TORONTO (CANADA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner ai quarti di finale del “National Bank Open”, sesto ATP Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 6.660.975 dollari, in corso sul cemento di Toronto, in Canada. Il tennista altoatesino, numero 8 del mondo e 7 del tabellone, si è qualificato senza scendere in campo a causa del forfait di Andy Murray che, prima del match, ha salutato il pubblico canadese. “Sono molto dispiaciuto – ha dichiarato lo scozzese – ma non posso scendere in campo per un problema muscolare agli addominali. L’età avanza e mi dispiace finire in questa maniera, anche perchè non so se il prossimo anno sono di nuovo qui. E’ un infortunio simile a quello che ho subito lo scorso anno al torneo di Stoccarda, prima di Wimbledon. Allora furono necessari 12 giorni di riposo, questa volta spero molto meno per poter tornare competitivo per l’Open degli Stati Uniti”. Tornando a Sinner, l’azzurro ai quarti affronterà il francese Gael Monfils che, con un duplice 6-4, si è imposto sull’australiano Aleksandar Vukic.
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TORONTO (CANADA) (ITALPRESS) – Niente da fare per Lorenzo Musetti che esce di scena agli ottavi del “National Bank Open”, sesto ATP Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 6.660.975 dollari, in corso sul cemento di Toronto, in Canada. Il 21enne di Carrara, sedicesima testa di serie, si è arreso al russo Daniil Medvedev, numero 3 del ranking e 2 del tabellone, che si è imposto con il punteggio di 6-4, 6-4 e che accede ai quarti.
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ATENE (GRECIA) (ITALPRESS) – Il quarto torneo dell’Acrpoli va in bacheca con un’altra prova convincente. Dopo aver battuto la Serbia, l’Italbasket batte anche la Grecia a OAKA (74-70). Due vittorie di grande prestigio che regalano agli Azzurri la 32esima edizione del Torneo dell’Acropoli (quarta affermazione dopo quelli del 1997, 2001 e 2011) ma soprattutto un’ulteriore iniezione di fiducia sulla strada verso il Mondiale. Va in archivio dunque la quarta amichevole sulle sette previste prima dell’esordio a Manila e per l’Italbasket è percorso netto. L’Italia torna a battere la Grecia 10 anni dopo: era l’8 settembre 2013, fase a gironi dell’EuroBasket in Slovenia a Koper (81-72). L’ultimo successo ad Atene contro i padroni di casa risale all’agosto del 2011, torneo dell’Acropolis, 81-82.
Miglior marcatore del match Simone Fontecchio con 17 punti. In doppia cifra anche Nicolò Melli con 13 (e 9 rimbalzi) e Marco Spissu a quota 11. “Siamo più che contenti. Anche stasera i ragazzi hanno giocato da squadra e questo mi rende orgoglioso. Giochiamo un basket diverso da quello di tutti gli altri e chiunque entra viene utilizzato per quel che sa fare in un contesto di grande libertà. E’ stata una bella partita, il pubblico certamente si è divertito”, il commento di coach Pozzecco. Sulla stessa lunghezza d’onda Simone Fontecchio. “Queste sono ancora amichevoli ma siamo contenti per la vittoria e soprattutto per come abbiamo giocato. Abbiamo difeso, impiegato la giusta aggressività e fatto girare la palla in modo efficace”.
Tornando alla partita i primi 5 minuti sono un saggio delle abilità di Melli in attacco: suoi i 7 punti sui 10 totali degli Azzurri (più il gioco da tre di Fontecchio). La tripla di Walkup non rompe il ritmo dei ragazzi di coach Pozzecco, che difendono bene e si guadagnano un mini allungo (14-8) fatto di tante buone cose su entrambi i lati del campo. Lentamente la Grecia risale la corrente con la stazza di Mitoglou e i punti di Papapetrou. La tripla di Severini, che non completa il gioco da 4, chiude la frazione a favore degli azzurri 19-16.
