Marcus Thuram sta per diventare un giocatore dell’Inter. L’attaccante francese, ormai ex Borussia M’Gladbach, è sbarcato questa mattina all’aeroporto milanese di Linate per sottoporsi alle rituali visite mediche prima di firmare il contratto con i nerazzurri.
(ITALPRESS).
mc/red 27-Giu-23 11:10.
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Redazione
Volley: Nations League donne. Italia torna in campo per sfidare il Brasile
BANGKOK (THAILANDIA) (ITALPRESS) – Tutto pronto per il ritorno in campo dell’Italia femminile in Volleyball Nations League. Domani alle ore 15:30 italiane (in diretta su Sky Sport Summer e Arena), le azzurre sfideranno il Brasile nel match valido per la seconda giornata della Pool 6 svolgimento a Bangkok. Dopo una settimana di intenso allenamento le ragazze del ct Davide Mazzanti proveranno a lanciare il decisivo assalto alle prime otto posizioni della classifica generale per staccare il pass per le Finals in programma ad Arlington (USA) dal 13 al 17 luglio. L’Italia occupa attualmente l’ottava posizione con 5 vittorie all’attivo a fronte delle 3 sconfitte fin qui conseguite. “Dopo la Pool 1 in Turchia per noi tutte le partite possono essere decisive in ottica Finals – ha esordito il ct dell’Italia, Davide Mazzanti – adesso abbiamo quattro partite importanti a partire da quella con il Brasile.
Affrontiamo una squadra tostissima capace di sviluppare un gran volume di gioco che certamente saprà metterci in grande difficoltà. Qui a Bangkok abbiamo fatto un gran lavoro fisico alternando carico e riposo. Abbiamo anche lavorato su alcuni aspetti del cambio palla sistemando quello che ancora non andava così come nella fase break, soprattutto in quello che ci faceva soffrire di più. In Thailandia abbiamo trovato un calore ed un affetto attorno alla squadra diverso dal solito perché nelle precedenti esperienze qui a Bangkok non avevo mai percepito un’attenzione simile nei nostri confronti”.
(ITALPRESS) – (SEGUE).
mc/com 27-Giu-23 12:44.
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Ternana, è ufficiale: Bandecchi ha ceduto il club. Closing entro il 15 luglio
Stefano Bandecchi non è più proprietario della Ternana. Il neosindaco di Terni ha ufficializzato la cessione del club a un imprenditore a capo di una casa farmaceutica senza fornire ulteriori dettagli. Ecco il comunicato: “Nella scorsa notte si è positivamente conclusa la trattativa per la cessione della totalità della quote della Ternana Calcio dall’Università Niccolò Cusano ad un imprenditore a capo di una casa farmaceutica Italiana. Tra le varie proposte giunte la scelta è ricaduta su chi ha fornito all’Ateneo maggiori garanzie non solo economiche ma anche gestionali. Il closing è previsto per il 15 luglio ed in questo periodo Unicusano sarà a disposizione per garantire la massima collaborazione e rendere il passaggio più naturale possibile. Unicusano sarà sempre legata alla Ternana ed ai propri tifosi, non soltanto per la presenza di Stefano Bandecchi quale sindaco della città ma per l’affetto sincero che negli anni si è consolidato in ogni suo aspetto. Sempre forza Ternana!”
Alla fine la scelta è caduta su Andrea Pirlo. L’ex tecnico di Juventus e Fatih Karagumruk (con cui aveva risolto il suo contratto nel maggio scorso) guiderà la Sampdoria nella prossima stagione. Per lui è pronto un contratto biennale, anche se l’ufficialità dell’accordo verrà data solo nelle prossime ore. La presentazione del nuovo tecnico (atteso nelle prossime ore a Genova) avverrà a breve, forse già nella giornata di domani, anche in considerazione dell’imminente arrivo a Corte Lambruschini dei due nuovi proprietari blucerchiati, Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi, per la prima volta in visita alla sede da quando hanno rilevato il club. La notizia è stata accolta con grande favore dalla tifoseria.
