Le parole del difensore argentino, Marcos Curado, dopo il match col Paternò
Redazione
TORONTO (CANADA) (ITALPRESS) – Arriva la terza finale da “1000”, sempre sul cemento e sempre in Nord America per Jannik Sinner, approdato all’ultimo atto del “National Bank Open”, sesto ATP Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 6.660.975 dollari, di scena sul cemento di Toronto (dove si disputa ad anni alterni con Montreal), in Canada. In semifinale il tennista di Sesto Pusteria (che compirà 22 anni mercoledì), n.8 del ranking e 7 del seeding, ha battuto per 6-4 6-4, in un’ora e 56 minuti di partita, lo statunitense Tommy Paul, 26enne di Voorhees, New Jersey, n.14 ATP e 12esima testa di serie, mai così avanti in un “1000”. A fare la differenza soprattutto la micidiale risposta dell’azzurro (con una percentuale superiore al 55% è il giocatore ad aver vinto più punti sulla seconda dell’avversario in questa stagione), che gli ha permesso di centrare l’undicesima finale in carriera (7 i trofei già messi in bacheca). Per Sinner a referto lo stesso numero di vincenti ed errori gratuiti, 14, mentre per Paul il bilancio è stato di 19 contro 13. L’altoatesino andrà quindi a caccia di quel trofeo che gli è sfuggito a Miami 2021 (battuto da Hurkacz) e ancora a Miami 2023 (stoppato da Medvedev). Ma anche del “best ranking”: in caso di vittoria salirebbe al n.6 ATP. Quella di Sinner sarà anche la quinta finale “1000” con un azzurro protagonista: oltre alle due già menzionate di Sinner, c’è stata quella di Monte-Carlo 2019 quando Fognini conquistò uno storico trofeo battendo Lajovic, e quella di Madrid 2021 quando Berrettini perse in tre set con Zverev. “E’ stato un privilegio giocare su un campo così importante contro un avversario così forte – il commento a caldo di Sinner – Sono soddisfatto per come ho reagito ad ogni break subìto, soprattutto quando ho servito per il match. Sono contento in generale per la partita che ho giocato: sentire la pressione è un privilegio”. L’ultimo ostacolo è l’australiano Alex De Minaur, n.18 del ranking, mai così avanti in un torneo di questa categoria (in precedenza si era fermato per ben 10 volte negli ottavi), che in precedenza ha liquidato per 6-1 6-3 lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, n.37 ATP. Sinner, allenato da Simone Vagnozzi e Darren Cahill. si è aggiudicato tutte e quattro le sfide precedenti con il 24enne di Sydney ma i due non si incrociano da quasi un anno e mezzo.
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ROMA (ITALPRESS) – Chi lamentava l’assenza di vere sorprese è stato servito. I match dei 32esimi di Coppa Italia disputatisi oggi hanno innanzitutto regalato il colpaccio del Cittadella. La squadra di mister Gorini, che milita nel campionato di Serie B, espugna il Castellani di Empoli, battendo 2-1 in rimonta i toscani di Zanetti. Padroni di casa in vantaggio con Caputo all’8′. Il bomber degli azzurri mette la partita in discesa, ma nonostante la differenza di categoria nella ripresa i veneti ribaltano il risultato: al 61′ pareggia Amatucci e all’80’ Magrassi segna l’1-2. Al 91′ potrebbe arrivare anche l’1-3, ma Caprile respinge il rigore calciato da Cassano. Vince il Cittadella che accede ai sedicesimi, dove sfiderà la vincente di Cremonese-Crotone. Coppa Italia già finita per l’Empoli. Il Parma vince nettamente a Bari e accede ai sedicesimi. La squadra di Pecchia espugna il San Nicola con un secco 0-3 con le reti di Benedyczak (8°), Bonny (34°) e Man (76°). Crociati ai sedicesimi dove affronteranno la vincente della sfida tra il Lecce e il Como, Coppa Italia finita per i biancorossi di Mignani. Sarà il Verona a sfidare il Bologna nei sedicesimi di finale di Coppa Italia. Nella gara ‘seccà dei 32esimi, i gialloblu hanno fatto valere la differenza di categoria, battendo al ‘Bentegodì l’Ascoli per 3-1. Scaligeri avanti al 2′ con Mboula, ospiti sul pari al 39′ con un rigore di Forte, Verona ancora avanti nel recupero del primo tempo con Dawidowicz. Nella ripresa, al 47′, il 3-1 siglato dal dischetto da Djuric che assicura la qualificazione dei veneti. Infine, toccherà al Cagliari vedersela con l’Udinese nei sedicesimi della manifestazione. Alla Unipol Domus, i rossoblu di Ranieri hanno piegato nei 32esimi il Palermo per 2-1 al termine dei supplementari (0-0 dopo i tempi regolamentari). La partita si sblocca con la rete di Dossena al 100′, dopo che Pavoletti aveva fallito un rigore al 23′ del primo tempo. Il pari di Soleri al 120’ sembra spianare la strada ai calci di rigore ma ci pensa Di Pardo, nel recupero, a infilare il 2-1 decisivo.
