PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Il ct dell’Italrugby, Kieran Crowley, ha ufficializzato la formazione che affronterà l’Uruguay a Nizza mercoledì alle 17.45 nel secondo impegno degli azzurri nella Pool A della Rugby World Cup 2023. La partita, in programma allo Stade de Nice, sarà trasmessa in diretta su Rai 2 e Sky Sport 1. Sarà il confronto numero cinque tra le due squadre, il primo in un Mondiale e il test-match numero venticinque per Kieran Crowley sulla panchina dell’Italrugby. Quattro i cambi nel XV titolare rispetto alla gara di esordio vinta contro la Namibia per 52-8. Nel triangolo allargato Capuozzo torna nel ruolo di estremo con Ioane e Pani all’ala, quest’ultimo all’esordio Mondiale. Inedita coppia di centri formata da Brex e Paolo Garbisi che veste la maglia numero 12 per la prima volta, mentre le chiavi della mediana saranno affidate a Tommaso Allan e Alessandro Garbisi, a sua volta alla “prima” iridata. Terza linea confermata con Lorenzo Cannone, capitan Lamaro e Sebastian Negri che raggiunge i 50 caps con la maglia dell’Italia. In seconda linea, insieme a Ruzza, torna Niccolò Cannone: con il rientro della seconda linea del Benetton Rugby nella formazione titolare, per la prima volta nella storia della Nazionale maschile all’interno di un Mondiale, scenderanno in campo due coppie di fratelli (Garbisi e Cannone). Completano la formazione Fischetti, Nicotera e Riccioni che rientra nella formazione titolare. Pronti a subentrare dalla panchina Bigi, Zani, Ceccarelli, Lamb, Zuliani, Pettinelli, Fusco, Odogwu. “Abbiamo lavorato bene in settimana a Bourgoin. Siamo in un Mondiale: ogni partita ha sua importanza, le sue difficoltà e la sua storia. La preparazione del match contro l’Uruguay è stata buona. Saremo focalizzati sulla nostra prestazione”, ha dichiarato Crowley. Arbitrerà il match il direttore di gara australiano Angus Gardner. Questa la formazione che scenderà in campo: Capuozzo; Pani, Brex, P. Garbisi, Ioane; Allan, A. Garbisi; L. Cannone, Lamaro, Negri; Ruzza, N. Cannone; Riccioni, Nicotera, Fischetti.
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LIONE (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Non appena ho ricevuto la chiamata, è stata la mia prima scelta. Lavorerò tutto il tempo per ricambiare questa fiducia, sogno qualcosa di grande. Abbiamo subito voglia di lavorare per crescere e meritarci l’atmosfera che c’è in questo stadio”. Fabio Grosso non vede l’ora di iniziare la sua avventura sulla panchina dell’Olympique Lione, club prestigioso di Ligue 1 con cui si è legato sino al 2024, battendo la concorrenza del suo amico ed ex compagno di nazionale Rino Gattuso. “C’è un’atmosfera straordinaria al Groupama Stadium – ammette l’ex difensore, classe 1977, che a Lione giocò dal 2007 al 2009 prima di chiudere la sua carriera alla Juventus – Questa città mi ha lasciato qualcosa di fantastico. Ho un ricordo incredibile della mia esperienza qui, ho avuto l’opportunità di tornare ed ora è davvero bello essere l’allenatore. Ci sono strutture incredibili, il club sta progredendo e chi lavora qui deve meritarsi l’amore che c’è per questa squadra. In campo dobbiamo quindi dare tutto e dirlo non basta, bisogna farlo sentire. Questa è la cosa più importante per me. Cercheremo di tornare dove il club e le persone che lo seguono meritano di essere. Sono davvero felice di tornare in Francia e si vede, ho passato due anni meravigliosi 16 anni fa”. Grosso, reduce dalla promozione in A ottenuta alla guida del Frosinone, non si esime da un’analisi sull’attuale situazione dell’OL: “La cosa più importante è che la squadra giochi unita. Dobbiamo fare buone cose insieme, questo fa la differenza. Ognuno di noi deve dare il massimo per alzare il livello della squadra. Non succede con lo schiocco di un dito”. Il campione del mondo del 2006 prende il posto di Laurent Blanc, esonerato dopo solo quattro partite: “Ho molto rispetto per lui, è un’istituzione in Francia. C’era qualcosa che non andava, parlerò subito con i giocatori e inizieremo a lavorare. Non è in un giorno che riacquisti fiducia, è un percorso. Non sarà facile ma le cose che non sono facili da realizzare”. E ancora: “Ho le idee chiare su ciò che proporremo. Trasmetteremo energia, ho fiducia nelle qualità dei giocatori. Faremo delle scelte, ovviamente, sono qui per questo. E’ importante sentire la preoccupazione dei giocatori e far capire che abbiamo fiducia in loro. Tutti devono lavorare sodo”. Il Lione, reduce dal pari senza reti contro il Le Havre, ha soli 2 punti in classifica; Grosso debutterà nel suo nuovo incarico sabato 23 in casa del Brest.
