TORINO (ITALPRESS) – “E’ un’altra roba”. Così Andrea Cambiaso ha definito la maglia della Juventus nella conferenza stampa di presentazione avvenuta oggi pomeriggio all’Allianz Stadium di Torino. Il neo numero 27 bianconero arriva alla corte di Madama dopo una stagione al Bologna che lo ha fatto maturare: “Questa maglia ha un peso diverso con il rispetto per le altre squadre – ha aggiunto -. E’ una grandissima società, sono orgoglioso di essere qua, spero di restarci il più a lungo possibile. Ringrazio il Bologna, il direttore, mister Mihajlovic. Quando all’inizio le cose non giravano bene mi hanno sempre aiutato così come poi Thiago Motta. Ora sono qua e sono felice”. Già approdato alla Juventus la scorsa estate, era stato mandato altrove a farsi le ossa: “Penso di potermi inserire bene. Ci sono giocatori di esperienza, posso imparare molto da loro. L’ho visto in queste prime settimane”, ha detto l’esterno genovese che sulla possibilità di giocare in una difesa a cinque ha spiegato: “E’ un pò anacronistico ora si ragiona più sugli spazi. A Genova ho iniziato a cinque, l’anno scorso abbiamo iniziato a cinque e poi siamo passati a quattro. Penso di potermi inserire bene, in quello penso di cavarmela bene”.
Interpellato sulla connessione tra settori giovanili e prime squadre, Cambiaso non ha dubbi sull’opportunità di creare un ponte tra le due realtà. “Sì, perchè ci sono tanti ragazzi bravi. Se non giocano, vuol dire che non sono pronti. Io ho fatto un percorso diverso, sono molto orgoglioso perchè sono cresciuto tanto soprattutto caratterialmente”. Cambiaso ha affermato che a fine stagione sarà soddisfatto “se avrò giocato tante partite, se avrò aiutato la squadra il più possibile”. Come detto, era già stato preso lo scorso anno ma di fatto alla Juve ci arriva con un anno di ritardo: “Non c’ero rimasto male, era giusto così. Venivo da un anno di Serie A in cui non avevo giocato tanto. Lo scorso anno a Bologna è servito tantissimo, ho giocato molto e sono arrivato qua al momento giusto”. E prima della Serie A c’erano state le esperienze in D con Albissola e Savona, in C con l’Alessandria e in B con l’Empoli: “Quando sono uscito dal settore giovanile ero fragile, giocare in Serie D mi è servito moltissimo e scalare le categorie mi ha fatto venire una fame ancora maggiore – ha spiegato il classe 2000 -. A chi ispiro? Da piccolino giocavo trequartista, poi quando mi sono spostato sull’esterno vedevo Cancelo come il giocatore cui ispirarmi”.
Carriera in divenire per il calciatore ligure: “Penso di poter migliorare in tutto, non mi sono mai sentito arrivato. Devo lavorare meglio sulla fase difensiva, sono già migliorato tanto ma devo lavorare ancora molto. Il mister è importantissimo, figura di rilievo, già in questi giorni mi sta insegnando i trucchi del mestiere”. E, a proposito del suo neo allenatore, Cambiaso ha concluso: “Il rapporto con Allegri è molto buono, mi ha chiesto di esprimermi al meglio, di dare quello che posso sia a destra sia a sinistra. Di aiutare la squadra il più possibile, di essere determinante, di fare gol e assist”.
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ROMA (ITALPRESS) – Jannik Sinner ha vinto il derby contro Matteo Berrettini ed è approdato agli ottavi di finale del “National Bank Open”, sesto torneo Atp Masters 1000 della stagione, dotato di un montepremi pari a 6.660.975 dollari, in corso sul cemento di Toronto (dove si disputa ad anni alterni con Montreal), in Canada. Il tennista altoatesino, numero 8 del mondo e settima forza del seeding, si è imposto sul giocatore romano, 38 del ranking Atp, col punteggio di 6-4 6-3. Sinner ha sofferto nella prima frazione, annullando ben sette palle break in favore di Berrettini, prima di strappare il servizio al romano nel decimo e deciso gioco. Da quel momento in poi l’altoatesino ha preso il largo, comandando il secondo parziale con un break al secondo gioco e un servizio perentorio (Sinner ha perso solo 5 punti in battuti nel secondo set).
