UDINE (ITALPRESS) – La Juventus inizia il suo campionato con una convincente vittoria per 3-0 su un campo difficile come quello dell’Udinese, con i padroni di casa apparsi ancora in fase di rodaggio. Per la formazione di Allegri decisivi Chiesa, Vlahovic (su rigore) e Rabiot, tutti a segno nel primo tempo. Sottil sceglie il suo classico 3-5-2 con in avanti la coppia Thauvin-Beto, solo panchina per Samardzic (entrato nella ripresa); dall’altra parte la Juve si schiera a specchio con Weah largo a sinistra e Cambiaso a destra, in attacco Chiesa e Vlahovic. Nemmeno il tempo di iniziare e gli ospiti sbloccano la sfida proprio con una giocata dei suoi due attaccanti: Vlahovic recupera palla approfittando di un errore di Zarraga, arriva al limite e scarica su Chiesa che con un destro potente e preciso infila Silvestri. Nemmeno il tempo di sistemarsi e la Juventus sfiora il raddoppio con Cambiaso ma il portiere dei friulani è attendo e para con i piedi. Ma la seconda rete è nell’aria e arriva al 20′ con un calcio di rigore, tocco col braccio in area di Ebusele su cross di Alex Sandro, trasformato da Vlahovic. La squadra di Allegri amministra la gara rischiando poco o nulla, se non al secondo di recupero del primo tempo quando Szczesny è costretto a deviare in angolo un conclusione insidiosa di Thauvin. Prima dell’intervallo, però, la Juventus praticamente archivia la pratica: cross di Cambiaso, Rabiot si inserisce alle spalle di Bijol e buca per la terza volta Silvestri. Nella ripresa i ritmi si abbassano ed è l’Udinese che prova in tutti i modi a rientrare in partita con i tentativi di Thauvin e Samardzic dalla lunga distanza, ma entrambe le occasioni non si trasformano in reti. Al 71′ ghiotta chance per Beto, che si libera della marcatura di Danilo e calcia da centro area sparando alto. Nel finale nulla da segnalare, oltre l’ennesimo tentativo dei padroni di casa di segnare quantomeno una rete con Perez e Lucca, ma Szczezny dice ancora di no.
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Redazione
Le parole dell’esterno difensivo rossazzurro dopo l’allenamento condiviso con il Ragusa
Le parole del tecnico rossazzurro al termine dell’allenamento congiunto con il Ragusa
I rossazzurri perdono 4-1 contro gli iblei nell’allenamento condiviso svolto a Ragalna
Accordo raggiunto tra il club rossazzurro e l’attaccante
NAPOLI (ITALPRESS) – “Non vediamo l’ora di iniziare, non soltanto io ma anche tutti i giocatori. Ci manca la vera competizione che arriva domani. Siamo contenti di iniziare contro un avversario tosto con tanto entusiasmo, visto hanno vinto lo scorso campionato di Serie B”. E’ un Rudi Garcia carico e impaziente di vedere la sua squadra, il suo Napoli, scendere in campo. Il tecnico francese, al ritorno in Serie A dopo l’esperienza alla Roma, però per il suo match di esordio col Frosinone, domani alle 18.30 allo Stirpe, non potrà contare su uno dei giocatori più talentuosi del suo organico, Kvaratskhelia, alle prese con un affaticamento muscolare: “E’ una questione di prudenza. Ha avuto un trauma, ha saltato un pò di allenamenti e gare per poi giocare 70 minuti nell’ultimo match – ha detto Garcia -. La risonanza dice che è tutto normale ma lui sente un fastidio. Non vogliamo rischiarlo per riaverlo da lunedì o martedì, da quando torneremo ad allenarci”. Il mercato è ancora aperto e dopo l’addio di Kim sono arrivati Natan, centrale brasiliano, e Cajuste centrocampista svedese, adesso nel mirino c’è Gabri Veiga del Celta Vigo: “Se sta per arrivare? Io posso parlare solo dei miei giocatori, Natan e Cajuste. Gli altri non sono