ROMA (ITALPRESS) – Figc, Federazione Italiana Giuoco Calcio, Aia, Associazione Italiana Arbitri, e Dazn, in collaborazione con Lega Serie A, inaugurano ufficialmente l’accordo editoriale anticipato in precedenza che porterà sull’app del leader mondiale nel live streaming e nell’intrattenimento sportivo contenuti esclusivi per raccontare, da una prospettiva totalmente inedita, il calcio italiano. Il primo passo di questa rivoluzione del racconto calcistico televisivo è in programma a partire da questa domenica su Dazn e per tutta la stagione Serie A TIM: le prime clip verranno commentate e approfondite nel nuovo format Open Var (che prevede un ospite Aia ogni settimana) nel posticipo di Torino-Roma, quando Gianluca Rocchi interverrà in diretta durante il programma ‘Sunday Night Squarè insieme a Marco Cattaneo, Stefano Borghi, Andrea Stramaccioni e Davide Bernardi. Eccezionalmente, il designatore arbitrale di A e B ricostruirà insieme alla Squad di Dazn i principali episodi di questa stagione calcistica. Non solo, ci sarà spazio anche per analizzare e approfondire – attraverso gli audio esclusivi dei colloqui degli arbitri e dei Video Assistant Referees, abbinati alle immagini – valutazioni e interpretazioni arbitrali definitive relative a quanto di più interessante raccolto sul campo durante le giornate di campionato. Una collaborazione pioneristica quella tra Figc e Dazn che, combinando le rispettive competenze, si svilupperà per rendere il prodotto calcio sempre più coinvolgente, interattivo, ma anche formativo e informativo, attraverso nuovi modelli narrativi. “Siamo entusiasti di essere i primi, nella storia del calcio italiano, e non solo, a mostrare in esclusiva sulla nostra app le decisioni del Var attraverso le immagini e soprattutto gli audio. L’obiettivo di questa innovativa e inedita partnership insieme a Figc e Aia, e grazie alla collaborazione della Lega Serie A, è di offrire a tutti i tifosi un’esperienza ancora più appassionate del calcio italiano”, commenta Stefano Azzi, Ceo di Dazn Italia. Trasparenza, informazione e conoscenza sono i motivi alla base della scelta della Federcalcio per l’avvio della partnership con Dazn. “Siamo alla vigilia di una svolta importante nel modo di comunicare il calcio, con Open Var vogliamo contribuire a creare nel nostro Paese una rinnovata cultura sportiva, una profonda conoscenza del regolamento del gioco più amato dagli italiani e far conoscere meglio il mondo arbitrale. Lo spazio Figc-Aia all’interno della programmazione di Dazn non è una moviola, ma l’occasione per capire, in totale trasparenza, come nascono le scelte dei direttori di gara in uno dei settori più innovativi e rivoluzionari del calcio degli ultimi anni, che è il Var”, dichiara il presidente della Figc Gabriele Gravina. “Accogliamo con grande favore questo nuovo progetto, realizzato insieme a Figc. E’ un momento storico che consentirà al mondo arbitrale di aprirsi sempre di più in un’ottica di trasparenza. In tale maniera potremo spiegare i percorsi decisionali dell’arbitro sul terreno di gioco e l’importante attività svolta dai video match officials al Centro Var di Lissone. Questo favorirà anche la conoscenza del regolamento per accrescere sempre più la cultura calcistica a vantaggio di tutti gli appassionati”, afferma il presidente dell’Aia Carlo Pacifici. Open Var potrà anche essere commentato live direttamente in app tramite la funzione Fan Zone che questa domenica sera sarà disponibile nel post-partita di Torino-Roma, durante Sunday Night Square: la Squad di Dazn stimolerà la chat con domande e sondaggi, con l’obiettivo di rendere partecipi tutti i tifosi di calcio in questo inedito e innovativo appuntamento firmato Figc e Dazn.
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SALERNO (ITALPRESS) – Salernitana e Frosinone si accontentano di un punto a testa: finisce 1-1 il match delle ore 18.30, in gol Simone Romagnoli e Jovane Cabral. I campani tornano a fare punti dopo due ko consecutivi, prosegue invece la striscia positiva dei ciociari in Serie A dopo il successo in rimonta sul Sassuolo. Nel prossimo turno ci sarà la sfida contro la Fiorentina mentre i granata affronteranno la trasferta di Empoli.
