“La Lazio è una società strutturata, molto organizzata, con un centro sportivo e delle competenze interne di primo livello. Ho trovato giocatori con una grande cultura del lavoro: è stato un punto di partenza fondamentale, come la loro disponibilità, l’applicazione al lavoro, l’aver subito legato e condiviso i nostri principi, sia di cambiamento che quelli che volevamo mantenere“.
Lo ha detto Marco Baroni, intervistato a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1.
Prestazioni nella Nations League
Ieri sera a San Siro, nella sfida di Nations League tra Italia e Francia, “Rovella e Guendouzi hanno fatto una buona partita, Rovella è entrato anche molto acceso. Mi fa piacere di poter contribuire alla causa Nazionale con giocatori che si sono fatti trovare pronti, anche se Guendouzi stava dall’altra parte. Sono contento della loro presenza“, ha evidenziato Baroni.
“Bisogna dar merito al grande lavoro che sta facendo Spalletti. Un lavoro non agevolato dal fatto che due terzi dei giocatori del nostro campionato sono stranieri. È una delle cose che dobbiamo sempre tenere presente. Al di là della partita sbagliata contro la Svizzera quest’estate, c’è una squadra che esprime un ottimo calcio“, ha detto ancora il tecnico biancoceleste.
Rovella e i giovani della Lazio
Tornando alla Lazio e a Rovella, Baroni ha aggiunto: “I miei mediani hanno libertà di attaccare e lui ci sta provando. Ha molta mobilità, ha copertura di spazi e di campo, ci sta lavorando e sono sicuro che presto arriveranno i suoi gol. Per caratteristiche, Vecino ha più capacità penetrativa“.
“Avere la capacità di portare molti uomini dentro l’area è un fattore fondamentale per cercare di essere prolifici. Sono molto contento di quello che sta facendo Rovella, come del resto Dele-Bashiru, è giovane ma sta crescendo. Stiamo aspettando anche Castrovilli, sono convinto che può dare molto alla causa Lazio“.
Il club biancoceleste, come molte big, sta puntando molto sui giovani. “Al giovane devi creare un percorso: quest’anno sono andati via giocatori che hanno fatto la storia recente della Lazio. C’è stato un ricambio generazionale, abbiamo puntato su giovani di talento. Compito mio è dar loro fiducia e la fiducia la trovano quando l’allenatore li manda in campo. Con la fiducia dei compagni e della società, questi ragazzi possono trovare una crescita esponenziale“.
Giocatori chiave e la mentalità di squadra
Sui suoi giocatori: “Zaccagni sta facendo benissimo, sono molto contento. È un attaccante esterno vero. Oltre alla fascia da capitano che indossa, sta impersonificando molto bene questo ruolo. Ma nello spogliatoio ci sono tanti capitani, ho la fortuna di allenare giocatori importanti dal punto di vista professionale e della passionalità“.
“Per Pedro non ci sono più aggettivi. Mi sto godendo le sue grandi qualità umane, di grande professionista. Per me è un grande messaggio che dà ai nostri giovani, soprattutto quando lo vedi allenarsi come un ragazzino, fa tutto con grande dedizione“.
Sognare in grande: l’Europa League
Infine, sognando in grande. Vincere l’Europa League come ha fatto l’Atalanta? “Un sogno. È chiaro che vogliamo far bene, ora siamo davanti a squadre incredibili. Ci vogliamo rimanere, non sarà facile, avremo degli scontri importanti. Però la squadra ci crede: più che guardare all’obiettivo, la squadra deve guardare al percorso.
Non dobbiamo cadere nel pensiero di aver già conquistato qualcosa. Ora inizia il momento più difficile, da vivere con grande entusiasmo, convinzione e con lo sguardo rivolto al lavoro“, ha concluso Baroni.
Nessuna distrazione sul futuro
“Sono arrivato in una grande società e il pubblico è meraviglioso. In questo momento quello che è stato scritto sull’ipotesi rinnovo non voglio neanche commentarlo, perché la mia attenzione è rivolta solo alla squadra, al lavoro e a dare tutto me stesso. Poi ci saranno i tempi e le modalità per valutare tutto. Ora solo testa al lavoro“.
Italpress