BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italtennis ha ancora chance di sbarcare alla Final 8 di Coppa Davis di Malaga, in programma dal 21 al 26 novembre. Gli azzurri del ct Filippo Volandri, clamorosamente sconfitti da un Canada a ranghi ridotti nel match d’esordio, si riscattano contro il Cile, superato 3-0 sul veloce di una Unipol Arena di Bologna che non ha mai smesso di incitare i suoi beniamini. Il primo punto di giornata portava la firma di Matteo Arnaldi che, dopo l’esordio in doppio con il Canada, debuttava in azzurro anche in singolare. il 22enne sanremese, n.47 Atp, si imponeva in rimonta su Cristian Garin, 103esimo del ranking mondiale, sconfitto con il punteggio di 2-6 6-4 6-3 dopo due ore e 23 minuti di partita. Un match che esaltava le doti di combattente del ligure: “Ero un pò nervoso all’inizio e non riuscivo a giocare il mio tennis migliore. Nel secondo set ho cercato in ogni modo di rimanergli attaccato e nel terzo la chiave è stata quel quarto game da 15 minuti (e 20 punti, ndr). Quando giochi per il tuo Paese è molto differente: senti la pressione, il calore della gente”. E ancora: “Non era un match semplice da giocare dopo la sconfitta con il Canada, però non vedevo l’ora di scendere in campo, perchè sono venuto qui per giocare e non per stare in panchina. E voglio ringraziare il capitano Filippo Volandri per questa opportunità che mi ha dato”. Successivamente, a regalare emozioni e spettacolo ci pensava Lorenzo Sonego. Il torinese, n.38 Atp, riusciva ad aggiudicarsi il singolare contro Nicolas Jarry, 22esimo del ranking mondiale, battuto con il punteggio di 3-6 7-5 6-4 in due ore e 43 minuti di gioco. L’azzurro annullava al rivale ben quattro match point nel secondo parziale, meritandosi la ‘promozionè per il successivo doppio. Dove, assieme a Lorenzo Musetti, riesce nell’impresa di dimenticare le fatiche e reggere il ritmo sino a mezzanotte. Tomas Vera Barrios e Alejandro Tabilo sono costretti alla resa in tre set, con il punteggio di 6-7(3) 6-3 7-6(2), dopo due ore e 23 minuti di gioco. Domenica la sfida decisiva con la Svezia per sperare nell’accesso alla Final 8 di Malaga, un obiettivo che gli azzurri visti con il Cile meriterebbero ampiamente.
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APPIANO GENTILE (ITALPRESS) – “Indubbiamente il Milan ha bene impressionato in queste prime gare così come l’Inter, sono due squadre che arrivano bene a questo appuntamento, è solo la quarta partita di campionato, ma è importante e vogliamo farla nel migliore dei modi”. Così Simone Inzaghi, in conferenza stampa, alla vigilia del derby di domani, alle 18, contro il Milan di Stefano Pioli. “Si affrontano due squadre che si sono rinnovate, che hanno cambiato qualcosa, che sono partite molto bene e che hanno la loro identità, non è una sfida decisiva ma sappiamo bene che importanza riveste per noi, per le società e i tifosi, sia noi che loro cercheremo di fare il meglio. E’ tanto che ci si affronta, i principi sono rimasti gli stessi, ma sul Milan le prime tre partite qualche indicazione l’hanno data”. Poi è chiaro che “vincere il derby sarebbe un bel segnale”. Lo sa bene Inzaghi, ma non vuole caricare di troppi significati una partita ovviamente “importante ma non decisiva” e accetta anche le pressioni che arrivano dall’esterno sulla sua Inter. “Fino a tre partite fa si diceva che eravamo più deboli, ora sembra che dobbiamo vincere gli Europei – scherza in conferenza stampa -. Non so se siamo più o meno forti della scorsa stagione, lo dirà il tempo e lo dirà il campo, abbiamo cambiato diversi giocatori e non è mai semplice, abbiamo perso giocatori importantissimi perchè la società aveva bisogno di venderli, ma è stata bravissima a sostituirli con altri elementi. Non mi dà fastidio che si dica che dobbiamo vincere, è giusto che l’Inter ambisca a fare più partite possibili come è successo l’anno scorso quando abbiamo ottenuto il massimo arrivando in finale di Champions e di Coppa Italia. Speriamo di fare 57 partite, ma questo lo dirà il tempo. Siamo