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BOLOGNA (ITALPRESS) – “Il giudizio su questa settimana è ‘strepitosà. C’era chi ci aveva già fatto il funerale ed invece questo gruppo meraviglioso ha saputo reagire e questo grazie alla disponibilità di tutti. A mente fredda rileggeremo tutta questa settimana dall’inizio alla fine per capire e fare tesoro dell’esperienza. Comunque l’obiettivo Malaga è stato raggiunto”. Così il capitano azzurro Filippo Volandri ha commentato il successo sulla Svezia che ha regalato all’Italia il pass per le Finals di Coppa Davis a Malaga. “La sconfitta ci ha aiutato a compattarci, a creare un senso di appartenenza in uno sport che è prettamente individuale. Ha fatto gruppo anche chi non è sceso in campo come Sinner che ha mandato messaggi tutti i giorni, o come Berrettini che ha trovato lo spazio durante la riabilitazione per venire a sostenerci. E questo è stato bello per tutti”, ha detto ancora Volandri. In merito alla formula della Davis, il capitano ha concluso: “Certo è molto cambiata, ma la formula importa poco: a me interessa che i ragazzi quando scendono in campo diano tutto. Come hanno fatto”.
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Le parole del portiere rossazzurro al termine del match contro il Picerno
Le parole del tecnico rossazzurro al termine del successo sul Picerno
ROMA (ITALPRESS) – La Roma travolge 7-0 l’Empoli e trova la prima vittoria della sua stagione in Serie A. Romelu Lukaku si sblocca in giallorosso e riceve il boato più grande dell’Olimpico, ma sul tabellino finiscono anche Dybala (doppietta), Renato Sanches, Cristante e Mancini, oltre a Grassi (autogol). Mourinho schiera la nuova coppia d’oro dal 1′ in attacco, con Ndicka e Renato Sanches che fanno il loro esordio da titolari. Pronti, via e un’ingenuità dell’Empoli regala l’1-0 sui piedi di Dybala. Dopo 30 secondi Walukiewicz in area anticipa Lukaku ma lo fa col braccio, l’arbitro Sacchi fischia il rigore e dagli undici metri l’argentino non sbaglia. Passano sei minuti e la Roma raddoppia. Una lunga circolazione di palla apre in due la retroguardia azzurra. Kristensen disegna un cross preciso in area per l’inserimento di Renato Sanches che di testa firma il 2-0. Prima del 20′ è il quarto legno stagionale a negare il 3-0 ai giallorossi. Leandro Paredes si incarica di un calcio d’angolo e sfiora il gol olimpico colpendo il palo alla sinistra di Berisha. La terza rete è rinviata al 35′. Lukaku fa da sponda per l’inserimento di Cristante, ma al resto pensa l’Empoli: Bereszynski rinvia sul corpo di Grassi e la palla carambola in rete. Ad inizio ripresa Zanetti cambia: fuori Walukiewicz e Fazzini, dentro Ismajli e Bastoni. Tra il 55′ e il 59′ però Dybala si inventa il 4-0 e sfiora il quinto gol. Cristante scarica dalla destra, l’argentino entra in area, mette a sedere Luperto e batte Berisha. Poco dopo si incarica di un calcio di punizione dal limite e colpisce la traversa. Al 67′ il lampo di Baldanzi: palla sul mancino e tiro da fuori area, ma il palo gli nega la gioia della rete. A differenza di Bryan Cristante che all’80’ realizza il 5-0 con un bolide sotto l’incrocio dalla distanza. All’appello manca Lukaku. E all’84’ Belotti gli serve la palla perfetta: il bomber belga a tu per tu con Berisha non perdona. Così come Mancini che su calcio d’angolo all’86’ firma il 7-0. Una punizione durissima per l’Empoli che resta a quota zero punti e zero gol fatti a fronte di dodici subiti.