SCENARI
Una scelta difficile, quella della proprietà, che aveva puntato forte inizialmente su Grosso (prima della rinuncia definitiva avvenuta ieri), quindi su Baroni dopo il suo divorzio dal Lecce e, infine, su Farioli, un altro profilo che piaceva molto. Con Pirlo, invece, è stato trovato l’accordo non solo sul piano economico, ma soprattutto tecnico, in considerazione del mercato che attende ora la Sampdoria e delle ambizioni della piazza, che punta all’immediata risalita in Serie A. Oltre metà della rosa dell’ultimo campionato era in prestito, altri elementi sono in scadenza di contratto. Al riguardo resta ora da risolvere il modo del nuovo direttore sportivo: si parla della possibile riconferma di Mattia Baldini (in scadenza a fine giugno) o dell’arrivo di Matteo Tognozzi.
ROMA (ITALPRESS) – Combattere l’antisemitismo nel calcio per estirpare un fenomeno ancora troppo presente negli stadi italiani. E’ questo l’obiettivo della dichiarazione d’intenti per la lotta all’antisemitismo nel calcio firmata al Viminale dal ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e dal coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, Giuseppe Pecoraro. Un accordo dal “grande valore simbolico e non solo, per il mondo dello sport, per i valori che incarna e che ha evocato. Sul tema dell’antisemitismo c’è ancora tanto da fare nel mondo dello sport e sono molto contento di questo accordo” che risolve anche “ogni dubbio circa la refrattarietà del mondo dello sport su questo tema”, le parole di Piantedosi che sottolineano la voglia da parte del Governo di fornire un supporto concreto per contrastare attivamente il fenomeno. “Questa è una tappa di transito di un percorso operativo. Vogliamo dare seguito alle parole passando ai fatti. Bisogna superare qualsiasi equivoco sull’impegno, i contenuti che abbiamo inserito in questa dichiarazione di intenti che ci impegna non solo moralmente sono esaustivi in termini di qualità del salto che dobbiamo fare”, ha proseguito Abodi. Nel documento, infatti, sono presenti vari impegni importanti come il non assegnare il numero 88 ai calciatori, vietare l’utilizzo alle tifoserie di simboli che possano richiamare al nazismo, definire le modalità con le quali dovranno essere disposte le interruzioni delle partite, verificare il rispetto dell’assegnazione nominale dei posti negli stadi. Inoltre ci sarà anche una valorizzazione del comportamento pro attivo delle società nell’applicazione di queste misure. “Questo è un documento concreto che può dare grandi risultati. L’auspicio è che il risultato raggiunto trovi un’applicazione adeguata e che possa essere compreso lo spirito per evitare che ci siano situazioni sui campi difficili da regolare”, ha detto Pecoraro. Un impegno che vedrà coinvolta anche la Figc, pronta a portare avanti la battaglia “a nome di tutto il mondo del calcio. Un impegno solenne che vogliamo rispettare, fatto di tante cose concrete. Il nostro mondo è fatto di società e tesserati che raggiungono ogni parte del territorio, riuscire a coinvolgerli e responsabilizzarli è una sfida ambiziosa ma a portata di mano”, ha concluso Marco Brunelli, segretario della Figc.
