ROMA (ITALPRESS) – “Offerte così importanti mostrano un interesse verso i giocatori della Serie A, però è indubbio che possono portare a fenomeni di doping finanziario. Finchè parliamo di mercato europeo, la possibilità di intervenire con delle regole di salary cap sono una via per limitare questo tipo di fenomeno, ma se parliamo di altri continenti solo la Fifa può intervenire con delle regole. Per ora è un mercato che si concentra sui giocatori affermati, anche Ceferin ha fatto notare che si trattano spesso giocatori avanti con la carriera. Ma è un fenomeno che dovrà essere monitorato nel tempo”. E’ l’analisi di Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, circa le mega offerte di mercato in arrivo dall’Arabia Saudita. “Preoccupato perchè il nostro calcio, con cessioni eccellenti, rischia di perdere appeal? Relativamente, anche perchè si va a cicli e quest’anno i risultati delle italiane in Europa sono stati molto positivi. Probabilmente è il momento di ragionare su forme di salary cap più sofisticate, simili a quelle adottate negli Stati Uniti per le leghe professionistiche. Però serve l’Uefa per questo, non può farlo una Lega da sola”, aggiunge Casini. “I diritti tv? La prima fase si è chiusa con una fisiologica offerta bassa da parte degli operatori, che ora hanno aderito alla fase di trattativa privata di questa settimana ed è lì che capiremo se si riuscirà a chiudere a un prezzo che poi le squadre riterranno conveniente o no. Se non dovesse chiudersi, si aprirà una fase ulteriore di apertura delle offerte arrivate sul canale della Legea con un’ulteriore fase di negoziazione. Sotto il miliardo a stagione? Non ho la palla di vetro, speriamo sia più alta possibile”. Il numero uno della Lega si sofferma anche sugli episodi di razzismo ancora presenti nel calcio: “Se guardiamo i dati statistici, è un fenomeno in tendenziale riduzione dal punto di vista quantitativo. Ma questo non basta, dobbiamo arrivare a sradicarlo completamente, l’obiettivo è il 2030. Alcuni strumenti sono stati già messi in campo, poi c’è il tema sanzionatorio da rendere sempre più efficace. Per me l’unica soluzione parte dalle scuole, la sanzione arriva già tardi, bisogna iniziare dalle scuole per trasmettere l’importanza dei valori del calcio”. Sul fatto che si disputino troppe partite, Casini osserva: “Non credo sia una partita in più di Supercoppa Italiana il problema, ma occorre che tutti gli operatori vadano verso una riduzione delle partite. Poi bisogna intervenire sulle regole: uno dei principali problemi è la perdita di tempo. Occorre ragionare su soluzioni, anche guardando altri sport, come l’espulsione temporanea o la punizione senza barriera dopo un certo numero di falli. Sono decisioni che competono all’Ifab e alla Fifa, ma un dibattito complessivo può aiutare a migliorare il gioco”. “Luxury cap per chi ha tanti stranieri? Per il campionato Primavera siamo riusciti a introdurre delle regole che andranno già dalla prossima stagione ed entro tre anni ad avere un’ampia maggioranza di giocatori italiani. A livello nazionale, noi seguiamo le regole Uefa. Credo che sia giunto il tempo di lavorare con l’Uefa e con la Commissione Europea per rivedere le conseguenze della sentenza Bosman. Non dico si possa tornare a un massimo di tre stranieri, però mettere un limite più severo è nell’interesse di tutti”. Casini, infine, non teme che la Nazionale possa saltare anche l’Europeo, dopo i due Mondiali di fila: “Non la considero come ipotesi, così come la Federazione, che cura con la massima attenzione la Nazionale”.
