ROMA (ITALPRESS) – Nessun rimpianto, una condizione fisica non ancora ottimale di alcuni interpreti e la consapevolezza di essere sempre una grande squadra che anche dopo le sconfitte pesanti riesce sempre rialzarsi. Il Settebello cede 10-4 di fronte ai campioni del mondo della Spagna, nel remake della finale di Budapest 2022, nell’ultimo atto della SuperFinal della World League, andata in scena a Los Angeles.
Sempre avanti nel punteggio gli iberici, trascinati dalla quaterna di Ortega, e sul 7-3 a metà gara; gli azzurri, che pagano il 2 su 13 in superiorità numerica, restano aggrappati al match fino al 7-4 di Presciutti (magistrale la sua sciarpata); poi lo strappo decisivo degli spagnoli con i gol in sequenza di Munarriz, Perrone e De Toro.
La Nazionale di Alessandro Campagna – argento iridato in carica – rientrerà martedì mattina in Italia e poi, dopo pochi giorni di riposo, proseguirà la preparazione in vista dei Mondiali di Fukuoka (in programma dal 14 al 30 luglio).
“E’ stata una partita surreale, perchè ci hanno messo sotto fin dall’inizio. Loro hanno giocato una grande finale, noi no. Sono partite e sconfitte che servono a crescere e a migliorare. Adesso analizzeremo quanto successo, per migliorare alcune situazioni tattiche: abbiamo tempo e margine da qui ai Mondiali di Fukuoka”. Così, al termine della finale, il ct azzurro Sandro Campagna.
Ad assistere a Italia-Spagna c’era in tribuna anche Giorgio Chiellini, capitano della Nazionale di calcio che ha vinto gli Europei2020 ed ex capitano della Juventus. Il difensore italiano milita ora nel Los Angeles FC.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
Redazione
SAN SEBASTIAN (SPAGNA) (ITALPRESS) – Victor Lafay ha vinto la seconda tappa del Tour de France 2023, la Vitoria Gasteiz-San Sebastian, di 209 chilometri, e Adam Yates è rimasto in maglia gialla. Il francese del team Cofidis, scattato a mille metri circa dal traguardo, si è imposto in volata davanti al belga Wout Van Aert (team Jumbo-Visma), secondo, e allo sloveno Tadej Pogacar (Uae Team Emirates), terzo. “Una volta arrivati alla fine dell’ultima discesa ho cominciato a fare i conti e ad aspettare. Ho capito che in una volata vera e propria non avrei mai potuto vincere. Avevo una buona gamba e ho deciso di scattare a mille metri dal traguardo: un’azione che si è rivelata, per fortuna, vincente”, ha detto Lafay sul podio di giornata.
Il leader della classifica generale è rimasto il britannico Adam Yates (Uae Team Emirates), vincitore ieri della prima frazione, ma alle sue spalle il gemello Simon (Team Jayco-AlUla) è stato superato da Pogacar, ora secondo (entrambi comunque sono a 6″ dalla maglia gialla).
In quarta piazza, nella graduatoria generale, già abbastanza indicativa, proprio Lafay, staccato di 12″ e seguito da Van Aert, a +16″, e dal danese Jonas Vingegaard (team Jumbo-Visma), a +17″.
Ad animare la frazione odierna è stato lo statunitense Neilson Powless, del team EF Education-EasyPost, in fuga dal nono chilometro e ripreso dal gruppo dei migliori a circa 20 km dall’arrivo, prima dei fuochi d’artificio finali dei “big” della corsa.
Domani la terza tappa della Grande Boucle, la Amorebieta Etxano-Bayonne, di 193.5 chilometri, con il plotone che saluterà la Spagna e approderà in Francia.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
SPIELBERG (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Max Verstappen vince il Gran Premio d’Austria, al termine di una gara nella quale il numero uno della Red Bull ha anche dovuto inseguire – seppur per pochi giri – le due Ferrari. Primo posto per l’olandese, seguito dalla Ferrari di Charles Leclerc e dall’altra Red Bull di Sergio Perez. Quarta invece la Ferrari di Carlos Sainz (poi retrocessa al sesto posto causa alcune violazioni per track limits non sanzionate). Gara positiva anche per la nuova McLaren, che in virtù della penalità del ferrarista si piazza quarta con Lando Norris, seguita da Fernando Alonso con l’Aston Martin, mentre Lewis Hamilton, anch’egli penalizzato, da settimo diventa ottavo. Nono Stroll, decimo Gasly.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Il Fulham punta forte su Yunus Musah, centrocampista del Valencia sul quale da tempo ha messo gli occhi il Milan: secondo “The Sun” i Cottagers avrebbero pronta un’offerta da 20 milioni di sterline, poco più di 23 milioni di euro, per strappare il nazionale statunitense alla concorrenza. Musah piace anche all’Inter, ma il manager del Fulham, Marco Silva “ha soldi da spendere e Musah è al vertice nella sua lista dei desideri”; inoltre, il Valencia ha anche necessità di cedere.
