MILANO (ITALPRESS) – Prima sconfitta stagionale per l’Inter, che crolla per 2-1 in casa contro il Sassuolo. I neroverdi, davanti ai settantamila di San Siro, sviluppano una prestazione ordinata, concedendo pochissimo a Lautaro e compagni nonostante l’iniziale svantaggio. Inter che imposta la sua partita provando da subito a prendere alto un Sassuolo frizzante, sempre pronto a sfruttare in ripartenza la velocità e l’imprevedibilità dei suoi interpreti offensivi. La prima vera occasione della partita ce l’ha la formazione di Inzaghi: pallone perso da Berardi e successiva percussione di Dumfries, con l’olandese che serve il cross perfetto per la testa di Thuram, bravo nella torsione che termina tuttavia a centimetri dalla traversa. Sarà lo stesso Berardi, però, a rispondere per il Sassuolo, con il servizio di tacco a cercare Toljan e la conclusione potente dal limite dell’area del terzino sulla quale deve intervenire in tuffo Sommer. Sul finire della prima frazione è però l’Inter a sbloccare il parziale, con l’ennesima iniziativa personale di Dumfries che, partendo dalla fascia di destra, converge verso l’area neroverde, punta Viti e scarica un potente sinistro sul quale Consigli non può nulla. Ripresa in cui il Sassuolo prova a rendersi nuovamente pericoloso e lo fa con lo schema da corner che favorisce il cross di Berardi e il colpo di testa di Erlic che termina a centimetri dal palo coperto da Sommer. E’ però solo un campanello d’allarme per i nerazzurri che si concretizza pochi minuti più tardi, proprio con il portiere svizzero protagonista in negativo nel tentativo di disinnescare la conclusione, comunque potente, scagliata da Bajrami che buca lo stesso Sommer e fa 1-1. L’Inter non reagisce e il Sassuolo riesce addirittura a trovare il vantaggio, con la giocata personale di un ispiratissimo Berardi, che partendo da destra punta Calhanoglu, sposta il pallone sul suo mancino e scarica il tiro a giro che conclude la sua corsa in rete: 2-1 per la formazione di Dionisi e padroni di casa in difficoltà. Inzaghi prova a rivoluzionare il suo schieramento per l’ultimo quarto di gara ma all’85’ gli emiliani avrebbero anche la possibilità di chiuderla, con lo scambio tra Berardi e Laurientè che trova però stavolta pronto Sommer nell’intervento a mano aperta ad evitare il 3-1. Affondi finali dell’Inter ma il risultato sorride al Sassuolo e consegna dunque agli emiliani la seconda vittoria consecutiva dopo quella conquistata per 4-2 contro la Juventus. L’Inter, invece, viene agganciata in testa alla classifica dal Milan.
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NAPOLI (ITALPRESS) – La grande notte di Osimhen e del suo rapporto con i tifosi partenopei inizia da uno striscione emblematico nel pre-partita (“Oltre ogni singolo comportamento il rispetto per la maglia resta il primo comandamento”). Il nigeriano risponde con un gol ma la parte del leone la fa il georgiano Kvaratskhelia: una rete, due assist e due pali nel 4-1 con cui il Napoli travolge l’Udinese permettendo anche a Rudi Garcia di tirare un sospiro di sollievo.
La squadra di Sottil si difende bene in avvio, poi un contatto in area di rigore tra Kvaratskhelia e Ebosele sul quale Manganiello lascia proseguire ma il check del Var dice che è rigore. L’ex Zielinski realizza spiazzando Silvestri. Reazione friulana con Lucca per Payero, palla sul fondo (22′). Kvaratskhelia folleggia, per Osimhen che scappa a Bijol (27′): sinistro murato dal portiere avversario in corner. I campani sembrano padroni del campo. Poi, dopo una fase di stanca, al 39′ arriva il raddoppio napoletano. Politano per Osimhen, tocco davanti a Silvestri e 2-0. Nella ripresa l’Udinese ci prova. Natan devia un tiro di Lovric ma è ancora Osimhen a sfiorare il terzo gol, palla fuori di pochissimo al 9′. Due minuti e Politano serve Kvaratskhelia sul fronte opposto, sinistro al volo che colpisce il montante. Sottil prova con i cambi, Kvaratskhelia timbra un altro palo (23′) a Silvestri battuto. Al 29′, però, errore di Bijol pressato da Kvaratskhelia che gli soffia la sfera, salta Silvestri in uscita con un pallonetto e deposita la sfera in rete per il 3-0. Titoli di coda. L’Udinese ha orgoglio. Samardzic conclude ottimamente dopo uno scambio con Success (36′) portando il risultato sul 3-1. Ma passa un minuto e Simeone fa sussultare ancora il Maradona su assist di Kvaratskhelia. Samardzic è l’ultimo ad arrendersi, il triplice fischio di Manganiello sancisce la netta vittoria dei campioni d’Italia.
