VERONA (ITALPRESS) – Termina senza reti il posticipo tra Verona e Bologna, nonostante una sfida in cui non mancano le occasioni da rete. A provarci di più è la squadra di Thiago Motta, ma qualche imprecisione dei suoi uomini offensivi e un grande Montipò salvano gli avversari. La prima chance arriva al 14′ ed è per i gialloblù. Bonazzoli si ritrova una palla in area sul destro e va al tiro, ma la difesa rossoblù salva in corner. Dalla parte opposta si vede Ndoye, che al 22′ va al tiro dalla distanza dopo una percussione centrale costringendo Montipò ad alzare in corner. Sette minuti più tardi, i padroni di casa si portano in vantaggio con Hien sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Al 41′ ci vuole invece una grande parata di Montipò per neutralizzare un ottimo destro da fuori di Karlsson. Il primo tempo si chiude senza reti. La sfida tra Karlsson e Montipò si ripete al 7′ della ripresa, con il portiere che nega ancora una volta la gioia del gol allo svedese deviando in corner un destro dalla lunga distanza. I rossoblù si divorano il possibile vantaggio al 27′. Zirkzee se ne va di fisico e smarca Ndoye con un pregevole colpo di tacco, ma il numero 11 sciupa tutto calciando debolmente con Montipò che blocca facilmente in tuffo. Gli scaligeri chiudono in sofferenza, con tanti giocatori acciaccati e con Baroni che aveva esaurito i cambi poco prima a causa soprattutto di problemi fisici occorsi a diversi suoi giocatori. L’ultima chance della gara è per gli ospiti e arriva al 40′, quando il neo entrato Fabbian manda alto di testa da buona posizione vanificando un bel cross dalla sinistra di Calafiori. Il risultato non cambierà più. Grazie a questo pareggio, i veneti raggiungono il gruppo di squadre in quinta posizione a quota 7 mentre gli emiliani muovono la classifica con 5 punti all’attivo.
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MILANO (ITALPRESS) – “Ho passato tanti momenti felici nel Milan e tanti momenti difficili. Sento molto il peso di questi insuccessi nei derby, se potessi cambierei questi risultati, ma so che la squadra ha la capacità di reagire”. Lo ha detto il tecnico del Milan Stefano Pioli, in conferenza stampa, alla vigilia della prima sfida in Champions League contro il Newcastle. “Con i tifosi sono in debito perchè lo scorso anno nel momento in cui giocavamo davvero male ci hanno sostenuto, e in debito perchè sono l’allenatore che ha perso più derby nell’ultimo anno, ma daremo il massimo”, ha sottolineato ancora Pioli. Il Milan, ha garantito il tecnico, ha già voltato pagina. “Ora abbiamo la Champions, per fortuna direi, unico modo per reagire e andare avanti. Lo abbiamo fatto da oggi con concentrazione, sapendo quanto è importante questo appuntamento e quanto sarebbe importante iniziare bene questo girone di Champions”, ha aggiunto l’allenatore del ‘Diavolò.
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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Il ct dell’Italrugby, Kieran Crowley, ha ufficializzato la formazione che affronterà l’Uruguay a Nizza mercoledì alle 17.45 nel secondo impegno degli azzurri nella Pool A della Rugby World Cup 2023. La partita, in programma allo Stade de Nice, sarà trasmessa in diretta su Rai 2 e Sky Sport 1. Sarà il confronto numero cinque tra le due squadre, il primo in un Mondiale e il test-match numero venticinque per Kieran Crowley sulla panchina dell’Italrugby. Quattro i cambi nel XV titolare rispetto alla gara di esordio vinta contro la Namibia per 52-8. Nel triangolo allargato Capuozzo torna nel ruolo di estremo con Ioane e Pani all’ala, quest’ultimo all’esordio Mondiale. Inedita coppia di centri formata da Brex e Paolo Garbisi che veste la maglia numero 12 per la prima volta, mentre le chiavi della mediana saranno affidate a Tommaso Allan e Alessandro Garbisi, a sua volta alla “prima” iridata. Terza linea confermata con Lorenzo Cannone, capitan Lamaro e Sebastian Negri che raggiunge i 50 caps con la maglia dell’Italia. In seconda linea, insieme a Ruzza, torna Niccolò Cannone: con il rientro della seconda linea del Benetton Rugby nella formazione titolare, per la prima volta nella storia della Nazionale maschile all’interno di un Mondiale, scenderanno in campo due coppie di fratelli (Garbisi e Cannone). Completano la formazione Fischetti, Nicotera e Riccioni che rientra nella formazione titolare. Pronti a subentrare dalla panchina Bigi, Zani, Ceccarelli, Lamb, Zuliani, Pettinelli, Fusco, Odogwu. “Abbiamo lavorato bene in settimana a Bourgoin. Siamo in un Mondiale: ogni partita ha sua importanza, le sue difficoltà e la sua storia. La preparazione del match contro l’Uruguay è stata buona. Saremo focalizzati sulla nostra prestazione”, ha dichiarato Crowley. Arbitrerà il match il direttore di gara australiano Angus Gardner. Questa la formazione che scenderà in campo: Capuozzo; Pani, Brex, P. Garbisi, Ioane; Allan, A. Garbisi; L. Cannone, Lamaro, Negri; Ruzza, N. Cannone; Riccioni, Nicotera, Fischetti.
