Le parole del nuovo attaccante del Catania al termine della presentazione della squadra al Comune
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Una partnership con l’obiettivo di trasmettere non solo partite, ma la grande passione che unisce giocatori e tifosi in quasi tutta Italia. E’ questo l’obiettivo della partnership biennale siglata oggi tra NOW e Lega Pro e valida per le stagioni 2023-2024 e 2024-2025. Tutta la Serie C sarà visibile su Sky e in streaming su NOW, con 1.143 partite in esclusiva nazionale e 48 partite in co-esclusiva a stagione, tutte le partite della regular season, dei playoff, della Supercoppa e della Coppa Italia (dagli ottavi di finale). Negli auspici del direttore di Sky Sport Federico Ferri, “la serie C non verrà oscurata da altri eventi, ma riceverà valore grazie ad essi. Racconteremo il calcio delle 60 piazze. Il commento sarà identico a quanto si fa per gli altri campionati: non locali, ma come se fosse la serie A”. L’attesa è davvero breve: primo appuntamento in campo venerdì per la sfida tra Catania e Crotone.
“E’ un bel momento per la Serie C che è la storia del calcio, la base da dove tutto è partito e da dove sono partiti i più grandi calciatori italiani – ha dichiarato il presidente della Lega Pro Matteo Marani – Credo che la decisione di Sky di trasmettere tutta le serie C sia un grandissimo messaggio”. “Saremo molto visibili e seguiti: quest’anno ci sarà modo di vedere tutte le partite su Sky o su Now TV. Per la prima uno sponsor si associa al nostro campionato, che sarà Serie C Now”, ha aggiunto Marani per il quale il trend positivo, accentuato anche da una situazione ottimale sui conti rispetto alle passate stagioni, permette di guardare al futuro con ottimismo e anche con qualche piccola ambizione. “In prospettiva mi piacerebbe che la Lega diventasse il laboratorio del calcio italiano – è l’auspicio di Marani – In questo momento il calcio azzurro fa fatica, è inutile nasconderlo. Io credo che un patrimonio come quello della Serie C non possa rimanere inesplorato. Il mio invito ai club di Serie A e B è guardare un pò meno all’estero e un pò di più in casa, in serie C”.
– foto XH7/Italpress –
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ROMA (ITALPRESS) -“Quest’anno ne vedremo delle belle. Per molti anni c’è stato un predominio della Juventus, poi c’è stata alternanza e l’anno scorso il Napoli ha fatto qualcosa di incredibile. Ci sono 3 o 4 squadre più attrezzate, ma durante tutto l’anno si verificherà quello che è successo nelle ultime giornate rendendo il campionato più divertente e con tante sorprese”. Giovanni Malagò, presidente del Coni intervenuto a Radio Tv Serie A con Rds, si aspetta un altro campionato equilibrato dopo quanto visto in questo avvio. Da lunedì, intanto, torna la Nazionale, con Spalletti chiamato a sostituire Mancini volato in Arabia Saudita. “Mi sono adoperato per far sì che lui allenasse l’Italia e credo sia stata una scelta riuscita – racconta Malagò del tecnico jesino – Dopo il trionfo dell’Europeo è stato sulla panchina di una squadra che non ci si aspettava non sarebbe andata al Mondiale ma la Federazione gli ha dato fiducia rinnovandogli il contratto. Con tutto il rispetto la motivazione non può essere legata allo staff. Mancini mi sembra molto contento della scelta di vita quindi, salvo i giudizi, penso che sia stato fatto un errore di tempistica perchè il momento in cui si fanno e si dicono certe cose a volte è più importante. Spalletti? La Federcalcio ha consegnato le chiavi del volante a un tecnico per il quale i risultati parlano da soli e con una motivazione formidabile, anche con situazioni economiche non certo peggiorate”. Guardando invece alla candidatura dell’Italia con la Turchia per Euro2032, “l’alternativa era giocarsi la partita autonomamente. E la puoi vincere o perdere, ma la Turchia ha già gli stadi pronti. Noi di contro, ad eccezione di due stadi, abbiamo da fare tutto. I grandi eventi, nel nostro Paese, sono indispensabili per far sì che questo possa avvenire”.
