FIRENZE (ITALPRESS) – “Non mi aspetto le sue scuse, non credo che ce le debba nemmeno, sarà il primo a essere dispiaciuto del suo errore. Credo che un arbitro che fa della sua passione il suo lavoro, se rivede la partita, sia il primo a non essere soddisfatto di sè stesso”. Paolo Nicolato, dal ritiro degli azzurrini a Cluj, il giorno dopo la sconfitta con la Francia al debutto negli Europei Under 21, torna sull’arbitraggio che ha pesantemente condizionato il risultato finale. “Mi dispiace tornarci sopra ma non è solo una questione di Var – ha aggiunto – Ci sono stati alcuni episodi che col Var c’entrano poco e che tutto lo stadio ha visto senza il Var. Mi riferisco in particolare al fatto su Okoli che è successo davanti a me e c’erano sia il quarto uomo che il guardalinee. L’impressione che ho avuto io è che togliendo il Var a degli arbitri che erano abituati ad usarlo adesso anche gli arbitri stessi non prendono le decisioni in tempi brevi, e non sono più abituati a dare attenzione a certe cose perchè spesso erano risolte dal Var”. Dalla gara di ieri, ad ogni modo, “ho avuto buone risposte. Abbiamo affrontato una squadra di grande livello, a mio avviso ci siamo confermati formazione che merita di stare in questa competizione, e cercheremo di fare il massimo. Le cose ora non si sono messe bene e non sono facili però dobbiamo avere l’ambizione di andare avanti perchè ce lo meritiamo e ce lo dovremo meritare da qui a fine Europeo”.
– foto LivePhotoSport –
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Redazione
CRACOVIA (POLONIA) (ITALPRESS) – Buona la prima per la nazionale azzurra di taekwondo agli European Games. Sono due le medaglie conquistate nel primo giorno di gare a Cracovia: l’argento di Sofia Zampetti nella categoria -54kg, che vince senza perdere un round gli ottavi e soprattutto i quarti di finale battendo la numero del 3 del tabellone, Dina Pouryounes, e fermandosi solamente in finale contro la tedesca Nur Sueheda Celik; ottima la prova di Andrea Conti nella -54kg che dopo aver perso un combattuto quarto di finale contro il numero 2 del feed, Tom Pashcovsky, si qualifica nella finale per il bronzo grazie al sistema di ripescaggio e batte per 2 round a 0 lo spagnolo Hugo Arillo Vazquez. Da sottolineare anche le prove di Virgina Maestro nella -49kg e Matias Lo Martire nella -58kg, entrambi fermati ad un passo dalla medaglia nella finale per il terzo e quarto posto.
Domani in gara per gli azzurri Dennis Baretta per la categoria -63kg, mentre per la ragazze scenderanno sul quadrato Sarah Al Halwani nella 53kg e Giada Al Halwani nella -57kg.
– Foto Ufficio Stampa Fita –
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Finale storica per il MaraBadminton nell’European Club Championships
ROMA (ITALPRESS) – Un percorso netto senza precedenti e grazie al secondo 3-0 di giornata il Matex MaraBadminton stacca il pass per la finale, risultato raggiunto per la prima volta da una formazione italiana nell’European Club Championships. I sardi infatti si presenteranno in finale senza mai aver perso un match.
Ad aprire la memorabile giornata sono stati ancora una volta Andreas Sondergaard e Malena Norrman che hanno realizzato nel doppio misto il primo punto contro la squadra azera del Port of Baku SC sconfiggendo nettamente in due set (21-5; 21-12) Muhammad Khedafi Amri ed Era Maftuha. Il punto più sofferto, ma che ha spianato la strada verso la finale, è stato quello di Crhistopher Vittoriani, che ormai ci ha abituato a match infiniti anche nel campionato italiano, e che ha sconfitto ai vantaggi del terzo set (21-17; 15-21; 23-21) Dicky Dwi Pangetsu. La certezza matematica è arrivata infine grazie ad Ania Setien, schierata per la prima volta nel singolare femminile e che non ha lasciato nessuna possibilità alla sua avversaria Era Maftuha, superandola in due parziali (21-6; 21-14).