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ROMA (ITALPRESS) – “E’ vero che questa è stata la terza finale tra Milano e Bologna, ma nel 2019 ha vinto Venezia e ci sono state altre squadre che hanno avuto l’onore di conquistare il tricolore. In passato ci sono state delle dominanze di alcune società, quindi la concentrazione di forze e di risorse in poche squadre non è un fenomeno nuovo. La possibilità di allargare il numero di pretendenti al titolo dipende dalla capacità d’investimento delle varie società, noi abbiamo una competizione molto tirata: nessuna squadra è arrivata imbattuta a fine stagione, le grandi hanno lasciato molto punti per strada e anche per questo è stato un campionato esaltante. Poi ci sono nuove forze che stanno crescendo: Tortona, da neopromossa, sono due anni che arriva sul podio con la famiglia Gavio; Venezia è una storica contendete del nostro campionato; abbiamo Sassari, Brindisi, Reggio Emilia e altre squadre che partono col desiderio di essere competitivi fino in fondo. Poi quando ci si trova di fronte squadre così profonde come Milano e Bologna, diventa difficile”. Così Umberto Gandini, presidente della Lega Basket Serie A, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. “Finale al meglio delle 5 partite? Da presidente di Lega non posso che far altro che portare il tema sul tavolo dell’assemblea e a parlarne con le associate – ha aggiunto Gandini – Siamo l’unico campionato in Europa che gioca al meglio delle sette la sua finale e se lo facciamo è perchè è stata una richiesta delle nostre associate”. In merito all’aiuto diretto alle società col credito d’imposta per le sponsorizzazioni sportive, il numero 1 della Lega Basket ha ricordato che “durante la pandemia, uno dei modi utili per aiutare i movimenti sportivi è stato quello di trovare una formula che andasse incontro a chi investe nello sport. Da qui la creazione insieme al governo di questa ipotesi per la quale il 50% dell’investimento fatto in sponsorizzazioni sportive veniva restituito all’investitore sotto forma di credito d’imposta. Una norma che ha aiutato tanto in periodo di pandemia e ha permesso al basket di poter superare questa fase difficile. Nel decreto pubblicato settimana scorsa c’è un nuovo periodo trimestrale, dal primo luglio al 30 settembre, nel quale sarà possibile avere questo aiuto fiscale. Il tema purtroppo è quello delle risorse, perchè se nel passato abbiamo potuto contare di fondi dai 50 a i 70 milioni, per questo trimestre estivo la capienza è solo di un milione. Facciamo un appello al governo, in particolare al ministro dello Sport Abodi e al ministro dell’Economia Giorgetti, affinchè si riesca in sede di conversione di trovare quelle risorse che permetterebbero a questa norma di essere efficace”. Capitolo Cantù ancora in A2: “Tutti speriamo di ritrovare presto Cantù nella massima serie, è retrocessa nell’anno del Covid, è stata una vera vittima della pandemia. Sono due anni che faticosamente ricostruisce una squadra forte, ma poi per varie circostanze sfavorevoli non è riuscita a salire. Come Cantù ci sono tante altre piazze che stanno tornando dopo un periodo di oblio. Vorrei ricordare la rapida promozione della Vanoli Cremona dopo la retrocessione della scorsa stagione, e anche la promozione di Pistoia, che si autoescluse dalla Serie A in periodo di pandemia e ora ritorna tra i professionisti”. Gandini dice poi la sua sul caso Banchero: “Capisco la delusione di Petrucci, aveva un rapporto personale con Banchero e la famiglia. Sono scelte legittime, il ragazzo voleva giocare per l’Italia, poi è arrivata la pandemia e non è stato possibile convocarlo. Nel frattempo è stato scelto per l’NBA, è diventato Rookie dell’anno e l’opportunità di poter giocare con la squadra erede del Dream Team del 1992 e andare ai Mondiali con la maglia a stelle e strisce penso sia qualcosa di irrinunciabile anche per una giovane promessa”. Il presidente della Lega Basket non si esime dal rispondere anche a domande calcistiche. Da ex dirigente del Milan, la società rossonera, a suo dire, “sta seguendo il suo percorso, ha cambiato proprietà, ci sono altre logiche gestionali e dobbiamo abituarci. Il calcio è cambiato, ci sono altre logiche e quelle che prevalgono sono quelle di una stabilità e di una solidità economico-finanziaria. Non è solo il Milan con l’operazione Tonali, entro il 30 giugno ci saranno tante altre operazioni grazie alla manna che sta arrivando dall’Arabia che sta salvando tante squadre in Europa con alcune offerte di mercato non ipotizzabili. Con Tonali, il Milan si metterà in condizioni di stabilità, cercando poi di migliorare la squadra a partire dal primo luglio”. Da ex dirigente della Roma, si sofferma su Mourinho? “L’ho conosciuto quando allenava l’Inter, è stato molto divisivo in quel periodo, ma ha portato un grandissimo risultato sportivo con il Triplete. E’ una persona gradevolissima, preparata, ed è stata la scelta giusta al momento giusto per i Friedkin, ha dato entusiasmo e coesione. E’ sicuramente una figura ingombrante, un personaggio con cui devi lavorare quotidianamente – ha concluso Gandini – A Roma ha trovato l’ambiente ideale”.
