Tre ore e ventuno minuti di spettacolo, tre ore e ventuno minuti di tennis estasiante. I match fra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz non sono mai banali e la finale del “China Open” a Pechino non ha fatto eccezione: se le sono date di santa ragione ma anche questo capitolo di una saga destinata a durare ancora a lungo se lo aggiudica lo spagnolo – 6-7(6), 6-
7-6(3) – che fa tre su tre in questo 2024 dopo Indian Wells e Roland Garros.
Il 21enne murciano – ora avanti 6-4 negli scontri diretti con Sinner – gioca un match da montagne russe, con la complicità di uno straordinario Jannik che mette in mostra una resilienza che solo i grandi campioni hanno. Il numero uno del mondo più volte finisce con la testa sotto l’acqua, riemerge, lotta, cambia a più riprese l’inerzia di un match che sembrava ormai indirizzato, e solo alla fine vede sfumare il 17esimo titolo della carriera, il settimo di questo 2024 dove ha perso solo sei incontri sui 65 giocati nel circuito. E il tutto, non va dimenticato, con la zavorra mentale del caso Clostebol, col ricorso a sorpresa della Wada che ha riaperto un discorso che sembrava chiuso.
Carattere da campione
Anche sul cemento dell’Olympic Green Tennis Center di Pechino, dove qualche ora prima Simone Bolelli e Andrea Vavassori avevano centrato il titolo nel doppio, Sinner mostra un carattere da campione. Il 23enne altoatesino parte male, finendo sotto 2-5, poi la reazione che ribalta tutto, con un tie-break che ancora una volta (la 18esima sugli ultimi 19 disputati) lo vede uscire vincitore. Alcaraz accusa un po’ la botta ma poi si riaccende, pareggia i conti nel secondo set nonostante un Sinner difensivamente ai limiti della perfezione, e poi accelera nel terzo parziale dove strappa il servizio al rivale nel terzo gioco e per due volte va a un passo dal 4-1. Ma ancora una volta il numero uno del mondo risorge, il titolo si decide al tie-break dove Sinner parte forte (3-0), poi però il murciano non sbaglia più, infila sette punti consecutivi e interrompe la striscia positiva (15) del rivale, che non cadeva da agosto a Montreal contro Rublev mentre per l’ultimo tie-break perso bisogna addirittura risalire alla sconfitta di Wimbledon contro Medvedev
Il passaparola dei due atleti
“Jannik ha dimostrato ancora una volta di essere il miglior giocatore al mondo, almeno per me – l’onore delle armi da parte di Alcaraz – Il livello a cui sta giocando è incredibile. È un tennis di altissima qualità. A livello di colpi, fisicamente e mentalmente, è una bestia“.
Sinner incassa e rilancia: “Complimenti a Carlos e al suo team, state facendo un gran lavoro. Ti auguro il meglio, spero che ci potremo affrontare un altro paio di volte. Il lavoro non finisce mai. Sono fiero di poter essere in questa posizione, fra pochi giorni ci sarà una nuova opportunità“, il riferimento all’appuntamento di Shanghai. Di pagine da scrivere di questa rivalità ce ne sono ancora tante.
Italpress