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LIONE (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Non appena ho ricevuto la chiamata, è stata la mia prima scelta. Lavorerò tutto il tempo per ricambiare questa fiducia, sogno qualcosa di grande. Abbiamo subito voglia di lavorare per crescere e meritarci l’atmosfera che c’è in questo stadio”. Fabio Grosso non vede l’ora di iniziare la sua avventura sulla panchina dell’Olympique Lione, club prestigioso di Ligue 1 con cui si è legato sino al 2024, battendo la concorrenza del suo amico ed ex compagno di nazionale Rino Gattuso. “C’è un’atmosfera straordinaria al Groupama Stadium – ammette l’ex difensore, classe 1977, che a Lione giocò dal 2007 al 2009 prima di chiudere la sua carriera alla Juventus – Questa città mi ha lasciato qualcosa di fantastico. Ho un ricordo incredibile della mia esperienza qui, ho avuto l’opportunità di tornare ed ora è davvero bello essere l’allenatore. Ci sono strutture incredibili, il club sta progredendo e chi lavora qui deve meritarsi l’amore che c’è per questa squadra. In campo dobbiamo quindi dare tutto e dirlo non basta, bisogna farlo sentire. Questa è la cosa più importante per me. Cercheremo di tornare dove il club e le persone che lo seguono meritano di essere. Sono davvero felice di tornare in Francia e si vede, ho passato due anni meravigliosi 16 anni fa”. Grosso, reduce dalla promozione in A ottenuta alla guida del Frosinone, non si esime da un’analisi sull’attuale situazione dell’OL: “La cosa più importante è che la squadra giochi unita. Dobbiamo fare buone cose insieme, questo fa la differenza. Ognuno di noi deve dare il massimo per alzare il livello della squadra. Non succede con lo schiocco di un dito”. Il campione del mondo del 2006 prende il posto di Laurent Blanc, esonerato dopo solo quattro partite: “Ho molto rispetto per lui, è un’istituzione in Francia. C’era qualcosa che non andava, parlerò subito con i giocatori e inizieremo a lavorare. Non è in un giorno che riacquisti fiducia, è un percorso. Non sarà facile ma le cose che non sono facili da realizzare”. E ancora: “Ho le idee chiare su ciò che proporremo. Trasmetteremo energia, ho fiducia nelle qualità dei giocatori. Faremo delle scelte, ovviamente, sono qui per questo. E’ importante sentire la preoccupazione dei giocatori e far capire che abbiamo fiducia in loro. Tutti devono lavorare sodo”. Il Lione, reduce dal pari senza reti contro il Le Havre, ha soli 2 punti in classifica; Grosso debutterà nel suo nuovo incarico sabato 23 in casa del Brest.
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BOLOGNA (ITALPRESS) – “Il giudizio su questa settimana è ‘strepitosà. C’era chi ci aveva già fatto il funerale ed invece questo gruppo meraviglioso ha saputo reagire e questo grazie alla disponibilità di tutti. A mente fredda rileggeremo tutta questa settimana dall’inizio alla fine per capire e fare tesoro dell’esperienza. Comunque l’obiettivo Malaga è stato raggiunto”. Così il capitano azzurro Filippo Volandri ha commentato il successo sulla Svezia che ha regalato all’Italia il pass per le Finals di Coppa Davis a Malaga. “La sconfitta ci ha aiutato a compattarci, a creare un senso di appartenenza in uno sport che è prettamente individuale. Ha fatto gruppo anche chi non è sceso in campo come Sinner che ha mandato messaggi tutti i giorni, o come Berrettini che ha trovato lo spazio durante la riabilitazione per venire a sostenerci. E questo è stato bello per tutti”, ha detto ancora Volandri. In merito alla formula della Davis, il capitano ha concluso: “Certo è molto cambiata, ma la formula importa poco: a me interessa che i ragazzi quando scendono in campo diano tutto. Come hanno fatto”.
