SACHSENRING (GERMANIA) (ITALPRESS) – Marco Bezzecchi ha chiuso in testa le FP2 di MotoGP al Gp di Germania. Il pilota della Ducati targata Mooney VR46 Racing Team, con il tempo di 1’20″271, ha anticipato di 40 centesimi lo spagnolo Jorge Martin, e di 81 l’altro iberico, Aleix Espargarò (Aprilia). Quarto il campione del mondo, Pecco Bagnaia (Ducati), staccato di un centesimo. Quinto l’australiano Jack Miller (Ktm) con 149 millesimi di ritardo. Sesto un ottimo Fabio Quartararo (Yamaha, +0″352), settimo Luca Marini (+0″368), ottavo Enea Bastianini (Ducati, +0″386), nono Alex Marquez a 4 decimi, decimo Brad Binder (+0″494). Tante cadute rovinose, per fortuna senza conseguenze, tra gli altri per Marc Marquez, Zarco, Di Giannantonio ed Alex Marquez.
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Redazione
EURO2024: GIRONE B. FRANCIA VINCE 3-0 A GIBILTERRA, GRECIA-IRLANDA 2-1
ROMA (ITALPRESS) – Francia sempre più padrona del Girone B delle qualificazioni a Euro2024. Terza partita, terza vittoria. Come da pronostico, Gibilterra si rivela un ostacolo affatto insormontabile: allo Estadio Algarve di Faro/Loulé, i ‘galletti’ di Deschamps si impongono per 3-0. Vantaggio del milanista Giroud al 3′, rigore di Mbappé nel recupero del primo tempo e, nella ripresa, tris transalpino con un’autorete di Mouelhi. Alla OPAP Arena di Atene, la Grecia piega l’Irlanda per 2-1: apre le marcature Bakasetas dal dischetto al 15′, pareggia per i britannici Collins al 27′, Masouras sigla la rete del successo ellenico al 49′.
Classifica: Francia 9 punti, Grecia 6, Olanda 3, Irlanda e Gibilterra 0.
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mc/red 16-Giu-23 22:48.
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Sette. Sono gli anni trascorsi dalla nascita del portale chancebet che il 16 giugno 2016 andò ufficialmente on line. Il 7 nel significato dei numeri è simbolo di completezza e perfezione, due sostantivi che rispecchiano perfettamente la politica della società fondata e diretta da Alessandro Di Benedetto.
CICLISMO: GIRO SVIZZERA. ANNULLATA SESTA TAPPA IN ONORE A GINO MADER
ROMA (ITALPRESS) – Il Giro di Svizzera si ferma in segno di lutto per la scomparsa dell’elvetico Gino Mader, deceduto oggi in ospedale, dopo esser caduto rovinosamente ieri nel corso della quinta frazione. “Siamo tutti devastati, noi come organizzazione, le squadre, i ciclisti, tutti quanti. Quello che è successo è davvero terribile, è difficile ora per me parlare, perché Gino era una splendida persona e non meritava di lasciare questo mondo in questo modo. Lo conoscevamo tutti e tutti gli volevamo bene. Oggi non correremo ma vogliamo ricordarlo e omaggiarlo con una passerella nel finale di tappa. Correremo tutti assieme, in gruppo, fino al traguardo in ricordo di Gino”, ha dichiarato il direttore della corsa, Olivier Senn.
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pdm/red 16-Giu-23 14:32.
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ROMA (ITALPRESS) – “E’ con profonda tristezza e con il cuore pesante che dobbiamo annunciare la scomparsa di Gino Mader. Oggi, a seguito di un gravissimo incidente durante la quinta tappa del Giro di Svizzera, Gino ha perso la sua battaglia per riprendersi dalle gravi ferite riportate. Tutta la nostra squadra è devastata da questo tragico incidente e i nostri pensieri e le nostre preghiere sono con la famiglia e i cari di Gino in questo momento incredibilmente difficile”. Con questa nota il team Bahrain Victorious ha reso nota la scomparsa del ciclista svizzero, 26enne.
“A seguito dell’incidente ad alta velocità avvenuto durante la discesa finale della tappa di ieri, Mader è stato rianimato sul posto dal personale medico che ha anche eseguito la rianimazione cardiopolmonare, per poi essere trasportato in aereo all’ospedale. Nonostante i migliori sforzi del fenomenale staff dell’ospedale di Coira, Gino non ce l’ha fatta a superare questa la sua ultima grande sfida e alle 11.30 abbiamo salutato una delle luci più splendenti della nostra squadra”, ha aggiunto il team Bahrain Victorious.
