ROMA (ITALPRESS) – La Germania ha vinto i Campionati del mondo di basket, andati in scena in Giappone, in Indonesia e nelle Filippine. Nell’odierna finale, giocata alla Mall of Asia Arena di Pasay, il team tedesco, che in semifinale aveva piegato a sorpresa gli Usa, ha battuto la Serbia per 83-77. A trascinare la Germania è stato Dennis Schroder (MVP del torneo iridato), che gioca in NBA con i Toronto Raptors, autore oggi di 28 punti. Sugli scudi anche Franz Wagner (Orlando Magic) con 19 punti all’attivo. Nel team serbo, invece, Bogdan Bogdanovic (Atlanta Hawks) è giunto a quota 17. Meglio di lui Aleksa Avramovic (Partizan): per la guardia della Serbia 21 punti.
E’ la prima volta nella storia che la formazione tedesca vince il titolo iridato di pallacanestro.
Il bronzo è andato al Canada, che nella finale per il terzo posto ha sconfitto gli Stati Uniti all’overtime per 127-118 (dopo il 111 pari dei tempi regolamentari).
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MILANO (ITALPRESS) – Luciano Spalletti dovrà rinunciare anche a Gianluca Mancini e a Matteo Politano per la sfida di martedì sera, al Meazza, contro l’Ucraina, match valido per le qualificazioni agli Europei del 2024. “A seguito degli infortuni subìti ieri nel corso della gara Nord Macedonia-Italia”, infatti, il difensore della Roma (affaticamento muscolare adduttori coscia destra) e l’attaccante del Napoli (risentimento muscolare tricipite surale destro) “hanno lasciato il ritiro della Nazionale, per far rientro al proprio club e seguire le cure del caso. Il Ct Luciano Spalletti, considerata la diagnosi medica, ha deciso di rilasciare i calciatori ai club, nell’ambito di un costruttivo rapporto di reciproca collaborazione”. Inoltre “In vista della gara degli azzurri in programma martedì con l’Ucraina, valutate anche le precedenti rinunce a Pellegrini e Chiesa, il Ct ha convocato Riccardo Orsolini (Bologna), che raggiungerà nel pomeriggio il centro sportivo di Milanello, dove la Nazionale è in ritiro”.
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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Trionfa Coco Gauff. Vince in
casa la beniamina del pubblico statunitense che, sui campi in
cemento di Flushing Meadows, conquista il titolo femminile degli
US Open, quarta e ultima prova del Grande Slam. La 19enne di
Delray Beach, numero 6 del tabellone, ha battuto in finale la
nuova regina del tennis mondiale, Aryna Sabalenka, seconda testa
di serie e da lunedì numero 1 della classifica Wta. Un successo in rimonta visto che il primo set se lo è aggiudicato la bielorussa con un netto 6-2. La reazione di Coco Gauff è arrivata puntuale con il secondo set vinto 6-3, ma il dominio è andato avanti anche nel terzo, chiuso 6-2. Dopo poco più di due ore di gioco, vince l’americana, niente da fare per Aryna Sabalenka che potrà consolarsi lunedì quando occuperà ufficialmente la casella numero 1 del ranking Wta.
