ROMA (ITALPRESS) – Jonas Vingegaard si impone con un’azione spettacolare al termine della tredicesima tappa della Vuelta a Espana, la Formigal-Col du Tourmalet, di 135 chilometri, con arrivo in salita sul passo dei Pirenei centrali francesi. Il danese della Jumbo-Visma trionfa il solitaria, secondo il compagno di squadra Sepp Kuss (statunitense) che perde soltanto 30″ e mantiene dunque la maglia rossa di leader della corsa. La compagine olandese ha dominato tutta la frazione e centra un tris sul podio con lo sloveno Primoz Roglic, giunto a 33″ dal vincitore di gioranta. Della Jumbo-Visma anche le prime tre piazze della classifica generale, occupate adesso nell’ordine da Kuss, Roglic e Vingegaard.
Tappa negativa per il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), andato in crisi sul Col d’Aubisque. Domani altra frazione di montagna con l’arrivo in quota nella Sauveterre de Bearn-Larra Belagua, di 156.5 chilometri.
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ROMA (ITALPRESS) – Una carriera quasi interamente dedicata al Milan, collezionando successi a raffica e vincendo praticamente tutto ciò che era possibile vincere. Roberto Donadoni, definito da Michael Platini “il miglior giocatore italiano degli anni ’90”, ha scritto la storia. “La mia carriera è stata fatta di momenti di successo e momenti di cose che non sono andate come avrei voluto. Non ho particolari rimpianti, ho sempre accettato le cose così come sono venute”, racconta all’Italpress in un’intervista alla vigilia del suo sessantesimo compleanno. La sua carriera inizia nell’Atalanta, ma è nel 1986 che arriva il Milan, primo acquisto di Silvio Berlusconi. “Il presidente ha rappresentato, dal punto di vista della mia carriera, il personaggio più importante. Mi ha dato la possibilità di far parte di quella squadra, ho grande riconoscenza e quello che mi ha lasciato dal punto di vista professionale è unico. E’ sempre nei miei pensieri”, il suo ricordo. Con i rossoneri saranno 18 i trofei vinti prima di salutare per chiudere la carriera in Arabia Saudita. “Ho vissuto l’esperienza a fine carriera a Jeddah vincendo il campionato e la Coppa del Re. Per me, seppur breve, ha rappresentato un’esperienza importante perchè mi ha fatto vedere una realtà distante dal nostro modo di essere. Il calcio è vissuto in maniera prepotente, lo stadio è sempre pieno ed è stata una bella esperienza. Con loro avevo impostato un programma per far crescere i giovani e questa cosa, che non è andata in porto, è un pò un limite perchè avrebbero avuto modo di formare giovani calciatori. Così investono molti soldi e mi auguro che questa strada li porti a dei successi, ma probabilmente dovranno strutturarsi in maniera più completa rispetto ad ora”, ricorda. Nella sua carriera, però, un ruolo importante spetta anche alla Nazionale, prima da giocatore e poi da allenatore con qualche delusione, come il rigore sbagliato a Italia ’90 in semifinale contro l’Argentina, la finale persa ai Mondiali di Usa ’94 o l’eliminazione da Euro 2008 ai quarti, ma soprattutto un rapporto speciale con Azeglio Vicini. “Lui era una persona che definirei quasi più un padre che un allenatore, avevo un rapporto di grande affetto. La Nazionale è stata un’esperienza durata 10 anni da calciatore, alla maglia azzurra mi legano tanti ricordi” ammette. La stessa Nazionale alla quale Roberto Mancini ha detto addio scegliendo proprio l’Arabia Saudita, una decisione che “capisco benissimo. Per Mancini, come per tanti giocatori, ci sono state delle offerte importanti. Credo che tutti avrebbero fatto lo stesso. Si può discutere sui modi o sui tempi. Non mi permetto assolutamente di giudicare nessuno, anzi mi stupisco di chi, in maniera superficiale, esprime giudizi. Di fronte a certe proposte è difficile di no e sfido chiunque a farlo”, ammette Donadoni. Infine un pronostico sulla Serie A con la personalissima griglia di partenza dell’ex Milan secondo il quale “le squadre che si giocheranno lo scudetto sono Inter, Napoli, Milan e Juventus perchè, almeno sulla carta, hanno qualcosa in più. Mi auguro si aggiungano anche Atalanta, Roma e Lazio ma vedo queste squadre un gradino sopra, se non di più, sopra le altre. Mi auguro di vedere una bella lotta e che si possa godere di un bello spettacolo”, conclude.