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CESENA (ITALPRESS) – Finisce 0-0 il test amichevole al Dino Manuzzi di Cesena tra Juventus e Atalanta. Tante indicazioni per Massimiliano Allegri e Gian Piero Gasperini in vista dell’esordio in campionato: domenica alle 18.30 i nerazzurri sfideranno il Sassuolo al Mapei Stadium, i bianconeri saranno invece protagonisti alla Dacia Arena contro l’Udinese (calcio d’inizio alle ore 20.45). I due tecnici non si sono fatti minimamente influenzare dal mercato: Vlahovic-Chiesa il tandem d’attacco dei bianconeri, con il ritorno di Adrien Rabiot in mediana (prima amichevole per il francese dopo aver saltato il pre-campionato a causa dei fastidi al polpaccio), In porta Perin, assente Szczesny a causa di un acciacco fisico. I nerazzurri hanno risposto con Koopmeiners sulla trequarti e il duo Lookman-Zapata in attacco: il colombiano, nonostante la corte della Roma, ha disputato in totale 56 minuti. Nella prima parte del primo tempo a gestire il gioco è stata la Juventus, pericolosa in due occasioni, con Weah e Miretti che hanno tentato di sorprendere Musso dalla distanza. L’Atalanta ha invece fatto fatica soffrendo soprattutto sugli scambi nello stretto tra i centrocampisti bianconeri: i nerazzurri si sono visti pochissimo nel primo tempo, la prima occasione è arrivata intorno al 25′ con il doppio rimpallo in area bianconera non sfruttato da Bakker. Da sottolineare la prova di Weah nella prima frazione, a un passo dal gol in diverse occasioni. Classica girandola di cambi nella ripresa per entrambe le squadre, con Gasperini che ha mandato in campo Scamacca al posto di Zapata. Un tempo invece per Dusan Vlahovic, il serbo è stato sostituito da Milik. L’Atalanta ha poi cambiato atteggiamento rimanendo comunque in gestione: la gara si è accesa nel giro di pochi minuti, al 24′ della ripresa Soulè ha sfiorato il vantaggio con Ruggeri che ha respinto sulla linea. Sull’azione successiva è stato El Bilal Tourè ad andare vicino alla rete con un diagonale sul fondo arrivato al termine di un’azione personale. Il caldo di Cesena ha rallentato i ritmi soprattutto nei minuti finali: Koopmeiners ci ha provato con una rasoiata dalla distanza, la Juventus non ha forzato il ritmo anche in vista dell’esordio in campionato.