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ROMA (ITALPRESS) – “Scelta legittima ma bastava una telefonata per comunicarcela, invece l’abbiamo saputo dalle agenzie”. Il presidente della Fip, Giovanni Petrucci, non ha digerito le modalità con cui Paolo Banchero, a lungo corteggiato dalla federazione, abbia deciso di giocare il Mondiale con la Nazionale americana e non, come sembrava in un primo momento, con la maglia azzurra. “Non siamo noi gli illusi, ho una cronologia di sue dichiarazioni – sottolinea Petrucci in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ – Intanto nel 2019 la sua famiglia voleva diventare italiana e noi l’abbiamo aiutata. Poi nel 2020 ha dichiarato che voleva aiutare l’Italia a qualificarsi per i Giochi di Parigi e in seguito che la sua intenzione era di giocare per la Nazionale se non questa estate, in quella successiva. In ultimo il padre di Paolo ha scritto al nostro direttore generale Trainotti chiedendogli di aiutare la sua famiglia a venire in Italia”. Il numero uno della Federbasket spiega così il motivo della decisione dell’ala grande-centro di Orlando Magic: “Quando ha capito il suo valore all’interno della Nba è terminato l’aspetto romantico. Nei giorni scorsi è stato a Milano e, nonostante gli impegni presi dalla sua agenzia per incontrarci, ha evitato ogni contatto con il Poz. Se mi sento tradito? Tradimento è una parola grossa, nello sport queste situazioni accadono e personalmente sono allenato. La considero una presa in giro. E aggiungo che grazie all’ottima organizzazione di Master Group e del suo direttore generale Antonio Santamaria, era stato sviluppato un piano per investire sulla sua immagine in Italia”. Il caso Banchero però non toglierà attenzione attorno alla Nazionale: “Adesso dobbiamo trasformare in energia positiva le scorie di questa storia. Col carisma del Poz e l’impegno della squadra in cui crediamo fortemente affronteremo tutte le sfide che ci attendono con grande fiducia. E il nostro c.t. sa come attirare l’attenzione dei tifosi e dei media. Poi serviranno i risultati per alimentarla”. La Fip dovrà cercare un altro passaportato e il candidato è Darius Thompson, play americano: “Confermo. Col grande lavoro di Trainotti abbiamo accelerato le pratiche per il rilascio del passaporto per matrimonio. Mancano pochi documenti. Confidiamo che Thompson possa unirsi al training camp di Folgaria di fine luglio in preparazione al Mondiale se il Poz lo convocherà”. Finita la serie scudetto tra Milano e Bologna, Pozzecco potrebbe diventare il nuovo coach part time della Virtus qualora il club divorziasse da Scariolo: “Qualora si verificasse l’eventualità di un interesse di un club per il nostro c.t., affronterò con lui e con quel club la questione. Ma nulla è scontato”. Anche Petrucci, infine, si schiera con chi contro il format della finale su 7 partite: “Anch’io ho notato un forte stress dei giocatori di cui dobbiamo tutelare la salute. Tutti i principali campionati d’Europa hanno la finale sulle 5 partite. Al prossimo Consiglio Federale sottoporrò questo tema per riallinearci al format di una volta”.
