GREATER NOIDA (INDIA) (ITALPRESS) – Marco Bezzecchi (Ducati Team Mooney) ha vinto la gara del Gran Premio d’India, sul circuito di Buddh, con un ampio distacco. Chiude al secondo posto lo spagnolo Jorge Martin (Ducati Prima Pramac), che si aggiudica uno spettacolare duello con il francese Fabio Quartararo (Yamaha), capace di ritrovare il podio dopo un lungo periodo di astinenza. Cade invece il leader del mondiale, Pecco Bagnaia (Ducati Lenovo), a otto giri dal termine. Un duro colpo per il mondiale piloti: ora Martin è a soli tredici punti dal piemontese, mentre Bezzecchi dista 44 lunghezze. Quarto posto per il sudafricano Brad Binder (Ktm), quinto lo spagnolo Joan Mir (Honda). Completano, nell’ordine, la top ten Zarco, Morbidelli, Vinales, Marquez e Raul Fernandez. Ritirati Aleix Espargaro, Di Giannantonio e Augusto Fernandez.
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SUZUKA (GIAPPONE) (ITALPRESS) – L’olandese Max Verstappen ha vinto sul circuito di Suzuka il Gran Premio del Giappone regalando alla Red Bull il sesto titolo costruttori della sua storia. Dietro il campione del mondo, che partiva in pole position, le McLaren del britannico Lando Norris e dell’australiano Oscar Piastri, al suo primo podio in carriera. Quarta la Ferrari del monegasco Charles Leclerc, quinto il britannico Lewis Hamilton (Mercedes), sesta l’altra Rossa dello spagnolo Carlos Sainz. Settimo posto per l’altra Mercedes, quella del britannico George Russell. Ottavo lo spagnolo Fernando Alonso (Aston Martin), nona e decima piazza per le Alpine dei francesi Pierre Gasly ed Esteban Ocon.
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ROMA (ITALPRESS) – Talento, determinazione e storia sono le parole che raccontano il trionfo di Antonino Bossolo, il nuovo Campione del Mondo di ParaTaekwondo. Il campione italiano, palermitano, ha scritto una pagina straordinaria nella storia di questa disciplina, conquistando il primo titolo iridato per l’Italia a Veracruz, in Messico, teatro dei Campionati Mondiali di ParaTaekwondo 2023. La strada verso il titolo non è stata facile, ma Bossolo ha dimostrato una grinta e una determinazione senza eguali. Negli ottavi di finale, ha dominato il marocchino Ridouane Boushabi con un punteggio di 21-2. Nei quarti di finale, ha sconfitto il georgiano Sandro Megrelishvili 9-4, dimostrando ancora una volta la sua superiorità sul quadrato di gara.
La semifinale ha visto Bossolo fronteggiare il Campione Olimpico in carica, il brasiliano Nathan Torquato, in un match emozionante che si è concluso 9-7 in favore dell’italiano. L’abilità e la tattica di Bossolo hanno prevalso, portandolo alla finale contro il numero 1 del Ranking mondiale, il turco Mahmut Bozteke.
La finale è stata un incontro epico, che ha visto i due atleti pareggiare 5-5 dopo i tempi regolamentari. Il round del Golden point è terminato 0-0, ma è stato Bossolo ad essere premiato con la vittoria, grazie alla sua aggressività e al maggior numero di calci sferrati all’avversario. Una vittoria sudata e meritata, che ha reso Antonino Bossolo il primo italiano a laurearsi Campione del Mondo di ParaTaekwondo.
Oltre al prestigioso titolo, Bossolo ha conquistato 140 punti preziosi per la qualificazione Paralimpica ai Giochi di Parigi 2024, avvicinandosi al suo sogno di rappresentare l’Italia sul palcoscenico olimpico.
La vittoria di Bossolo è un momento di orgoglio per l’Italia e un’ispirazione per tutti gli atleti di ParaTaekwondo nel paese. Con il suo talento e la sua determinazione, ha mostrato che i sogni possono diventare realtà e che la storia è scritta da chi ha il coraggio di inseguire le proprie ambizioni.