Agli ottavi di finale il numero uno del tennis azzurro, vincitore nel circuito Atp di nove derby su altrettanti giocati (contro Berrettini era il primo), affronterà Andy Murray. Il tennista britannico, ex numero uno del mondo, dopo aver battuto Lorenzo Sonego al debutto, ha sconfitto l’australiano Max Purcell per 7-6 (2) 3-6 7-5. In campo questa sera l’altro azzurro giunto al terzo turno a Toronto, ovvero Lorenzo Musetti, opposto al russo Daniil Medvedev.
Murray, 36enne di Glasgow, non è l’unico “veterano” del circuito in evidenza nel torneo. Con lui in ottavi di finale anche Milos Raonic, 32enne canadese, vincitore sul giapponese Taro Daniel per 6-4 6-3, e il 36enne francese Gael Monfils, che ha battuto, pure lui col punteggio di 6-4 6-3, Stefanos Tsitsipas, quarto favorito del seeding. Assieme al greco salutano il “National Bank Open” anche la sesta testa di serie, ovvero il russo Andrey Rublev, il tedesco Alexander Zverev, numero 13 del tabellone, e il danese Holger Rune, quinta forza del torneo, sconfitto dallo statunitense Marcos Giron per 6-2 4-6 6-3. Avanzano, infine, Taylor Fritz, ottavo favorito del seeding, vincitore su Ugo Humbert per 7-6 (7) 3-6 6-3, e il numero uno del mondo, ovvero lo spagnolo Carlos Alcaraz, che si è imposto per 6-3 7-6 (3) su Ben Shelton.
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ROMA (ITALPRESS) – L’Italbasket brilla ad Atene e batte la Serbia 89-88 nella prima delle due gare amichevoli del Torneo dell’Acropoli 2023. Altra buona notizia per coach Gianmarco Pozzecco, dopo il successo nella Trentino Cup, in vista dei Mondiali. Dopo lo splendido successo agli ottavi di finale dell’EuroBasket della scorsa estate a Berlino, gli azzurri si ripetono in grande stile, rientrando dal -17 di inizio gara. In totale salgono a 3 le vittorie nelle ultime 4 sfide con la Serbia tra gare ufficiali e amichevoli. Dato non banale, visti i precedenti. E’ solo la terza amichevole delle 7 previste in preparazione al torneo iridato ma i segnali che arrivano dal team azzurro sono più che positivi. Domani il secondo e ultimo match della manifestazione di Atene, contro la Grecia, alle 18.45.
“E’ un’amichevole di preparazione ma siamo davvero molto contenti e fieri di aver lottato contro una delle più forti squadre in Europa e nel Mondo. Mi sento di fare i complimenti ad entrambe le squadre per la partita dura che hanno disputato. Anche stasera i veterani sono stati determinanti e i giovani ci hanno aiutato molto. Questi ragazzi amano giocare con questa maglia”, ha detto a fine gara Gianmarco Pozzecco.
Il primo quarto è di marca serba. Gli uomini di coach Pesic scattano dai blocchi con 5 triple, guidati da un Nikola Jovic perfetto (2/2, 1/1, 1/1). Percentuali altissime che mandano gli Azzurri anche a -17 (28-11). Incassato lo scossone, l’Italia prova a reagire e l’energia di Matteo Spagnolo, annunciato oggi come nuovo giocatore dell’Alba Berlino (troverà in Germania il suo compagno di Nazionale Gabriele Procida), è un toccasana. La Serbia sbaglia pochissimo e con il buzzer beater di Marinkovic chiude la prima frazione 32-19. Il secondo quarto si apre con un 5-0 Azzurro firmato Datome e Severini (3) chiuso subito da Guduric ma Spagnolo è on fire e con il capitano e Diouf costruisce il -6 (36-30) per il complessivo 11-4 dei primi tre ottimi minuti della seconda frazione. Severini e ancora Momo Diouf, entrambi da 3, fanno saltare la panchina azzurra e l’Italia pareggia (36-36). Milutinov sotto il nostro canestro è un fattore e la Serbia ne giova per uscire da una situazione scomoda. Ma fino ad un certo punto perchè la tripla di Polonara è di nuovo quella del -1. Peccato la palla persa a fil di sirena che lancia il contropiede di Avramovic. Primo tempo in archivio 47-44 Serbia.