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L’Italia va, ma che spavento: da 3-0 a 3-2 con la Svizzera, poi regge e arriva la 1ª vittoria
CLUJ-NAPOCA (ROMANIA) (ITALPRESS) – L’Italia batte la Svizzera 3-2 nella seconda giornata degli Europei Under 21 e torna in corsa per la qualificazione ai quarti di finale. La squadra di Nicolato si affida ad un gran primo tempo con le reti di Pirola, Gnonto e Parisi per resistere al tentativo di rimonta degli elvetici nella ripresa. L’Italia sale così a quota tre punti in classifica, come la Svizzera, in attesa del match di mercoledì con la Norvegia.
Dopo la sconfitta all’esordio con la Francia e le polemiche per gli errori arbitrali, il ct azzurro aveva chiesto di trasformare la rabbia in energia positiva. E così è stato, almeno per un tempo. Dopo quindici minuti l’Italia è avanti 2-0, ma è un risultato che sta persino stretto a Tonali e compagni. Al 6′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Pirola svetta di testa e batte Saipi. Cinque minuti dopo Bellanova sfonda sulla destra e premia in area Gnonto: il portiere para il colpo di testa, ma né lui né Burch possono bloccare il tap in vincente dell’attaccante. Il classe 2003 del Leeds sfiora il 3-0 al 14′ con un gran mancino a giro, ma stavolta Saipi si allunga e devia in angolo. E al 22′ il portiere è ancora decisivo sul calcio di punizione deviato di Tonali.Superata la bufera, la Svizzera sfiora il gol al 27′ con Rieder che si presenta davanti a Carnesecchi, ma il portiere in uscita mura il talento degli Young Boys. Nel recupero del primo tempo, c’è spazio per il 3-0: su cross dalla destra, Parisi sfrutta un disimpegno errato di Blum e da due passi mette in rete. L’inizio del secondo tempo però è da dimenticare. Al 47′ Imeri riapre il match con un gran destro dalla distanza, al 52′ Amdouni penetra in area e batte Carnesecchi. Al 66′ Bellanova spreca la palla del poker, mentre la Svizzera (dopo le proteste per un contatto tra Bove e Imeri in area) non sfrutta la chance del pari con Males lanciato a rete. È l’ultima occasione del match. Mercoledì alle 20:45 gli azzurrini sfideranno la Norvegia.
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spf/glb/red 25-Giu-23 20:00.
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CHORZOW (POLONIA) (ITALPRESS) – Gianmarco Tamberi ha conquistato la medaglia d’oro nel salto in alto ai Giochi Europei di Cracovia. A quasi dieci mesi dall’ultima apparizione ufficiale, il campione olimpico ha centrato la misura di 2.29, sufficiente per vincere la gara del Silesian Stadium di Chorzow davanti al belga Thomas Carmoy e al polacco Norbert Kobielski (2.26).
“Mi sarebbe piaciuto moltissimo partecipare al Golden Gala, non stiamo a disquisire su come siano andate le cose ma alla fine non sono stato nemmeno invitato – ha poi rivelato il campione olimpico di Tokyo – Forse la mia presenza al Golden Gala non era gradita, non mi sono sentito di andare. Guardo oltre, non potevo esimermi dall’essere qui in Polonia, per i ragazzi e per l’Italia. Sono contento e orgoglioso di far parte di una squadra così forte”.
Le parole di Tamberi non sono però piaciute al presidente della Fidal, Stefano Mei: “Gimbo dimostra in gara di essere mostruoso, ma poi fa una polemica fuori luogo in un momento del genere. Se un campione olimpico ha una caduta di stile bisogna dirlo, anche se è un campione olimpico. Ha fatto una trattativa con l’organizzazione che non è andata a buon fine e non è venuto a gareggiare – ha proseguito dalla tribuna stampa del Silesian Stadium di Chorzow – Dopo un successo straordinario, l’ultima cosa che dovrebbe fare Tamberi è tornare a parlare di un simile argomento. Ha sporcato una vittoria meravigliosa con una polemica fuori luogo. Se ha chiesto troppo? Prosaico parlare di soldi”, ha concluso Mei.