l’Inter, siamo qui per vincere e regalare soddisfazioni ai nostri tifosi, per questo lavoriamo ogni giorno al massimo. Io sono orgoglioso di quello che ho fatto, dando tutto me stesso, insieme al mio staff e ai ragazzi. Pioli? Ci conosciamo da tanto tempo, c’è grandissima stima tra di noi”. Così come c’è grande stima per i campioni che il tecnico rossonero ha a disposizione come Leao. “Sarà un osservato speciale, un grandissimo giocatore che in questi anni ha fatto benissimo, cercheremo di prendere delle contromisure come abbiamo sempre fatto, a volte bene, a volte male, ma ha grandissima qualità come il Milan”. E come la sua Inter. “Sono orgoglioso di avere vinto i derby dello scorso anno, ci hanno regalato l’onore di giocare una finale storica e di vincere un trofeo, ma i precedenti non contano, conta il campo”, dice il tecnico nerazzurro che sul Milan aggiunge: “Nessun timore, ma tanto rispetto sì”. Domani potrebbe toccare a Frattesi. “Davide è un giocatore che abbiamo fortemente voluto tutti quanti, si è inserito benissimo, lavora con noi da due mesi e lo fa molto bene, poi devo fare delle scelte e sono contento di doverle fare. Lui e Barella sono due giocatori simili, ma possono giocare insieme tranquillamente, lo hanno dimostrato con me e in Nazionale, vedremo quali saranno le mie scelte, l’unico mio pensiero è scegliere bene per l’Inter”.
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ISCAR (SPAGNA) (ITALPRESS) – La diciannovesima tappa della Vuelta a Espana 2023 parla italiano. Alberto Dainese (Team DSM), nella La Baneza-Iscar di 177,5 chilometri, ha trionfato nello sprint contro Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) e Marijn Van Den Berg (Ef Education-Easypost), quarto l’altro azzurro Davide Cimolai (Cofidis). Giornata da dimenticare per Kaden Groves, l’australiano – ancora in maglia verde – è rimasto coinvolto in una caduta a 1,5 chilometri dal traguardo. La terzultima frazione è stata una tappa di trasferimento, non è cambiato nulla in classifica generale col trio della Jumbo-Visma ancora sul podio: Sepp Kuss resta in maglia rossa, con Vingegaard a 17″ di distanza. Domani la frazione decisiva, la Manzanares el Real – Guadarrama di 208 chilometri, con ben dieci GPM di terza categoria e l’arrivo in quota. Domenica il gran finale a Madrid.
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MILANO (ITALPRESS) – “Sono sicuro che affronteremo la partita con l’approccio giusto, l’attenzione giusta e la qualità necessaria per fare bene”. Lo ha detto il tecnico del Milan Stefano Pioli, alla vigilia del derby contro l’Inter. “Siamo a inizio campionato, abbiamo cominciato bene, sia noi che i nostri avversari, e vogliamo continuare. Sarà un bel derby, da affrontare con convinzione, fiducia, concentrazione. Sono sicuro che lo faremo, e poi vedremo cosa succederà”, ha detto ancora Pioli, che vuole un Milan che “giochi da Milan, con entusiasmo, con passione, che giochi con il cuore che ci ha sempre contraddistinto e che metta in campo la migliore prestazione possibile. Questo non solo domani, ma per tutta la stagione, perchè domani comincia la vera stagione e noi vogliamo essere protagonisti”. L’Inter è una squadra che segna tanto ma Pioli confida nei suoi: “Ci siamo tenuti i gol, i nostri non li hanno fatti in Nazionale, mi auguro li facciano domani. L’Inter – ha aggiunto l’allenatore rossonero – è forte, lo scorso anno è stata l’unica squadra a tenere testa ai campioni d’Europa, ma noi andremo in campo per mettere le nostre qualità e fare meglio di loro. Quella di domani è un’occasione da sfruttare e voglio che i miei giocatori siano convinti di poter vincere”. “Se Giroud come personalità è il nuovo Ibra? Di Zlatan ce n’è uno – ribatte Pioli – E’ la squadra che è cresciuta, ha lavorato in un certo modo, ed è chiaro che ci sono dei giocatori importanti a livello di personalità, presenza. Giroud è uno di questi. Per fortuna il percorso fatto ha permesso ai giocatori giovani di diventare esperti e ai nuovi arrivati di conoscere queste situazioni e ambientarsi”.
