrato Nico Gonzalez. Tre punti d’oro e di prestigio per i viola, al quinto risultato utile consecutivo, mentre arriva il secondo ko stagionale per un Napoli apparso troppo confusionario.
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CAGLIARI (ITALPRESS) – La Roma batte 4-1 il Cagliari, in Sardegna, ma teme per le condizioni di Paulo Dybala, uscito quasi in lacrime per un infortunio al ginocchio sinistro. All’Unipol Domus, Aouar apre le marcature, poi Lukaku (doppietta) e Belotti (entrato al posto di Dybala) mettono in cassaforte i tre punti contro i sardi, in rete nel finale con Nandez, su rigore. In attesa di valutare le condizioni dell’argentino, Mourinho sale a 11 punti in classifica, a -2 dall’Atalanta. Resta a quota 2 invece la squadra di Ranieri, che costruisce la prima chance del match. Cross dalla sinistra, Petagna anticipa Cristante e di testa impegna Rui Patricio. La Roma in due minuti però trova l’uno-due che cambia il volto alla partita. Al 19′ un tocco sotto di Spinazzola regala la palla dell’1-0 ad Aouar che col mancino batte Scuffet. Un minuto dopo è Karsdorp sul lato opposto a ispirare con un cross teso il tocco di petto in rete di Lukaku. A spegnere il sorriso sui volti dei giallorossi, però, è Paulo Dybala, che è costretto ad uscire per un infortunio al ginocchio dopo un contrasto con Prati. L’argentino esce con le sue gambe, ma lo fa con le mani nei capelli e trattenendo a stento le lacrime.
A inizio ripresa, la Roma sfiora il 3-0. Lukaku vince un duello e in caduta calcia fuori. Il tris arriva al 51′ grazie al neoentrato Belotti, che sfrutta un lancio di Paredes e punisce Zappa: stop a seguire, sterzata e destro vincente. Otto minuti dopo arriva il poker. Belotti scarica al centro per Paredes, che premia il terzo uomo, Lukaku. L’attaccante belga aggancia in area e infila in rete il suo quinto gol in campionato. Al 72′ il Cagliari trova il gol con un missile dalla distanza di Prati, ma la rete è cancellata dal var per un fuorigioco di Azzi ad inizio azione. E’ un mani di Cristante in area invece a regalare il terzo gol stagionale al Cagliari. Dagli undici metri va Nandez, che spiazza Rui Patricio per il definitivo 1-4.
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Le dichiarazioni del difensore rossazzurro al termine del match col Latina
Marsura: “Ho dato sempre il massimo. Non capisco perché siete sempre scontenti”
Le parole del numero 77 rossazzurro al termine del match pareggiato col Latina