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EMPOLI (ITALPRESS) – Basta un gol di Di Marco all’Inter per espugnare Empoli e continuare a volare in testa alla classifica. I neroazzurri hanno meritato la vittoria giocando con un atteggiamento propositivo per larga parte della gara. E’ piaciuta, insomma, la compagine di Inzaghi anche se la partita è rimasta sempre in bilico e l’Empoli, con il ritorno di Andreazzoli in panchina al posto dell’esonerato Zanetti, se l’è giocata fin alla fine. Non che Sommer abbia effettuato parate decisive, per la verità, ma i toscani hanno dimostrato di esserci e di poter dare filo da torcere a chiunque. Capolista compresa. In avvio provvidenziale salvataggio sulla linea di testa di Ismajli sul colpo di testa a botta sicura di Darmian. Ci provano Dimarco, Chalanoglu e Pavard. Cresce l’Inter, viene annullato anche un gol a Thuram per fuorigioco. Poi Marin spara una punizione sopra la traversa. Frattesi si presenta davanti a Berisha, il portiere azzurro ipnotizza il centrocampista della nazionale (40′). Nel finale ancora Inter ma il risultato non si sblocca. Nella ripresa al 6′ eurogol di Dimarco con un sinistro nel sette. L’Inter continua a giocare sul velluto, nerazzurri vicinissimi al raddoppio sull’asse Lautaro-Thuram. La conclusione del francesce da fermo esce di poco a lato alla destra di Berisha (10′). Poi l’Empoli pressa, il gioiellino Baldanzi folleggia, Inzaghi ne cambia tre, Thuram servito in area da posizione defilata, il suo sinistro sopra la traversa (32′). Il tempo passa, il risultato non cambia. Andreazzoli le prova tutte, nel finale, al 47′, un angolo mette in difficoltà l’Inter. Il forcing in pieno recupero avviene con l’Inter in 10 per l’infortunio di Arnautovic. Simone Inzaghi ha effettuato i cinque cambi a propria disposizione. Ma i neroazzurri resistono e vincono con il minimo scarto ma con merito. Per l’Inter è la quinta di fila, per i toscani è il quinto ko consecutivo con lo zero nella casella dei gol. Un record negativo di cui certo non vantarsi.
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ROMA (ITALPRESS) – Appuntamento ancora una volta rimandato, per la Lazio, con la prima vittoria casalinga. Continuano a non arrivare, infatti, i 3 punti davanti al proprio pubblico per i biancocelesti, costretti al pari per 1-1 contro il Monza e a subire i fischi del proprio pubblico. La partita è viva fin dalle prime fasi ma esplode al minuto numero 11 quando Zaccagni accelera sulla sinistra ed entra in area, Ciurria lo tampona e Abisso non può fare altro che indicare il dischetto. Dagli 11 metri si presenta Immobile che, nel giorno delle sue 300 presenze, segna la rete che vale il vantaggio. Il Monza, però, non si disunisce, continua a macinare gioco e rischia di pareggiare prima con Colombo, poi con un colpo di testa di Ciurria. Il pari, meritato, arriva però al minuto 35 con Gagliardini, lesto a ribadire in rete la palla che vale l’1-1 con il quale si va al riposo. La ripresa segue la falsariga del primo tempo: in apertura Zaccagni ci prova a giro, ma la palla è fuori. Risponde Gagliardini poco dopo, destro dal limite con la stessa sorte. L’occasione migliore capita, però, a Immobile con un’azione che ricorda quella contro l’Atletico con l’errore della difesa, la palla intercettata da Cataldi che gira subito sull’attaccante. Il numero 17 stoppa e calcia, strozzando la conclusione e trovando il palo che gli tappa l’urlo in gola. Il Monza insiste, Colpani testa i riflessi di Provedel con l’estremo difensore che risponde presente respingendo di pugno, poi è ancora il portiere a salvare il risultato sul tiro di Kyriakopoulos. I brianzoli troverebbero anche il gol, ma Vignato sul cross è in fuorigioco. Nessuna delle due vuole accontentarsi del pari, ma nel finale i ritmi calano con il match che finisce con un pareggio che serve più al Monza che alla Lazio, ancora a caccia della prima gioia stagionale all’Olimpico.