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RAVENNA (ITALPRESS) – Il test con Portorico, l’ultimo impegno in casa prima della partenza per la Cina e poi per il Mondiale. L’omaggio a Ravenna con una festa che proverà a regalare un paio d’ore di serenità a una terra che ha vissuto momenti molto difficili solo qualche settimana fa. Il dovuto tributo a Gigi Datome, che domani sera al Pala De Andrè giocherà la sua ultima partita in Italia con la Maglia della Nazionale. Saranno tanti e tutti importanti i temi di Italia-Portorico, che domani sera alle 21.00 sarà ospitata dal Pala De Andrè di Ravenna, esaurito in ogni ordine di posti. Non poteva essere altrimenti. La partita è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa che ha avuto come relatori il presidente della Fip Giovanni Petrucci, coach Gianmarco Pozzecco e naturalmente il “festeggiato”, ovvero Gigi Datome. Il primo a prendere la parola è stato il presidente Petrucci. “Domani sera ad assistere alla partita ci sarà Arrigo Sacchi, uomo e professionista straordinario che ho avuto modo di conoscere quando ero Segretario della Federcalcio”. “Quando l’ho invitato a venire a trovarci – prosegue – ha accettato l’invito aggiungendo che sarebbe venuto molto volentieri proprio perchè la figura di Datome va ben al di là di quella del grande giocatore. Recentemente l’ho definito sede di pensiero, perchè Gigi è un campione dentro e fuori dal campo, un professionista serissimo, il figlio che tutti vorrebbero avere. Lo conosco da tanti anni e ho sempre provato profonda stima per lui. Domani ci attende una partita importante contro un avversario difficile ma ovviamente il nostro pensiero sarà rivolto soprattutto al giusto tributo che Gigi merita. Si commuoverà lui, ne sono certo, e ci commuoveremo anche noi a bordo campo. Sarà bello festeggiare il “DatHome Day” proprio a Ravenna, una città che ha sofferto tanto e a cui siamo vicini”. Visibilmente emozionato, coach Pozzecco. “Il palcoscenico è tutto di Gigi, io sono già emozionato pensando a domani sera e posso solo dire di essere onorato di poterlo allenare: alla fine del Mondiale sarà leggenda, come ha detto il Presidente. Per me lo è già”. A chiudere la conferenza ci ha pensato Gigi Datome. “Ringrazio tutti, a cominciare dalla Federazione che si è spesa tanto per organizzare questa partita. Mi sento un privilegiato perchè sto vivendo le mie ultime settimane da giocatore in un ambiente strepitoso: domani mi attende una festa bellissima, non potrei chiedere di meglio. Ho giocato per diverse squadre e girato il mondo ma alla fine la Maglia della Nazionale è quella che mi definisce di più perchè la Maglia Azzurra per me è stata trasversale, c’è sempre stata. Ecco perchè non potevo chiedere di meglio di chiudere la mia carriera giocando per l’Italia a un Mondiale. Vivendo la quotidianità del raduno posso dire che questo gruppo è eccezionale: vedo tanti ragazzi lavorare con dedizione, attaccamento, senso di responsabilità. Chi indossa la Maglia Azzurra non lo fa solo quando gioca e si allena ma anche fuori dal campo. I nostri tifosi possono essere soddisfatti di essere rappresentati da questa Nazionale e dal suo spirito di appartenenza: tutto questo per vincere non basta ma è un eccellente inizio. Grazie a tutti e grazie Ravenna, che già mi sta ricoprendo di affetto in queste ore di vigilia”.