Dal calcio all’atletica il passo è breve, con l’Italia che ha ben figurato ai Mondiali di Budapest, a un anno dall’Olimpiade: “Le premesse, da Tokyo a Parigi, sono positive ma è tutto da dimostrare. Ai Mondiali di atletica la Francia, con il mondo delle ex colonie e gli atleti con il doppio passaporto, ha vinto una sola medaglia, e la Germania ha chiuso con zero medaglie, oggi la competizione è diventata micidiale. Noi in questi 4 anni sapevamo che molti ci aspettavano per dire che Tokyo era stato un bluff, la speranza è prendere una medaglia in più. Siamo nella giusta direzione, la forza di un Paese non si conta solo dalle medaglie che vinci, ma da quanti si piazzano nei primi otto. Tamberi portabandiera? E’ un ragazzo con il quale ho un rapporto personale di affetto e stima. Oggettivamente mi sembra che non sia il solo che possa essere il nostro portabandiera visti i curricula. Al tempo stesso il Cio chiede, laddove è possibile, di avere un uomo e una donna. Pertanto: i Giochi sono nel 2024 e c’è ancora tempo, vediamo quello che succede”.
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ZANDVOORT (OLANDA) (ITALPRESS) – Davanti al suo pubblico non poteva sbagliare. Sarà Max Verstappen a partire davanti a tutti nel Gran Premio d’Olanda: sul circuito di Zandvoort il pilota della Red Bull vola in 1’10″567, rifilando oltre mezzo secondo a Lando Norris che con la sua McLaren lo affiancherà in prima fila. Pole numero 28 in carriera per il due volte campione del mondo – a -1 da Fangio -, l’ottava stagionale e la terza di fila sulla pista olandese. Seconda fila per George Russell su Mercedes e la sorprendente Williams di Alexander Albon, quindi Fernando Alonso su Aston Martin per una terza fila tutta spagnola, visto che al suo fianco scatterà Carlos Sainz, sesto con la Ferrari a 1″187 da Verstappen. Alle loro spalle Sergio Perez (Red Bull) e Oscar Piastri (McLaren), chiudono la top ten sulla griglia di partenza Charles Leclerc e Logan Sargeant (Williams), entrambi costretti a chiudere in anticipo il Q3 dopo un’uscita di pista. Partirà ancora più indietro Lewis Hamilton con la sua Mercedes: il sette volte iridato finisce relegato sulla 13esima casella dopo l’eliminazione nel Q2.
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TORINO (ITALPRESS) – Calma e piedi per terra. Massimiliano Allegri veste i panni del pompiere alla vigilia della gara col Bologna, la prima stagionale allo Stadium (“dovremo essere bravi noi a trascinare i tifosi giocando una bella partita”), contro una squadra “che gioca bene, con giocatori molto bravi, che col Milan ha creato molto, una squadra che se non l’affronti nel modo giusto, facendo una partita ottima, difficilmente la porteremo a casa”. Le bella immagine offerta dalla Juve a Udine non è passata inosservata anche se “c’è stato troppo entusiasmo, l’entusiasmo fa bene ma siamo solo all’inizio della stagione, ci vuole calma. Si può cavalcare l’onda dell’entusiasmo ma senza che ci porti a strafare perchè ci possiamo fare male, a cambiare i giudizi ci vuole un attimo. Dobbiamo rimanere coi piedi per terra, stare sereni e tranquilli, la normalità sarà tornare ad abituarsi a vincere più partite possibili e per questo dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo. Dobbiamo trasformare il fatto che non giocheremo ogni tre giorni in un’opportunità, quella di lavorare la settimana in modo diverso rispetto a come siamo stati abituati”. Di sicuro si è vista una Juve diversa rispetto ai primi due anni di Allegri, più propositiva, più aggressiva, cambiamenti che però hanno una spiegazione precisa a detta del tecnico. “Abbiamo una rosa completamente diversa e bisogna correre molto – spiega – L’età media si è molto abbassata e ogni anno, prima di iniziare, do un indirizzo alla squadra e allo staff su come lavorare in base alle caratteristiche che abbiamo a disposizione. Quest’anno è importante avere grande rispetto per gli avversari, sapere i propri limiti