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TORINO (ITALPRESS) – Riparte il campionato e riparte subito forte, con la Lazio dell’ex Sarri ospite all’Allianz Stadium. Ma in casa Juventus sono altri i temi a tenere banco, in primis il duro sfogo di Leonardo Bonucci che ha affermato di essersi sentito “umiliato” dal trattamento che gli è stato riservato e ha accusato Allegri di aver fornito una versione falsa degli eventi. “Non c’è più niente da dire, abbiamo già detto tanto, posso solo ripetere quello che ho già detto e fargli l’in bocca al lupo per la sua carriera dentro e fuori dal campo. Lo attende una stagione molto importante – si è limitato a replicare il tecnico bianconero – Quanto mi dà fastidio essere chiamato ‘bugiardò? I miei amici mi chiamano Pinocchio… – ribatte ancora Allegri – E’ stata presa una decisione e per Leonardo si è aperta un’altra porta, importante, per giocare la Champions. La squadra è responsabile, ha voglia di fare, mette dentro tutto quello che ha e questa è la cosa più importante”. Incalzato ancora sull’argomento, Allegri ha poi tagliato corto: “Le soap opera sono su Canale 5 e non sono molto appassionato”. Altra questione spinosa la positività al doping di Pogba: “Sono dispiaciuto per la situazione ma non ho altro da aggiungere, c’è un procedimento in corso ed è giusto aspettarne la fine. Al momento sappiamo che domani non ci sarà nè col Sassuolo. Dobbiamo essere concentrati sui giocatori che abbiamo, ne abbiamo tanti e sono in una buona condizione. Che Pogba avevo ritrovato? E’ tornato un uomo di 30 anni, purtroppo le cose non sono andate bene anche se lui ci ha messo impegno e resta un giocatore diverso da tutti gli altri”. Ma la vita va avanti e allora testa alla Lazio: “La squadra si è allenata bene, qualcuno deve smaltire ancora il fuso ma c’è voglia di fare bene alla ripresa, domani è una partita difficile contro una Lazio che ha fatto una bella vittoria a Napoli. E’ uno scontro diretto per arrivare fra le prime 4 che è il nostro obiettivo principale e va affrontato nel migliore dei modi. Sarà difficile fare la formazione, ci sono giocatori che meriterebbero di giocare ma devono stare fuori. Questo però significa che tutti ci tengono a fare bene e si mettono a disposizione della squadra. McKennie? Potrebbe partire dall’inizio, devo fare qualche valutazione su lui e Danilo, ma sta diventando un giocatore affidabile, sono contento di come si è ripresentato e di come sta lavorando”.
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CAGLIARI (ITALPRESS) – Cagliari-Udinese sarà la prima partita di questa Serie A alle ore 12.30, domenica, nonostante nel capoluogo sardo siano attesi oltre trenta gradi. Una calendarizzazione sulla quale Claudio Ranieri ironizza: “Chi ha scelto questo orario a Cagliari è un mago. Evidentemente ha previsto che domenica ci sarà freddo, 18° e coperto”, ha detto nella conferenza stampa dell’antivigilia. Dopo un punto nelle prime tre giornate, con un solo gol segnato, l’allenatore rossoblù si attende un cambio di rotta: “Per noi tutte le partite sono importanti, mettono punti in palio e ne abbiamo solo uno. L’ultima volta che l’Udinese è venuta qui ha vinto 0-4, dobbiamo avere la massima considerazione di questa squadra. Per vedere il mio Cagliari spero ci voglia il minor tempo possibile: ci dobbiamo svegliare, la A non ti aspetta e bisogna far punti”. Come giocatori rientrati tutti i nazionali, fra cui Hatzidiakos che sta conoscendo la sua nuova realtà solo in questi giorni, con Nandez e Shomurodov ultimi in ordine di tempo per il viaggio intercontinentale. Sarà convocato Mancosu, reduce da una lesione parziale del legamento collaterale mediale del ginocchio destro.