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FIRENZE (ITALPRESS) – “Tornare qui è sempre un onore, è una gioia e un privilegio indossare questa maglia. C’è un mister nuovo, tutti noi abbiamo voglia di conoscerlo, c’è molta energia e molto entusiasmo. Abbiamo due partite da affrontare molto importanti, siamo tutti molto carichi”. Lo ha detto il centrocampista azzurro Manuel Locatelli dal ritiro di Coverciano, dove la Nazionale sta preparando la gara in programma sabato contro la Macedonia del Nord e valida per le qualificazioni ad Euro 2024. “Mister Spalletti ha toccato un argomento importante parlando di attaccamento alla maglia – ha aggiunto Locatelli -. Quando lo ha detto ci ha emozionato tutti. Mancini? Va ringraziato per l’Europeo vinto, abbiamo fatto la storia, va salutato ma ora c’è il futuro davanti”. Il centrocampista della Juventus, però, ammette che “qualcosa nel rapporto si era incrinato, se non sono stato convocato in passato le responsabilità principalmente erano le mie, ho parlato con il c.t. e avevamo idee diverse”. Il Mancio è il passato, adesso tocca al tecnico campione d’Italia in carica rilanciare gli azzurri. “C’è già un’idea di quello che vuole fare mister Spalletti, cambierà qualcosa rispetto a Mancini, ci sta facendo vedere parecchi video e qualsiasi cosa ci chiederà, lo seguiremo – ha proseguito Locatelli -. Contro la Macedonia ci attende una partita difficile, sono molto bravi nelle seconde palle e ci ricordiamo come è andata l’ultima volta contro di loro. Sarà importante la vittoria ma sarà altrettanto importante vedere l’entusiasmo e la voglia di indossare questa maglia”.
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ROMA (ITALPRESS) – Beniamino Quintieri è il nuovo presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Istituto per il Credito Sportivo, nominato dal ministro per lo Sport e i Giovani nonchè suo predecessore Andrea Abodi, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, acquisita l’intesa del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Si conclude dunque l’interim di Antonella Baldino che, ad ottobre 2022, aveva assunto le funzioni di presidente a seguito della nomina di Abodi come ministro. Antonella Baldino continuerà ad esercitare le funzioni di Consigliere di Amministrazione come membro designato da Cassa Depositi e Prestiti. “Un sentito augurio di buon lavoro al professor Beniamino Quintieri – ha dichiarato Abodi – con la certezza che, grazie alla sua esperienza e la sua autorevolezza, opererà, unitamente al Consiglio di Amministrazione, per consolidare ulteriormente la missione sociale dell’Istituto per il Credito Sportivo, unica banca pubblica a servizio del mondo dello sport e della cultura per lo sviluppo sostenibile delle infrastrutture materiali e immateriali della nostra Nazione”. Da Abodi anche un “ringraziamento particolare alla consigliera Antonella Baldino che ha gestito l’interim della presidenza dopo la mia nomina a ministro della Repubblica, garantendo la necessaria continuità di indirizzo e un adeguato clima aziendale. Colgo l’occasione per salutare e ringraziare tutte le risorse umane di ICS per l’impegno quotidiano a favore del bene comune”. “Cultura e Sport rappresentano un binomio fondamentale per promuovere la conoscenza, l’inclusione sociale e la diffusione di valori fondamentali necessari per contribuire a creare una Nazione migliore – ha affermato il ministro della Cultura, Sangiuliano – Sono certo che l’esperienza e la competenza del professor Quintieri forniranno un grande contributo all’Istituto nel percorso di crescita e di promozione culturale e sociale dello sport”.
Quintieri è ordinario di Economia e Finanza Internazionale presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e presidente della Fondazione Tor Vergata e della Fondazione Manlio Masi. In precedenza, tra gli altri incarichi, è stato presidente di SACE Spa, preside della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, commissario generale del Governo per l’Esposizione Universale di Shanghai 2010, e presidente dell’Ice, Istituto nazionale per il Commercio Estero.