Nella mattinata era bastata meno di un’ora e mezza al MaraBadminton per archiviare la pratica finlandese dell’Helsingfors BC RF superata nettamente per 3-0. I sardi così erano diventati la quinta formazione italiana ad andare a medaglia nelle ultime sette edizioni dell’European Club Championships. “Per la prima volta in circa quarant’anni di storia della massima competizione europea per club, una squadra italiana si qualifica per la finale degli European Club Championship – le parole congiunte dell’allenatore Rosario Maddaloni e del Team Manager Francesco Feliziani -. Essere riusciti in quest’impresa, con un percorso netto di 16 partite vinte e nessuna persa tra girone eliminatorio, quarti e semifinale è motivo di grande orgoglio. Una squadra con poco più di tre anni di vita e già con due secondi posti in tre partecipazioni nella Serie A in Italia ed ora ad un passo dalla vetta in Europa. Domani contro i nostri avversari iberici ce la metteremo tutta per portare in Italia la coppa. La squadra è unita, consapevole delle difficoltà da affrontare ma anche dei propri mezzi”.
L’appuntamento con la finale è per domani alle ore 10.00 in diretta su www.badmintoneurope.tv contro gli spagnoli del Recreativo IES La Orden che nel derby iberico hanno sconfitto in semifinale per 3-1 il CB Rinconada – Sevilla.
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ROMA (ITALPRESS) – Tornano ad accendersi i riflettori sul nuoto con la 59^ edizione del “Trofeo Settecolli”, appuntamento che si svolgerà da domani a domenica presso la Stadio del Nuoto del Foro Italico. “Qui abbiamo fatto il campionato europeo l’anno scorso che ha dato al nostro Paese 35 medaglie. Questa è la testimonianza di quello che la Federazione italiana nuoto sta facendo”, ha sottolineato il vicepresidente della Fin Andrea Pieri. Un appuntamento importante non solo per il prestigio, ma soprattutto perchè rappresenta l’ultimo grande appuntamento prima dei Mondiali di Fukuoka che si disputeranno dal 23 al 30 luglio. Un test event per valutare la condizione degli atleti, come sottolinea Simona Quadarella, oro sia negli 800 che nei 1500 stile agli ultimi Europei. “Questo sarà un test importante prima dei Mondiali. Il Settecolli per me è sempre stata la gara più bella, in Italia, della stagione”, le sue parole durante la conferenza stampa di presentazione svoltasi presso lo Stadio del Nuoto. Saranno più di 760 gli atleti di 28 nazioni che si sfideranno nella vasca olimpica di Roma, ai quali si affiancheranno anche il nuoto paralimpico e la pallanuoto col Settebello che sfiderà la Croazia campione d’Europa. Un match che “servirà per fare delle scelte su chi portare ai prossimi eventi e per misurare lo stato di forma dei ragazzi”, aggiunge il ct Sandro Campagna. A rappresentare l’Italia ci saranno molti dei grandi protagonisti del nuoto azzurro con Martina Carraro, Margherita Panziera, Benedetta Pilato, la già citata Quadarella e Arianna Castiglioni, solo per citarne alcune in campo femminile, e Federico Burdisso, Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Alessandro Miressi e Alberto Razzetti fra gli uomini. Presenti anche star internazionali del nuoto come la vincitrice di tutto Sarah Sjostrom, il due volte campione olimpico James Guy, l’enfant prodige David Popovici, Kristof Milak, Benjamin Proud e Ruta Meilutyte. Saranno in tutto 29 gli atleti azzurri – 11 donne e 18 uomini – tra i quali anche Fabio Scozzoli, alla sua ultima da nuotatore. “Sarebbe stato bello chiudere con gli Europei, dopo l’operazione al ginocchio ho capito che sarebbe andata a finire così. Futuro? Mi piacerebbe intraprendere un percorso da tecnico”, le sue parole. Assente, invece, Gregorio Paltrinieri che ha preferito dedicarsi a un lavoro in altura. Il Settecolli sarà un evento che proietterà ancora una volta sul Foro Italico le luci dei riflettori. “Sono passati undici mesi da un’edizione straordinaria degli Europei, a dimostrazione di una grande sinergia con Fin che si rinnova qui. Una sinergia che si declina non solo nei grandi eventi, ma ogni giorno nella pratica sportiva”, la chiosa del presidente e ad di Sport e Salute, Vito Cozzoli.