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SKOPJE (MACEDONIA) (ITALPRESS) – Solo un pareggio per Luciano Spalletti all’esordio sulla panchina azzurra. L’Italia non va oltre l’1-1 a Skopje contro la Macedonia e vede complicarsi ulteriormente il cammino di qualificazione all’Europeo del 2024. Gli azzurri sbloccano il risultato con Immobile, ma nel finale subiscono il gol di Bardhi. Nel girone C gli uomini di Spalletti salgono a quota quattro, a tre lunghezze dall’Ucraina (prossima avversaria che ha una gara in più) e a nove dall’Inghilterra (due partite in più). Ad un anno e mezzo dal precedente di Palermo che sancì l’esclusione della Nazionale di Mancini dai Mondiali in Qatar, l’Italia ritrova in avvio le stesse difficoltà. La Macedonia soffoca la manovra azzurra (già ostacolata da un terreno di gioco pessimo), creando densità a centrocampo e marcando ad uomo Cristante in regia. Al 19′ i padroni di casa sfiorano persino il gol del vantaggio. Alioski sfrutta un errore di Politano e crossa in area, dove Miovski in tuffo di testa non inquadra lo specchio. L’episodio scuote l’Italia, che prova a trovare varchi accentrando i terzini e cercando gli inserimenti delle mezzali. Al 21′ su assist di Barella è Tonali a colpire il palo dopo aver sorpreso in profondità la difesa macedone. Anche sulle palle inattive gli azzurri sono pericolosi con Cristante che impegna Dimitrievski con un tocco sul primo palo da calcio d’angolo. Al 40′ altra occasione, stavolta con una triangolazione di prima che coinvolge Tonali, Immobile e Politano. Quest’ultimo ha tra i piedi un rigore in movimento, ma Alioski si immola e rende innocuo il tiro dell’attaccante del Napoli, sostituito all’intervallo da Zaniolo. Ed è l’ex Roma ad avviare l’azione che porta al gol dell’1-0 dell’Italia. La firma è di capitan Ciro Immobile con un colpo di testa a porta sguarnita, ma gran parte del merito è di Nicolò Barella, autore di un tiro al volo che termina la sua corsa sulla traversa. Sulla respinta il bomber della Lazio non perdona e realizza la sua diciassettesima rete azzurra (la terza in carriera alla Macedonia). Ma nel finale la Macedonia cresce sul piano del gioco e colpisce. All’82’ Bardhi sfrutta un calcio di punizione dal limite e sorprende Donnarumma sul suo palo. L’assedio finale non basta per cambiare risultato. L’Italia tornerà in campo martedì 12 per sfidare l’Ucraina a San Siro con un solo risultato a disposizione.
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BARI (ITALPRESS) – L’Italvolley batte 3-0 la Macedonia del Nord agli Europei e vola ai quarti di finale della rassegna continentale. Gli azzurri dominano in gran parte il match (25-20, 25-12, 25-15 i parziali) in un PalaFlorio gremito con oltre 5mila spettatori. Ben 16 i punti di Daniele Lavia con l’87% in attacco, seguito in termini di punti realizzati da Michieletto e Romanò entrambi autori di 12 punti. “Tutti vogliamo vincere, tutti vogliamo tornare a indossare questa medaglia vinta due anni fa, tutti abbiamo voglia di farlo ma ovviamente bisogna vincere sul campo, vedremo. – ha commentato Lavia – Più si va avanti nel torneo più la stanchezza si fa sentire, soprattutto quella fisica, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. La cosa bella di questo gruppo è che tutti sono pronti a dare il massimo, questo ci fa stare tutti più sereni. Vedremo il prosieguo, ora bisogna alzare l’asticella, oggi avremmo potuto accomodarci ma non lo abbiamo fatto”. Nella Macedonia, che ha comunque giocato una buona partita, mettendo in difficoltà gli azzurri nel primo set, in evidenza Ljaftov con 10 punti personali. “E’ stato un altro giorno di festa incredibile, palazzetto pieno, tanto rumore e tanto tifo. E’ stato bellissimo ed è stata la conferma dell’entusiasmo intorno a questa squadra. – ha detto Fefè De Giorgi a fine match – Pensando alla parte tecnica ora vogliamo focalizzarci sul nostro gioco e andare dritti senza pensare a gestire o ad altro. Dopo il primo set, dove abbiamo combattuto un pò, siamo stati bravi a non alzare mai il piede dall’acceleratore. Ormai sono partite da dentro o fuori, tutti sono stati coinvolti fino ad oggi, e sappiamo che possiamo contare su tutti, dobbiamo andare avanti così, dritti”. L’Italia tornerà in campo martedì 12 settembre alle 21.00 per i quarti di finale contro la vincente della sfida in programma questa sera tra Olanda e Germania.