Il secondo quarto si apre con un 5-0 Italia: la tripla di Pajola (assist del concretissimo Severini) e il canestro di Spagnolo costringono coach Itoudis al time-out sul 24-16. Pozzecco continua a raccogliere frutti dalla panchina come con Diouf servito alla perfezione da Spagnolo (26-19 al 15esimo). Il CT greco ferma di nuovo il gioco dopo due canestri sontuosi di Nik Melli per ragionare sul -10 dei suoi (30-20) a poco più di tre minuti dall’intervallo. L’OAKA prova ad accendersi con le triple di Rogkavopoulos e Tsalmpouris ma Fontecchio gela tutti con 5 punti in fila (35-26). Evidentemente è l’estate dei buzzer beater: Walkup pesca il jolly e chiude il primo tempo 35-31. A favore degli azzurri anche i rimbalzi dopo 20 minuti (20-14).
Papagiannis in avvio di terza frazione accorcia subito ma le triple di Spissu e Tonut tengono i greci a distanza. Fontecchio schiaccia il nuovo +10 (45-35) al 24esimo. Ricci risponde a Moraitis da dietro l’arco, Pajola stoppa Thanasis Antetokounmpo e Severini firma la tripla del 53-42. Nei restanti due minuti di gioco del terzo quarto va segnalato il massimo vantaggio azzurro con Spagnolo (+15, 57-42) e il libero di Lountzis che chiude 57-46 Italia per un parziale di 22-15. Al ritorno in campo Procida e Pajola fanno volare l’Italia anche se Rogkavopoulos tiene i suoi in linea di galleggiamento (62-52 al 33esimo).
Nelle battute finali la Grecia profonde il proprio sforzo maggiore e sospinta dai 10.000 dell’OAKA rientra fino al -6 (67-61) con 3 minuti da giocare. Melli è un gigante e ogni possesso è una lotta. Chatzidakis fa 0/2 ma Mitoglou è preciso ed è 67-63.
La tripla di Spissu, la solita, splendida tripla di Spissu, è ossigeno per l’Italia, che si presenta sul +7 all’ultimo giro di lancette: 70-63. Mitoglou sbaglia un canestro facile da sotto e Spissu fa 1/2 dalla lunetta. Walkup da 2 e Fontecchio 1/2 ai liberi. Papanikolaou da tre rischia di rovinare tutto ma non c’è più tempo: per gli azzurri è via libera con i liberi di Spissu: il Torneo dell’Acropoli 2023 è tricolore.
La squadra farà rientro in Italia questa notte, subito dopo la partita contro i greci, per trasferirsi a Ravenna dove domenica 13 agosto andrà in scena il “DatHome Day”, l’ultimo match in Italia del Capitano Gigi Datome. Una serata di grandi emozioni per celebrare la carriera, che vivrà poi con il Mondiale l’ultimo atto, di uno dei giocatori più apprezzati di sempre nonchè esempio unico di amore per l’azzurro. L’avversario sarà il Portorico. Il 12 agosto, presso l’Hotel NH Ravenna alle ore 18.00, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’evento. Grande protagonista Gigi Datome. Interverranno il presidente FIP Giovanni Petrucci e il CT Gianmarco Pozzecco.
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TORINO (ITALPRESS) – “E’ un’altra roba”. Così Andrea Cambiaso ha definito la maglia della Juventus nella conferenza stampa di presentazione avvenuta oggi pomeriggio all’Allianz Stadium di Torino. Il neo numero 27 bianconero arriva alla corte di Madama dopo una stagione al Bologna che lo ha fatto maturare: “Questa maglia ha un peso diverso con il rispetto per le altre squadre – ha aggiunto -. E’ una grandissima società, sono orgoglioso di essere qua, spero di restarci il più a lungo possibile. Ringrazio il Bologna, il direttore, mister Mihajlovic. Quando all’inizio le cose non giravano bene mi hanno sempre aiutato così come poi Thiago Motta. Ora sono qua e sono felice”. Già approdato alla Juventus la scorsa estate, era stato mandato altrove a farsi le ossa: “Penso di potermi inserire bene. Ci sono giocatori di esperienza, posso imparare molto da loro. L’ho visto in queste prime settimane”, ha detto l’esterno genovese che sulla possibilità di giocare in una difesa a cinque ha spiegato: “E’ un pò anacronistico ora si ragiona più sugli spazi. A Genova ho iniziato a cinque, l’anno scorso abbiamo iniziato a cinque e poi siamo passati a quattro. Penso di potermi inserire bene, in quello penso di cavarmela bene”.