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ROMA (ITALPRESS) – “Sono molto felice per lo scudetto: ho lottato otto anni per averlo e tutti dicono che se fossi rimasto lo avrei vinto anche io, ma io credo nel destino. Era scritto così. Che dovevo andare via io, per vedere il Napoli campione d’Italia”. A parlare, in un’intervista a ‘Il Corriere dello Sport’, è Kalidou Koulibaly, 32enne difensore senegalese appena passato all’Al-Hilal con un super contratto dopo l’esperienza al Chelsea e la lunga militanza con la maglia del Napoli. “Con il Chelsea ho vissuto una grandissima esperienza – spiega Koulibaly – La Premier è fantastica: tanta intensità, tanti gol, giocatori molto veloci, grandi talenti. Loro si aspettavano il Koulibaly di Napoli, ma non credo che la mia stagione sia stata così male. Avevo bisogno di tempo: in un anno non ho potuto dimostrare quello che avrei voluto per le scelte dell’allenatore e della società”. L’africano, con cittadinanza francese, alla fine è andato via da Londra: “Non avevo garanzie di giocare sempre. Sono sempre stato serio e professionale, ma non mi piace stare in panchina a fare niente. Preferisco un posto dove mi vogliono, dove sono al centro di un progetto e posso essere di esempio ai giovani”. Anche per Koulibaly il Napoli può bissare lo scudetto: “Sì, certo, ha vinto con tanti punti di vantaggio e parte favorito, ma lo aspetteranno tutti, e tutti si rinforzeranno tanto. La Serie A sta tornando grande come confermano le tre finaliste in Europa e mi fa piacere. Tra l’altro quando si cambia allenatore ci vuole sempre del tempo, ma Garcia conosce molto bene il campionato italiano. Per lui sarà una grande sfida, ma è capace di fare ottime cose. Anche se tutto dipende da chi resta e da chi parte. Napoli merita un grande futuro in Italia e in Champions: questi giocatori hanno scritto la storia, ma se vinceranno un altro scudetto sarà un’impresa totale. Devono metterselo in testa: ognuno sceglie la propria carriera e la propria vita, ma a Napoli hanno fatto epoca e non possono andare via così. Spero che rimangano, che non vadano via tutti”. Rumors di mercato vorrebbero tra i possibili partenti anche Osimhen, attratto dalle sirene della Premier: “Non gli servono i miei consigli. Ogni tanto ci sentiamo e se vorrà mi chiamerà. Ma ormai Victor è un giocatore molto importante, tra i migliori del mondo: Gattuso lo ha aiutato, Spalletti è stato la svolta e ora non ha più bisogno di nessuno. Deve scegliere in libertà, da solo, senza ascoltare altri pareri. Soltanto così – conclude Koulibaly – non avrà rimorsi”.
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Giubilei “Triathlon in crescita, ai Giochi Europei per fare bene”
CRACOVIA (POLONIA) (ITALPRESS) – “Il triathlon italiano sta crescendo molto: dall’attività giovanile a quella amatoriale passando per l’organizzazione di prestigiosi eventi internazionali. Portare la Coppa del Mondo a Roma vuol dire entrare nel panorama sportivo internazionale dalla porta principale. E in questi Giochi Europei possiamo fare bene”. Da Casa Italia a Cracovia, dove è arrivato per seguire le gare della terza edizione dei Giochi Europei, il presidente Riccardo Giubilei guarda con soddisfazione alla crescita della Federazione italiana triathlon, presa in mano nel marzo del 2021. Oltre alla crescita dei giovani, negli ultimi anni la Fitri ha partecipato attivamente anche all’organizzazione di diversi appuntamenti importanti, accrescendo la visibilità del triathlon. “Siamo riusciti a portare a Cagliari le World Triathlon Championship Series – ricorda Giubilei all’Italpress – uno dei sette appuntamenti più importanti al mondo. E a ottobre a Roma faremo il debutto in Coppa del Mondo: portare il triathlon che conta nella capitale è davvero un passo importante”, considerando inoltre che la prova di World Cup in programma il 7 ottobre all’Eur assegnerà punti anche per la qualificazione ai Giochi di Parigi 2024.
Il triathlon italiano si presenta a Cracovia con tre ragazze (Alice Betto, Angelica Prestia e Verena Steinhauser), tre ragazzi (Sergiy Volodymyrovych Polikarpenko, Gianluca Pozzati, Michele Sarzilla) e l’ambizione di confermare la crescita a livello sportivo. “Ci presentiamo ai Giochi Europei con atleti che possono far bene – spiega Giubilei – Non faccio pronostici per scaramanzia, ma vedremo in gara gli azzurri meglio posizionati nel ranking di qualificazione per l’Olimpiade di Parigi 2024. E’ un banco di prova interessante anche in vista del test event in programma nella capitale francese ad agosto. E poi la presenza di tante federazioni europee e di atleti di fama mondiale impreziosisce ancor di più queste gare”.