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Le parole del portiere rossazzurro al termine del match contro il Picerno
Le parole del tecnico rossazzurro al termine del successo sul Picerno
ROMA (ITALPRESS) – La Roma travolge 7-0 l’Empoli e trova la prima vittoria della sua stagione in Serie A. Romelu Lukaku si sblocca in giallorosso e riceve il boato più grande dell’Olimpico, ma sul tabellino finiscono anche Dybala (doppietta), Renato Sanches, Cristante e Mancini, oltre a Grassi (autogol). Mourinho schiera la nuova coppia d’oro dal 1′ in attacco, con Ndicka e Renato Sanches che fanno il loro esordio da titolari. Pronti, via e un’ingenuità dell’Empoli regala l’1-0 sui piedi di Dybala. Dopo 30 secondi Walukiewicz in area anticipa Lukaku ma lo fa col braccio, l’arbitro Sacchi fischia il rigore e dagli undici metri l’argentino non sbaglia. Passano sei minuti e la Roma raddoppia. Una lunga circolazione di palla apre in due la retroguardia azzurra. Kristensen disegna un cross preciso in area per l’inserimento di Renato Sanches che di testa firma il 2-0. Prima del 20′ è il quarto legno stagionale a negare il 3-0 ai giallorossi. Leandro Paredes si incarica di un calcio d’angolo e sfiora il gol olimpico colpendo il palo alla sinistra di Berisha. La terza rete è rinviata al 35′. Lukaku fa da sponda per l’inserimento di Cristante, ma al resto pensa l’Empoli: Bereszynski rinvia sul corpo di Grassi e la palla carambola in rete. Ad inizio ripresa Zanetti cambia: fuori Walukiewicz e Fazzini, dentro Ismajli e Bastoni. Tra il 55′ e il 59′ però Dybala si inventa il 4-0 e sfiora il quinto gol. Cristante scarica dalla destra, l’argentino entra in area, mette a sedere Luperto e batte Berisha. Poco dopo si incarica di un calcio di punizione dal limite e colpisce la traversa. Al 67′ il lampo di Baldanzi: palla sul mancino e tiro da fuori area, ma il palo gli nega la gioia della rete. A differenza di Bryan Cristante che all’80’ realizza il 5-0 con un bolide sotto l’incrocio dalla distanza. All’appello manca Lukaku. E all’84’ Belotti gli serve la palla perfetta: il bomber belga a tu per tu con Berisha non perdona. Così come Mancini che su calcio d’angolo all’86’ firma il 7-0. Una punizione durissima per l’Empoli che resta a quota zero punti e zero gol fatti a fronte di dodici subiti.
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FROSINONE (ITALPRESS) – Clamorosa rimonta e vittoria a sorpresa per il Frosinone di Di Francesco, che da ex batte il Sassuolo per 4-2 sul campo dello ‘Stirpè e condanna i neroverdi alla terza sconfitta del loro campionato. E’ il Sassuolo a partire fortissimo e ad aggredire alto il Frosinone, creando dopo soli tre minuti la prima occasione buona, capitata sui piedi di Bajrami che tenta la conclusione da fuori area trovando però la risposta in tuffo di Turati. Primo squillo dei neroverdi che si concretizza in gol al 7′, con la transizione che porta Vina al filtrante vincente a servire Pinamonti, freddissimo con il piatto destro a siglare il vantaggio per i suoi. Prova a rispondere al 20′ la formazione di Di Francesco, con la percussione di Marchizza sull’out di sinistra e il servizio per Soulè, che perso dalla difesa dal Sassuolo fallisce, da due passi, il possibile pallone del pareggio. Occasione che sfrutterà, invece, il Sassuolo, che trova il raddoppio pochi minuti più tardi, ancora con Pinamonti, che riceve il pallone da Toljan sulla destra e scarica una bella volèe sul secondo palo: 2-0 per i neroverdi, con il Frosinone che però continua a spingere cercando di restare dentro il match. E’ Cheddira a sfiorare il gol, alla mezz’ora, con il colpo di testa forte e preciso sul quale però Cragno compie un intervento spettacolare, chiudendo la porta all’ex Bari. Botta e risposta tra le due squadre in un primo tempo che, nonostante il risultato, appare molto aperto. Sul finire della prima frazione, infatti, l’episodio favorevole ce l’ha il Frosinone, con Tressoldi che atterra Cheddira e causa calcio di rigore in favore dei padroni di casa e dello stesso attaccante marocchino, che si presenta dagli undici metri e spiazza lucidamente Cragno. Avvio di ripresa in cui entrambe le squadre cercano di non scoprirsi e lasciare campo all’avversario, ma il Frosinone riesce a trovare il pareggio, con uno schema già visto su calcio d’angolo: cross da corner di Soulè e la conclusione al volo, dal limite dell’area, di Mazzitelli, rimasto arretrato e bravissimo a coordinarsi portando il punteggio dello ‘Stirpè sul 2-2. Pareggio solo momentaneo, perchè è lo stesso Mazzitelli a portare in vantaggio i gialloblù, con una prima conclusione respinta da Thorstvedt e una seconda che, a botta sicura, termina alle spalle di Cragno.
Sassuolo in completa balia del Frosinone e della situazione sfavorevole di punteggio, con i padroni di casa che vanno vicini anche al quarto gol, con la conclusione di interno mancino da parte di Soulè, solo il palo però dice di no all’ex Juventus. Sassuolo che tenta gli ultimi assalti e va vicinissimo per due volte al gol del 3-3, prima con il filtrante illuminante di Berardi per Castillejo che di sinistro trova la mano di Turati e poi, con ancora il portiere gialloblù protagonista, il colpo di testa di Ceide intercettato sulla linea proprio dall’estremo difensore del Frosinone. In pieno recupero il Frosinone, in contropiede, trova il gol del definitivo 4-2, con il Sassuolo completamente in avanti che lascia campo alla fuga per la vittoria di Cheddira e Lirola: il terzino spagnolo, altro ex, deve solo appoggiare in rete.
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