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ROMA (ITALPRESS) – La Lazio batte il Torino per 2-0, conquista la prima vittoria dell’anno davanti ai suoi tifosi e si rilancia in classifica, ritrovando i 3 punti dopo due giornate di digiuno. I biancocelesti mettono, così, una pietra sopra le polemiche delle ultime settimane che avevano fatto addensare nubi all’orizzonte, spazzate via dai gol di Vecino e Zaccagni. Sarri si affida alle certezze in attacco, la regia a Rovella, mentre dall’altra parte Juric punta sul doppio centravanti con Sanabria e Zapata. Eppure è Vlasic, con un destro da fuori, a chiamare Provedel alla parata con Zapata che spreca sulla respinta. La Lazio non sta a guardare e sfiora il gol con Casale che, su sviluppo di calcio d’angolo, per poco non beffa Milinkovic-Savic. La partita scorre via senza scossoni fino alla fine del primo tempo quando Immobile si fa anticipare da Lazaro a un passo dalla rete, poi è Marusic che ci prova da lontano facendo solo il solletico al portiere granata. La ripresa si apre con il tiro di Ricci che finisce non lontano dalla porta difesa da Provedel, ma la conclusione giusta è quella di Vecino che sfrutta al massimo il cross dalla corsia di destra di Lazzari, anticipando Bellanova e trafiggendo Milinkovic-Savic con un colpo al volo che vale il vantaggio biancoceleste. Juric corre ai ripari inserendo Radonjic al posto di Zapata puntando sulla verve del trequartista. La Lazio vive di folate e proprio su una di queste mette il match in ghiaccio: Felipe Anderson inventa il passaggio giusto per Zaccagni, l’ex Verona è freddo presentandosi davanti a Milinkovic-Savic e calando il raddoppio. Castellanos sfiora il tris in rovesciata ma l’ultimo brivido lo regala l’arbitro Fabbri che fischia il rigore per un presunto tocco di mano di Hysaj sul tiro di Radonjic, poi annullato dopo revisione VAR, permettendo all’Olimpico di gioire per la prima vittoria dei biancocelesti in casa e guardando al futuro con ottimismo.
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Le parole di Francesco Deli al termine dell’allenamento odierno del Catania al “Totuccio Carone” di Ragalna
EMPOLI (ITALPRESS) – L’Empoli vince con merito la sfida salvezza con la Salernitana. Al di là dello striminzito 1-0 finale, infatti, i toscani hanno fatto gioco e tenuto le redini del match imponendo tecnica, determinazione ed agonismo. Un netto passo indietro per i campani di Paulo Sousa, parsi balbettanti e senza idee. Il palo di Cabral, a 4′ dalla fine, è l’unico flash di una partita da cancellare.