Non si ferma l’onda azzurra nemmeno a inizio secondo tempo: Spissu da tre, Polonara e Melli paraggiano e mettono la freccia (51-54). Di qui in poi sono sorpassi e controsorpassi a suon di triple (Fontecchio e Marinkovic, Ricci e Jovic) fino all’ultima mini sirena: 70-70.
Gli ultimi 10 minuti iniziano con un tecnico fischiato a coach Pozzecco e con la Serbia che si riaffaccia in avanti, subito riacciuffata dalla tripla di un super Severini (73-73 al 33esimo). Strappo Azzurro con Pajola e Procida, che dopo il 3/3 ai liberi si invola in contropiede per il + 5 (80-75). A 6 minuti dalla fine l’Italia è più viva che mai e regge all’urto serbo. Anzi, allunga ancora con Fontecchio e la tripla di Spissu (film già visto, con piacere, parecchie volte). A meno di due minuti dal termine, Italia avanti 88-82. Gioco da tre del solito Jovic e quinto fallo di Melli: doppia brutta notizia per gli azzurri con solo tre punti di vantaggio e una manciata di secondi sul cronometro. Fontecchio fa 1/2 dalla lunetta e Bogdanovic la mette da tre ma non basta. Vince l’Italia 89-88.
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TORINO (ITALPRESS) – Saltata la tradizionale passerella precampionato a Villar Perosa, la Juventus ha voluto regalare lo stesso ai propri tifosi il “vernissage” di inizio stagione e lo ha fatto nel suo impianto, l’Allianz Stadium, davanti ad un nutrito pubblico di 20mila appassionati tifosi in un pomeriggio di caldo fortunatamente non asfissiante. La partita, Juventus Black contro Juventus White, ovvero la sfida tra la prima squadra e la formazione Next Gen, è terminata con il risultato di 8-0. Ad aprire le danze una doppietta di Dusan Vlahovic, con il primo gol al 16′ su calcio di rigore e il secondo su punizione al 32′ grazie anche a una deviazione decisiva della barriera. Una bella risposta, quella del serbo Vlahovic, alle voci che lo vorrebbero partente in caso di arrivo di Romelu Lukaku. E, a proposito del belga, sembra che la tifoseria bianconera proprio non abbia intenzione di srotolare il tappeto rosso all’attaccante ex Inter: dopo lo striscione esposto ieri sera all’esterno dello Stadium a firma Curva Sud contro il giocatore (Lukaku resta a Milano, il secondo portiere già lo abbiamo), oggi dentro allo stadio l’inequivocabile coro “Noi Lukaku non lo vogliamo”.
E all’uscita dal campo, sostituito poco prima del 40′, ancora applausi per Vlahovic e altra nota lieta per Allegri che al suo posto ha mandato in campo il brasiliano Kaio Jorge, tornato all’attività a quasi un anno e mezzo (23 febbraio 2022) dall’infortunio al tendine rotuleo del ginocchio destro. Kaio Jorge ha trovato il quarto gol al 5′ della ripresa con un destro al volo su assist morbido al bacio di Kean il quale, a sette minuti dal riposo, aveva invece messo a segno in scivolata il momentaneo 3-0. Al 24′ della ripresa seconda rete di Kaio Jorge con un destro basso a giro che si è infilato sul secondo palo. Tre minuti più tardi e anche Milik è andato a segno con uno stop di petto e un sinistro di rapina che non hanno lasciato scampo al portiere. Il polacco ha poi servito sui piedi di Kaio Jorge la tripletta che l’ex Santos ha messo a segno con un destro in diagonale. L’8-0, invece, è stato firmato di testa dal 2005 olandese Hujsen che da distanza ravvicinata ha insaccato una corta respinta di Daffara.