– foto Ferraro/Coni –
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ROMA (ITALPRESS) – “Per me è un’emozione grandissima il prolungamento del contratto con questa società. Io la vedo come la tappa di un lungo percorso iniziato un anno fa. Per questo motivo ringrazio Tiago Pinto e la società per avermi dato la possibilità di giocare nella Roma. Sono pronto a ripartire”. Andrea Belotti, in un’intervista concessa sul sito del club giallorosso, esprime tutta la sua soddisfazione per il recente rinnovo del contratto fino al 2025. “Abbiamo passato periodi difficili durante questa stagione, ma siamo sempre stati compatti – ha poi continuato -. Ogni giocatore infortunato o alle prese con qualunque problema ha sempre stretto i denti per esserci. Questo fa capire che ognuno di noi è disposto a sacrificarsi per questa maglia”. Il ‘Gallò ha poi sottolineato la grande voglia di ripartire e di raggiungere obiettivi importanti e solo sfiorati nella passata stagione. “Tutti noi ripartiremo dalla vittoria ottenuta con lo Spezia nell’ultima di campionato, che ci ha permesso di partecipare alla prossima Europa League. Abbiamo perso la finale a Budapest con il Siviglia, ma nella prossima stagione proveremo a fare qualcosa di importante per la nostra gente”. Il centravanti ex Toro ha poi continuato plaudendo al gruppo e all’operato del tecnico Mourinho. “All’interno di una squadra io penso che in ogni momento, nel bene e nel male, ci si aiuti tutti insieme. La Roma la definisco famiglia. Il mister poi è un vincente. Quando tu pensi di dare il 100% lui è in grado di tirarti fuori il 130%. Con lui a guidarci possiamo imparare moltissimo”. Belotti si sofferma anche ad analizzare la sua prima stagione con la maglia della Roma. “Sotto il punto di vista realizzativo non è stata una stagione positiva, purtroppo è capitato. Certo è che se avessi segnato nella finale con il Siviglia adesso parleremmo di altro, ma l’unico modo che conosco per migliorare qualcosa di negativo è il lavoro e io sono pronto”. Prima di chiudere la sua intervista, Belotti manda un messaggio ai tifosi: “Ci tengo a ringraziarli per tutto il sostegno che ci hanno dato e che sono sicuro daranno sempre per questa maglia”.
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ASSEN (OLANDA) (ITALPRESS) – Pecco Bagnaia (Ducati), con il tempo di 40’28″005, ha vinto il Gp di Olanda della motoGp. Il campione del mondo ha preceduto Marco Bezzecchi (Ducati Mooney VR46), secondo a 1″223, e Brad Binder (Ktm), terzo a 1″528 ma penalizzato di una posizione per aver toccato la parte verde della pista nell’ultimo giro. Sul restante gradino del podio sale dunque lo spagnolo Aleix Espargarò (Aprilia, +1″925), quarto Binder, quinto l’altro iberico Jorge Martin (Ducati Prima Pramac). Più staccati gli altri: sesto Alex Marquez (Ducati Gresini Racing Team), settimo Luca Marini (Ducati Mooney VR46), ottavo Takaaki Nakagami (Honda), nono Franco Morbidelli (Yamaha) e decimo Augusto Fernandez (Ktm).
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ROTTERDAM (OLANDA) (ITALPRESS) – L’Italvolley trova la prima sconfitta della week 2 di Rotterdam con la Polonia per 3-1 (25-19, 28-26, 18-25, 25-20) reagendo bene nel terzo set, lasciando poi spazio agli avversari, spinti anche dal numeroso pubblico presente all’Ahoy Arena e dai colpi di Kurek, autore di 21 punti, miglior realizzatore della gara e autentico trascinatore per i suoi. Tra gli azzurri, nella riedizione dell’ultima finale mondiale, 18 i punti di Lavia e Romanò con 9 muri vincenti di squadra. L’Italia trova così la prima sconfitta della week e la terza in generale portando dall’Olanda tre vittorie e 9 punti, fondamentali per una classifica che vede attualmente gli azzurri al settimo posto, con la Polonia che sorpassa proprio la Nazionale portandosi in sesta posizione. L’Italia conclude la sua week olandese, proiettandosi così alla terza ed ultima, prima delle Finals, in programma nelle Filippine, a Pasay City, dal 4 all’8 luglio. Il rientro dall’Olanda della squadra azzurra è previsto per la prima mattinata di domani all’aeroporto di Roma Fiumicino.