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FROSINONE (ITALPRESS) – Clamorosa rimonta e vittoria a sorpresa per il Frosinone di Di Francesco, che da ex batte il Sassuolo per 4-2 sul campo dello ‘Stirpè e condanna i neroverdi alla terza sconfitta del loro campionato. E’ il Sassuolo a partire fortissimo e ad aggredire alto il Frosinone, creando dopo soli tre minuti la prima occasione buona, capitata sui piedi di Bajrami che tenta la conclusione da fuori area trovando però la risposta in tuffo di Turati. Primo squillo dei neroverdi che si concretizza in gol al 7′, con la transizione che porta Vina al filtrante vincente a servire Pinamonti, freddissimo con il piatto destro a siglare il vantaggio per i suoi. Prova a rispondere al 20′ la formazione di Di Francesco, con la percussione di Marchizza sull’out di sinistra e il servizio per Soulè, che perso dalla difesa dal Sassuolo fallisce, da due passi, il possibile pallone del pareggio. Occasione che sfrutterà, invece, il Sassuolo, che trova il raddoppio pochi minuti più tardi, ancora con Pinamonti, che riceve il pallone da Toljan sulla destra e scarica una bella volèe sul secondo palo: 2-0 per i neroverdi, con il Frosinone che però continua a spingere cercando di restare dentro il match. E’ Cheddira a sfiorare il gol, alla mezz’ora, con il colpo di testa forte e preciso sul quale però Cragno compie un intervento spettacolare, chiudendo la porta all’ex Bari. Botta e risposta tra le due squadre in un primo tempo che, nonostante il risultato, appare molto aperto. Sul finire della prima frazione, infatti, l’episodio favorevole ce l’ha il Frosinone, con Tressoldi che atterra Cheddira e causa calcio di rigore in favore dei padroni di casa e dello stesso attaccante marocchino, che si presenta dagli undici metri e spiazza lucidamente Cragno. Avvio di ripresa in cui entrambe le squadre cercano di non scoprirsi e lasciare campo all’avversario, ma il Frosinone riesce a trovare il pareggio, con uno schema già visto su calcio d’angolo: cross da corner di Soulè e la conclusione al volo, dal limite dell’area, di Mazzitelli, rimasto arretrato e bravissimo a coordinarsi portando il punteggio dello ‘Stirpè sul 2-2. Pareggio solo momentaneo, perchè è lo stesso Mazzitelli a portare in vantaggio i gialloblù, con una prima conclusione respinta da Thorstvedt e una seconda che, a botta sicura, termina alle spalle di Cragno.
Sassuolo in completa balia del Frosinone e della situazione sfavorevole di punteggio, con i padroni di casa che vanno vicini anche al quarto gol, con la conclusione di interno mancino da parte di Soulè, solo il palo però dice di no all’ex Juventus. Sassuolo che tenta gli ultimi assalti e va vicinissimo per due volte al gol del 3-3, prima con il filtrante illuminante di Berardi per Castillejo che di sinistro trova la mano di Turati e poi, con ancora il portiere gialloblù protagonista, il colpo di testa di Ceide intercettato sulla linea proprio dall’estremo difensore del Frosinone. In pieno recupero il Frosinone, in contropiede, trova il gol del definitivo 4-2, con il Sassuolo completamente in avanti che lascia campo alla fuga per la vittoria di Cheddira e Lirola: il terzino spagnolo, altro ex, deve solo appoggiare in rete.
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FIRENZE (ITALPRESS) – La Fiorentina batte per 3-2 l’Atalanta ritrovando la vittoria in campionato al termine di una sfida in cui le due squadre si sono sempre rincorse, fino alla decisiva rete di Kouame. Il successo gigliato è meritato soprattutto per la bontà delle scelte di Vincenzo Italiano che non solo viene premiato da Martinez Quarta, di nuovo titolare al fianco di Milenkovic e in versione goleador, ma soprattutto per l’inserimento dell’ex di Genoa ed Anderlecht nella parte decisiva dell’incontro. Gli ospiti partiti bene, nonostante il momentaneo pareggio di Lookman, si sono sciolti nella ripresa, forse maggiormente penalizzati dall’alta umidità che si respirava al Franchi.