Andreazzoli perde subito Pezzella e Bereszynski, due cambi forzati per i toscani in un quarto d’ora. Cancellieri non è freddo davanti ad Ochoa (17′) il quale si ripete subito dopo su Walukiewicz. Grassi non trova la porta mentre Cabral è in fuorigioco (19′) quando mette il pallone dentro la rete empolese. Il gioiellino Baldanzi divora il gol del vantaggio (22′) su angolo di Fazzini, poi i ritmi si abbassano favorendo il guizzo di Baldanzi che sblocca il risultato raccogliendo il servizio di Cancellieri e firmando il primo gol azzurro in campionato. Digiuno interrotto dopo 484 minuti senza reti per l’Empoli. Il Var dice no ad una caduta di Baldanzi (40′), Maleh spreca la palla del 2-0 (44′). Tre cambi nell’intervallo per un Paulo Sousa infuriato. La Salernitana prova a pareggiare ma i tentativi di Kastanos (4′), Bradaric (10′) e Cabral (14′) sono labili. Ochoa respinge una botta di Shpendi (17′) ed un destro di Fazzini (21′), la Salernitana si tuffa in attacco nel concitato finale. Al 41′ Cabral, con un tiro a giro, prende in pieno il palo con Berisha battuto. E’ il quarto legno per il calciatore della Salernitana. Cabral scambia con Dia, al 48′, poi cerca il pareggio ma Berisha guadagna il voto in pagella sporcandosi i guanti. Recupero che sembra infinito per l’Empoli, almeno fino al boato del Castellani che certifica la prima vittoria in campionato degli azzurri.
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VERONA (ITALPRESS) – Tre vittorie nelle ultime tre partite tra campionato ed Europa League. L’Atalanta torna a vincere fuori casa: contro l’Hellas Verona finisce 1-0 grazie al gol di Koopmeiners nel primo tempo. Secondo successo esterno per i bergamaschi dopo le due sconfitte contro Frosinone e Fiorentina e la squadra di Gasperini si porta momentaneamente a quota 12 punti. Nel prossimo turno ci sarà il big match contro la Juventus mentre i gialloblù sfideranno il Torino dell’ex Juric.
Gasperini ha cambiato pochissimo rispetto alla vittoria di Cagliari, con Pasalic prima punta e De Ketelaere in panchina. Baroni invece ha piazzato Bonazzoli al centro del 3-4-2-1 con Folorunsho e Ngonge sulla trequarti, quattro invece gli assenti per il tecnico gialloblù. La squadra di Gian Piero Gasperini ha sbloccato al 12′ la gara, con De Roon a servire Koopmeiners, l’olandese ha superato Montipò con un diagonale rasoterra imparabile dal limite dell’area. I padroni di casa hanno fatto fatica a reagire, Pasalic al 34′ – tutto solo dentro l’area piccola -, non è riuscito a sfruttare il passaggio di Lookman arrivando con un attimo di ritardo sull’assist perfetto dell’anglo-nigeriano.
Il ritmo non è cambiato nemmeno nella ripresa, il Verona ci ha provato con una calcio di punizione di Duda terminato però alto sopra la traversa della porta difesa da Carnesecchi. Al 20′ Djimsiti è andato vicino al raddoppio con un colpo di testa arrivato da una punizione sulla trequarti, ma l’occasione più ghiotta è capitata a De Ketelaere, il belga da due passi non è riuscito a ribadire in rete il tracciante del solito Koopmeiners. Gli scaligeri hanno tentato il forcing finale nei cinque minuti di recupero, ma non è bastato per trovare il pareggio: soltanto un tiro di Suslov dalla distanza ha impensierito l’estremo difensore degli orobici.
