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Morata trova casa a Corbetta ma il sindaco lo rende pubblico

da: Filippo Rubulotta
Scritto da: Filippo Rubulotta

Nessuno crederebbe a una storia del genere, invece ha coinvolto proprio l’attaccante del Milan e della nazionale spagnola Alvaro Morata. Il calciatore stava completando le ultime pratiche per il trasferimento nella nuova casa a Corbetta, comune distante 30 km da Milano, ma il post del Sindaco ha cambiato le carte in tavola.

La didascalia nel profilo Instagram del primo cittadino corbettese: “Alvaro Morata è di Corbetta! Il bomber spagnolo sta ultimando le pratiche per il trasferimento ufficiale nella sua nuova casa”. Il diretto interessato ha preso questa situazione come una violazione della propria privacy.

Morata non si è fatto attendere: “Egregio Sig. Sindaco, la ringrazio per aver violato la mia privacy. Fortunatamente non possiedo alcun bene di valore. Pensavo che il comune di Corbetta potesse garantirmi una certa privacy, invece mi trovo a dover cambiar casa nell’immediato grazie alla sua incapacità di utilizzare i social e proteggere i suoi cittadini”.

Calcio

“Il Diavolo veste senza Morata”, dettagli e cuciture sull’abito di Bayer Leverkusen – Milan 

da: Santo
Scritto da: Santo

Cuciture, ricami precisi e qualità dei tessuti : questi i puntigliosi dettagli che potrebbero stilizzare la serata di oggi. Un duello sancito nei dettagli e in piccole varianti: tutto ciò potrebbe costituire l’esoscheletro di Bayern Leverkusen – Milan, un match ancora tutto da scrivere, tra un enjambement e una giocata fuori dagli schemi.

Il fattore Morata

Non ci sarà probabilmente Morata, e questo farà tanto, tantissimo nella metamorfosi che l’abito rossonero dovrà presentare, rispetto ai perfetti ricami visti contro i cugini nerazzurri. Un abito che dunque dovrà fare a meno del suo fiore all’occhiello, un collante tra fase di impostazione e finalizzazione: la mossa per evitare ogni scucitura? In conferenza stampa, Fonseca ha optato verso Loftus-Cheek che dovrebbe giocare alle spalle di Abraham nel ruolo di trequartista.  

“Penso che sarà una partita simile a quella fatta col Liverpool – ha dichiarato l’allenatore- e dobbiamo dare continuità a quello che abbiamo fatto”. 

La fase difensiva deve essere “perfetta”

Ciò che non dovrà assolutamente strapparsi è invece la martoriata fase difensiva, su cui però il tecnico portoghese sembra essere riuscito a mettere una toppa, o almeno è sulla strada per realizzarla: “Difensivamente penso che la squadra sia cresciuta, ho detto ai giocatori che per battere una squadra forte come il Leverkusen dobbiamo fare una squadra difensivamente perfetta“.

Il bipolarismo di Leao

Un’altro dei dettagli che definiranno la vesta del Diavolo stasera sarà la prestazione di Rafael Leao, ingabbiato in un bipolare purgatorio tra attimi di calcio puro e strappi fuori dal comune ad invece momenti o partite intere inglobate in una melma di anonimato e condite da commenti del tipo “Ma è in campo?”.

Se l’abito del Milan fonsechiano sembra stia assumendo una propria forma, quello di Leao resta ancora embrionale, nella speranza che cucitura dopo cucitura, Fonseca possa finalmente stilizzarlo a pieno e mostrarlo con fierezza sulle passerelle europee.

fonte foto: Ac Milan

Santo Romeo

CalcioSerie A

L’Inter è campione d’Italia! Battuto il Milan nel derby

da: Redazione
Scritto da: Redazione

L’Inter supera 2-1 il Milan nel derby e si laurea campione d’Italia per la ventesima volta nella sua storia. A cucire il tricolore addosso alla squadra di Simone Inzaghi ci pensano Acerbi nel primo tempo e Thuram in avvio di ripresa, contro un avversario messo in campo con un insolito 3-5-2 senza prime punte di ruolo. I nerazzurri passano al 18′. Dimarco batte un corner dalla sinistra, Pavard fa da torre verso il secondo palo trovando solissimo al centro Acerbi che sfrutta la dormita dei rivali e trafigge di testa Maignan a pochi passi dalla porta. Sette minuti dopo, Lautaro si divora il 2-0 quando calcia alle stelle da pochi passi vanificando un assist dalla sinistra di Dimarco.