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Sorpresa Shelton agli Us Open, Muchova in semifinale contro Gauff
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La notte newyorkese porta in dote una sorpresa di nome Ben Shelton. Sarà il 20enne di Atlanta il rivale di Novak Djokovic in semifinale agli Us Open: il derby a stelle e strisce con Frances Tiafoe, decima testa di serie, se lo aggiudica infatti il Next Gen arrivato dalla Georgia per 6-2 3-6 7-6(7) 6-2 dopo oltre tre ore di gioco. Fuori un anno fa all’esordio, l’allora numero 165 Atp Shelton ne ha fatta di strada: quarti a Melbourne e ora la prima semifinale in un Major che da lunedì prossimo gli garantirà un posto fra i primi 20 al mondo. “Ho dato tutto, è stata una battaglia emozionante”, confessa Shelton, che nel tie-break del terzo parziale regala con un doppio fallo un set-point a Tiafoe prima di cancellarlo con un gran dritto in risposta e poi volgere il match a suo favore. Ora però lo scoglio più duro, quel Djokovic che si appresta a disputare la sua 47esima semifinale in uno Slam e a caccia del quarto sigillo sul cemento di Flushing Meadows. Il serbo non sembra risentire degli anni che passano – sono già 36 – e il successo in tre set su Taylor Fritz è l’ennesima dimostrazione di uno stato di grazia che ne fa ancora oggi il favorito numero uno per la vittoria finale. Ma occhio al talento di Shelton, che avrà anche il pubblico dalla sua. I tifosi americani stanno però seguendo da vicino anche il cammino di Coco Gauff, che si è sbarazzata in modo netto di Jelena Ostapenko (appena due game concessi alla lettone che aveva eliminato Iga Swiatek) ed è attesa ora da Karolina Muchova, replay della finale di Cincinnati vinta in due set dalla statunitense. La 27enne ceca conferma intanto a New York il suo ottimo stato di forma, regola 6-0 6-3 Sorana Cirstea e raggiunge la terza semifinale Slam della carriera dopo gli Australian Open del 2021 e lo scorso Roland Garros, dove si è arresa solo in finale alla Swiatek. Come per Shelton, la stagione in corso è stata magica per la Muchova, che un anno fa, di questi tempi, era precipitata al numero 235 del ranking femminile, complice una serie di infortuni. “Quest’anno volevo solo giocare, pensare a match dopo match, e poi vedere come andava – racconta – E’ davvero incredibile come le cose siano andate veloci, sono super felice”. Ma ora non vuole fermarsi qui.
Nel pomeriggio si torna in campo col resto dei quarti: Sabalenka-Wang e il derby Medvedev-Rublev, poi nella notte italiana Vondrousova-Keys e Alcaraz-Zverev.
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REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – Grande serata a Reggio Calabria per la quinta edizione del “Premio Oreste Granillo OSC Innovation”, la kermesse voluta ed ideata dal giornalista Maurizio Insardà, intitolata all’indimenticato sindaco della città e storico presidente della Reggina. La premiazione, alla quale ha assistito anche Maria Stella Granillo, figlia di Oreste, è stata preceduta da un dibattito che ha visto protagonisti, oltre a Insardà, Italo Cucci, attuale direttore editoriale dell’Agenzia di Stampa Italpress, la giornalista di Mediaset Monica Bertini e l’ospite d’eccezione, Evelina Christillin, componente del Consiglio Fifa e prima donna a ricoprire il ruolo di dirigente sportivo con importanti ruoli nelle Olimpiadi, oltre ai ben noti ruoli nella stessa Fifa e nella Uefa. Ed è proprio dal suo ruolo di delegata Fifa che è partito il nucleo del suo intervento: “è la prima volta che vengo a Reggio Calabria, noi abbiamo un presidente calabrese che la Calabria ce l’ha ben nel cuore”, il riferimento alle origini reggine di Gianni Infantino. Due i premi assegnati. Il primo a Pino Benedetto, ex presidente della Reggina, che si è soffermato sul momento molto delicato che sta attraversando la squadra amaranto. “Non posso dimenticare il momento terribile che la mia Reggina sta vivendo – le sue parole – non voglio dimenticarlo, mi auguro che la Commissione comunale che determinerà il prossimo Consiglio della Reggina sia attenta sotto tutti i profili e riesca ad avere la fortuna di Pino Mallamo e del gruppo dei politici dell’86, quando possò il testimone a noi, portando un pò di pulizia e di decoro alla città”. Il secondo è stato consegnato proprio a Evelina Cristillin, premio realizzato dall’orafo internazionale Spadafora, da Maria Stella Granillo: “Ringrazio Italo Cucci e Monica Bertini per la loro presenza e ringrazio anche Maurizio Insardà che ogni anno organizza questo evento in memoria del mio papà Oreste di cui sono orgogliosa, che è un mito, è stato un mito e per me lo saprà per sempre”.
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ROMA (ITALPRESS) – I sogni di gloria dell’Italbasket si infrangono contro l’armata Usa. Nel match dei quarti di finale dei Mondiali, in scena nelle Filippine, in Giappone e in Indonesia, la squadra azzurra si è arresa di fronte a quella a stelle e strisce per 100-63.