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CRACOVIA (POLONIA) (ITALPRESS) – “I Giochi Europei sono un test importante finalizzato ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. E noi stiamo facendo molto bene con i nostri giovani, che stanno crescendo e hanno ottenuto risultati importanti in Polonia”. Il programma del taekwondo non è ancora terminato, ma il presidente Angelo Cito può già ritenersi molto soddisfatto dalla spedizione azzurra ai Giochi Europei di Cracovia 2023. Quattro medaglie, a cominciare dall’oro del diciottenne Dennis Baretta per proseguire con l’argento della ventunenne Sofia Zampetti e per finire con i bronzi del ventenne Andrea Conti e della “veterana” Natalia D’Angelo, appena 24 anni, sono davvero un bottino incoraggiante. “Abbiamo voluto utilizzare questa gara per testare le nuove generazioni – spiega Cito all’Italpress – I giovani si stanno comportando molto bene. Dennis ha vinto il titolo ad appena 18 anni e questo è di buon auspicio per tutti gli altri”. Il movimento è in salute e Cito è comprensibilmente orgoglioso. “Oltre a Baretta, abbiamo portato finora quattro ragazzi almeno nei quarti di finale – ha proseguito il presidente della Federazione italiana Taekwondo – Alessio e Dell’Aquila sono le punte di diamante, hanno saltato questa competizione per riposare dopo tante gare importanti, con il titolo mondiale conquistato da Simone e purtroppo l’infortunio subito da Vito. Ma abbiamo tanti giovani interessanti e questi Giochi Europei lo stanno dimostrando”. Infine una battuta sulla manifestazione, giunta alla terza edizione. “Per i ragazzi è un test prezioso per l’atmosfera in cui vivono, completamente diversa dalle abitudini tradizionali, con i colleghi degli altri sport. Anche se questi Giochi Europei sono divisi in 12 città e questo complica un pò le relazioni tra gli atleti, ma poter vivere l’atmosfera olimpica di un evento multisport è importante”.
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BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Il Barcellona ha reso noto ufficialmente oggi di aver ingaggiato Ilkay Gundogan. Il centrocampista tedesco arriva nel club catalano da svincolato, essendo in scadenza il contratto con lo legava al Manchester City.
Si unirà agli azulgrana per due stagioni, fino al 30 giugno 2025, con la possibilità di rimanere per un’ulteriore stagione. La sua clausola rescissoria è stata fissata a 400 milioni di euro.
Il giocatore prima ha salutato la società inglese, con la quale nell’ultima stagione ha compiuto il “triplete”. “Per me è stato un privilegio, un piacere enorme, far parte del City negli ultimi sette anni. Manchester è stata la mia casa, mi sono sentito parte di una famiglia molto speciale”, ha detto Gundogan, come riporta il sito della società britannica.
A ruota, il tedesco ha spiegato le motivazioni della sua scelta.
(ITALPRESS) – (SEGUE).
pdm/red 26-Giu-23 13:59.
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PALERMO (ITALPRESS) – Record su record. Sono quelli conseguiti stagione dopo stagione dalla Serie B. Compresa l’ultima da poco conclusa con la promozione in A di tre squadre di rango come Frosinone, Genoa e Cagliari e l’approdo in cadetteria di tre retrocesse di peso come Sampdoria, Cremonese e Spezia. Il presidente della Lega di serie B Mauro Balata parte da qui per un bilancio di fine campionato. “E’ stata la Serie B dei record, come spettatori per audience e interesse dei media. E’ stata anche la B dei 52 Paesi in cinque continenti dove per la prima volta è stato trasmesso il campionato. Questi numeri sono sotto gli occhi di tutti, ma quello che mi preme sottolineare – ha detto Balata in un’intervista all’Italpress – è che nonostante un campionato, definito da più parti, a grandi firme la mission della B anche quest’anno ha rispettato le previsioni e i numeri spiegano bene come la valorizzazione di tanti giovani sia proseguita a vantaggio di tutto il sistema: gli esordienti in B ad esempio sono stati 167, di cui 91 under 23 (55%) e 77 italiani per una età media di 24 anni. Fra di loro un sedicenne, due diciasettenni, quattro diciottenni e quindici diciannovenni. E’ il risultato di un grande impegno che le