I padroni di casa si vedono per la prima volta al 29′ quando Reijnders lancia in contropiede Musah, il quale serve a sua volta Leao che si sposta la palla sul sinistro saltando Acerbi e va al tiro, ma Sommer è pronto al salvataggio in tuffo. Al 38′ sono Lautaro e compagni a sfiorare il raddoppio, quando apre troppo il piatto da buona posizione e manda largo sciupando un assist dalla fascia mancina di Barella. Un minuto più tardi, invece, è Sommer a compiere un miracolo neutralizzando un destro volante di Calabria arrivato dopo un cross dalla destra di Musah. Sul capovolgimento di fronte, un errato disimpegno di Tomori consegna palla a Mkhitaryan che conclude con il mancino, trovando Maignan pronto alla parata a mani aperte. In avvio di ripresa, dopo soli quattro minuti, l’Inter firma il raddoppio.

Thuram protegge palla su Tomori, si accentra dalla sinistra e calcia rasoterra con il destro sul primo palo trovando impreparato Maignan. Due minuti dopo, risponde Hernandez sul versante opposto con un sinistro velenoso dal limite che viene parato in tuffo da Sommer. In un momento in cui gli ospiti sembrano controllare il match senza grosse difficoltà, la formazione di Pioli accorcia le distanze a dieci dalla fine. Il neo entrato Chukwueze scodella un pallone sul secondo palo sul quale arriva Leao, sponda di testa per Gabbia che incorna trovando pronto Sommer al salvataggio, ma il portiere svizzero non può nulla sul tap-in a porta vuota di Tomori. Gli ospiti resistono all’assalto finale dei loro avversari e mettono in cassaforte i tre punti che valgono il +17 in classifica e lo scudetto della seconda stella. In pieno recupero, con un nervosismo ormai alle stelle, espulsi Dumfries, Hernandez e Calabria ma al fischio finale può scattare la festa per i neo campioni d’Italia che festeggiano così il meritato tricolore.

IL TABELLINO DELLA GARA

MILAN (3-5-2): Maignan 5.5; Calabria 4, Gabbia 6, Tomori 6.5;
Musah 6 (32’st Okafor sv), Adli 5.5 (23’st Bennacer 6), Reijnders 5 (7’st Giroud 6), Loftus-Cheek 5 (23’st Chukwueze 6.5), Hernandez 5; Pulisic 5, Leao 5.5.
In panchina: Sportiello, Nava, Florenzi, Terracciano, Pobega, Jovic.
Allenatore: Pioli 5.5 INTER (3-5-2): Sommer 7; Pavard 7, Acerbi 7, Bastoni 6.5 (43’st De Vrij sv); Darmian 6.5 (39’st Dumfries 4), Barella 7 (32’st Frattesi sv), Calhanoglu 7 (39’st Asllani sv), Mkhitaryan 6.5, Dimarco 7 (33’st Carlos Augusto sv); Martinez 5.5, Thuram 7.5.
In panchina: Audero, Di Gennaro, Bisseck, Cuadrado, Buchanan, Klaassen, Sanchez, Arnautovic, Sensi.
Allenatore: Inzaghi 6.5.
Arbitro: Colombo di Como 6.
RETI: 18’pt Acerbi, 4’st Thuram, 35’st Tomori.