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MILANO (ITAPRESS) – L’EA7 Emporio Armani Milano conquista la finale scudetto 22/23 e ottiene il trentesimo titolo della sua storia, il secondo consecutivo: al Forum di Assago la squadra di Messina vince meritatamente gara-7 contro la Segafredo Bologna per 67-55. Un titolo dal sapore speciale che permette a Milano di ottenere la sua terza stella. Eroica prestazione per capitan Datome, MVP come lo scorso anno, (16 punti) che, nonostante il dito insaccato, si dimostra impeccabile in entrambe le fasi di gioco. Dall’altra parte, Bologna esce sconfitta a testa alta, dopo una combattutissima serie: gli uomini di Scariolo hanno da recriminare per le banali imprecisioni commesse in questa ‘bellà, come i molti liberi sbagliati e la scarsa percentuale di tiri da 3. Primo quarto da incubo per Bologna che paga l’aggressività di Milano e il gran inizio di Datome (10 punti): gli uomini di Messina conducono così per 21-9. Nel secondo quarto la Virtus prova a ridurre il passivo, grazie alla crescita di Hackett e Shengelia, ma Milano comunque mantiene un vantaggio di nove punti (38-29). Il terzo quarto di certo non passerà alla storia per la sua spettacolarità: i tanti errori a canestro su ambo i fronti producono il quarto stagionale con il minor numero di punti fatti. Nell’ultimo quarto Napier (7 punti) è sicuramente l’uomo in più per Milano, mentre Teodosic prova disperatamente a rimettere in corsa le Vu Nere. Negli ultimi minuti l’Olimpia gestisce senza patemi e chiude con un vantaggio di dodici punti. Seppur il risultato finale sia basso in termini di punti, non sono mancate le emozioni in quest’ultimo appuntamento stagionale: decisivo alla fine il primato di Milano nella regular season che ha permesso agli uomini di Messina di poter giocare una gara in più davanti al proprio pubblico.
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ASSEN (OLANDA) (ITALPRESS) – Nella Cattedrale del motociclismo sfreccia una Ducati. E’ quella targata Mooney VR46 Racing Team con in sella Marco Bezzecchi che, dopo aver messo tutti in riga al mattino in 1’32″246, nella seconda sessione di libere della MotoGp ad Assen riesce a migliorarsi di quasi due decimi: 1’32″063 il crono di riferimento della prima giornata del Gran Premio d’Olanda. Al pomeriggio tutti i big riescono comunque ad abbassare i tempi anche se nessuno riesce a tenere il passo di Bezzecchi: Jorge Martin, con la Ducati del team Pramac, è secondo a 130 millesimi, 155 quelli accusati da Jack Miller, terzo con la Ktm. Pecco Bagnaia, campione del mondo e leader della classifica iridata, deve accontentarsi della quarta posizione a due decimi netti, quindi le due Aprilia di Maveriock Vinales e Aleix Espargarò separate da Fabio Quartararo, sesto con la Yamaha a 0″278 nonostante il problema al piede. A chiudere la Top Ten Brad Binder (Ktm), Luca Marini (Ducati Mooney VR46 Racing) e Alex Marquez (Ducati Gresini), che al mattino aveva fatto segnare il terzo tempo. Continuano invece i problemi del fratello Marc: altra caduta per il Cabroncito nei minuti finali della seconda sessione di libere e 19esimo crono nel combinato che lo costringerà a passare dal Q1.
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