Ritmo, occasioni da gol e tanto nervosismo: la gara dell’Arechi ha vissuto momenti differenti, a partire dalla traversa colpita da Cabral al 9′ di gioco. Il primo sussulto ha svegliato la squadra di Di Francesco – in campo col solito 4-3-3, con Cheddira prima punta – e i ciociari hanno trovato immediatamente il gol all’11’ con Romagnoli, su colpo di testa arrivato sugli sviluppi di un calcio d’angolo. I padroni di casa – orfani di Boulaye Dia, presente oggi allo stadio – hanno rischiato di affondare quando al 17′ Caso ha raddoppiato con un’azione personale, ma la rete non è stata convalidata a causa di una posizione irregolare. La squadra di Sousa si è vista soltanto grazie al mancino di Candreva da posizione praticamente impossibile, il Frosinone invece ha avuto un unico demerito, quello di non trovare la rete del 2-0. Presupposti che hanno ribaltato l’inerzia del match già nella ripresa quando al 7′ Cabral, su assist del solito Candreva, ha trovato il varco giusto per il pareggio: una rete che ha allontanato i fantasmi del 3-0 contro il Torino e che ha dato modo al numero 87 della Salernitana di iniziare a fare il bello e il cattivo tempo. Ad alzare la barricata ci ha pensato Turati con un intervento strepitoso al 15′ su Maggiore: il portiere dei giallazzurri è riuscito a deviare in angolo la conclusione dal limite dell’ex Spezia. La Salernitana nel finale ha provato a vincerla, il Frosinone invece ha retto strappando un punto prezioso: ritorno in Serie A da favola per i ciociari, ora a quota 8 punti dopo 5 giornate.
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LECCE (ITALPRESS) – Un gol di Oudin a 6 minuti dal 90′ spinge il Lecce al secondo posto in classifica per una notte. E’ il miglior inizio della loro storia per i salentini che al Via del Mare stendono 1-0 un Genoa rimasto in dieci uomini per più di un’ora a causa dell’espulsione nel primo tempo di Martin. D’Aversa lancia l’algerino Touba che fa coppia con Pongracic per sostituire lo squalificato Baschirotto. Avanti non c’è l’infortunato Banda, tocca a Strefezza giocare nel tridente con Almqvist e Krstovic. Gilardino conferma l’undici che sabato scorso ha pareggiato con il Napoli: 4-4-2 con Gudmundsson e Retegui in attacco. Forcing del Lecce in avvio e primi tentativi verso la porta di Martinez: Strefezza calcia alto da fuori area, Krstovic debolmente tra le braccia del portiere. Ancora l’attaccante montenegrino è tra i più vivaci, ma non trova la porta con un colpo di testa e con una conclusione dal limite. Per assistere a una chance del Genoa bisogna attendere più di mezzora: al 32′ filtrante per Gudmundsson che arriva davanti al portiere e viene disturbato sul più bello dal ritorno di Touba. Proprio quando gli ospiti stavano crescendo e prendendo campo la partita si mette in salita: Martin, già ammonito, entra in ritardo su Almqvist e si becca il secondo giallo lasciando i rossoblu in 10 uomini. Prima dell’intervallo un’altra incornata di Krstovic finisce di poco a lato. Forti della superiorità numerica i giallorossi spingono ancora con maggiore convinzione nella ripresa. Buon pallone per Rafia che però lo spedisce in curva, Almqvist ci prova tre volte senza fortuna. In mezzo alle occasioni dello svedese, dall’altro lato Falcone blocca in due tempi un tiro di Badelj, mentre per i salentini Krstovic palleggia in area e tenta una soluzione acrobatica che manca di poco il bersaglio. Il Genoa si difende a pieno organico e solo con un contropiede solitario di Gudmundsson si vede dalle parti di Falcone, il Lecce preme senza sosta e alla fine viene premiato: dopo due tiri di Strefezza fuori misura è il neoentrato Oudin a pescare il jolly dalla grande distanza con una conclusione che viene anche deviata da Frendrup prima di insaccarsi alle spalle di Martinez. Con generosità i liguri negli ultimi minuti provano a risalire, ma Malinovskyi su punizione non spaventa Falcone. E il pubblico del Via del Mare continua a sognare.