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Calcio

La Roma in semifinale di Europa League, battuto il Milan 2-1

da: Redazione
Scritto da: Redazione

Una grande Roma centra la semifinale di Europa League superando in casa il Milan per 2-1, dopo l’1-0 in trasferta dell’andata. Sono il “solito” Mancini e Dybala (con una perla) a far volare i padroni di casa, che gestiscono l’iniziale doppio vantaggio, fino al gol della bandiera di Gabbia nel finale, nonostante un’ora piena di inferiorità numerica (espulso Celik al 31′). Alla prima occasione, dopo 12 minuti, i giallorossi passano in vantaggio. Mancini si fa vedere in proiezione offensiva e serve Pellegrini che calcia a giro con il destro centrando il pallo: sulla ribattuta è lo stesso Mancini a ribadire in rete a porta vuota per l’1-0. Un gol dedicato a Mattia Giani, calciatore del Castelfiorentino morto a causa di un malore patito in campo domenica scorsa e ricordato con una t-shirt speciale durante il riscaldamento. Era il fratello del cognato del vice capitano giallorosso.

Al 20′ gli ospiti hanno una grande occasione per pareggiare, quando Loftus-Cheek centra la traversa con un destro ravvicinato. Gol sbagliato, gol subito. Al 22′, Lukaku protegge palla alla grande sulla destra e mette la palla al centro, Gabbia libera male e serve involontariamente Dybala, che si sposta la sfera sul mancino e con un preciso tiro a giro sul secondo palo infila Maignan per il 2-0. Sei minuti dopo, Lukaku è costretto a uscire per un problema muscolare.

Al 31′, Celik commette una clamorosa ingenuità, intervenendo in scivolata da dietro su Leao che lo aveva saltato in scivolata. L’arbitro estrae il rosso diretto. Cinque minuti dopo, Spinazzola salva con la schiena sulla linea di porta un’incornata a botta sicura di Loftus-Cheek, ben servito da Leao dalla sinistra.

Al 43′, De Rossi si copre e decide di togliere Dybala per inserire Llorente. Il primo tempo finisce 2-0. Pioli mette dentro Reijnders e Chukwueze a inizio ripresa, ma la musica non cambia. Al 13′, Maignan deve salvare in tuffo su Spinazzola, lanciato in porta in contropiede da El Shaarawy. Il Milan non si rende pericoloso fino al 40′, quando Gabbia firma il 2-1 della bandiera con un colpo di testa ravvicinato dopo un buon cross dalla sinistra di Leao. Il risultato non cambierà più.

Al fischio finale esplode la gioia dei romanisti, che possono festeggiare la qualificazione alla semifinale, dove se la vedranno contro i campioni di Germania del Bayer Leverkusen. Festa doppia per De Rossi, oggi “confermato” come tecnico dalla società capitolina.

ROMA (4-3-3): Svilar 6.5; Celik 4, Mancini 7.5, Smalling 7, Spinazzola 7; Bove 6.5 (37′ st Angelino), Paredes 7, Pellegrini 7 (37′ st Sanches sv); El Shaarawy 7.5, Lukaku 6.5 (28′ pt Abraham 6), Dybala 7.5 (43′ pt Llorente 7).
In panchina: Rui Patricio, Boer, Karsdorp, Azmoun, Aouar, Baldanzi, Zalewski, Costa.
Allenatore: De Rossi 7.
MILAN (4-2-3-1): Maignan 6; Calabria 5 (1′ st Reijnders 5.5), Gabbia 6, Tomori 5.5, Hernandez 5; Musah 5.5 (24′ st Florenzi 6), Bennacer 5 (40′ pt Jovic 5.5); Pulisic 5 (24′ pt Okafor 5.5), Loftus-Cheek 5.5 (1′ st Chukwueze 6.5), Leao 6.5; Giroud 5.
In panchina: Sportiello, Nava, Adli, Thiaw, Terracciano, Zeroli, Bartesaghi.
Allenatore: Pioli 5.
ARBITRO: Marciniak (Polonia) 6.5.
RETI: 12′ pt Mancini, 22′ pt Dybala; 40′ st Gabbia.
NOTE: cielo coperto, terreno di gioco in condizioni ottimali.
Espulso: Celik, al 31′ pt, per gioco pericoloso. Ammoniti: Gabbia, Adli (non dal campo), Jovic, Tomori, Hernandez, Calabria (non dal campo). Angoli: 11-0 per il Milan. Recupero: 7′; 6′.