(ITALPRESS).
fsc/red 02-Lug-23 11:21.
NNNN
LOS ANGELES (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il Settebello supera 15-12 gli Stati Uniti e si qualifica per la finale della World Cup, dove affronterà i campioni del mondo della Spagna, alle 19 ora californiana (+9 ore in Italia), che hanno battuto 10-8 l’Ungheria, e strappa il pass per i Mondiali di Doha 2024: serata perfetta a Los Angeles per la nazionale di Alessandro Campagna – argento iridato a Budapest 2022: sotto 9-7 a metà del terzo tempo, piazza un 5-0 di break con le doppiette di Cannella e di Di Somma, autore di una cinquina, e i gol di Di Fulvio che vale il 12-9 dopo tre quarti di gara. Gli statunitensi tornano sul -2 in avvio di ultima frazione con Daube; poi arriva lo strappo decisivo degli azzurri con il tap-in di Presciutti e la meravigliosa palomba di Marziali che valgono il 14-10 determinante. Subito dopo Nicosia – subentrato a Del Lungo nel terzo parziale – para da campione un rigore a Bowen, spegnendo le velleità dei padroni di casa.
Quasi 365 giorni fa l’ultimo precedente tra Italia e Spagna nella finale iridata di Budapest 2022, vinta dagli iberici 15-14 ai rigori.
“Abbiamo disputato una grandissima partita giocata da entrambe le squadre a ritmi molto elevati – le parole del commissario tecnico Campagna -. Ci prendiamo quest’ennesima finale e la qualificazione ai Mondiali di Doha. Domani sarà un bellissimo match contro la Spagna, una delle nostre rivali storiche”.
Per Gianmarco Nicosia, calottina numero 13, “siamo stati bravissimi a non disunirci, quando ci siamo trovati sotto di due gol. Abbiamo recuperato immediatamente e da quel momento si è visto un Settebello perfetto”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
BILBAO (SPAGNA) (ITALPRESS) – Adam Yates è la prima maglia gialla del Tour de France 2023. Il britannico ha battuto il fratello gemello Simon Yates (Team Jayco-AlUla) in una volata a due, vincendo la prima tappa del Tour de France 2023, la Bilbao-Bilbao di 182 chilometri. Terzo classificato lo sloveno Tadej Pogacar, suo compagno di squadra e capitano della UAE Team Emirates. Prime scintille già nella prima frazione, sulle tre salite di giornata il corridore sloveno e il campione in carica, il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), si sono dati immediatamente battaglia: decisivo il Cote de Pike, asperità con pendenza massima del 15% che ha spaccato subito il gruppo e in cui i due si sono ritrovati sul traguardo del GPM insieme a Lafay (Cofidis). In discesa invece i due gemelli Yates hanno guadagnato il margine ideale per arrivare da soli sul traguardo del capoluogo basco. Vittoria numero 40 in stagione per la UAE Team Emirates che ora potrà gestire la maglia di leader. Subito problemi per Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e Enric Mas (Movistar Team), coinvolti in una caduta a 20 chilometri del traguardo. Domani la seconda tappa nei Paesi Baschi della Grande Boucle, la Vitoria Gasteiz-San Sebastian di 208,9 chilometri.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
Giornata storica per il pentathlon moderno azzurro ai Giochi Europei. Alice Sotero ha festeggiato nel migliore dei modi la qualificazione olimpica conquistata pochi giorni fa a Cracovia. L’atleta astigiana delle Fiamme Azzurre, a un anno dalla nascita della piccola Ginevra, è stata protagonista della finale di pentathlon moderno ai Giochi Europei 2023, dominando la prova di laser run e conquistando l’oro. Poche ore dopo, nella finale maschile, un altro pentatleta italiano delle Fiamme Azzurre è salito sul gradino più alto del podio. Giorgio Malan ha vinto il titolo continentale e conquistato il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024.