nostri, poi questa è la presentazione di Frosinone-Napoli, non del mercato, chiedete a Meluso”. L’obiettivo degli azzurri è naturalmente quello di provare a difendere lo scudetto conquistato l’anno scorso, ma la sfida non sarà semplice, Garcia ne è pienamente consapevole: “Siamo tra i favoriti per vincere il campionato, ma ci sono anche altre squadre che si sono rinforzate. Si parte tutti dalla stessa linea. A parte Kim che abbiamo sostituito con Natan, il resto della squadra dell’anno scorso è qui. Questa è una cosa importante, poi abbiamo portato nuovi calciatori freschi che hanno voglia di dimostrare. Oltre a giocatori con talento ho trovato uomini di qualità, ho capito perchè hanno vinto lo scorso anno. E’ un gruppo facile da gestire, che ama lavorare e stare insieme. Sono contento del lavoro svolto”. La tifoseria partenopea è molto calorosa e lo scorso anno ha accompagnato la squadra al successo: “La pressione è la stessa per me o se fosse rimasto il vecchio allenatore. La sfida è difficile, ma ripeto: ho anche vissuto la stessa cosa a Lille, vincendo dopo oltre 50 anni, con la doppietta con la Coppa di Francia, e sono rimasto. Ho vissuto già una sfida del genere”. Pochi indizi sulla formazione che Garcia manderà in campo: “Il sostituto di Kvara? Possono essere Elmas, Raspadori o anche Lozano, che ha fatto la sua miglior stagione al Psv in quella posizione. La cosa certa è che Raspa giocherà, lì o in un’altra zona di campo”. Infine parlando di cosa chiede a se stesso: “Darò il meglio di me, ma sono sereno, concentrato, per dare ai ragazzi delle chiavi per vincere le partite. Sono motivato, non dico come non mai, ma come sempre – ha concluso Garcia -. Ora iniziamo, arriva la vera sfida”.
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MILANO (ITALPRESS) – Ai blocchi di partenza la Radio TV Serie A con RDS che a partire da domani, con il calcio di inizio della trasmissione inaugurale “Saturday Morning” alle 7.00, animerà le giornate di tutti gli appassionati della competizione più seguita nel panorama sportivo italiano. Realizzata in partnership tra Lega Serie A e RDS 100% Grandi Successi, la Radio TV Serie A con RDS sarà onair a partire da sabato in modalità DAB e IP e sarà ricevibile da tutti gli utenti sul digitale terrestre al LCN 899; inoltre, sulle Smart TV connesse a internet, si potrà vedere, sempre sul canale 899, l’estensione del canale Radio-TV, visibile anche sul sito e sulla APP della Lega Serie A e di RDS. Questo grazie alla collaborazione con Persidera, leader nel mercato dei servizi Media nazionali per editori indipendenti, che, tramite la sua piattaforma HyPer-Vision, abiliterà la visione e radiovisione del palinsesto, ideato per un racconto sul mondo del pallone a 360°, abbracciando così le varie anime calcistiche di pubblico e addetti al settore. La Radio TV Serie A con RDS trasmetterà 7 giorni su 7, dalle sette del mattino a mezzanotte, dagli studi RDS di Roma e Milano e da quelli EI Towers di Firenze. Una ricca programmazione con proposte originali in diretta fatte di approfondimenti, news e contenitori di attualità dedicati al massimo Campionato di calcio italiano e ai suoi protagonisti, arricchita con rubriche speciali come quelle in collaborazione con Fantacalcio.it e Calcio e Finanza.
Grazie alla collaborazione con RDSNEXT, prima social radio realizzata da talent della GenZ per la GenZ, la Radio TV Serie A con RDS si fa sempre più social: grande spazio sarà dato, infatti, a noti influencer calcistici seguiti su Instagram e TikTok, coinvolgendo così le nuove generazioni e gli amanti del web.