e lavorarci per migliorare, e correre: un grande direttore sportivo mi disse che nel calcio non è obbligatorio, ma aiuta”. Il mercato, intanto, sta per chiudersi e Allegri non si aspetta novità, sebbene in questa sessione l’unico volto nuovo arrivato sia quello di Weah visto che Cambiaso era già di proprietà dei bianconeri. “Credo che rimarremo questi di cui sono molto contento. Questa è una squadra che ha margini di miglioramento, abbiamo giovani che possono crescere ed è di buon auspicio per il futuro della Juve. Sapevamo che c’era da intervenire poco”. E pazienza se Lukaku andrà alla Roma. “Abbiamo Vlahovic, Chiesa, Milik e Kean che sono molto bravi e poi Yildiz che ha grandi prospettive. Non sta a me giudicare quello che fanno gli altri, al 31 sarà più chiara la forza delle altre squadre”. A proposito di attaccanti, a differenza di Bonucci (“Con Leo abbiamo parlato, non c’è niente da aggiungere, nessun commento. Leo conosce la situazione, la Juve è stata chiara”), Moise Kean è pienamente nel progetto. “Kean non è mai stato fuori rosa, è venuto una volta in ritardo ma capita ogni tanto e noi facciamo una bella beneficenza. Non è successo niente, ha avuto una ricaduta ma ora è a disposizione e sta bene”. Per lui potrebbe esserci spazio domani a gara in corso come per Pogba (“sta meglio, ha fatto una buona settimana di allenamento, col Bologna sarà a completa disposizione e potrà essere anche utilizzato”) mentre rispetto a Udine “non ci sarà Szczesny: ha ricevuto un colpo in partitella e giocherà Perin. Sugli altri dieci ho due dubbi, uno a metà campo (McKennie-Miretti, ndr) e uno sull’esterno, deciderò domattina”. Infine una battuta su quell’Arabia Saudita alla quale Allegri ha saputo resistere a differenza di molti altri. “Rimpianto no, quando sono tornato alla Juve ho firmato per 4 anni, il mio obiettivo è, il giorno in cui andrò via, lasciare una squadra con un futuro, che per anni possa lottare per la vittoria. L’Arabia Saudita però è una realtà, fanno le cose per bene, hanno preso giocatori di alto livello ma anche medi. Non sono preoccupato ma il mondo è globalizzato, bisogna farci i conti”.
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ROMA (ITALPRESS) – Azzurre da copertina nella tappa di World Triathlon Cup a Weihai su distanza olimpica, con la medaglia d’oro per Bianca Seregni (G.S. Fiamme Oro-DDS/7MP) e quella di bronzo per Ilaria Zane (Overcome) a completare il doppio podio azzurro.
L’azzurra delle Fiamme Oro centra la sua prima medaglia d’oro di Coppa del Mondo dopo l’argento di Karlovy Vary e il bronzo di Huatulco nel 2022 e l’argento sempre a Karlovy Vary nel 2021. Seconda medaglia in World Triathlon Cup invece per Ilaria Zane dopo l’argento dello scorso anno a Miyazaki.
La Seregni, dopo aver dominato la frazione di nuoto di 1,5 km ed essere stata ripresa da un gruppo di circa venti atlete al primo degli otto giri di ciclismo sul tracciato di 40 km totali, ha piazzato l’allungo decisivo subito dopo aver posizionato la bici nella sua posizione numero 1 in T2 e ha tagliato il tagliando in solitaria gestendo in tranquillità nella corsa il vantaggio dalla Perterer al suo inseguimento.
Ilaria Zane ha conquistato la sua seconda medaglia di Coppa Mondo vincendo la volata finale con la spagnola Anna Godoy Contreras dopo un lungo testa a testa di 10 km iniziato subito dopo la T2. Le due atlete in lotta per il bronzo nel corso dei 10 km avevano prima staccato la giapponese Niina Kishimoto unica atleta a restare agganciata nella prima parte della frazione di corsa. Sfortunata l’ultima azzurra in gara Luisa Iogna Prat (707) che si era inserita nel gruppo delle venti atlete in testa nel ciclismo ma è stata costretta al ritiro da un problema meccanico alla sua bicicletta poco prima della seconda transizione. Nella gara maschile, senza azzurri al via, la vittoria è andata al messicano Crisanto Grajales davanti al giapponese Makoto Odakura e al tedesco Lasse Nygaard Priester.