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MISANO ADRIATICO (ITALPRESS) – Jorge Martin, in sella alla Ducati targata Prima Pramac, corona al meglio il suo sabato sul circuito di Misano Adriatico e, conquistata la pole al mattino con record della pista, si aggiudica la sprint race del Gran premio di San Marino. Alle spalle dello spagnolo – più forti degli acciacchi che si portavano dietro dalle rispettive cadute di Barcellona – si piazzano altre due moto della casa di Borgo Panigale, quella di Marco Bezzecchi (Mooney VR46), secondo, e la Ducati ufficiale di Pecco Bagnaia, bravo a difendere la terza posizione dall’assalto delle Ktm di Dani Pedrosa e Brad Binder, alla fine quarto e quinto al traguardo. Sesta e ottava piazza per Maverick Vinales e Aleix Espargarò su Aprilia, separati da Luca Marini (Mooney VR46). A chiudere la top ten i fratelli Marquez, con Alex nono (Ducati Gresini) davanti a Marc (Honda). “Ho dovuto guidare al limite per tutta la gara, per rintuzzare Bezzecchi, ma mi sento ancora più forte”, esulta Martin, che rosicchia qualche punto in classifica a Bagnaia. Ma il campione del mondo si tiene stretto il podio: “Considerata la situazione e il dolore che provo, è incredibile essere arrivato terzo. Le sensazioni non erano le migliori ma sono sempre felice di salire sul podio”.
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ROMA (ITALPRESS) – Esordio vittorioso per l’Italia ai Mondiali di rugby, in corso in Francia. Il team azzurro, allenato da Kieran Crowley, allo Stade Geoffroy-Guichard di Saint-Etienne, ha battuto per 52-8 la Namibia. Dopo l’iniziale vantaggio (0-3) degli africani, è arrivato subito il 3-3 con un calcio di Tommaso Allan. Poi le mete di Lorenzo Cannone e di Paolo Garbisi (con rispettive trasformazioni di Allan) hanno portato gli azzurri avanti sul 17-3. A ruota la Namibia ha accorciato le distanze con una meta non trasformata, fissando il punteggio sul 17-8 prima dell’intervallo.
Nella ripresa, in apertura, la meta di Dino Lamb (con trasformazione di Allan) per il 24-8. Al quarto d’ora è Ange Capuozzo a portare la sfera ovale oltre la linea di meta: trasformazione di Allan e score sul 31-8. E’ la quarta meta per l’Italia, che ha ottenuto dunque anche il punto di bonus. Infine, negli ultimi cinque minuti e nel recupero, i colpi del definitivo 52-8 con le mete di Epalahame Faiva, di Manuel Zuliani e di Paolo Odogwu (con altri tre calci nei pali di Allan). Lorenzo Cannone è stato eletto MVP del match.
Il prossimo impegno per l’Italia in questi Mondiali è in programma mercoledì 20 settembre, alle 17.45, a Nizza, contro l’Uruguay. A ruota le due gare più difficili del gruppo A, ovvero quelle contro la Nuova Zelanda, in scena a Lione venerdì 29 settembre alle 21, e contro i padroni di casa della Francia, di nuovo a Lione venerdì 6 ottobre con inizio alle 21.