Per la Sotero, che ha chiuso con 1443 punti, nuovo punteggio record in una finale femminile, si tratta del primo titolo continentale in carriera. Undicesimo posto finale per Elena Micheli (Carabinieri) a 1402. L’argento è andato alla spagnola Laura Heredia (1429), bronzo alla britannica Olivia Green (1428), entrambe protagoniste di una bella rimonta.
Malan, al termine di una bellissima prova di laser run, ha chiuso la finale a 1534 punti. L’atleta torinese si è messo alle spalle il campione olimpico e mondiale, il britannico Joseph Choong (1531) e l’ungherese Csaba Bohm (1530). Sedicesimo Roberto Micheli (Fiamme Oro) a 1472 punti, diciottesimo Matteo Cicinelli (Carabinieri) a 1399, risultati che hanno permesso agli azzurri di conquistare anche la medaglia di bronzo a squadre con 4405 punti alle spalle di Gran Bretagna (4548) e Francia (4529).
“È il mio primo podio internazionale dopo la nascita di Ginevra ed averla qui, assieme a tutta la famiglia è stato molto emozionante. È davvero bellissimo poter condividere con tutti loro questa gioia. Sono felicissima – ha commentato la Sotero – Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine, soprattutto dopo la nascita di Ginevra, che mi hanno spronato a portare avanti questo percorso molto impegnativo, il mio team che è stato bravissimo a rimettermi in forma dopo la gravidanza, e tutte le persone che mi aiutano durante la preparazione, che magari non sono qui ma sono sicura che mi hanno seguito da casa”.
“Questa medaglia rappresenta davvero una gioia immensa, anche abbastanza inaspettata. Ho cercato di divertirmi il più possibile e ha funzionato. Sono super contento!”, ha commentato a caldo Malan. Una giornata memorabile, dunque, per l’Italia del pentathlon moderno che porta a casa tre medaglie, due del metallo più prezioso, e due carte olimpiche con Alice Sotero e Giorgio Malan, che si aggiungono ad Elena Micheli, prima atleta a staccare il biglietto per Parigi con la vittoria nella finale di World Cup a inizio giugno. L’Italia chiude, così, in testa al medagliere del pentathlon moderno ai Giochi Europei con una gara in meno, visto che non ha disputato la staffetta mista. Ai grandi numeri della giornata si aggiungono i 1443 punti realizzati Sotero, nuovo record per una finale femminile di pentathlon moderno.
– foto Ferraro/Coni –
(ITALPRESS).
ROMA (ITALPRESS) – Ci ha provato ma non ce l’ha fatta. Il mondo del calcio, soprattutto quello a tinte biancocelesti, piange Vincenzo D’Amico. È morto a 68 anni l’ex centrocampista campione d’Italia con la Lazio nel 1974: si è spento al Gemelli, dove da tempo lottava contro un tumore. Era stato lo stesso D’Amico, lo scorso maggio, a rivelare le sue condizioni con un post su Facebook: “Mi dicono che i malati oncologici tirano fuori forze inaspettate, io ci sto provando”, scriveva. Lazio in tutto: “Leggenda biancoceleste e coraggioso capitano nei momenti difficili della società, Vincenzino, come tanti lo hanno sempre continuato a chiamare, ha fatto innamorare i tifosi di diverse generazioni con le sue magie in campo e il suo infinito attaccamento alla maglia. D’Amico ha giocato nella Lazio dal 1971 al 1980 e, dopo un anno al Torino, dal 1981 al 1986: mai ha fatto mancare passione, impegno e dedizione ai colori biancocelesti. Il presidente Lotito, a nome di tutto il Club, rivolge alla sua famiglia e ai suoi cari le più sincere condoglianze. Non ti dimenticheremo mai, Vincenzo!”, il cordoglio di quello che è stato il club della sua vita. Nato a Latina, infatti, nel 1970 D’Amico era entrato nella Primavera biancoceleste facendo poi il suo debutto in prima squadra, non ancora diciottenne, nel ’72. Impiegato come mezzapunta o ala, dopo aver saltato il campionato 1972-73 per la rottura dei legamenti del ginocchio, si riprende una maglia da titolare sotto la guida di Maestrelli nella Lazio di Chinaglia e Wilson che in quella stagione vince lo scudetto, venendo anche premiato come miglior giovane del torneo. Negli anni successivi non riesce ad avere continuità, diventa capitano dopo lo scandalo calcioscommesse e dopo un anno al Torino torna in biancoceleste, guidando la squadra al ritorno in A prima del definitivo addio nel 1986. Chiude la carriera da calciatore alla Ternana, per poi reinventarsi da osservatore, allenatore e soprattutto opinionista televisivo. Poca fortuna in Nazionale maggiore, dove non è mai riuscito a trovare spazio. Ma il suo nome resterà sempre legato ai colori della Lazio.