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CalcioSerie A

Roma, si va avanti con De Rossi: il comunicato ufficiale del club

da: Redazione
Scritto da: Redazione

A poche ore da un match cruciale per AS Roma, i proprietari Dan e Ryan Friedkin hanno confermato Daniele De Rossi come allenatore della squadra. L’ex capitano giallorosso, dopo aver preso il timone della squadra a metà gennaio sostituendo l’esonerato Josè Mourinho, ha guadagnato la fiducia della società con risultati notevoli e un gioco convincente.

“Abbiamo avuto un incontro ieri pomeriggio con Daniele De Rossi e siamo lieti di annunciare che continuerà a ricoprire la carica di allenatore dell’AS Roma anche al termine di questa stagione e per il prossimo futuro”, comunica la proprietà in vista del ritorno dei quarti di finale di Europa League contro il Milan stasera all’Olimpico. I giallorossi partono dal vantaggio di 1-0 ottenuto a San Siro.

“Nel suo breve mandato come capo allenatore, l’impatto positivo della sua leadership ha continuato a scrivere la storia straordinaria del suo legame con la Roma. La guida di Daniele è improntata al rispetto e al coraggio, mentre la sua forza e fiducia, profondamente radicate nel club, sono in linea con i valori della Roma, della città e dei nostri tifosi che non hanno eguali”, prosegue la nota.

“Continueremo a lavorare insieme con sempre maggiore impegno per offrire il futuro che i tifosi dell’AS Roma meritano. Non potremmo essere più felici di costruire un progetto a lungo termine con Daniele. Ulteriori dettagli seguiranno nei prossimi giorni”, conclude la nota della società. De Rossi aveva inizialmente accettato l’incarico con grande entusiasmo, firmando un contratto fino a giugno. Adesso, si è giunti ad un accordo per un rinnovo che premia l’ottimo lavoro svolto finora.

CalcioSerie A

Thiago Motta parla del suo Bologna: “Noi il bene del calcio, Champions non è ossessione”

da: Redazione
Scritto da: Redazione

A 48 ore dall’importante match contro il Monza al Dall’Ara, il tecnico del Bologna, Thiago Motta, ha inizialmente dedicato un pensiero alle “famiglie delle vittime dell’esplosione alla centrale elettrica di Suviana“. Rivolgendosi poi al calcio, l’italo-brasiliano ha analizzato il percorso del suo team, precisando: “Dall’inizio del campionato non siamo mai stati coinvolti in nessuna corsa per l’Europa. La Champions è una normale ossessione per altri club come Inter, Milan, Juventus, Napoli, Lazio, Atalanta o Roma… Per noi questa ossessione non è mai esistita”.

Motta ha descritto il suo Bologna come i ‘rompicoglioni‘ del campionato, sorprendendo tutti con la loro posizione attuale in classifica, contribuendo significativamente alla competizione e meritando di stare dove sono ora. “Siamo determinati, concentrati e volenterosi di raggiungere il nostro obiettivo. Faremo di tutto per dare una gioia ai nostri tifosi“, ha aggiunto Motta, sottolineando l’importanza di una valutazione lucida delle prestazioni del team.

Anche Daniele De Rossi, allenatore della Roma, ha riconosciuto l’ottimo lavoro di Motta, pur ammettendo di non aver seguito la sua ultima conferenza. Thiago Motta ha poi riflettuto sulle recenti partite contro Empoli e Frosinone, evidenziando che tali risultati non definiscono il campionato della squadra, ma rafforzano il loro spirito competitivo. Ha concluso, mettendo in luce il prossimo incontro contro il Monza di Raffaelle Palladino, una squadra che, nonostante il cambio di modulo, ha mantenuto un’identità tattica coesa e pronta a lottare.

Infine, Thiago Motta ha ribadito l’importanza del lavoro di squadra e la crescita continua del suo giovane attaccante, Joshua Zirkzee, puntualizzando l’equilibrio e l’unione del collettivo nel perseguire gli obiettivi stagionali.

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