Ranieri si sofferma sugli attaccanti (a loro volta non al 100%): “Petagna ha fatto solo lavoro differenziato. Domani vedrò nell’ultimo allenamento come sta, parlerò con lui e con i dottori per decidere se portarlo in panchina e quanto metterlo. Pavoletti lo stesso: ha recuperato, ma ha un fisico notevole. Vediamo”. In porta fiducia totale nei confronti di Radunovic, dopo l’errore costato la sconfitta al Dall’Ara all’89’: “L’anno scorso ha fatto un campionato meraviglioso e ci ha portati in Serie A. Tutti i portieri hanno fatto errori: quelli grandi se li sono messi alle spalle, gli ho detto che mi deve confermare di essere anche lui un grande”.
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MARINA BAY (SINGAPORE) (ITALPRESS) – Si tinge di rosso Ferrari il venerdì di libere a Singapore. La scuderia di Maranello monopolizza le prime due sessioni: se al mattino è Charles Leclerc il più veloce in 1’33″350, precedendo di 78 millesimi Carlos Sainz, al pomeriggio i ruoli si invertono ed è lo spagnolo a siglare il crono di riferimento di giornata (1’32″120), per un soffio (0″018) davanti al compagno. Il primo inseguitore delle due Ferrari è George Russell, terzo nelle FP2 con la sua Mercedes a 0″235, quindi Fernando Alonso su Aston Martin (0″358) e il sette volte iridato Lewis Hamilton con l’altra Freccia d’Argento (+0″465). In una seconda sessione dove si abbassano i tempi rispetto alle FP1, brilla Lando Norris, sesto con la sua McLaren, a quasi sei decimi da Sainz e davanti alle due Red Bull: Sergio Perez strappa il settimo crono (+0″692) e si piazza subito davanti al campione del mondo Max Verstappen (+0″732) che invece al mattino era riuscito a restare in scia alle due Ferrari, a soli 126 millesimi da Leclerc. A completare la top ten dei tempi del venerdì Kevin Magnussen (Haas) a quasi 9 decimi e Valtteri Bottas (Alfa Romeo), staccato di 0″985.
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ROMA (ITALPRESS) – Paul Pogba, sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping perchè trovato positivo al testosterone in un controllo antidoping effettuato dopo Udinese-Juventus dello scorso 20 agosto, ha formalizzato la richiesta delle controanalisi. L’esame sul campione B dell’urina del calciatore della Juventus sarà effettuato il 20 settembre.
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Soncin nuovo Ct Italia donne “Se la Nazionale chiama, si accetta”
ROMA (ITALPRESS) – Fiducia e coraggio: eccoli gli ingredienti con i quali Andrea Soncin, nuovo allenatore della Nazionale femminile che succede a Milena Bertolini, spera di dare nuovo vigore non solo alle azzurre ma a tutto il movimento calcistico femminile lasciandosi alle spalle polemiche e malumori che hanno avvelenato l’ultima avventura a partire già dai prossimi impegni in Nations League contro Svizzera e Svezia. “Essere ct della Nazionale femminile è un mix di gioia e orgoglio incredibile. Sono fiero di poter essere qui in questa nuova ripartenza. Quando chiama la nazionale non c’è tempo per pensare, si accetta e basta. Convocazioni? E’ stata una prima settimana intensa e ci sarà attenzione verso tutto il movimento, senza preclusioni verso nessuna. E’ un momento di passaggio e c’è bisogno anche di quelle che vengono definite veterane, che possono essere utili alle più giovani. Non ho preclusioni”. Poi, interpellato in maniera specifica su Sara Gama, esclusa dall’ultimo mondiale tra lo stupore generale, sottolinea che “per lei, come per tutte le altre, vale il discorso fatto. Ci sarà attenzione verso di lei come per le altre. Metterò da parte le problematiche precedenti. Sarà il campo a valutare, non posso avere pregiudizi”.