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MADRID (SPAGNA) (ITALPRESS) – Il tormentone sul futuro di Kylian Mbappé continua a tenere banco, in Francia, quanto in Spagna. A esprimersi sul destino dell’attaccante transalpino, come riporta “Marca”, Javier Tebas, presidente della Liga Nacional de Futbol Profesional (la Lega spagnola). “Credo che Mbappè lascerà il Psg già questa stagione”, ha detto Tebas.
“Spero che il giocatore possa venire qui in Spagna. Penso che lascerà Parigi perché in UEFA adesso c’è un rigido controllo finanziario e lui ha uno stipendio molto alto. Il Psg deve alleggerire i conti”, ha detto ancora il numero uno della Liga. Credo che il Real Madrid sia in corsa per l’acquisto di Mbappè: ha le capacità per fare tale operazione”, ha concluso Tebas.
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CATANIA – Attesa terminata. Luca Tabbiani è ufficialmente il nuovo allenatore del Catania Football Club. Ha comunicarlo, come era giusto che fosse, è stato un comunicato apparso pochi minuti prima delle 13 sui canali ufficiali della società rossazzurra. Notizia che era nell’aria e che arriva a meno di ventiquattr’ore dalla risoluzione firmata dal tecnico genovese con il Fiorenzuola. Occorre questo passo per consentire al Catania ufficializzare l’ingaggio di Tabbiani che, secondo le prime indiscrezioni, avrebbe trovato un accordo con il club etneo sulla base di un contratto biennale con l’opzione per un terzo in caso di promozione in serie B. La nuova guida tecnica rossazzurra sarà presentato ufficialmente alla stampa dopo la firma del contratto che potrà essere depositato in Lega non prima del 1° luglio. Incontro con la stampa nel quale, così scrive la società etnea, verranno anche illustrati i dettagli dell’accordo e ufficializzata la composizione dello staff. Occorrerà attendere, dunque, ancora due settimane per ascoltare le prime dichiarazioni di Tabbiani, attualmente in vacanza, e capire quali saranno i suoi programmi e su che uomini vorrà puntare per tentare l’assalto alla cadetteria. Possiamo immaginare che per il tecnico, nato a Genova il 13 febbraio 1979 e che ha vissuto le prime esperienze in Serie C alla guida del Fiorenzuola, l’accordo con il Catania rappresenti la sfida più importante della sua carriera, ma soprattutto una fonte di felicità e di responsabilità che potranno essere fattori importanti per portarlo a fare bene e a regalare, così, gioie ai sostenitori rossazzurri.
Psicologia, arguzia e 4-3-3: così Garcia conquistò la Roma prima del ritorno di Spalletti
ROMA – Estate 2013. Coverciano, interno giorno. Daniele De Rossi riceve la notizia che il nuovo allenatore della Roma sarà Rudi Garcia.“Vado a cercare qualcosa su internet e scopro il video di uno con la chitarra che canta “Porompompero”. Mi volto verso Pirlo e gli dico: “Guarda chi abbiamo preso…”. In quei giorni si parlava di Allegri e sinceramente ho dei dubbi”. Sei mesi dopo, ancora Daniele. “Ringrazio Dio che abbiamo preso “Porompompero”. Con uno come lui si può vincere”.
DIFESA E VELOCITÀ
Alla Roma non è accaduto, ma di sicuro il francese ha lasciato il segno, mostrando una capacità psicologica eccellente e un’abilità mediatica non comune. Il tutto inserito in dettami tattici che hanno come base il 4-3-3, pronto a virare con facilità verso il 4-2-3-1, utili a vincere un sorprendente titolo francese (con Coppa di Francia) alla guida del Lilla nel 2011. Insomma, sulla carta l’universo di Spalletti non sembra poi così lontano, anche perché Garcia, pur con meno possesso palla, ama anche lui una difesa solida – se serve, a reparti molto stretti – con ripartenze velocissime. In questo senso Gervinho prima e Salah poi sono stati i suoi profeti, soprattutto quando hanno avuto la possibilità di essere lanciati negli spazi da gente dai piedi di velluto come Totti, Pjanic e Dzeko.