– foto Spf/Italpress –
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CLUJ (ROMANIA) (ITALPRESS) – La Francia resta in 10 nel finale ma batte 2-1 l’Italia all’esordio degli Europei under 21. Al 36′ Pellegri risponde alla rete iniziale di Kalimuendo, ma nel secondo tempo un errore di Udogie e il destro vincente di Barcola valgono i tre punti alla nazionale francese. La squadra di Ripoll, nonostante il rosso a Badè all’83’ e un gol fantasma subito nel recupero, aggancia nel girone D la Svizzera, reduce dalla vittoria sulla Norvegia. Alla Cluj Arena la nazionale di Nicolato parte bene e costruisce subito un’occasione su punizione con Tonali, al centro in queste ore di una trattativa avanzata tra Newcastle e Milan. Poi al 21′, il classe 2000 si incarica di un calcio d’angolo, Scalvini svetta di testa ma Chevalier interviene d’istinto e devia in corner. Due minuti dopo la Francia passa in vantaggio. L’altro milanista, Kalulu dalla destra effettua un cross basso, Kalimuendo anticipa Pirola e di tacco batte Carnesecchi. La risposta dell’Italia però non tarda ad arrivare. Al 36′ ancora Tonali realizza un traversone da calcio piazzato, Pellegri va di testa e non perdona Chevalier. Ad inizio ripresa scatta l’ora di Gnonto, che prende il posto di Cambiaghi. Al 50′ gli azzurrini protestano per un tocco col braccio di Kalulu nell’area francese, ma l’arbitro olandese Lindhout (senza l’ausilio del var) fa segno di continuare. Il direttore di gara al 62′ non vede nemmeno il fallo su Okoli che dà il via al nuovo vantaggio francese. L’azione prosegue con una ripartenza e un cambio gioco di Gouiri, Udogie in diagonale intercetta ma si fa soffiare palla da Barcola che col destro supera Carnesecchi. All’82’ l’Italia spreca una triplice occasione: Lukeba salva su Miretti, Chevalier fa lo stesso su Ricci e Cancellieri. Poco dopo l’attaccante laziale lancia a rete Gnonto, steso al limite dell’area da Badè, che viene espulso. Nella serie di occasioni mancate, si aggiunge anche un gol fantasma: Bellanova di testa colpisce il palo, poi Lukeba in qualche modo riesce ad allontanare. Gli azzurrini chiedono la rete, ma non c’è la goal line technology e l’arbitro e l’assistente negano il 2-2. Domenica l’Italia non potrà sbagliare contro la Svizzera.
– foto LivePhotoSport –
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CATANZARO (ITALPRESS) – Il Catanzaro che si appresta a giocare da neopromossa il campionato di serie B, dopo una lunga attesa di diciassette anni, riparte dalla struttura e dalla squadra che ha fatto sognare un’intera città con l’obiettivo di consolidare la presenza tra i cadetti e, magari, stupire ancora. Negli occhi e nel cuore dei tifosi ci sono i tanti primati che hanno riscritto la storia del campionato di Lega Pro: la vittoria, nel girone C, conquistata come nessun altro prima, record di punti (96), maggior numero di vittorie (30), 102 gol fatti, il miglior marcatore in un singolo torneo, con 28 reti, che risponde al nome di Pietro Iemmello. Ora per i giallorossi arriva una nuova sfida e a guidarli, sulla panchina, ci sarà sempre mister Vincenzo Vivarini che sulla forza del gruppo ha costruito i suoi successi: “A Catanzaro – racconta all’Italpress – ho trovato ragazzi eccezionali, con cui ho condiviso un anno fuori da ogni regola, una tifoseria ed una piazza di livello altissimo. Si è riacceso l’entusiasmo e c’è tanta voglia di fare le cose per bene. Non potevo non assecondare queste eccellenze, anche la società ha dimostrato di essere vicino al mio pensiero”. Passando al gioco, l’allenatore della squadra calabrese conferma la volontà di ripartire da stesso modulo (3-5-2) e dettami tecnici: “I principi legati alla capacità di dare qualità al gioco hanno sempre accompagnato il mio percorso, credo tanto nell’organizzazione