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CAGLIARI (ITALPRESS) – Il Milan rimonta e vince contro il Cagliari per 3-1, agguantando momentaneamente l’Inter in cima alla classifica. Sono Okafor, Tomori e Loftus-Cheek, tutti al primo gol stagionale, a regalare i tre punti a Stefano Pioli dopo lo spavento iniziale causato dalla rete di Luvumbo. Gli ospiti partono forte e dopo 90 secondi vanno al tiro dal limite con Reijnders, ma la palla termina a lato di poco. Al 28′, dopo una rapida azione palla a terra, Reijnders libera con un tacco Okafor che però calcia debolmente di sinistro da buona posizione, trovando pronto Radunovic al salvataggio in tuffo. I rossoblù si vedono per la prima volta al 29′ e passano subito in vantaggio. Nandez recupera di forza un pallone al limite dell’area e serve Luvumbo che scarica un potente mancino sorprendendo Sportiello sul primo palo. I rossoneri non ci stanno e al 40′ firmano il pareggio. Pulisic salta Zappa, entra in area e mette dentro trovando un intervento impreciso di Radunovic che lascia la palla a disposizione di Okafor, il quale insacca a porta vuota siglando la prima rete con la sua nuova maglia. A pochi istanti dall’intervallo, il portiere si riscatta con una grande parata su un sinistro di Hernandez. Il raddoppio però è nell’aria e arriva proprio sul corner seguente. Uno schema ben riuscito libera Reijnders, il quale penetra in area e mette in mezzo un pallone rasoterra velenoso che viene spinto in gol da Tomori per il 2-1 che completa la rimonta. E’ il punteggio con cui le due squadre vanno al riposo. La prima chance della ripresa è per i sardi e arriva all’11’, quando Adli si deve immolare con il corpo su una conclusione a botta sicura di Luvumbo. Nel momento di massima pressione per la neopromossa, gli uomini di Pioli calano il tris al quarto d’ora. Pulisic, dalla sinistra, serve ai 20 metri Loftus-Cheek che si aggiusta la sfera sul destro e lascia partire una conclusione millimetrica che si infila nell’angolino. E’ la rete che indirizza definitivamente la sfida. Nelle battute finali ci sarà ancora tempo per vedere un’ottima parata di Sportiello su un tiro ravvicinato di Oristanio, ma il risultato non cambierà più. Grazie a questa vittoria, il Milan sale a quota 15 e raggiunge l’Inter in vetta in attesa della sfida serale dei nerazzurri contro il Sassuolo. Il Cagliari, complice il successo dell’Empoli, scende invece in ultima posizione con appena 2 punti all’attivo.
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BOLOGNA (ITALPRESS) – Un campionato in crescita, che però non si accontenta. E’ stato il parquet del Paladozza di Bologna la cornice scelta dalla Lega Basket Serie A per presentare la stagione oramai alle porte, che ha avuto come antipasto la Frecciarossa Supercoppa vinta dalla Virtus Segafredo su Brescia. Primo incontro di stagione per il campionato 2023-24 – ancora targato UnipolSai – sarà l’anticipo, sabato alle 20.30, tra la Dolomiti Energia Trentino e la neopromossa Vanoli Cremona. A fare gli onori di casa il sindaco di Bologna Matteo Lepore, che come Comune ha messo a disposizione il PalaDozza “a tutto il Paese perchè noi amiamo il basket e quindi Bologna vuole fare sempre qualcosa di più, tanto che proprio qui stiamo allestendo gli spazi del futuro museo del basket italiano, finanziati interamente dal settore pubblico assieme alla Regione Emilia-Romagna”. Poi è toccato al presidente della LBA Umberto Gandini illustrare i numeri di un campionato sempre più in espansione. “L’ultima stagione – le sue parole – ha evidenziato il raggiungimento dei livelli di affluenza preCovid, con un girone di ritorno che ha sfiorato le 4.000 presenze di media salendo a 6.591 nei playoff scudetto culminati con una emozionante serie di finale conclusa dopo 7 gare che ha attirato oltre 11 mila spettatori di media”. L’aumento dell’interesse è stato evidenziato dalla ricerca Sponsor Value di StageUp e Ipsos, secondo la quale gli interessati alla Serie A di basket sono cresciuti del 51% tra il giugno 2019 e il giugno 2023, passando da 10,8 a oltre 16 milioni. La ricerca segnala inoltre un aumento del pubblico femminile cresciuto di 2 punti percentuali negli ultimi 4 anni arrivando a toccare il 40% del totale.
Poi alcune novità di questa stagione, come la riduzione a cinque gare per le finali scudetto per venire incontro alle esigenze della Nazionale che sarà impegnata nel Preolimpico in vista di Parigi 2024: “Come LBA – ha continuato Gandini – cercheremo di seguire questa stagione nel modo più capillare possibile sui nostri canali digitali che registrano una continua crescita, confermata dai numeri con oltre 180 milioni di visualizzazioni dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023”. Inoltre è stato annunciata la nuova formula del Fantabasket e l’apertura di un canale verificato su WhatsApp che ha fatto di LBA la prima lega sportiva italiana a sbarcare su questa piattaforma.