Soncin, nella sua avventura, sarà affiancato da Viviani Schiavi, che può vantare una lunga esperienza da calciatrice di successo con due scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe. Una scelta fortemente voluta anche dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, che, insieme al benvenuto al nuovo staff tecnico, annuncia anche l’intenzione di nuovi investimenti: “Proporrò, e troverò sponda in Consiglio Federale, forme di investimento altamente significative per il movimento. L’obiettivo, entro 1 o 2 anni, attraverso non solo la politica del facile tesseramento, è di far cominciare a far giocare le bambine. Abbiamo investito e crediamo nel calcio femminile perchè assegniamo a questa struttura un’importanza culturale e sociale prima ancora che sportiva” le sue parole. L’arrivo di Soncin sulla panchina va proprio in questo senso anche se per il presidente servono “tempo e fiducia e chiediamo che soprattutto quest’ultima venga riconosciuta da parte delle calciatrici che sono certo gli riconosceranno” prima di spegnere sul nascere le polemiche sulla scelta di un commissario tecnico uomo sottolineando come “il calcio è uno. Quando parliamo di pari dignità e pari possibilità, ritengo anacronistico parlare di allenatori maschi o donne. Preferire uno o l’altro è uno dei più grandi errori che si possono commettere. Non mi sembra poi che quando andiamo in Spagna, Francia e Svezia, potenze dove ci sono ct uomini, si sia parlato di patriarcato”, conclude.
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OMA (ITALPRESS) – “Il nostro non è un grande evento ma un evento grande perchè siamo abbastanza certi che supereremo di gran lunga le 200mila presenze. Lo dico con uno slogan: il vento non si ferma con le mani, è una rivoluzione dolce, sul territorio c’è una grande voglia di movimento e ricerca del benessere”. Domenica 17 settembre in 140 città è in programma la terza edizione dello SportCity Day, un momento unico e straordinario che permetterà a migliaia di persone in tutta Italia, da nord a sud, di fare sport liberamente nelle piazze, nelle strade e nei parchi dei centri urbani. Un evento che, per la soddisfazione del presidente della Fondazione SportCity, Fabio Pagliara, è destinato a raggiungere ancora dei numeri record. “Siamo particolarmente felici di come il territorio stia rispondendo – sottolinea Pagliara in un’intervista all’Italpress – Siamo partiti con 19 città due anni fa, ora siamo a 140: davvero una bella iniziativa. Come mi spiego questo boom? Con la passione che c’è per lo sport e con l’interesse straordinario del cittadino nella ricerca del benessere, sapendo che lo sport è davvero la medicina dei sani e che le città sono diventate degli oratori laici. Come dice il Santo Padre, lo sport crea comunità come niente altro. E poi, lo sport in questi giorni entra nella Costituzione e le città, fulcro del nostro Paese, festeggiano in qualche modo questo diritto di tutti di fare pratica sportiva”. Dopo la Carta di Salsomaggiore, la data del 17 settembre può già considerarsi un momento storico, un nuovo punto di partenza a cui far riferimento. Quali altri progetti ha in mente Sportcity nell’immediato futuro è presto detto: “Sposare delle cause che rendano migliore il nostro Paese, continuare le alleanze con le istituzioni, il Coni e Sport e Salute, il partner che ha una contiguità di mission rispetto a noi. Dedicheremo nel 2024 molta attenzione, insieme al ministero dell’ambiente, allo sport come educazione all’ambiente, avremo un altro meeting nazionale nel mese di aprile e continueremo a promuovere l’attività fisica e di ricerca, per valorizzare le competenze dei giovani ed essere alleati dello sport. Noi vogliamo creare spazi, non occuparli”.
Anche quest’anno la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea è partner istituzionale di Sportcity Day. “Consideriamo che la pratica sportiva diffusa sia fondamentale per la popolazione europea, vogliamo ci siano più aree verdi e spazi per lo sport nelle città – spiega sempre all’Italpress Massimo Pronio, responsabile comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea – Abbiamo una comunanza di obiettivi con SportCity Day, siamo attivi dal 2015 con la Settimana Europea dello sport e abbiamo lo sport nei trattati europei. Vogliamo promuovere il ‘mens sana in corpore sanò, uno stile di vita sano e sportivo per tutti”. La promozione dello sport da parte della Commissione Europea resta un obiettivo fondamentale, a medio e lungo termine: “Abbiamo la Settimana Europea dello sport, che si terrà nell’ultima settimana di settembre a Valencia, e campagne per lo stile di vita sano e per lo sport inclusivo. E ora anche due bandi, due azioni pilota lanciate a fine luglio e in scadenza il 17 ottobre, uno per lo sport e l’ambiente e l’altro per integrare lo sport ai giovani che sono in aree di crisi, dove mancano strutture sportive o sono state distrutte”.
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