che porta non solo ai risultati, ma anche allo spettacolo e al divertimento. In questi aspetti abbiamo fatto un lavoro straordinario, ora c’è tutto l’impegno nel riproporre lo stesso progetto tecnico con qualche accortezza, perchè in B avremo avversari più quotati e con organizzazioni tattiche più curate, ma questo non ci spaventa”. E’ tempo di mercato, con l’obiettivo di migliorare la rosa. “Innanzitutto dobbiamo adeguarci alle regole – continua Vivarini – con la presenza di 18 over ed il resto della rosa fatto da under. Quindi c’è da ringiovanire, guardando molto a dei giovani interessanti che possano essere valorizzati. E poi, uno o due pezzi di categoria in grado di garantire esperienza e sostanza”. Guardando alla classifica, le prospettive sono chiare: “La B è un campionato molto duro, intenso, fisico, difficilissimo, con piazze di livello alto, per cui il primo obiettivo è quello di consolidarci nella categoria”, conclude Vivarini. Unità di intenti con la società, guidata dal presidente Floriano Noto, e ben riassunta anche dalle parole del direttore generale Diego Foresti che racconta così la prima impressione dopo l’ufficialità delle iscrizioni in serie B: “La Lega è molto organizzata, sappiamo che entriamo nel calcio che conta e che sarà tutto più accurato” ha dichiarato all’Italpress. “Lo facciamo in punta di piedi, al primo anno l’obiettivo è rimanere nella categoria, senza fare voli pindarici. Ripartiamo dalla struttura della squadra che ha stravinto il campionato e che ha espresso un determinato gioco, poi l’appetito vien mangiando…”. Non si sa ancora se la squadra potrà giocare le prime gare allo stadio Ceravolo, il fortino rimasto inespugnato per tutto il campionato scorso e dove sono in corso lavori per l’adeguamento ai criteri richiesti dalla Lega. L’impianto alternativo indicato dalla società è il “Via del Mare” di Lecce: “Ringrazio società, sindaco e tutte le autorità di Lecce per la massima disponibilità, speriamo di non averne bisogno, ma se così sarà chiederemo di giocare la prima giornata fuori casa, così di seguito la seconda a Lecce e la terza nuovamente fuori. Sui lavori in corso al Ceravolo, il tempo è nemico ma cerchiamo di far combaciare tutto”. Infine, il dg Foresti conferma la linea verde tracciata verso il futuro: “Abbiamo bisogno di giovani pronti che possano farti fare la differenza e anche incassare qualche quattrino. C’è un dialogo aperto tutti i giorni con squadre importanti di serie A che sanno che la nostra è una società seria e sana, un fatto che non rappresenta più la normalità in queste categorie”. Squadra in ritiro a Cascia dal 15 al 29 luglio.
– foto ufficio stampa Us Catanzaro –
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OSWIECIM (POLONIA) (ITALPRESS) – La prima medaglia d’oro per l’Italia ai Giochi Europei arriva dal nuoto artistico. All’Acquatics Centre di Oswiecim Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero hanno vinto la gara del Mixed Duet Technical con 242,3599 punti. Argento per gli spagnoli Emma Garcia Garcia e Dennis Gonzalez Boneu (216,5867), bronzo per i britannici Beatrice Crass e Ranjuo Tombin (203,4916).
“Questi giorni sono incredibili, a cominciare dalla divisa con i cerchi olimpici, un’emozione incredibile”, ha dichiarato Minisini, che ieri si è esibito anche con la squadra, primo uomo a farlo fuori dalla Coppa del mondo. “Nuotare con la Nazionale è una grande responsabilità, è stato incredibile, non vedo l’ora di rifarlo. Oggi è andata bene, abbiamo fatto il nostro, ma questo è un punto di partenza, non un traguardo, perchè gli obiettivi sono tanti”. “E’ una medaglia pesante, forse più degli anni passati, perchè è stato un periodo impegnativo”, ha spiegato Ruggiero. “Per me questo è il punto di partenza che cercavo in vista dei Mondiali”.