Interpellato sulla connessione tra settori giovanili e prime squadre, Cambiaso non ha dubbi sull’opportunità di creare un ponte tra le due realtà. “Sì, perchè ci sono tanti ragazzi bravi. Se non giocano, vuol dire che non sono pronti. Io ho fatto un percorso diverso, sono molto orgoglioso perchè sono cresciuto tanto soprattutto caratterialmente”. Cambiaso ha affermato che a fine stagione sarà soddisfatto “se avrò giocato tante partite, se avrò aiutato la squadra il più possibile”. Come detto, era già stato preso lo scorso anno ma di fatto alla Juve ci arriva con un anno di ritardo: “Non c’ero rimasto male, era giusto così. Venivo da un anno di Serie A in cui non avevo giocato tanto. Lo scorso anno a Bologna è servito tantissimo, ho giocato molto e sono arrivato qua al momento giusto”. E prima della Serie A c’erano state le esperienze in D con Albissola e Savona, in C con l’Alessandria e in B con l’Empoli: “Quando sono uscito dal settore giovanile ero fragile, giocare in Serie D mi è servito moltissimo e scalare le categorie mi ha fatto venire una fame ancora maggiore – ha spiegato il classe 2000 -. A chi ispiro? Da piccolino giocavo trequartista, poi quando mi sono spostato sull’esterno vedevo Cancelo come il giocatore cui ispirarmi”.
Carriera in divenire per il calciatore ligure: “Penso di poter migliorare in tutto, non mi sono mai sentito arrivato. Devo lavorare meglio sulla fase difensiva, sono già migliorato tanto ma devo lavorare ancora molto. Il mister è importantissimo, figura di rilievo, già in questi giorni mi sta insegnando i trucchi del mestiere”. E, a proposito del suo neo allenatore, Cambiaso ha concluso: “Il rapporto con Allegri è molto buono, mi ha chiesto di esprimermi al meglio, di dare quello che posso sia a destra sia a sinistra. Di aiutare la squadra il più possibile, di essere determinante, di fare gol e assist”.
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In diretta dal ritiro rossazzurro di Zafferana Etnea. Ospite Max Licari
In diretta con voi per parlare delle ultime news riguardanti il Catania FC
ROMA (ITALPRESS) – Jannik Sinner ha vinto il derby contro Matteo Berrettini ed è approdato agli ottavi di finale del “National Bank Open”, sesto torneo Atp Masters 1000 della stagione, dotato di un montepremi pari a 6.660.975 dollari, in corso sul cemento di Toronto (dove si disputa ad anni alterni con Montreal), in Canada. Il tennista altoatesino, numero 8 del mondo e settima forza del seeding, si è imposto sul giocatore romano, 38 del ranking Atp, col punteggio di 6-4 6-3. Sinner ha sofferto nella prima frazione, annullando ben sette palle break in favore di Berrettini, prima di strappare il servizio al romano nel decimo e deciso gioco. Da quel momento in poi l’altoatesino ha preso il largo, comandando il secondo parziale con un break al secondo gioco e un servizio perentorio (Sinner ha perso solo 5 punti in battuti nel secondo set).
Agli ottavi di finale il numero uno del tennis azzurro, vincitore nel circuito Atp di nove derby su altrettanti giocati (contro Berrettini era il primo), affronterà Andy Murray. Il tennista britannico, ex numero uno del mondo, dopo aver battuto Lorenzo Sonego al debutto, ha sconfitto l’australiano Max Purcell per 7-6 (2) 3-6 7-5. In campo questa sera l’altro azzurro giunto al terzo turno a Toronto, ovvero Lorenzo Musetti, opposto al russo Daniil Medvedev.
Murray, 36enne di Glasgow, non è l’unico “veterano” del circuito in evidenza nel torneo. Con lui in ottavi di finale anche Milos Raonic, 32enne canadese, vincitore sul giapponese Taro Daniel per 6-4 6-3, e il 36enne francese Gael Monfils, che ha battuto, pure lui col punteggio di 6-4 6-3, Stefanos Tsitsipas, quarto favorito del seeding. Assieme al greco salutano il “National Bank Open” anche la sesta testa di serie, ovvero il russo Andrey Rublev, il tedesco Alexander Zverev, numero 13 del tabellone, e il danese Holger Rune, quinta forza del torneo, sconfitto dallo statunitense Marcos Giron per 6-2 4-6 6-3. Avanzano, infine, Taylor Fritz, ottavo favorito del seeding, vincitore su Ugo Humbert per 7-6 (7) 3-6 6-3, e il numero uno del mondo, ovvero lo spagnolo Carlos Alcaraz, che si è imposto per 6-3 7-6 (3) su Ben Shelton.