– Credit Foto World Triathlon –
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ROMA (ITALPRESS) – Tre azzurre in finale con vista sulla medaglia a squadre. L’Italia del pentathlon moderno sorride al termine delle semifinali femminili ai Mondiali senior in corso a Bath, in Inghilterra. La campionessa del mondo in carica Elena Micheli (Carabinieri), la campionessa europea Alice Sotero (Fiamme Azzurre) e Alessandra Frezza (Aeronautica Militare) hanno, infatti, centrato l’accesso alla finale in programma domenica allo Sports Training Village (STV) dell’Università di Bath.
Nella semifinale “A” Alice Sotero ha chiuso con 1110 punti, assieme all’egiziana Salma Abdelmaksoud, alla vicecampionessa del mondo Michelle Gulyas e all’atleta di casa Jessica Varley. Nella semifinale “B” Elena Micheli ha chiuso davanti a tutte con 1130 punti, ottava Alessandra Frezza a 1123. Con tre atlete italiane in finale l’Italia può lottare per la medaglia a squadre.
Domenica la finale femminile prenderà il via con la prova di equitazione alle 10.20 ora locale (11.20 in Italia). Seguiranno le prove di scherma (Bonus Round), nuoto e laser run. Intanto, venerdì pomeriggio si è svolto anche il Ranking Round di scherma in vista della semifinale e finale maschile. Matteo Cicinelli (Carabinieri) ha chiuso con 210 punti, Giorgio Malan (Fiamme Azzurre) a 200. Oggi gli azzurri affronteranno le semifinali, con le prove di scherma, nuoto e laser run, al via alle 10.35 ora locale (le 11.35 in Italia). Le finali maschili sono in programma domenica pomeriggio.
– foto ufficio stampa Fipm –
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“Sorpresa Salah, va in Arabia: l’ingaggio offerto è fuori dal mondo!”
Dalla Spagna la clamorosa indiscrezione di mercato: l’Al-Ittihad fa sul serio per l’egiziano che guadagnerebbe più di Crisitiano Ronaldo
Non si arresta la marcia dell’Arabia Saudita che continua a pescare in Europa i migliori giocatori da portare in Saudi Pro League. L’ultimo nome in cima alla lista dell’Al-Ittihad è di quelli altisonanti e potrebbe affiancare i big già presenti come Benzema, Kante e Ronaldo. I sauditi sarebbero infatti sulle tracce di Mohamed Salah e sarebbero pronti a offrire una cifra mostruosa ai Reds per liberarlo.
Salah, l’ingaggio da capogiro
Stando a quanto riportato dal sito spagnolo Relevo l’Al-Ittihad è pronto a offrire più di 100 milioni di euro per assicurarsi l’egiziano che avrebbe aperto a una possibile cessione nonostante il contratto triennale, prolungato lo scorso anno, che lo lega al Liverpool. Non solo, a Salah sarebbe garantito lo stipendio più alto del campionato, più di 200 milioni di euro annui, superiore quindi a quello di Cristiano Ronaldo (Al-Nassr) e Neymar (Al-Hilal).
Lukaku, la svolta: il Chelsea ora apre al prestito. E la Roma spera
Il Chelsea ha deciso: vuole sbarazzarsi di Romelu Lukaku. Costi quel costi, anche riattivare quella formula prestito (la stessa con cui Romelu nel 2022-23 ha giocato per l’Inter) che finora aveva sempre escluso. I Blues la tengono come ultima risorsa, nel caso in cui nella prossima settimana non arrivi un club pronto a pagare almeno 40 milioni per prendersi il cartellino del belga, separato in casa. Ma intanto hanno già cominciato a lavorarci. Le condizioni sono le stesse applicate all’Inter nella scorsa stagione: il prestito ha un costo e la squadra che prenderà Lukaku dovrà pagargli l’ingaggio. Non sarà invece richiesto nessun obbligo di acquisto. I Blues hanno ancora due slot liberi per i prestiti internazionali: uno è riservato a Deivid Washington, esterno brasiliano acquistato ieri dal Santos per 20 milioni che verrà spedito allo Strasburgo, club affiliato dei Blues; l’altro viene tenuto libero per Big Rom.