nostre società stanno profondendo nei settori giovanili con investimenti cresciuti del 71% in quattro anni senza dimenticare un + 222% sulle infrastrutture sempre nel medesimo periodo”. Anche i playoff hanno prodotto numeri da capogiro. “Una stagione da record non poteva che avere un epilogo da primato. Tanto si è detto di Bari-Cagliari con il tutto esaurito e un San Nicola da oltre 58mila spettatori, ottava partita più vista di sempre nella storia della B. Ma a parte la finale abbiamo chiuso la post season con 216500 spettatori e con un’audience di oltre tre milioni sommando le medie di tutte e dieci le gare. E visto che siamo in epoca social, dal 24 maggio all’11 giugno, dall’inizio cioè alla fine dei playoff e playout, c’è stato un incremento percentuale di utenti su Tik Tok del 21,10% e 12milioni e mezzo di views su Instagram”. Numeri importanti ai quali va unita la considerazione che anche diverse piccole città si affacciano alla serie B o riescono a rimanerci con merito. Cittadella, Feralpisalò, Lecco (al netto dei problemi burocratici che stanno emergendo) e Sudtirol sono per citarne alcune. “E’ l’essenza e la bellezza del calcio, il motivo per cui ancora affascina ed emoziona milioni di tifosi: il pronostico può essere ribaltato e le idee talvolta primeggiano sul blasone. E’, inoltre, la dimostrazione che quando c’è un progetto e capacità aziendale si possono fare grandi cose. Si tratta di qualità manageriali che danno un apporto importante e un valore aggiunto anche al lavoro della Lega che, mi piace sempre ricordarlo, ha nell’innovazione tecnologica, nell’etica e nella responsabilità sociale oltre che nell’italianità i propri pilastri” la riflessione di Balata, perfettamente cosciente anche di qualche difficoltà che sta emergendo e che preoccupa. In particolare, l’esigenza di allineare e conciliare gli obiettivi dell’equa competizione con la giustizia sportiva, che sta animando il post campionato in vista delle decisioni della Covisoc in termini di iscrizioni. “Non vanno distinte altrimenti si mette a rischio la trasparenza del sistema. Dico da sempre che la Giustizia sportiva dovrebbe avere maggiori poteri investigativi in modo da poter svolgere il proprio ruolo con celerità, indipendenza e rispettando le esigenze delle competizioni, una situazione che spesso mina la credibilità del movimento e che nonostante le tante precauzioni continua a creare caos. Aggiungo poi che legge dello Stato e ordinamento sportivo, pur nelle proprie autonomie, non devono determinare un contrasto minando la garanzia dell’equità delle competizioni. Proprio la necessità di introdurre norme stringenti che garantiscano la piena tutela del superiore principio dell’integrità ed equità della competizione sportiva sono i temi al centro delle diverse interlocuzioni che ho avuto anche presso il Governo negli ultimi tempi. E devo dire che la preoccupazione e l’attenzione su questo tema e su come garantire una piena indipendenza e terzietà del sistema di giustizia rimane” l’analisi del presidente della Lega di serie B, che proprio nel giorno del suo 60esimo compleanno esprime le proprie ambizioni per il suo futuro dirigenziale, in particolare sul versante delle riforme. “La mia ambizione è continuare a operare e dare un forte contributo per il rinnovamento del calcio italiano e la crescita della Serie B. Il campo delle riforme è un terreno particolarmente difficile ma oramai imprescindibile. Penso sia un dovere portarlo avanti con convinzione. Sono tante le cose fatte e di cui la nostra Lega è orgogliosa. Personalmente sono molto felice della riforma sul minutaggio che dalla prossima stagione premierà le società che utilizzeranno i nostri talenti. Le politiche della Lega per la valorizzazione dei giovani sono quelle più collaudate e con risultati concreti. Fagioli, Gatti e tanti altri sono giocatori di una lunga serie di prospetti che la B ogni anno porta sul grande palcoscenico. Cosa non rifarei? Non rimpiango nulla, possono esserci stati degli errori ma quando si opera con lealtà e rispetto delle regole non c’è mai dispiacere. E poi come si dice solo chi non osa non sbaglia”.
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(ITALPRESS).