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ROMA (ITALPRESS) – L’Italbasket brilla ad Atene e batte la Serbia 89-88 nella prima delle due gare amichevoli del Torneo dell’Acropoli 2023. Altra buona notizia per coach Gianmarco Pozzecco, dopo il successo nella Trentino Cup, in vista dei Mondiali. Dopo lo splendido successo agli ottavi di finale dell’EuroBasket della scorsa estate a Berlino, gli azzurri si ripetono in grande stile, rientrando dal -17 di inizio gara. In totale salgono a 3 le vittorie nelle ultime 4 sfide con la Serbia tra gare ufficiali e amichevoli. Dato non banale, visti i precedenti. E’ solo la terza amichevole delle 7 previste in preparazione al torneo iridato ma i segnali che arrivano dal team azzurro sono più che positivi. Domani il secondo e ultimo match della manifestazione di Atene, contro la Grecia, alle 18.45.
“E’ un’amichevole di preparazione ma siamo davvero molto contenti e fieri di aver lottato contro una delle più forti squadre in Europa e nel Mondo. Mi sento di fare i complimenti ad entrambe le squadre per la partita dura che hanno disputato. Anche stasera i veterani sono stati determinanti e i giovani ci hanno aiutato molto. Questi ragazzi amano giocare con questa maglia”, ha detto a fine gara Gianmarco Pozzecco.
Il primo quarto è di marca serba. Gli uomini di coach Pesic scattano dai blocchi con 5 triple, guidati da un Nikola Jovic perfetto (2/2, 1/1, 1/1). Percentuali altissime che mandano gli Azzurri anche a -17 (28-11). Incassato lo scossone, l’Italia prova a reagire e l’energia di Matteo Spagnolo, annunciato oggi come nuovo giocatore dell’Alba Berlino (troverà in Germania il suo compagno di Nazionale Gabriele Procida), è un toccasana. La Serbia sbaglia pochissimo e con il buzzer beater di Marinkovic chiude la prima frazione 32-19. Il secondo quarto si apre con un 5-0 Azzurro firmato Datome e Severini (3) chiuso subito da Guduric ma Spagnolo è on fire e con il capitano e Diouf costruisce il -6 (36-30) per il complessivo 11-4 dei primi tre ottimi minuti della seconda frazione. Severini e ancora Momo Diouf, entrambi da 3, fanno saltare la panchina azzurra e l’Italia pareggia (36-36). Milutinov sotto il nostro canestro è un fattore e la Serbia ne giova per uscire da una situazione scomoda. Ma fino ad un certo punto perchè la tripla di Polonara è di nuovo quella del -1. Peccato la palla persa a fil di sirena che lancia il contropiede di Avramovic. Primo tempo in archivio 47-44 Serbia.
Non si ferma l’onda azzurra nemmeno a inizio secondo tempo: Spissu da tre, Polonara e Melli paraggiano e mettono la freccia (51-54). Di qui in poi sono sorpassi e controsorpassi a suon di triple (Fontecchio e Marinkovic, Ricci e Jovic) fino all’ultima mini sirena: 70-70.
Gli ultimi 10 minuti iniziano con un tecnico fischiato a coach Pozzecco e con la Serbia che si riaffaccia in avanti, subito riacciuffata dalla tripla di un super Severini (73-73 al 33esimo). Strappo Azzurro con Pajola e Procida, che dopo il 3/3 ai liberi si invola in contropiede per il + 5 (80-75). A 6 minuti dalla fine l’Italia è più viva che mai e regge all’urto serbo. Anzi, allunga ancora con Fontecchio e la tripla di Spissu (film già visto, con piacere, parecchie volte). A meno di due minuti dal termine, Italia avanti 88-82. Gioco da tre del solito Jovic e quinto fallo di Melli: doppia brutta notizia per gli azzurri con solo tre punti di vantaggio e una manciata di secondi sul cronometro. Fontecchio fa 1/2 dalla lunetta e Bogdanovic la mette da tre ma non basta. Vince l’Italia 89-88.