TRE CARTOLINE
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Sarà che suo padre, di origini andaluse, lo ha chiamato Rudi in onore del ciclista Altig, ma il francese – prima calciatore e poi preparatore atletico – è abituato a pedalare anche in salita. In giallorosso, ad esempio, era arrivato proprio in uno dei momenti nero, visto che a maggio si era consumata lo storico ko in finale di Coppa Italia contro la Lazio. Ebbene, Garcia non si scoraggia e la sua Roma parte con un filotto di 10 vittorie di fila che la porta in testa al campionato. In questa striscia capita anche il derby, che stavolta viene vinto 2-0. Quanto basta perché Rudi lucidi uno dei suoi motti diventati leggenda: “Abbiamo riportato la chiesa al centro del villaggio”. Ne viene fuori una stagione straordinaria, ma che vale “solo” il 2° posto, perché gli 85 punti finali si schiantano contro i 102 della titanica Juve. Si capisce subito che saranno i bianconeri la bestia nera, e se il concetto non fosse chiaro, a spiegarlo è la sconfitta per 3-2 rimediata a Torino, all’alba della seconda stagione in giallorosso. Le proteste sono furiose e il gesto del violino di Garcia nei confronti dell’arbitro Rocchi fa epoca. “Sono sempre contrario alle ingiustizie”, chiosa Rudi. La Roma finisce ancora una volta seconda, ma la forbice con i bianconeri sembra crescere. Il francese lo fa notare e la proprietà non gradisce. Morale: il terzo anno, che nasce nel segno dei sogni (l’ingaggio di Dzeko e Salah su tutti), per Garcia finisce già a gennaio, quando viene esonerato con la squadra al 5° posto. Il suo posto viene preso da Luciano Spalletti, che sette anni più tardi, virtualmente, gli restituisce il testimone. Chi dice che il destino non abbia senso dell’umorismo?
Mancini: “Forse ho sbagliato modulo. Abbiamo fatto poco, la Spagna ha meritato”
Non è contento, e si vede subito. Roberto Mancini arriva dopo il k.o. ai microfoni della Rai ed è bravo a non cercare scusanti: “La Spagna ha meritato di vincere nonostante il gol nel finale. Siamo riusciti a fare poco, soprattutto nella ripresa. Probabilmente il fatto di aver fatto una partita tatticamente diversa dal solito ci ha penalizzato. Con Chiesa chiedevo più profondità, ecco perché l’ho inserito al posto di Immobile. Se mi ha deluso? Ma no, i ragazzi hanno messo in campo tutto quello che avevano”.
SNATURATO
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Il tecnico ha poi spiegato meglio a Sky: “Non abbiamo fatto il nostro calcio, l’abbiamo snaturato. Nella ripresa ci siamo abbassati troppo. Forse c’è stato un errore nella scelta del modulo”. Ovvero il 3-5-2.
ENSCHEDE (OLANDA) (ITALPRESS) – La Spagna batte l’Italia 2-1 e si qualifica per la finalissima di Nations League contro la Croazia, in programma domenica al De Kuip di Rotterdam. Nello stesso giorno la Nazionale azzurra invece dovrà accontentarsi del match per il terzo o quarto posto contro l’Olanda. Sono le reti di Pino e Joselu a vanificare il momentaneo pareggio di Immobile e a permettere alle Furie Rosse di bissare il successo in semifinale del 2021, quando a San Siro Gavi e compagni chiusero la striscia di imbattibilità degli uomini di Mancini, prima di uscire sconfitti nel match decisivo con la Francia. Stavolta ad Enschede il Ct azzurro schiera una formazione più guardinga, con i rientranti Zaniolo e Immobile come unici riferimenti offensivi del 3-5-2. Nella cornice del Twente Stadion di Enschede – dopo un minuto di silenzio in memoria di Silvio Berlusconi -, il risultato si sblocca al 3′. Un pasticcio di Bonucci spalanca la porta a Yeremi Pino che a tu per tu con Donnarumma non sbaglia. All’11’ però, su un tiro di Zaniolo, è un tocco di mano in area dell’esordiente Le Normand a regalare a Immobile il rigore che vale l’1-1.
Dieci minuti dopo Frattesi va in gol sulla verticalizzazione di Jorginho, ma il Var cancella il vantaggio azzurro per fuorigioco. Come nel primo tempo, anche ad inizio ripresa è la Spagna a partire meglio: al 49′ Asensio pesca in area Merino ma da due passi Donnarumma nega il gol d’istinto e sulla ribattuta Morata non trova la porta. Il portiere del Psg è meno preciso in uscita al 52′, ma Rodri in acrobazia lo grazia. Al 65′ è decisivo anche Unai Simon: cross di Zaniolo, Frattesi calcia a botta sicura e il portiere dice no con un gran riflesso. Fatica ad entrare in partita Federico Chiesa, entrato al posto di Immobile. Il Ct spagnolo De la Fuente invece indovina il cambio: Joselu prende il posto di Morata e sfrutta un tiro deviato di Rodri per battere Donnarumma e regalare alla Spagna la seconda finale della Nations League.
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