Sembrava aver finalmente preso forma la macchina Juve di Motta, che dopo lo 0-100 di Lipsia, ingolfa contro il Cagliari e torna con i piedi per terra. Macchina che però parte benissimo, con il vantaggio lampo di Vlahovic sul dischetto ed un primo tempo che passa solo per gli scarpini della Vecchia Signora, da lì un lento ma drastico calo: nella ripresa la formazione di Motta spreca il raddoppio più volte e a sbagliare la più clamorosa delle azioni è proprio Vlahovic che a porta vuota spara a salve.
Errori su errori che diventano macigni per i bianconeri, contro un Cagliari che comincia ad assumere carattere e vivacità, ingranando sulle cicatrici avversarie, elemento da cui nasce il pareggio: fallo da 3 in pagella di Douglas Luiz su Piccoli e ghiaccio nelle vene per Marin che batte da fermo Di Gregorio.
Gara che si fa sempre più tortuosa per la Juventus con la doppia ammonizione di Coincecao, arrivata dopo una simulazione dell’esterno portoghese. I sardi d’altro canto assorbono sempre più spazio tentando anche la rimonta, che resta tuttavia incompiuta, nelle assordanti vibrazioni del legno colpito nel finale da Obert.
“Partita che reca fastidio”
“Ci sono partite che danno fastidio, oggi è una di quelle che mi fa arrabbiare, perché sono convinto che possiamo fare meglio: dobbiamo digerire questo pareggio e andare avanti. Abbiamo avuto tante occasioni nel primo tempo, dopo il vantaggio dovevamo mantenere equilibrio e attaccare meglio per chiudere la partita, e non lo abbiamo fatto, dopodiché loro sono arrivati al gol“. Così Thiago Motta nel post partita.
“Bisogna essere efficaci e concreti per chiudere la partita, invece oggi la abbiamo lasciata aperta; è qualcosa che dobbiamo migliorare, perché in futuro ci saranno altri momenti del genere. Oggi abbiamo fatto quasi tutto noi, il Cagliari man mano ha ripreso fiducia e ha ottenuto il pareggio. Il gol sbagliato? Fa parte di tante altre situazioni in cui avremmo dovuto chiuderla per giocarla con più tranquillità, e invece ci siamo messi in difficoltà da soli. Si vince insieme, si pareggia ed eventualmente si perde insieme: non ci sono colpe singole, tutti i giocatori hanno la mia piena fiducia”.
“Questione di atteggiamento”
Ai microfoni è stato interrogato anche Federico Gatti: “Oggi non c’entra la stanchezza di mercoledì, ma è una questione di atteggiamento, queste partite non vanno pareggiate, sono due punti persi che a fine anno potrebbero pesare; ci devono servire per crescere“.
“Non c’entrano gli errori individuali, ma è una questione di atteggiamento, ripeto, che riguarda tutta la squadra, adesso abbiamo una settimana e mezza per rimetterci al lavoro, ma non si possono regalare due punti così“.
fonte foto: Juventus