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TORINO (ITALPRESS) – Saltata la tradizionale passerella precampionato a Villar Perosa, la Juventus ha voluto regalare lo stesso ai propri tifosi il “vernissage” di inizio stagione e lo ha fatto nel suo impianto, l’Allianz Stadium, davanti ad un nutrito pubblico di 20mila appassionati tifosi in un pomeriggio di caldo fortunatamente non asfissiante. La partita, Juventus Black contro Juventus White, ovvero la sfida tra la prima squadra e la formazione Next Gen, è terminata con il risultato di 8-0. Ad aprire le danze una doppietta di Dusan Vlahovic, con il primo gol al 16′ su calcio di rigore e il secondo su punizione al 32′ grazie anche a una deviazione decisiva della barriera. Una bella risposta, quella del serbo Vlahovic, alle voci che lo vorrebbero partente in caso di arrivo di Romelu Lukaku. E, a proposito del belga, sembra che la tifoseria bianconera proprio non abbia intenzione di srotolare il tappeto rosso all’attaccante ex Inter: dopo lo striscione esposto ieri sera all’esterno dello Stadium a firma Curva Sud contro il giocatore (Lukaku resta a Milano, il secondo portiere già lo abbiamo), oggi dentro allo stadio l’inequivocabile coro “Noi Lukaku non lo vogliamo”.
E all’uscita dal campo, sostituito poco prima del 40′, ancora applausi per Vlahovic e altra nota lieta per Allegri che al suo posto ha mandato in campo il brasiliano Kaio Jorge, tornato all’attività a quasi un anno e mezzo (23 febbraio 2022) dall’infortunio al tendine rotuleo del ginocchio destro. Kaio Jorge ha trovato il quarto gol al 5′ della ripresa con un destro al volo su assist morbido al bacio di Kean il quale, a sette minuti dal riposo, aveva invece messo a segno in scivolata il momentaneo 3-0. Al 24′ della ripresa seconda rete di Kaio Jorge con un destro basso a giro che si è infilato sul secondo palo. Tre minuti più tardi e anche Milik è andato a segno con uno stop di petto e un sinistro di rapina che non hanno lasciato scampo al portiere. Il polacco ha poi servito sui piedi di Kaio Jorge la tripletta che l’ex Santos ha messo a segno con un destro in diagonale. L’8-0, invece, è stato firmato di testa dal 2005 olandese Hujsen che da distanza ravvicinata ha insaccato una corta respinta di Daffara.
Alla gara non hanno preso parte in dodici: oltre ai vari Szczesny, Pogba, Fagioli, Rovella, Rabiot, Perin, Danilo, De Sciglio, Kostic, assenti tra recuperi da infortuni e carichi di lavoro da smaltire in vista della stagione, ci sono anche Bonucci, Pellegrini, Zakaria che non si stanno allenando con il gruppo e che sono in attesa di sistemazione altrove. Presenti allo Stadium il presidente Gianluca Ferrero, l’ad Andrea Scanavino e anche il numero uno di Exor, John Elkann, che prima della gara si è intrattenuto a lungo a chiacchierare con il tecnico Massimiliano Allegri e Paul Pogba.
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ROMA (ITALPRESS) – Lorenzo Milesi ha vinto la medaglia d’oro nella prova a cronometro Under 23 dei Mondiali di ciclismo, in scena in Scozia. L’azzurrino, 21enne, del team DSM, nato a San Giovanni Bianco, in Lombardia, si è imposto al termine dei 36,2 chilometri di Stirling precedendo il belga Alec Segaert di 11″. Il titolo iridato nella crono Under torna in Italia dunque dopo ben 15 anni dalla vittoria centrata da Adriano Malori a Varese.
Milesi ha vinto la prova odierna col tempo di 43 minuti netti. Argento per Segaert in 43’11”; bronzo per l’australiano Hamish McKenzie in 43’51”. Attardato l’altro azzurrino in gara, ovvero il friulano Bryan Olivo, condizionato da un fastidio al polpaccio.
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