Alla gara non hanno preso parte in dodici: oltre ai vari Szczesny, Pogba, Fagioli, Rovella, Rabiot, Perin, Danilo, De Sciglio, Kostic, assenti tra recuperi da infortuni e carichi di lavoro da smaltire in vista della stagione, ci sono anche Bonucci, Pellegrini, Zakaria che non si stanno allenando con il gruppo e che sono in attesa di sistemazione altrove. Presenti allo Stadium il presidente Gianluca Ferrero, l’ad Andrea Scanavino e anche il numero uno di Exor, John Elkann, che prima della gara si è intrattenuto a lungo a chiacchierare con il tecnico Massimiliano Allegri e Paul Pogba.
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ROMA (ITALPRESS) – Lorenzo Milesi ha vinto la medaglia d’oro nella prova a cronometro Under 23 dei Mondiali di ciclismo, in scena in Scozia. L’azzurrino, 21enne, del team DSM, nato a San Giovanni Bianco, in Lombardia, si è imposto al termine dei 36,2 chilometri di Stirling precedendo il belga Alec Segaert di 11″. Il titolo iridato nella crono Under torna in Italia dunque dopo ben 15 anni dalla vittoria centrata da Adriano Malori a Varese.
Milesi ha vinto la prova odierna col tempo di 43 minuti netti. Argento per Segaert in 43’11”; bronzo per l’australiano Hamish McKenzie in 43’51”. Attardato l’altro azzurrino in gara, ovvero il friulano Bryan Olivo, condizionato da un fastidio al polpaccio.
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ROMA (ITALPRESS) – Jannik Sinner ha vinto il derby contro Matteo Berrettini ed è approdato agli ottavi di finale del “National Bank Open”, sesto torneo Atp Masters 1000 della stagione, dotato di un montepremi pari a 6.660.975 dollari, in corso sul cemento di Toronto (dove si disputa ad anni alterni con Montreal), in Canada. Il tennista altoatesino, numero 8 del mondo e settima forza del seeding, si è imposto sul giocatore romano, 38 del ranking Atp, col punteggio di 6-4 6-3. Sinner ha sofferto nella prima frazione, annullando ben sette palle break in favore di Berrettini, prima di strappare il servizio al romano nel decimo e deciso gioco. Da quel momento in poi l’altoatesino ha preso il largo, comandando il secondo parziale con un break al secondo gioco e un servizio perentorio (Sinner ha perso solo 5 punti in battuti nel secondo set).
Agli ottavi di finale il numero uno del tennis azzurro, vincitore nel circuito Atp di nove derby su altrettanti giocati (contro Berrettini era il primo), affronterà Andy Murray. Il tennista britannico, ex numero uno del mondo, dopo aver battuto Lorenzo Sonego al debutto, ha sconfitto l’australiano Max Purcell per 7-6 (2) 3-6 7-5. In campo questa sera l’altro azzurro giunto al terzo turno a Toronto, ovvero Lorenzo Musetti, opposto al russo Daniil Medvedev.
Murray, 36enne di Glasgow, non è l’unico “veterano” del circuito in evidenza nel torneo. Con lui in ottavi di finale anche Milos Raonic, 32enne canadese, vincitore sul giapponese Taro Daniel per 6-4 6-3, e il 36enne francese Gael Monfils, che ha battuto, pure lui col punteggio di 6-4 6-3, Stefanos Tsitsipas, quarto favorito del seeding. Assieme al greco salutano il “National Bank Open” anche la sesta testa di serie, ovvero il russo Andrey Rublev, il tedesco Alexander Zverev, numero 13 del tabellone, e il danese Holger Rune, quinta forza del torneo, sconfitto dallo statunitense Marcos Giron per 6-2 4-6 6-3. Avanzano, infine, Taylor Fritz, ottavo favorito del seeding, vincitore su Ugo Humbert per 7-6 (7) 3-6 6-3, e il numero uno del mondo, ovvero lo spagnolo Carlos Alcaraz, che si è imposto per 6-3 7-6 (3) su Ben Shelton.
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I momenti salienti della sfida al Franco Lagona di Zafferana Etnea
Le dichiarazioni del tecnico rossazzurro al termine di Catania-Calatabiano