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MANILA (FILIPPINE) (ITALPRESS) – Il Mondiale dell’Italbasket termina con un’altra sconfitta, stavolta per mano della Slovenia (85-89), e gli azzurri salutano Manila chiudendo all’ottavo posto. Ma quella della “Mall of Asia” è stata una partita comunque importante perchè era l’ultima in carriera di Gigi Datome: il capitano della Nazionale lascia dall’alto di 203 presenze e 1766 punti in azzurro (decimo di sempre), senza dimenticare le 320 apparizioni nelle selezioni giovanili, collezionate dal 2001. Datome è uscito dal campo a 3’36” dalla sirena, omaggiato dalla standing ovation da parte non solo dei compagni di squadra e dello staff azzurro, ma anche degli avversari e dei quasi 11.000 spettatori dell’impianto filippino. “Questa è stata una delle estati più belle della mia vita – si congeda Datome, applaudito anche in sala stampa -. Lascio senza rimpianti e sono convinto della mia scelta. Stasera stava andando tutto bene, poi all’inno nazionale mi sono emozionato e non ce l’ho fatta. Ringrazio tutti per l’affetto che mi è stato dimostrato, dai compagni di squadra, al Poz, allo staff e stasera anche agli avversari che si sono fermati per applaudirmi. Abbiamo provato a vincere per chiudere meglio ma sono molto orgoglioso per quanto ha fatto questo gruppo entrando nelle prime otto squadre del mondo”.
“Ora avrò più tempo da dedicare a ciò che conta veramente nella vita, ovvero ciò che c’è fuori dal rettangolo di gioco – ha aggiunto Datome -. Una delle mie più grandi fortune è stata avere come compagno un amico vero come Nicolò Melli. Da qualche tempo sta già facendo il capitano. E’ un leader e lo merita. Questa squadra ha dimostrato di poter competere ad alto livello e sono certo che i ragazzi potranno ancora migliorare. E’ stato un onore”. “Gigi è una leggenda, lo ripeto ancora una volta – il tributo del ct Gianmarco Pozzecco -. E io sono molto fortunato a essere qui. Lo ringrazio per quanto fatto e non lo dimenticherò mai. Ognuno può scegliere le modalità con cui raggiungere i propri obiettivi. Gigi ha scelto di essere una persona esemplare. E’ unico”.
Datome – visibilmente commosso durante l’inno – avrebbe voluto salutare con una vittoria e l’Italia ce l’ha messa tutta per regalargliela, partendo a razzo e chiudendo il primo quarto avanti 18-15. La Slovenia è tosta, non c’è solo Luka Doncic (29 punti alla fine per lui) e in avvio di secondo periodo brilla Zoran Dragic, al quale risponde Ricci con 5 punti di fila. Si procede a strappi e la tripla di Pajola manda le squadre negli spogliatoi sul 41-42. Al ritorno in campo break sloveno, azzurri in difficoltà e sotto anche di 15 prima del botta e risposta da distanza siderale fra Doncic e Spissu (alla fine il migliore degli azzurri con 22 punti) e un terzo quarto che si chiude sul 60-70. L’Italia lotta, Ricci, Fontecchio e Melli la riportano fino al -1 prima del pari siglato da Spagnolo (76-76), poi arriva addirittura il sorpasso ancora con Ricci (85-83) ma il finale è tutto della Slovenia con la tripla di Cebasek e i liberi di Hrovat e Dragic. L’Italia torna a casa, appuntamento al prossimo anno con la prima “finestra” di qualificazione all’Europeo 2025 (22 febbraio Italia-Turchia, 25 febbraio Ungheria-Italia) per proseguire con il torneo pre olimpico (2-7 luglio 2024) sognando un biglietto per Parigi2024.
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ZAGABRIA (CROAZIA) (ITALPRESS) – Un oro e due bronzi per l’Italia alla Europe Triathlon Junior Cup di Zagabria. Sale sul gradino più alto del podio Anna Adelaide Badini Confalonieri (K3 Cremona) che vince la gara grazie ad un allungo negli ultimi metri di corsa sull’ungherese Nora Romina Nadas. Al terzo posto Sara Crociani (T.D. Rimini), iscritta a titolo personale, che conquista così la medaglia di bronzo e porta a due le portacolori italiane sul podio femminile di Zagabria. Quinto posto per l’altra azzurra Eleonora Demarchi (Cuneo 1198). Nella gara maschile è ancora medaglia di bronzo per gli azzurri con Miguel Espuna Larramona (CUS Pro Patria Milano) che dopo la fuga a sette nel ciclismo deve arrendersi alla corsa dell’ungherese Zalan Hobor primo al traguardo e al croato Gabriel Barac secondo. Al quarto posto Francesco Di Basilico (Triathlon Blue Academy), sesto Andrea Balestreri (Krono Lario Team).