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MILANO (ITALPRESS) – Basta un gol in avvio di Leao a un Milan molto rimaneggiato per avere la meglio sul Verona per 1-0 al termine di una partita piuttosto povera di emozioni. Il match parte con 25 minuti di ritardo, a causa dei prolungati controlli sulla tenuta del terreno di gioco resi necessari dalla forte pioggia che si è abbattuta sul Meazza. Una sfida iniziata con un minuto di raccoglimento in memoria dell’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e dell’ex bandiera rossonera Giovanni Lodetti, sporcato da cori e fischi provenienti dal settore ospiti poi coperti dagli applausi generali del resto dello stadio e degli uomini in campo. Alla prima occasione utile, i padroni di casa passano subito in vantaggio. Giroud approfitta di un errore in costruzione di Folorunsho per lanciare di prima Leao, il quale si infila tra Magnani e Dawidowicz, si invola verso la porta e batte Montipò con il sinistro. I gialloblù rispondono al 20′, quando Terracciano crossa d’esterno per Folorunsho che di testa si inserisce alla grande ma trova davanti a sè un ottimo intervento in tuffo di Sportiello che salva i suoi. Un brivido dopo il quale la partita si addormenta, con le due squadre che vanno negli spogliatoi sull’1-0. Il ritmo rimane basso anche in avvio di ripresa. La prima vera chance si vede al 27′ ed è per la squadra di Pioli, con Pulisic che aggira Dawidowicz in area e va al tiro con il sinistro, ma Montipò salva in tuffo. I veneti provano a rispondere due minuti più tardi, quando il neo entrato Cabal mette in mezzo dalla sinistra per l’incornata di Folorunsho che finisce però alta sopra la traversa. Pochi istanti dopo, Pioli getta nella mischia il giovane Bartesaghi, non ancora maggiorenne, all’esordio assoluto in serie A. Al 41′ è Jovic a fare da sponda per Musah che si lancia in area di rigore e va alla conclusione con il piatto destro, ma Montipò è attento e sventa il pericolo in tuffo. Il forcing finale della squadra di Baroni non sortisce gli effetti sperati e il punteggio non cambierà più. Grazie a questa vittoria, il Milan sale a quota 12 raggiungendo in vetta l’Inter, con i nerazzurri che devono però ancora disputare la loro partita contro l’Empoli. Il Verona rimane invece in nona posizione con 7 punti all’attivo.
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BERGAMO (ITALPRESS) – Seconda vittoria interna per l’Atalanta. I nerazzurri s’impongono 2-0 nel match casalingo contro il Cagliari, decisive le reti di Lookman e Pasalic. Buona prova da parte degli orobici, ora a quota 9 punti, prestazione da cancellare per la squadra di Ranieri, arrivata a Bergamo in emergenza (assenti a causa di un virus Pavoletti, Di Pardo e Jankto). Nel turno infrasettimanale i sardi ospiteranno il Milan mentre i nerazzurri affronteranno la trasferta in casa dell’Hellas Verona.
Nei primi venti minuti è andata in scena la replica della sfida col Rakow: Atalanta in possesso del pallone e Cagliari in attesa nella propria metà campo. Al 12′ è arrivato il primo lampo di De Ketelaere, il belga dalla sinistra ha provato a sorprendere Radunovic, ma il portiere dei sardi si è opposto con un ottimo intervento. Gli ospiti si sono fatti vedere soltanto in un’occasione dalle parti di Musso, il colpo di testa di Shomurodov su suggerimento di Luvumbo è finito però sul fondo.
Dal quarto d’ora in poi l’Atalanta ha aumentato i giri del motore, al 23′ è stato annullato un gol allo stesso De Ketelaere per posizione irregolare di Lookman, tre minuti più tardi l’anglo-nigeriano, scappato ancora una volta alla marcatura di Hatzidiakos, ha colpito la traversa. La svolta è arrivata al 33′ quando il numero 11, imbeccato ancora una volta dal belga ex Milan, ha sbloccato il punteggio anticipando Nandez. L’Atalanta nella ripresa ha accusato le scorie dell’Europa League abbassando i ritmi, ma il Cagliari non è riuscito in nessun modo a reagire: a trovare il gol della sicurezza ci ha pensato Pasalic al 31′, su un’imbucata di Luis Muriel, il croato con un diagonale rasoterra ha beffato per la seconda volta Radunovic. I rossoblù ci hanno comunque provato fino alla fine, prima con la fucilata di Viola terminata di poco sulla traversa, poi col montante colpito da Oristanio sulla girata in area di rigore: non è bastato però per cambiare le sorti di un match indirizzato già nella prima frazione.
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ROMA (ITALPRESS) – L’emozione ha un volto, quello dell’azzurra Angelica Prestia (C.S. Esercito – Raschiani Triathlon Team), che con una gara fantastica ha conquistato una prestigiosa medaglia di bronzo mondiale nella categoria Under 23 alla World Triathlon Championship Finals Pontevedra. L’atleta azzurra ha fatto una gara da protagonista, uscita con le prime dopo il chilometro e mezzo di nuoto, è riuscita a inserirsi nel gruppo di testa durante la frazione di 40 km di ciclismo. Un cambio in T2 non molto veloce le ha fatto perdere qualche posizione, facendola uscire 18^ nel primo gruppo inseguitore alle otto battistrada. L’azzurra ha iniziato una prodigiosa rimonta che l’ha portata al comando insieme alla svizzera Schàr, alla tedesca Klamt e alla portoghese Tomè. A due giri dalla fine la svizzera si è staccata e solo durante l’ultima parte dell’ultimo giro la Prestia ha perso quei metri decisivi che non le hanno permesso di giocarsi la volata finale per la vittoria che ha sorriso alla tedesca. L’azzurra che non ha trattenuto la gioia, ha tagliato il traguardo valido per il bronzo mondiale a braccia alzate.