Tutte le partite saranno offerte da Dazn dopo l’acquisizione di Eleven Sports: “Da quest’anno trasmetteremo in live streaming sulla nostra App, complessivamente solo per il basket, oltre 900 partite, di cui un terzo circa relative al massimo campionato italiano”, ha commentato Stefano Azzi, Ceo di Dazn Italia.
Rimarrà anche la partita su Warner Bros Discovery che garantirà l’esposizione satellitare su Eurosport e quella “free to air” su DMax e Nove. Da segnalare inoltre i dati di ascolto della Frecciarossa Supercoppa 2023, competizione che ha totalizzato 170.000 spettatori su Nove, DMax ed Eurosport, con uno share dell’1,4%. A proposito della coppa Italia, “una delle novità della edizione 2024 sarà l’allargamento anche al mondo del basket femminile – ha affermato ancora Gandini – con la disputa sul parquet del PalaAlpitour della Final Four della LBF nella settimana della nostra Final Eight”. In più la LBA conferma la organizzazione della Next Gen Cup (giunta alla sua quinta edizione) che quest’anno vedrà impegnate le formazioni Under 19 della Serie A nelle due fasi di qualificazione: prima a Varese dal 30 ottobre al 1° novembre e poi a dicembre a Biella (26-28 dicembre) per concludersi con la Final Eight di Trento (22-24 febbraio). Infine, anche in questa stagione, LBA sarà affiancata da Infront Italy per la gestione in esclusiva dei diritti marketing, sponsorship, betting e digitali. Un accordo che proprio oggi l’Assemblea della Lega Basket ha esteso sino al 2030 a conferma degli importanti risultati ottenuti in questi primi 3 anni di partnership.
– foto ufficio stampa LBA –
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ROMA (ITALPRESS) – Il ct dell’Italrugby, Kieran Crowley, ha ufficializzato la formazione che affronterà la Nuova Zelanda venerdì 29 settembre alle 21 al Groupama Stadium di Lione nel match valido per la terza giornata della Pool A della Rugby World Cup 2023. L’incontro sarà trasmesso in diretta su Rai 2 e Sky Sport Uno. Sarà il confronto numero diciassette tra le due Nazionali, il sesto all’interno di una Rugby World Cup escludendo la partita annullata nella rassegna iridata giapponese a causa dei rischi meteorologici derivanti dal tifone Hagibis. Formazione titolare degli azzurri che ricalca per quattordici quindicesimi quella schierata nella vittoria all’esordio contro la Namibia il 9 settembre a Saint-Etienne, con il triangolo allargato formato da Allan, Capuozzo e Ioane e e la coppia di centri Brex e Morisi, mentre la regia è affidata a Paolo Garbisi – che torna ad indossare la maglia n.10 dopo l’impiego a primo centro contro l’Uruguay – e Varney come mediano di mischia. In terza linea insieme a capitan Michele Lamaro, che ha debuttato nel ruolo proprio contro la Nuova Zelanda due anni fa a Roma, nella prima gara di Kieran Crowley sulla panchina azzurra, presenti Lorenzo Cannone a numero otto e Negri. In seconda linea Ruzza e Lamb, mentre in prima linea scenderanno in campo dal primo minuto Riccioni – unico cambio rispetto alla formazione schierata contro la Namibia – Nicotera e Fischetti. Pronti a subentrare dalla panchina: Faiva, Nemer, Ferrari, Niccolò Cannone, Zuliani, Halafihi, Page-Relo, Odogwu. “Così come contro i precedenti avversari, il focus sarà sulla nostra prestazione. La precisione e la disciplina saranno fattori fondamentali. Affronteremo questa partita con coraggio proseguendo nel consolidamento della nostra identità”, ha dichiarato il ct Crowley. La Nazionale, sicura del terzo posto in classifica che le consentirà di partecipare ai prossimi Mondiali, è a caccia del ‘miracolò sportivo per approdare ad uno storico quarto di finale iridato. Arbitrerà il match l’inglese Matthew Carley. Questa la formazione che scenderà in campo: Allan; Capuozzo, Brex, Morisi, Ioane; Garbisi, Varney; Cannone, Lamaro, Negri; Ruzza, Lamb; Riccioni, Nicotera, Fischetti.
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Le immagini della sconfitta interna dei rossazzurri contro il Foggia