All’arrivo della tappa croata di Europe Triathlon Junior Cup questi i risultati delle altre italiane in gara: ottavo posto per Alice Alessandri (T.D. Rimini), 9^ Rachele Laschi (Raschiani Triathlon Team) , 11^ Emma Carniato (Pavanello Eroi del Piave), 20^ Alessandra Maso (Pavanello Eroi del Piave), 24^ Asia Roni (Forte dei Marmi Triathlon), 28^ Federica Ferranti (Pavanello Eroi del Piave), 29^ Matilde Vacchini (G.S. Fiamme Oro) 30^ Lena Goller (Kalterer), 32^ Matilde Dal Mas (Pavanello Eroi del Piave) e 36^ Martina Mcdowell (CUS Udine). Questi invece i posizionamenti italiani nella gara maschile: 12° posto per Michele Marco Viscoso (Minerva Roma), 17^ Daniele Castelli (Doria Nuoto 2000 Loano), 20^ Filippo Lisi (Forte dei Marmi Triathlon), 28° Daniele Moruzzi (Doria Nuoto 2000 Loano), 45° Giovanni Aruffo (Leosport), 65° Gianluca Zennaro (T.D. Rimini).
La gara femminile aveva visto, dopo il nuoto, prima la Vacchini davanti alla Badini e alla Crociani con il gruppo allungato. Dopo la transizione nei primi metri di bici scappano via in cinque, fra cui le tre azzurre. A metà bici, avanti restano in quattro, a 50″ il primo gruppo inseguitore di sei atlete con Mcdowell e Demarchi. Al cambio situazione identica. Nel primo giro di corsa restano restano in testa solo Badini e Nadas, l’azzurra allunga negli ultimi metri e vince in solitaria.
Tra gli junior uomini dopo la frazione di nuoto e la prima transizione vanno in fuga con circa 30″ di vantaggio in sette tra cui gli azzurri Aruffo ed Espuna. Nel secondo gruppo di una decina di atleti ci sono gli azzurri Moruzzi e Balestreri. Poco più indietro Lisi e Di Basilico in un terzo gruppo a una decina di secondi. In T2 i due gruppi di testa arrivano insieme. Vanno via Hobor e Barac con Espuna che si giocano la vittoria nella corsa. In recupero DI Basilico che riaggancia le prime posizioni alle spalle dei fuggitivi. Vince alla fine l’ungherese Hobor davanti al croato Barac in volata, mentre Espuna aveva perso contatto negli ultimi quattrocento metri.
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ROMA (ITALPRESS) – Daniil Medvedev ha battuto Carlos Alcaraz e ha raggiunto Novak Djokovic nella finale del singolare maschile degli Us Open, quarta e ultima prova del Grande Slam, in corso sui campi in cemento di Flushing Meadows, a New York. Il tennista russo, numero tre del mondo e del seeding, ha piegato lo spagnolo, primo favorito del tabellone e attuale numero uno del ranking internazionale, col punteggio di 7-6 (3) 6-1 3-6 6-3.
In finale Medvedev, 27enne di Mosca, sfiderà il serbo Novak Djokovic, numero 2 Atp, che da lunedì tornerà in vetta alla classifica mondiale, vincitore in semifinale contro lo statunitense Ben Shelton in tre set. Per il russo sarà il quinto atto conclusivo in una prova del Grande Slam, il terzo agli Us Open, dove nel 2021 ha centrato il suo unico successo in carriera a livello di Major, battendo in finale proprio il 36enne di Belgrado. Per Djokovic, invece, sarà la trentaseiesima finale in prove del Grande Slam, la decima a New York, dove si è imposto in tre occasioni, nel 2011, nel 2015 e nel 2018.
– foto LivePhotoSport –
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