Il podio Under 23 di Pontevedra vede così: nuova campionessa del mondo la tedesca Selina Klamt, davanti alla portoghese Maria Tomè e all’azzurra Angelica Prestia. L’atleta italiana eguaglia così il recente bronzo mondiale di Abu Dhabi del 2022 di Bianca Seregni, anche lei ancora under 23 oramai inserita tra gli èlite.
La giovane Italia conferma così un podio mondiale Under 23 dopo soli dodici mesi dall’ultimo squillo e prosegue il suo percorso di continua crescita verso l’alto livello. Un percorso che vede in questa stagione anche l’argento mondiale Mixed Relay Under 23/Junior conquistato ad Amburgo a luglio dal team composto da Alessio Crociani, Myral Greco, Nicolò Strada e Costanza Arpinelli e gli ottimi piazzamenti mondiali Under 23 nella gara di ieri di Alessio Crociani sesto e Nicolò Strada nono.
L’altra azzurra in gara, Costanza Arpinelli (G.S. Fiamme Azzurre – Minerva Roma), uscita attardata dal nuoto ha fatto una gara nel gruppo inseguitore durante il ciclismo e ha chiuso con una frazione di corsa in recupero in 29° posizione.
– Foto ufficio stampa Federazione italiana Triathlon –
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Le parole del tecnico rossazzurro alla vigilia del match di campionato contro il Foggia
NAPOLI (ITALPRESS) – “Centesima partita? Sono importanti i risultati e vincere la gara domani. Sono contento anche di essere alla guida di questo gruppo da 100 giorni. Siamo motivati e concentrati”. Così Rudi Garcia, tecnico del Napoli, in conferenza stampa in vista della sfida col Bologna, in programma domani alle 18 al Dall’Ara. “Abbiamo dimostrato da inizio stagione che siamo una squadra offensiva, abbiamo sempre fatto gol, potevamo farne di più anche a Braga – ha sottolineato l’allenatore francese -. In campionato abbiamo preso 5 gol, ma abbiamo subito solo 8 tiri in porta. Un pò più di efficacia difensiva ci vorrebbe. Sul gioco possiamo migliorare. Andremo a Bologna per vincere contro una squadra che ha un buon allenatore come Thiago Motta. Quando era giocatore lo ammiravo. Loro hanno qualità, ma guardiamo a noi”. Attualmente i partenopei sono sesti in classifica, un risultato che certamente non fa contento Garcia: “Vogliamo entrare nei primi quattro posti in classifica in Serie A e per farlo dobbiamo vincere domani. Obiettivo richiesto da De Laurentiis? Un club come il nostro deve giocare la Champions League ogni anno, dobbiamo finire tra le prime quattro. Quando sei campione in carica però l’ambizione è difendere con gli artigli lo scudetto che abbiamo sul petto”. “Ogni volta che incontro i tifosi mi incoraggiano, mi dicono che sono con me – ha detto Garcia -. Lavoriamo ogni giorno per crescere e migliorare. In Champions abbiamo vinto in modo meritato e potevamo fare più gol, cosa che avrebbe permesso di vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto. Aspettiamo adesso la sfida col Real Madrid”. Qualcosa in più avrebbero potuto fare anche Kvara e Osimhen: “Spero che Kvara troverà il gol in fretta. Se ne fa una fissazione non lo farà. Il gol e la fiducia torneranno in modo naturale, gliel’ho già detto. Spero che Osimhen abbia le stesse occasioni che ha avuto a Braga. Se sarà così farà sempre almeno un gol a partita, forse anche due. E’ uno dei migliori attaccanti in Europa. La sua efficacia è una cosa che non mi preoccupa”. Infine, sulla possibilità di fare delle rotazioni: “Ho una rosa forte, soprattutto in attacco. Posso cambiare dei giocatore e avere ugualmente una qualità alta. Turnover? Ci può essere, ma in ogni gara c’è chi inizia e chi entra. E’ una cosa su cui riflettiamo visto che abbiamo diverse partite ravvicinate. Quindi non è possibile giocare sempre con lo stesso undici. Serve il collettivo ed è una cosa di cui parlo spesso alla squadra”.
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