– foto Pagliaricci CONI –
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Virtus Bologna-Olimpia Milano 85-66: lo scudetto si assegna a gara-7
BOLOGNA – La Virtus Bologna di Scariolo supera l’Olimpia Milano di Messina (85-66 il finale) nella gara-6 della finale playoff e pareggia la serie sul 3-3. L’ultima e decisiva sfida che vale lo scudetto è in programma tra due giorni (venerdì 23 giugno) al Mediolanum Forum di Assago: palla a due alle ore 20:30. Rivivi la diretta della partita.
Scudetto in gara-7: è la quarta volta nella storia della Serie A
Olimpia Milano e Virtus Bologna si contenderanno il titolo di campione d’Italia all’ultima partita della serie: l’assegnazione del tricolore all’ultima gara della serie al meglio delle sette partite si è verificata ben tre volte negli ultimi nove anni. La prima, nel 2014, vide il trionfo proprio dell’Olimpia (4-3 contro Siena). Passano 12 mesi ed è ancora la ‘bella’ a decidere lo scudetto 2015, vinto dalla Dinamo Sassarial PalaBigi di Reggio Emilia. L’ultima occasione in cui una gara-7 ha deciso il campionato risale al 2019: la Reyer Venezia vinse l’ultima partita della serie contro la Dinamo Sassari tra le mura amiche del Taliercio.
Olimpia-Virtus, quando si gioca gara-7?
Con la netta vittoria della Virtus Bologna in gara-6, il verdetto per l’assegnazione dello scudetto 2023 è rinviato a venerdì sera: al Mediolanum Forum di Assago, si deciderà tutto in gara-7 (palla a due alle ore 20:30).
Cinque giocatori in doppia cifra per la Virtus
La squadra di Scariolo vince gara-6 della finale scudetto contro l’Olimpia Milano mandando a referto ben cinque giocatori in doppia cifra: Belinelli(top scorer del match a quota 14 punti), Cordinier e Hackett (13), Jaiteh (11) e Shengelia. Tra le fila milanesi si ‘salvano’ solo Melli e Voigtmann (11 punti a testa).
Hackett: “Ci giochiamo lo scudetto al Forum”
“Siamo esattamente dove volevamo essere: ci giocheremo lo scudetto al Forum“. Così Daniel Hackettcommenta ai microfoni di Eurosport la vittoria della Virtus Bologna in gara-6 contro l’Olimpia Milano. “Ormai è una questfione di forza mentale”- sottolinea il 35enne playmaker romagnolo -. Siamo come due boxer. Stasera però siamo stati aggressivi e ci giochiamo l’opportunità di giocarci lo scudetto in casa loro. Dedichiamo la vittoria al nostro compagno Weems“.
Il 21 giugno del Milan sembra il Giudizio universale di Michelangelo: un grande affresco con un’infinità di figure che si sovrappongono. In 24 ore si sono rincorse novità su Sandro Tonali, Davide Frattesi, Marcus Thuram, Arda Guler con una sorpresa: Romelu Lukaku, in una clamorosa idea che riapre il derby Milan-Inter a un mese dalla semifinale di Champions. Francamente, mai vista una giornata così nella recente storia milanista. Comunque la si pensi, impossibile immaginare un taglio più netto rispetto all’era Maldini-Massara.
TONALI VA Il motore immobile di questa grande costruzione è Sandro Tonali. Tonali ieri è rimasto nel ritiro dell’Under 21 in Romania ma ha pensato al suo futuro. Subito le conclusioni: Tonali è a un passo dal diventare un calciatore del Newcastle, che ha mandato a Milano il suo direttore sportivo Dan Ashworth e ha spinto tantissimo. Innamoramento totale. Il Newcastle offre a Tonali un contratto di sei anni da 8 milioni più bonus e al Milan un assegno importante. Gli inglesi dicono di non voler andare oltre i 65 milioni, il Milan chiede di più ma in una trattativa come questa il finale è scontato: l’accordo tra club si trova. Probabilmente intorno ai 70 milioni. Tonali ha detto sì e, a meno di ripensamenti notturni, sarà un calciatore del Newcastle. Addio Milan, addio club della vita, addio fascia da capitano. Con quale testa giocherà Italia-Francia di stasera, non chiedetelo. Retroscena: il Chelsea fino a 24-48 ore fa è stato molto deciso, in piena corsa, con un’offerta economica più una contropartita (Pulisic, Loftus-Cheek, forse Casadei). Poi il Newcastle ha preso piede.