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I momenti salienti della sfida del “Veneziani” tra Monopoli e Catania
Mazzotta: “Siamo solo all’inizo di un torneo difficile ed equilibrato”
Le dichiarazioni dell’esterno difensivo rossazzurro al fischio finale di Monopoli-Catania
Le parole del difensore argentino del Catania al termine del match esterno contro il Monopoli
Tabbiani: “Amareggiati perché non siamo riusciti a dare il massimo come avremo voluto”
Le parole del tecnico del Catania al termine del pareggio in casa del Monopoli
BERGAMO (ITALPRESS) – L’Atalanta festeggia il ritorno in Europa con una vittoria. I bergamaschi si impongono 2-0 contro il Rakow grazie alle reti di De Ketelaere ed Ederson, entrambe arrivate nella ripresa. Successo importantissimo per gli uomini di Gasperini: Koopmeiners e compagni hanno voltato pagina dopo il ko di Firenze e lanciano un segnale allo Sporting, prossimo avversario in Europa League e oggi vincitore per 2-1 in casa dello Sturm Graz. Senza Gianluca Scamacca – l’attaccante azzurro potrebbe tornare dopo la sosta per le nazionali -, Gasperini ha schierato Luis Muriel al centro dell’attacco, supportato da De Ketelaere e Lookman. Modulo speculare per il Rakow, Szwarga ha deciso di giocarsela praticamente uomo contro uomo lasciando pochi spazi ai nerazzurri: il colombiano ci ha provato con un diagonale dopo pochi minuti, ma l’occasione più ghiotta è stata quella di Lookman, l’anglo-nigeriano è stato fermato da un intervento d’istinto da parte di Kovacevic. I padroni di casa hanno fatto fatica a trovare varchi, lo stesso Muriel da due passi si è divorato la rete del vantaggio con un colpo di testa da dentro l’area piccola.
Il cambio determinante è arrivato nella ripresa, con De Ketelaere prima punta: la zuccata del belga al 4′, su assist di Zappacosta, ha finalmente sbloccato una sfida intricata. Il nuovo assetto ha sorpreso i polacchi, l’Atalanta ha cercato di sfruttare l’inerzia positiva: la seconda rete è arrivata al 21′ della ripresa su un altro stacco di testa di Ederson, questa volta su suggerimento di Ruggeri. Il Rakow si è visto poco dalle parti di Musso, ma il portiere argentino si è superato su Lederman al 30′, il numero 8 ha fallito un gol praticamente fatto dopo una disattenzione della retroguardia orobica. Tanti segnali positivi per Gasperini, soprattutto nel secondo tempo, ora i nerazzurri torneranno in campo in Serie A contro il Cagliari, gara in programma domenica alle ore 15.00, sempre al Gewiss Stadium.
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TIRASPOL (MOLDAVIA) (ITALPRESS) – La Roma batte 2-1 lo Sheriff in Moldavia e conquista i primi tre punti del girone G di Europa League. Un autogol di Kiki su un tiro di Paredes e il secondo sigillo stagionale di Lukaku valgono la vittoria nel gruppo con Slavia Praga (3 punti all’esordio dopo il successo in trasferta sul Servette). Timida, poco decisa nei contrasti e con poca fluidità di possesso, la Roma sembra una lontana parente di quella che ha travolto l’Empoli nello scorso turno di campionato. A questo si aggiunge anche una nota stonata dall’infermeria. Al 28′ si ferma infatti Renato Sanches che chiede il cambio e viene sostituito da Paredes. I ritmi non cambiano e la prima occasione da gol ce l’ha lo Sheriff. Al 35′ Talal effettua un cross in area, Mbekeli anticipa Karsdorp e col destro colpisce il palo. La risposta è affidata ad El Shaarawy: l’italoegiziano scatta in profondità e tenta senza successo il diagonale col destro. La Roma però va negli spogliatoi in vantaggio di un gol grazie ad un regalo dello Sheriff. Al quarto minuto di recupero una punizione dalla lunga distanza di Paredes è deviata prima da Talal e poi da Kiki. E’ di quest’ultimo il tocco decisivo che spiazza Koval, anche se la Uefa assegna il gol al centrocampista argentino.