Nella gara disputata alla Mall of Asia Arena di Pasay, nelle Filippine, sono risultate troppo forti per la squadra di coach Gianmarco Pozzecco le stelle Nba del team Usa, allenato da Steve Kerr. Questo il punteggio progressivo dei parziali della partita, dominata dagli americani: 24-14, 46-24, 83-44.
Nel quintetto di partenza dell’Italia Marco Spissu, Stefano Tonut, Simone Fontecchio (uscito per 5 falli nell’ultimo quarto), Achille Polonara e Nicolò Melli. Ben 24 punti per Mikal Bridges. Si è fermato a quota 18, invece, Fonteccchio. Per l’”azzurro mancato” Paolo Banchero 8 punti.
E’ la tredicesima vittoria degli Usa nei confronti diretti in gare ufficiali contro l’Italia, ferma invece a quota due successi.
Gli Usa oggi, dopo l’inaspettato ko contro la Lituania, hanno ritrovato il loro basket, confermando di essere sempre i favoriti per la vittoria della medaglia d’oro nel torneo iridato. In semifinale affronteranno la vincente del match Germania-Lettonia. Per l’Italia, invece, da giovedì, le gare per assegnare i piazzamenti dal quinto all’ottavo posto.
“Siamo qui tra le prime otto al mondo, dobbiamo essere orgogliosi di questi ragazzi. Questa squadra ha un presente e un futuro”. Le parole del ct dell’Italbasket, Gianmarco
Pozzecco, ai microfoni di RaiSport, dopo la sconfitta ai quarti dei Mondiali contro gli Stati Uniti. “Adesso siamo chiaramente dispiaciuti e amareggiati, ma rimarrà che siamo tra le
prime otto al mondo, nessuno ci credeva, ci sperava, questi ragazzi sono stati meravigliosi, anche oggi – ha detto ancora Pozzecco – Quello che ti lascia ancora più amareggiato è che
arrivi primo nel girone, batti la Serbia e incontri gli Usa nei quarti. E’ quello che avevo detto nel sorteggio, ovvero che avremmo dovuto avere fortuna dopo. Perchè se ti qualifichi e vuoi
arrivare in fondo devi avere anche fortuna. Noi in teoria potevamo giocare con la Lituania. Chiaro che speravo anche di vincere contro gli Usa, ma loro venivano anche dalla sconfitta con la Lituania”.
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MILANO (ITALPRESS) – Simone Inzaghi e l’Inter insieme per un’altra stagione. Il club nerazzurro, infatti “è felice di comunicare il rinnovo di contratto dell’allenatore Simone Inzaghi. Grazie al nuovo accordo, il tecnico sarà alla guida dei nerazzurri fino al 2025”.
L’ex attaccante (piacentino classe 1976) ha iniziato la carriera da allenatore nel 2010 nel settore giovanile della Lazio, fino ad arrivare alla prima squadra con cui ha vinto una Coppa Italia e due Supercoppe nazionali. Nel 2021 il trasferimento all’Inter dove ha già conquistato due Coppe Italia e altrettante Supercoppe italiane, mentre nella scorsa stagione ha portato la squadra in finale di Champions League (sconfitta di misura a Istanbul contro il Manchester City di Guardiola). A punteggio pieno in campionato con tre vittorie su tre, 8 reti realizzate e nessuna incassata, nella settimana della sosta della Serie A Inzaghi può festeggiare il rinnovo del contratto fino al 2025.
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ROMA (ITALPRESS) – Jannik Sinner è uscito di scena agli ottavi di finale dal singolare maschile degli Us Open, quarta e ultima prova del Grande Slam, in corso sui campi in cemento di Flushing Meadows, a New York. Il tennista altoatesino, numero sei del mondo e del seeding, è stato sconfitto dal tedesco Alexander Zverev, numero 12 del ranking internazionale e del Major statunitense, col punteggio di 6-4 3-6 6-2 4-6 6-3. Sinner ha accusato crampi nel corso del terzo set. Ha avuto bisogno del medical timeout e di diversi massaggi prima di rientrare in campo, comunque un pò condizionato. Chiari i dati statistici a fine match. Più colpi vincenti, 56, e più ace, 16, per il tedesco; contro i 50 e e i 12 dell’azzurro. Sinner da lunedì perderà almeno una posizione nel ranking internazionale: sarà sicuramente scavalcato dal russo Andrey Rublev, numero 6 nella classifica live, con l’italiano settimo ma che deve guardarsi alle spalle dal possibile “attacco” dello statunitense Fritz.