LOGICA: FRATTESI Il Milan ha sempre messo in conto una cessione anche se certo, non si aspettava di ricevere un’offerta del genere per il numero 8. In questi giorni ha preparato le contromosse. Tre nomi per tre grandi storie: Romelu Lukaku, Davide Frattesi, Marcus Thuram. Lasciamo per ultima la più clamorosa e cominciamo dalle più attuali. Davide Frattesi è diventato subito il primo obiettivo per il centrocampo. Inter, Juve e Roma trattano col Sassuolo da tempo, il Milan ha preso informazioni nell’era Maldini-Massara e ora accelera. Il Sassuolo vende per 35 milioni, meglio se con bonus per arrivare a 40… e il Milan può pagarli. Partita aperta. L’Inter è forte dell’accordo trovato con Frattesi, è la storica favorita ma deve vendere Brozovic in Arabia per finanziare l’operazione. La Juve ieri ha incontrato il Sassuolo ribadendo di essere molto interessata e di poter inserire Matias Soulé o Koni De Winter: è convinta di piacere a Frattesi e si giocherà le sue carte. La Roma è in seconda fila e ha una percentuale sulla rivendita. Decisiva, a questo punto, sarà la volontà di Frattesi.
OTTIMISMO THURAM Marcus Thuram invece è il primo, grande nome per l’attacco da tempo. La trattativa più trascinata di questo mese rossonero sta per fare il salto di qualità. Il Milan si aspetta una risposta entro domani e l’ottimismo cresce: la sensazione a Milano è che il figlio di Lilian abbia scelto il rossonero. Marcus conferma ufficialmente? No, calma. Di certo, arriverebbe a zero, con un ingaggio da 5-5,5 milioni a stagione e probabilmente un premio alla firma: cifre importanti, inferiori a quelle proposte dal Psg. Non si può ancora scrivere la parola fine, anche se il Milan è davvero molto convinto di poter chiudere.
CHOC: LUKAKU In queste ore però a Casa Milan è nata un’idea clamorosa. Il Milan pensa a Romelu Lukaku, che tra otto giorni, alla fine della stagione ufficiale, tornerà al Chelsea dopo il prestito all’Inter. Difficile resti a Londra. L’Inter sta parlando con i Blues e Piero Ausilio è già stato in Inghilterra per chiedere il rinnovo del prestito a condizioni più vantaggiose, forte del fatto che Lukaku ha sempre detto all’Inter di voler restare. Il Milan però pensa al clamoroso doppio colpo da derby, Frattesi più Lukaku, con l’idea di trattare col Chelsea anche l’acquisto del cartellino a titolo definitivo. Quanto costa Lukaku? Meno di quanto si pensi. Il Chelsea da bilancio lo ha pagato 109 milioni più bonus ma non chiederà nulla di simile. Può accettare anche un’offerta intorno ai 40 milioni, che l’Inter al momento non può pagare ma il Milan… sì. E allora, anche qui, sarà decisiva la testa di Lukaku: l’Inter spera che, come detto più volte in passato, Big Rom non vada dai cugini ma… mai dire mai. Il Milan sembra pronto a inserirlo in un attacco XL con Giroud e Thuram: sì, è clamoroso. E col Chelsea occhio sempre a Loftus-Cheek, che al Milan non smette di piacere. Per il primo giorno d’estate, può bastare.