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ROMA (ITALPRESS) – Molto è stato fatto ma c’è ancora tanto da fare. Andrea Abodi, a quasi un anno dalla sua nomina a ministro per lo Sport e i giovani, si guarda indietro e non nasconde una certa soddisfazione per quanto fatto finora, a partire dalla questione del lavoro sportivo: “Abbiamo reso la riforma più equa e sostenibile, dando dignità a decine di migliaia di lavoratori e sostenibilità al sistema. Ne siamo orgogliosi. La osserveremo e, se necessario, la miglioreremo”, le sue parole al “Corriere dello Sport”. Resiste il dualismo fra Coni da un lato e Sport e Salute dall’altro ma “se si è arrivati a questo nuovo assetto è perchè molte cose non andavano. Il sistema non ha dimostrato capacità di analisi e autocritica. Il Coni continua a fare bene il lavoro di coordinamento delle attività delle federazioni e delle discipline associate, ma nello sport sociale siamo rimasti indietro. Penso allo sport a scuola e al rapporto con la salute. Per questo condivido a pieno lo spirito, il valore e i significati della riforma Giorgetti e ne sottolineo l’utilità, a partire dall’autonomia finanziaria che ha restituito al sistema”. Ma sono ancora tanti i nodi da sciogliere, in primis i ritardi in vista dei Giochi Invernali del 2026. “Siamo arrivati e la Fondazione Milano Cortina era sostanzialmente ferma da un anno – prosegue Abodi – Ci siamo riorganizzati in pochi giorni, partendo dalla nomina del nuovo ad, Varnier, e costituendo una cabina di regia interistituzionale garantendo la copertura finanziaria di tutte le opere collegate ai Giochi, che lasceranno eredità positive. Ci sono dei ritardi, ma insieme ce la faremo”. Il ministro ribadisce anche l’importanza di trovare un equilibrio fra giustizia sportiva e ordinaria: “una riforma è necessaria perchè così non si può andare avanti. I club professionistici sono imprese per legge, ma pur sempre imprese sportive e le regole vanno coniugate. Ne sto parlando con il collega ministro Nordio. Cosa insegna il caso Juve? Che la credibilità e la reputazione dipendono dal rispetto delle regole, dalla certezza della pena, dalla cancellazione delle deroghe, dalla qualità e dalle tempistiche della giustizia sportiva. In questa fattispecie ho avvertito un sostanziale silenzio delle istituzioni sportive nello spiegare cosa stava accadendo”. Ma nei pensieri di Abodi c’è anche “un evidente e preoccupante rallentamento del processo di crescita dei giovani, c’è poca fiducia nei loro confronti e poco coraggio nel lanciarli. Colpa del Decreto crescita? Abbiamo fatto una norma per far rientrare i ‘cervellì italiani e la usiamo per far entrare i giocatori stranieri. E’ arrivato il momento di analizzare i numeri, di confrontarci con la Federazione e, principalmente, con la Lega Serie A per trarre le opportune conclusioni sulla sua efficacia e utilità. Così come interverremo sulla definizione del 5% dei diritti tv da destinare alla valorizzazione dei giovani”. Sulle dimissioni di Mancini e la questione ct “avrei cercato di dare il mio contributo per evitare non solo il fatto, ma anche il modo e i tempi. Ora abbiamo due appuntamenti molto importanti tra tre settimane e un commissario tecnico da mettere, magari già da oggi, alla guida degli Azzurri. Con i comunicati di solito non si risolvono i problemi e in questa fase avverto solo la necessità di aprire un altro capitolo”. Infine, su Euro2032 e gli stadi, “è oggettivamente la scadenza migliore per noi: abbiamo 9 anni di tempo. Però resta il fatto che dobbiamo trovare un senso logico nell’affrontare il problema. Abbiamo appena approvato un decreto per alleggerire ulteriormente l’iter amministrativo della cosiddetta ‘legge stadì, ma ci vuole un patto tra Stato e privati”.
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CINCINNATI (USA) (ITALPRESS) – Carlos Alcaraz si prende la sua rivincita e batte anche la pioggia. Lo spagnolo numero uno del mondo e del tabellone piega in tre set Tommy Paul e approda ai quarti del “Western & Southern Open”, il Masters 1000 di scena a Mason, sobborgo di Cincinnati (6.600.000 dollari di montepremi). Finisce 7-6(6) 6-7(0) 6-3 a favore dello spagnolo dopo tre ore e dieci minuti di gioco e dopo aver sprecato tre match point nel secondo parziale oltre a una lunga interruzione per pioggia nel terzo. Prossimo ostacolo il qualificato australiano Max Purcell, vittorioso per 6-4 6-2 su Stan Wawrinka. Ai quarti anche Novak Djokovic, testa di serie numero 2, che si sbarazza di Gael Monfils per 6-3 6-2: per un posto in semifinale se la vedrà con Taylor Fritz, nono favorito del seeding, avanti 5-0 quando Dusan Lajovic è stato costretto a gettare la spugna. (ITALPRESS).
Diciassettesima puntata del Face to Face con Davide Marsura