Ai quarti di finale Zverev, autore di un gesto senza precedenti – ha fatto cacciare dalle tribune un tifoso tedesco nazista – sfiderà l’attuale numero uno del mondo, ovvero lo spagnolo Carlos Alcaraz, campione in carica a New York, che ieri sera ha battuto in tre set il ligure Matteo Arnaldi.
Avanza ai quarti di finale, intanto, anche Daniil Medvedev. Il tennista russo, numero tre del mondo e del seeding, ha sconfitto in ottavi di finale l’australiano Alex De Minaur, numero 13 del ranking internazionale e del Major statunitense, col punteggio di 2-6 6-4 6-1 6-2. Medvedev ha accusato problemi al petto e di respirazione nel corso del primo set, nel quale ha chiesto anche il medical timeout. Poi ha ritrovato, pian piano, la condizione e il suo miglior tennis. Ai quarti di finale il russo affronterà il connazionale Rublev, che ieri ha sconfitto il britannico Jack Draper per 6-3 3-6 6-3 6-4.
Nel torneo femminile, intanto, è padrona assoluta la nuova regina del tennis internazionale, ovvero Aryna Sabalenka. La bielorussa, che da lunedì sarà in cima al ranking Wta, negli ottavi di finale del Major statunitense ha battuto la russa Daria Kasatkina col punteggio di di 6-1 6-3. In quattro partite giocate nella Grande mela fin qui la Sabalenka ha perso in tutto 16 giochi (in media 4 in ogni incontro), lasciando sempre le briciole alle avversarie.
Ai quarti di finale la bielorussa affronterà la cinese Zheng Qinwen, vincitrice al terzo turno contro l’azzurra Lucia Bronzetti e questa notte contro la tunisina Ons Jabeur, numero 5 del mondo e del seeding, piegata per 6-2 6-4.
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ROMA (ITALPRESS) – La favola newyorkese di Matteo Arnaldi finisce qui. Lo scoglio Carlos Alcaraz è troppo alto per il 22enne sanremese, che saluta gli Us Open agli ottavi dopo una splendida avventura. Mai così avanti in uno Slam, dopo aver eliminato a sorpresa Norrie l’azzurrino non riesce a trovare le contromisure per fermare il giovane fuoriclasse spagnolo, numero 1 del mondo a tempo (da lunedì tornerà Djokovic in vetta al ranking) e campione un anno fa a Flushing Meadows: 6-3 6-3 6-4 dopo poco meno di due ore di gioco il finale che condanna Arnaldi. Ma il 2001 ligure ha di che consolarsi in una stagione che continua a riservargli grandi soddisfazioni: dopo l’ingresso in top100, la prima vittoria in un Masters 1000, il primo successo contro un top5 (su Ruud a Madrid) e le prime gioie nel tabellone principale di un Major, nella prossima classifica Atp troverà spazio fra i primi 50 al mondo. Alcaraz, invece, fra qualche ora conoscerà il suo rivale: appuntamento nella notte italiana fra Jannik Sinner e Alexander Zverev, con l’altoatesino che sogna la rivincita con lo spagnolo dopo l’incredibile quarto di finale, sempre a New York, di un anno fa. Occhio però a Zverev, che sta ritrovando lo smalto dei giorni migliori e ha perso solo una volta su quattro (Roland Garros 2020) contro Sinner.
Intanto prosegue la marcia di Novak Djokovic, che stavolta ha solo bisogno di tre set per battere il qualificato croato Borna Gojo e se la vedrà nei quarti col padrone di casa Taylor Fritz.
Terremoto invece nel tabellone femminile, con Iga Swiatek – regina del circuito e campionessa uscente – sconfitta dalla lettone Jelena Ostapenko per 3-6 6-3 6-1. Un ko che costerà anche il trono alla polacca: per la prima volta, da lunedì prossimo, sul primo gradino del ranking Wta ci sarà la bielorussa Aryna Sabalenka (“è qualcosa che ho sognato fin da quando ero una ragazzina, quando ho iniziato a giocare a tennis”), che a questo punto è anche la favorita numero uno per il successo finale sui campi di Flushing Meadows. La seconda forza del momento, invece, sembra la beniamina del pubblico di New York, ovvero la statunitense Coco Gauff, che ai quarti di finale sfiderà la Ostapenko. Fuori, invece, Jessica Pegula, numero 3 del mondo, travolta 6-1 6-3 dalla rediviva Madison Keys, già capace di stupire all’Open americano raggiungendo la finale nel 2017. Per lei ci sarà la campionessa di Wimbledon, la ceca Marketa Vondrousova.
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