LE IPOTESI
Secondo il Telegraph, la squadra più interessata a Lukaku in prestito è la Roma. I giallorossi starebbero già parlando con il Chelsea. Rom sarebbe pronto a ridursi l’ingaggio (al momento è a libro paga per 10,8 milioni netti a stagione) e a tornare a lavorare con Mourinho, che l’aveva già avuto allo stesso Chelsea e allo United. La Roma avrebbe deciso di muoversi per lui nonostante l’arrivo di Azmoun e il fatto che Lukaku avrà bisogno di tempo (almeno un mese di allenamenti e partite) per ritrovare la condizione che al momento non ha, dopo un mese di lavoro con l’Under 21 dei Blues e l’ultima partita vera giocata col Belgio oltre due mesi fa. L’apertura al prestito del Chelsea sarebbe anche la conseguenza del fatto che Lukaku si sarebbe stancato di aspettare la mossa della Juve, il club che aveva scelto. I bianconeri hanno provato a prendere il belga a titolo definitivo scambiandolo con Vlahovic, ma il Chelsea ha detto no perché non intenzionata a pagare 40 milioni oltre il cartellino del serbo. Nessun altro club europeo si è fatto avanti con proposte concrete per il belga, nonostante l’avvocato Ledure l’abbia offerto a mezza Europa e qualche sondaggio poco convinto di altri club di Premier, tra cui il Tottenham. Altre squadre potrebbero farsi avanti ora che il prestito è diventata un’opzione, ma secondo la stampa inglese la Roma avrebbe un netto vantaggio.
VALENCIA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Niente medaglie ma un prezioso biglietto per la Francia. La seconda giornata dei Mondiali di ritmica alla Fiera di Valencia porta un altro pass con destinazione Parigi 2024: lo conquista Milena Baldassarri, che ha concluso le qualificazioni dell’All-Around individuale al quindicesimo posto con il punteggio di 94.250. Dopo il 32.800 al cerchio e il 30.700 alla palla di ieri, quest’oggi sono arrivati il 30.750 alle clavette e il 29.150 al nastro. Un risultato prezioso per conquistare una delle carte olimpiche riservate alle 14 migliori atlete. Davanti a lei, infatti, in tre hanno già ottenuto la quota per Parigi 2024. Tra queste anche Sofia Raffaeli, che l’anno scorso si mise in tasca un posto nazione grazie al trionfo nel concorso generale individuale di Sofia. En plein per la Federginnastica dunque come in Giappone, dove con Milena Baldassarri andò Alexandra Agiurgiuculese. Se convocata – il pass è per il Paese, non personale – la 21enne ravennate potrebbe diventare la terza ginnasta azzurra a partecipare a ben due edizioni dei Giochi dopo Giulia Staccioli e Irene Germini.
“Ancora non ci credo – ha dichiarato in zona mista la romagnola del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare cresciuta alla Ginnastica Fabriano – E’ da Tokyo che ci penso. Sono andata avanti step by step ma il focus era Parigi. Sono molto orgogliosa e spero di portare in alto il nome della ginnastica italiana. La passione per questo sport e la mia allenatrice Julieta Cantaluppi mi hanno dato la forza in questi due lunghi anni. Stare accanto ad un fenomeno come Sofia Raffaeli poi mi ha dato un motivo in più per spingermi oltre i miei limiti. Dedico questo splendido risultato ai miei genitori, a mia nonna che mi segue da casa, in Italia, a tutti quelli che mi sostengono e a Julie che è sempre con me. Adesso affronterò la finale mondiale di sabato a cuor più leggero e con un sorriso enorme”. La Baldassarri, infatti, disputerà anche la finalissima a 18 del concorso generale di sabato e partirà per quinta al cerchio, nel gruppo B (quello che raggruppa le ginnaste dal 10° al 18°posto) mentre Raffaeli, in virtù della terza piazza di ammissione, sarà l’ultima di ogni rotazione del gruppo A (1°/9° posto), partendo anche lei dal cerchio.
La 19enne di Chiaravalle, dopo il doppio argento di ieri a cerchio e palla alle spalle della tedesca Darja Varfolomeev, stavolta resta a bocca asciutta. Nelle clavette – dove difendeva il bronzo – resta fuori dalla finale, 15esima nelle qualificazioni, complice un errore su un rischio nella routine creata per lei dalla Cantaluppi. Al nastro, invece, si ferma a un soffio dal podio: 31.050 il suo punteggio finale contro il 31.100 della slovena Ekaterina Vedeneeva, bronzo. A prendersi l’oro, come poco prima nelle clavette, è ancora la solita Varfolomeev, al quarto successo in quattro gare. Ma non c’è tempo per i rimpianti, domani è la volta della finale All Around a squadre.
– foto LivePhotoSport –
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