CLUJ (ROMANIA) (ITALPRESS) – Un sogno europeo con vista su Parigi2024. Dopo aver svolto nel pomeriggio l’allenamento di rifinitura alla Cluj Arena, domani (ore 20.45 italiane, diretta su Rai 1 – arbitra l’olandese Lindhout) la Nazionale Under 21 inizierà la sua avventura nell’Europeo di Georgia e Romania, un torneo che metterà in palio anche tre pass per i Giochi Olimpici del 2024. Si parte subito con la sfida più impegnativa, contro quella Francia che, oltre ad essere la rivale più accreditata del girone, è tra le favorite per la vittoria dell’Europeo. Massimo rispetto, ma nessuna paura. Anche se l’Italia, che con 5 trofei continentali alzati al cielo è insieme alla Spagna la Nazionale più titolata, non vince dal lontano 2004. E dal 2008 non si qualifica per l’Olimpiade. La Francia, che come gli azzurrini ha chiuso imbattuta il girone di qualificazione (8 vittorie e 2 pareggi), ha tante frecce al proprio arco, soprattutto in avanti. Da Amine Gouiri, 15 reti in Ligue 1 con il Rennes, al trequartista del Lione Rayan Cherki, fino al classe 2003 Elye Wahi, giovane promessa del Montpellier e autore di ben 19 gol in Ligue 1. “E’ da due anni che prepariamo questa competizione – dichiara Paolo Nicolato dalla sala stampa della Cluj Arena, dove domani sono attesi circa 14.000 spettatori (la capienza è di 30.000 posti) – negli ultimi due mesi abbiamo lavorato molto sugli avversari. La Francia è una squadra che ha valori individuali di altissimo livello e un modo di giocare che varia dal 4-3-3 al 4-2-3-1, anche all’interno della stessa partita. Li conosciamo bene, sappiamo cosa ci aspetta. Nelle conferenze prepartita siamo tutti fortissimi, ma poi sono i fatti che contano. Per noi è la miglior maniera per conoscere le nostre reali possibilità contro una delle avversarie più forti di questa manifestazione”. Il tecnico azzurro è contento del gruppo a disposizione, ma sperava di avere qualche giorno in più per poter lavorare con i suoi ragazzi: “Abbiamo qui i giocatori migliori che potevamo avere, anche se li abbiamo avuto tardi rispetto alla Francia, che ci ha lavorato sempre da almeno due anni, e anche rispetto a Svizzera e Norvegia, che hanno fatto un cammino di preparazione molto diverso dal nostro”. In questo campionato europeo non ci saranno nè la VAR nè la Goal Line Technology. Sarà come tornare indietro di qualche anno, ma per il tecnico non è un problema. Anzi. “Ci abitueremo a farne a meno, speriamo non ci siano grandi difficoltà nella gestione degli episodi. Per una decisione del VAR sono uscito da un Mondiale in semifinale (nel 2019 al Mondiale Under 20 l’arbitro richiamato al monitor annullò nei minuti di recupero a Scamacca il gol del pareggio con l’Ucraina, ndr), forse è meglio che non ci sia…”. In sala stampa c’è anche Sandro Tonali, che come Scalvini e Gnonto ha risposto con entusiasmo alla convocazione di Nicolato pur essendo ormai entrato nel giro della Nazionale maggiore. Ha deciso di partecipare all’Europeo, sapendo che dopo una stagione usurante non sarebbe stato possibile giocare anche in Nations League: “Abbiamo fatto la scelta migliore per tutti, anche perchè dopo le 50 partite che ho giocato quest’anno sarebbe stato eccessivo prendere parte a entrambi gli impegni”. Il centrocampista del Milan si appresta a vivere il terzo Europeo Under 21 della sua giovane carriera. Nel 2019, nel torneo disputato in Italia, aveva solo 19 anni e per giocarlo rinvio anche l’esame di maturità: non partì mai titolare, subentrò due volte dalla panchina e non ebbe il tempo di incidere quanto avrebbe voluto, visto che gli Azzurrini furono eliminati nella fase a gironi. Due anni dopo il suo Europeo durò ancora meno, visto che l’espulsione nella prima gara del girone con la Repubblica Ceca e le tre giornate di squalifica rimediate non gli permisero di giocare nemmeno i quarti di finale con il Portogallo, fatali all’Italia. La speranza è che il terzo e ultimo tentativo possa essere quello giusto: “Non c’è voglia di rivincita, ma sappiamo che siamo un gruppo forte, abbiamo lavorato bene in questi giorni e vogliamo far bene. Ora bisogna solo scendere in campo e dare il meglio”. Domani sera ritroverà Pierre Kalulu, per una sfida nella sfida a tinte rossonere: “C’eravamo stuzzicati nelle ultime settimane nel club, ci sentiamo spesso perchè siamo amici. Sarà la prima volta da avversari, spero di lasciargli un brutto ricordo”.
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