– Foto Ufficio Stampa Federbasket –
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Terminato il ritiro dei rossazzurri nel paese pedemontano
Live dal ritiro del Catania a Zafferana Etnea
Insieme per parlare degli ultimi colpi di mercato del Catania FC
ROMA (ITALPRESS) – Sono 12 gli atleti azzurri convocati dal direttore tecnico Andrea Valentini per i Mondiali di Pentathlon Moderno in programma a Bath, in Inghilterra, dal 21 al 28 agosto 2023. Tra loro Elena Micheli, campionessa del mondo in carica e vincitrice della finale di World Cup 2023, Alice Sotero e Giorgio Malan campioni europei poco più di un mese fa a Cracovia, in Polonia. La rassegna iridata mette in palio tre pass olimpici per genere per i Giochi 2024. ll Pentathlon Moderno italiano ha già conquistato tre carte olimpiche nominali per Parigi proprio con Elena Micheli, Alice Sotero e Giorgio Malan. Complessivamente otto atleti saranno impegnati nella gara individuale. Si tratta di: Matteo Cicinelli (Carabinieri), Giorgio Malan (Fiamme Azzurre), Roberto Micheli (Fiamme Oro), Gianluca Micozzi (Esercito), Elena Micheli (Carabinieri), Alice Sotero (Fiamme Azzurre), Alessandra Frezza (Aeronautica Militare) e Francesca Tognetti (Carabinieri). A questi si aggiungono Maria Beatrice Mercuri (Fiamme Oro) e Aurora Tognetti (Carabinieri) che saranno impegnate nella staffetta femminile, e Stefano Frezza (Aeronautica Militare) e Federico Alessandro (Aeronautica Militare) che gareggeranno nella staffetta maschile. “L’obiettivo è giocarci questo Mondiale e continuare a gareggiare ai massimi livelli. Il collegiale in altura è andato molto bene, adesso vedremo gli effetti”, ha spiegato il direttore tecnico Valentini. Gli azzurri saranno accompagnati dal presidente della Fipm, Fabrizio Bittner, assieme al capo delegazione Ennio Panetti, al direttore sportivo Angelo Maccaroni, al Dt Valentini, ai coordinatori Ivan Lo Giudice e Umberto Mazzini, allo
staff tecnico composto da Nicola Benedetti, Tullio De Santis, Andrea Giommoni, Giancarlo Duranti e Maria Elena Panetti, al fisioterapista Domenico Porreca e al medico federale Claudio Bagni. Le gare prenderanno il via, presso lo Sports Training Village (STV) dell’Università di Bath, il 21 agosto con il
Ranking Round di scherma delle staffette. Il giorno successivo, si svolgeranno la staffetta maschile e quella femminile. Il 23 agosto scatteranno le gare individuali con le qualificazioni femminili. Le finali sono in programma domenica 27 agosto.
– foto ufficio stampa Fipm –
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MILANO (ITALPRESS) – “Sono felicissimo di essere qui, non vedo l’ora di giocare e aiutare i miei compagni”. Così Yunus Musah, nuovo centrocampista del Milan, nella sua conferenza stampa di presentazione. Lo statunitense classe 2002 è arrivato dal Valencia firmando un contratto fino al 2028. “Penso di essere un giocatore a cui piace far tutto a centrocampo, essere aggressivo, portare la palla avanti. Ho grande forza”. In Spagna Musah è anche stato allenato da Gattuso: “Non ho parlato con lui, ma dovrò chiamarlo adesso che me lo avete chiesto”, ha detto ridendo con i giornalisti. Vent’anni e dei grandi margini di miglioramento, il Milan per il suo sviluppo è il luogo ideale: “E’ uno spogliatoio pieno di giocatori con grande talento – ha detto -. Poter lavorare con loro è un privilegio. Voglio migliorare come giocatore e imparare dai miei compagni, voglio arrivare al massimo”. Musah è cresciuto in Italia, a Castelfranco Veneto col Giorgione: “Venire qui è stata una decisione facile perchè sono cresciuto in Italia”. Su Pioli: “Sto parlando molto con lui, mi sta spiegando cosa vuole da me – ha detto Musah -. Sto cercando di apprendere velocemente per inserirmi nel gruppo più in fretta possibile. Il mister mi sta aiutando tanto. Mi sta provando mezzala. Ho voglia di aiutare il club a crescere ulteriormente, per me è una grande opportunità. Voglio migliorare nell’ultimo passaggio e nell’andare in rete. Qui c’è molta tattica ed è una cosa che mi manca”. Musah infine ha anche parlato dei suoi idoli: “Mi piaceva molto Yaya Tourè, era un punto di riferimento per me. Era un mix di tecnica e potenza”.
– Foto LivePhotoSport –
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