Al 57′ lo Sheriff pareggia. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo e di una mischia in area, è Tovar ad uscire vincitore e a calciare in rete col destro. Mourinho ricorre ad un triplo cambio: fuori Aouar, Zalewski ed El Shaarawy; dentro Bove, Spinazzola e Dybala. E’ l’argentino che avvia l’azione del 2-1 al 65′, ma gran parte del merito è di Cristante che col tacco libera al tiro Lukaku: al resto pensa il belga con un dribbling in area e il mancino vincente. Nel finale all’89’ il solito Cristante sfiora il 3-1, mentre lo Sheriff (che chiude in 10 per rosso a Fernandes) protesta per un’uscita di Svilar su Talal in area. Per l’arbitro e il var non c’è rigore. E la Roma si gode i tre punti in vista del prossimo impegno contro il Servette del 5 ottobre.
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GENK (BELGIO) (ITALPRESS) – La Fiorentina inaugura la propria Conference League con un pareggio per 2-2 contro il Genk alla Cegeka Arena. Tutti e quattro i gol arrivano da palla inattiva: in gol Ranieri due volte per i viola, Zeqiri e Mckenzie per il Genk. Tanti rimpianti per una Fiorentina distratta sui calci piazzati e sprecona in zona gol. Sette cambi di formazione nella Fiorentina rispetto alla partita contro l’Atalanta: assente Bonaventura per infortunio, mentre Beltran vince il ballottaggio in attacco con Nzola. Primo tempo vivace e con ben tre gol alla Cegeka Arena: il Genk come la Fiorentina predilige giocare un calcio offensivo e improntato sul pressing alto. Il match si sblocca subito al 7′, grazie al colpo di testa di Ranieri su angolo di Biraghi: Vandevoordt è impreciso nella presa e non riesce a negare al difensore viola la gioia del primo gol con la Fiorentina. La partita sembra in discesa per la squadra di Italiano, ma basta una palla inattiva per rimettere il risultato in parità: al 12′ da calcio piazzato El Khannous pennella in area avversaria e Zeqiri in mischia insacca. Il gol ridà fiducia al Genk che alza i ritmi e, ogni volta che recupera palla, prova subito a innescare la velocità sulla corsia di destra di El Khannous e Fadera. I belgi, però, faticano terribilmente a difendere su palla inattiva e gli ospiti ne approfittano al 23′ ancora con Ranieri, bravo a deviare in rete dopo la sponda area di Milenkovic. Il Genk reagisce e sfiora il pari al 34′ con Mckenzie che di testa manda alto, dopo l’uscita insicura di Christensen. Dopo l’intervallo Italiano inserisce Kouame per Gonzalez, dolorante nel finale di tempo; anche Vrancken attinge alla panchina inserendo Bonsu Baah per un deludente Fadera. Nel secondo tempo i ritmi si abbassano e il gioco viene molto spezzettato, a causa dei tanti falli commessi da entrambe le squadre. La partita è meno fluida e più sporca: la Fiorentina prova a palleggiare nel tentativo di addormentare il gioco, anche grazie all’ingresso di Lopez in mezzo al campo. Al 74′ Ranieri supera Heynen in area di rigore e serve a rimorchio Milenkovic che spara alto, fallendo una golosa palla gol per il 3-1; quattro minuti Nzola a porta vuota manda incredibilmente alto. La partita sembra indirizzata per la Fiorentina, ma al 85′ arriva il quarto gol della serata su palla inattiva: Mckenzie, su corner di El Khannous, brucia Duncan e di testa buca Christensen. Il Genk colpisce addirittura un palo interno con Arokodare al 95′. Un pareggio che rappresenta una vera e propria beffa per la Fiorentina, che più volte nella ripresa ha fallito il colpo del ko.
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