di Gabriele Calandra
Si parte. Con l’arrivo giovedì notte di Luca Tabbiani, che ripartirà oggi, comincia a profilarsi all’orizzonte il nuovo Catania targato 2023/24. Tra acquisti, conferme e cessioni è arrivato il periodo più atteso dell’anno, ovvero il calciomercato: dove, come nel programma X-Factor, si capiranno promossi e bocciati.
Ad oggi le uniche certezze del mercato rossazzurro sono la fine dei prestiti di Mattia Vitale, Klavs Bethers, Alessandro Groaz, Marco Chiarella e Simone Baldassar, quest’ultimo già ufficializzato dal SSD Dolomiti Bellunesi. Si lavora per i ritorni di Vitale e Chiarella. Il loro destino è nelle mani di Sampdoria e Pescara, cioè i club che detengono il loro cartellino. L’obiettivo del ds Laneri è quello di trovare una formula, vantaggiosa per tutti, che possa riportare i due under sotto le pendici dell’Etna. Se non dovesse trovarsi un accordo tra le parti, si virerà verso altri obiettivi. Altro possibile ritorno potrebbe essere quello di Klavs Bethers, stavolta però con la veste di secondo. Il portierino lettone, infatti, potrebbe diventare il sostituto di un estremo difensore più esperto che lo aiuterebbe a crescere e migliorare ulteriormente. Per la veste di numero uno titolare si parla di Andrea Seculin del Modena, ex Serie A con il Chievo, che a quanto pare nelle ultime ore avrebbero scavalcato nelle preferenza del club rossazzurro Davide Marfella del Napoli
Ogg, però, comincia il vero divertimento. Il 1° luglio, infatti, è la data che apre ufficialmente il calcio mercato e quindi la possibilità di tesserare quei giocatori che il duo Grella/Laneri deciderà di confermare anche per il prossimo anno, oltre a poter contrattualizzare quelli nuovi. Tra i papali che dovrebbero vestire ancora la maglia rossazzurra sembrano esserci Rapisarda, Lorenzini, Andrea Russotto, Marco Palermo e Manuel Sarao. Ma non è detto che la lista non si allunghi ulteriormente o addirittura si riduca, in questo caso, però, si assisterebbe a una vera e propria rivoluzione tecnica.
In attesa delle decisioni della società, qualche addio sempre essere certo. Anche in questo caso, però, occorrerà attendere le ufficialità. Jefferson dovrebbe aver trovato l’accordo con il Monterosi Tuscia, mentre Aniello Boccia potrebbe finire alla Spal dove ad attenderlo, a quanto pare, ci sarà l’ex allenatore rossazzurro Giovanni Ferraro. Tante proposte per Gianluca Litteri, Acireale e Licata in D, più il Paternò in Eccellenza, ma non è da escludere che l’attaccante catanese possa essere riconfermato da Laneri.
Nel frattempo, da Reggio Emilia danno per certo l’arrivo del centrocampista Rosafio. Ottima pedina per il gioco aggressivo di mister Tabbiani. Altri rumors danno per fatto il trasferimento a Catania di due ex Fiorenzuola che Tabbiani conosce bene: Alessandro Quaini, 24 anni, e Christian Di Marco. Per ciò che concerne la difesa si parlerebbe di un ritorno di Luca Calapai. Per l’esterno difensivo, svincolato dal Crotone, sarebbe la terza esperienza in maglia rossazzurra dopo quelle del 2011-12 e del 2018 al 2022. Altro nome caldo per il reparto arretrato è quello di Marco Perrotta, 29 anni, in uscita dalla Pro Vercelli, ma di proprietà del Bari. Teniamoci forte, perché si è appena all’inizio di un calcio mercato che regalerà tante sorprese ai sostenitori etnei.
Gasp e l’Atalanta avanti insieme. Dopo l’incontro svolto con la proprietà dell’Atalanta, l’allenatore ha deciso di restare alla guida del club nerazzurro e firmerà il prolungamento fino al 2025 con opzione per il 2026. Per Gasperini sarà l’ottava stagione a Bergamo. Il comunicato: “Le parti hanno trovato la piena e soddisfacente intesa per proseguire insieme”