L’Atalanta fa inizialmente la partita con i viola forse ancora sotto shock dopo le quattro reti subite prima della sosta per mano dell’Inter. Non è un caso che la prima mezz’ora sia un monologo ospite coronato dalla rete al 20′ firmata da Koopmeiners, che di sinistro sorprende Terracciano, quest’ultimo ingannato anche da una deviazione di Parisi. I viola ci mettono un pò a reagire allo svantaggio ma alla prima occasione vera pareggiano con Bonaventura, col capitano di giornata ottimamente pescato al centro dell’area. Servono poi i riflessi di Carnesecchi a evitare il raddoppio dei padroni di casa tre minuti più tardi su conclusione di Quarta che si rifà però in chiusura di tempo, di testa, su cross di Duncan. Il 2-2 per l’Atalanta lo segna ad inizio ripresa Lookman che si presenta da solo in area e batte Terracciano. Nella girandola dei cambi a partire dall’ora di gioco è vincente la scelta del tecnico viola che inserisce Kouame che realizza il 3-2 approfittando di un retropassaggio errato di un altro subentrato, Adopo, con quest’ultimo che inganna tutti i compagni ma non il calciatore viola. E dopo sette minuti di recupero il Franchi può tornare a festeggiare.
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MONZA (ITALPRESS) – Monza e Lecce si prendono un punto a testa nel match delle ore 15 della quarta giornata di Serie A: allo U Power Stadium la partita termina 1-1 con Colpani che risponde all’iniziale vantaggio siglato da Krstovic su rigore. Meglio i brianzoli nel complesso, vicini nel finale alla rete del vantaggio, Lecce stanco dopo un primo tempo molto dispendioso, ma di buona qualità. Espulsi nella ripresa prima Baschirotto, poi Caldirola. Inizio shock per il Monza che paga a caro prezzo l’errore proprio di Caldirola al 2′: il difensore di Palladino, nel tentativo di rinviare il pallone, non si accorge dell’arrivo repentino di Almqvist e lo atterra in area. Dal dischetto si presenta l’uomo del momento in casa Lecce, Nikola Krstovic, freddo nello spiazzare Sorrentino – chiamato a sostituire in extremis Di Gregorio per un colpo preso durante il riscaldamento – e portare gli ospiti in vantaggio. Dopo una ventina di minuti di rodaggio i biancorossi riescono a palleggiare in maniera più rapida e a coinvolgere maggiormente i due trequartisti. Se il Lecce, da un lato, si gode Krstovic, il Monza, dall’altro, si coccola Andrea Colpani, sempre più centrale nel progetto di Palladino. Proprio l’ex Atalanta al 24′ finalizza il bel triangolo tra Colombo e Caprari, firmando la rete del pari. I padroni di casa sfiorano nuovamente il gol con tre azioni pericolose nel giro di cinque minuti, la più ghiotta con Colombo che al 30′, a tu per tu con Falcone, spedisce la sfera a lato. Il Lecce, invece, prova a ripartire sfruttando l’estro e la velocità di Banda e Almqvist. Tegola per il Monza che perde Caprari al 26′ per un infortunio alla caviglia. Nella ripresa ecco l’episodio chiave che rompe l’equilibrio tra le due squadre: al 55′ Baschirotto viene espulso per un intervento veemente su Colombo, lasciando i salentini in dieci uomini. Da lì in poi è il Monza a fare la partita e Dany Mota al 66′ ha addirittura una doppia chance per segnare, ma spreca: il portoghese, con ampio spazio in area di rigore, prima calcia trovando la brillante risposta di Falcone, poi spedisce a lato sulla ribattuta. Al 69′ il Var nega il vantaggio al Monza, annullando la rete di Andrea Carboni per fuorigioco di rientro. All’85’ viene ristabilita la parità numerica, per via del doppio giallo a Caldirola: secondo tempo spezzettato e con tanti cartellini. Nel recupero Gagliardini costringe Falcone a un’altra super parata. Il Lecce tira un sospiro di sollievo e resta ancora imbattuto.
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